Convegni e seminari Archives - Pagina 5 di 49 - Fondazione Giorgio Cini

Le spiritualità contemporanee: questioni teoriche e metodologiche aperte

Il Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate della Fondazione Giorgio Cini e l’Associazione Italiana di Sociologia – sezione sociologia delle religioni – sono lieti di presentare la conferenza Le spiritualità contemporanee: questioni teoriche e metodologiche aperte che si terrà il 21 e 22 settembre 2023 presso la Fondazione Giorgio Cini, Venezia.

 

La conferenza ha lo scopo di discutere lo stato dell’arte della sociologia delle spiritualità in chiave nazionale ed internazionale. In particolare, su come la categoria “spiritualità” sia traducibile in termini teorici, metodologici ed empirici nei diversi contesti socio-culturali e nelle differenti tradizioni religiose. Gli studiosi selezionati per la conferenza, provenienti da diverse discipline, considereranno le possibili continuità e discontinuità fra la spiritualità e altre categorie che, seppur diverse, presentano elementi di affinità quali, per esempio, religione, esoterismo, misticismo, New Age, paganesimo, nuovi movimenti religiosi.

 

 

Per maggiori informazioni scarica qui il programma della conferenza.

Entrata gratuita con registrazione obbligatoria.

 

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Pulcinella musico e filosofo. Arie e cantate comiche napoletane nel Settecento

Pulcinella musico e filosofo. Arie e cantate comiche napoletane nel Settecento (1650-1750)

 

Seminario 

9-13 ottobre 2023, Fondazione Giorgio Cini, Venezia

Per partecipare in qualità di uditori è necessario contattare la segreteria a: musica.antica@cini.it

 

Concerto conclusivo

12 ottobre 2023, ore 18, Auditorium “Lo Squero”, Venezia

 

 

«Pino De Vittorio è con Peppe Barra l’ultimo erede dell’antica tradizione dei cantanti-attori che per secoli hanno rappresentato sulle scene l’utopica unione tra colto e popolare, caratteristica che ha reso unica la storia del teatro napoletano. Come Peppe e Concetta Barra, De Vittorio fu scoperto da Roberto De Simone per la prima edizione della sua “Gatta Cenerentola” e da allora ha continuato il doppio percorso della ricerca etnomusicologica e dell’interpretazione barocca con un successo planetario» (Repubblica, 24.11.2017). Non occorre aggiungere altro a queste parole di Dinko Fabris, uno dei musicologi italiani più conosciuti a livello internazionale e Responsabile scientifico del Teatro San Carlo di Napoli. 

 

I Seminari di Musica Antica, in questa particolare edizione, vogliono a un tempo rendere omaggio al grande cantante-attore e diffondere il prezioso repertorio di cantate comiche napoletane da lui magistralmente interpretato. Corrado Bologna, insigne filologo e accademico che lo affiancherà, commenterà l’ambivalente tradizione – e soprattutto la dimensione sacrificale – dei caratteri comici napoletani e italiani del Sei e Settecento.  E’ prevista inoltre la partecipazione del musicologo Dinko Fabris

 

Il seminario, in collaborazione con la Regione del Veneto, prevede la partecipazione di un gruppo di borsisti, selezionati tramite bando di concorso internazionale, nello specifico cantanti e attori che si esibiranno nel consueto saggio-concerto finale.

Da Alessandro Scarlatti a Giovanni Paisiello, e dalle melodie tradizionali delle strade alle grandi arie d’opera e cantate comiche della Napoli settecentesca, la serata del 12 ottobre promette portare allo Squero di San Giorgio un momento di quell’acume unico, ma anche della malinconia e della saggezza degli antichi personaggi della Commedia dell’Arte.

 

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Concerto conclusivo

Giovedì 12 ottobre, ore 18.00, Auditorium “Lo Squero”

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

 

 

Cantanti:

Martina Barreca, soprano 

Roberta Lidia De Stefano, attrice e cantante 

Hector dos Santos, baritono 

Niccolò Porcedda, baritono 

Angelo Testori, tenore 

 

Accompagnatori:

Nicola Lamon, clavicembalo

Hyngun Cho Choi, violoncello

 

Diretti da Pino De Vittorio e Pedro Memelsdorff.

 

L’evento è organizzato con il contributo delle fondazioni svizzere Concordance, Irma Merk e L.+Th. La Roche.

 

Visualizza i testi poetici

L’armeria di Monselice, una delle collezioni di armi più ricche d’Italia

In collaborazione con la Regione del Veneto la Fondazione Giorgio Cini promuove, il giorno 27 giugno alle ore 11.00 presso il Castello di Monselice, una conferenza dal titolo “L’armeria di Monselice, una delle collezioni di armi più ricche d’Italia”, nel corso della quale sarà presentato il nuovo portale per la consultazione online della Fototeca Regionale, di cui le fotografie dell’armeria del Castello costituiscono una delle sezioni più interessanti e articolate.

 

Il nuovo portale dedicato alla Fototeca Regionale, realizzato e pubblicato online nel 2022, presenta un catalogo che comprende oltre ventimila schede – compilate in base alla normative emanate dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) – relative alle fotografie della Fototeca Regionale ma anche agli oggetti d’arte che vi sono riprodotti, conservati in diversi musei del Veneto, tra cui quelli di Bassano del Grappa, Belluno, Feltre, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Vicenza. In particolare presenta i risultati della digitalizzazione e catalogazione della sezione della fototeca relativa all’armeria del Castello di Monselice, allestita da Vittorio Cini negli anni Trenta del secolo scorso. Si tratta di una raccolta d’armi di ben 904 pezzi – seconda nel Veneto solo a quella dell’Armeria di Palazzo Ducale a Venezia – e che occupa attualmente l’intero pianoterra della Torre Ezzeliniana. La provenienza italiana, spagnola, tedesca e francese delle armi esposte – tra cui armature complete da torneo e da guerra, elmi e cotte di maglia, spade, pugnali, armi in asta, balestre e armi da fuoco – offre una visione dell’uso e della diffusione delle armi in Europa con riferimento al periodo medievale e rinascimentale.

 

Dopo i saluti istituzionali sono previsti gli interventi del direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Cini, Luca Massimo Barbero, che introdurrà il tema dell’Armeria di Monselice, di Ilaria Turetta, sul progetto della Fototeca Regionale e il nuovo portale online, di Joan Porcel Pascual, sul tema della digitalizzazione degli archivi fotografici, e di Emanuele Manin, che illustrerà la collezione di armi antiche.

 

IAS/Kress Lecture

L’Istituto di Storia dell’Arte ospita l’edizione 2023 della IAS/Kress Lecture Series, ciclo di conferenze annuali promosse in Italia dall’associazione americana Italian Art Society insieme alla Samuel H. Kress Foundation, che mira a promuovere gli scambi culturali tra gli storici dell’arte del Nord America e la comunità internazionale degli studiosi che vivono o lavorano in Italia.

 

La conferenza, che avrà inizio alle ore 17:00, dal titolo The Worn Animal: Furs and Perfume in Early Modern Venetian Art, sarà tenuta da Jodi Cranston della Boston University e sarà introdotta da Tenley Bick, Assistant Professor of Global Contemporary Art alla Florida State University e Presidente dell’Italian Art Society. Fondata nel 1987, l’Italian Art Society è dedicata allo studio dell’arte e dell’architettura italiana e riunisce 350 studiosi affermati ed emergenti, studenti laureati e appassionati.

 


La partecipazione sarà libera e gratuita, fino ad esaurimento posti.
L’evento sarà trasmesso in diretta sul canale YouTube della Fondazione Giorgio Cini.

L’ensemble strumentale con voce nel XX secolo: Pierrot lunaire e Dieci versi di Emily Dickinson

Con Pierrot lunaire di Arnold Schöenberg si è affacciato sulla scena della musica d’arte un organico nuovo: l’ensemble strumentale con voce. Il testo del poeta simbolista Albert Giraud influisce sulla composizione musicale non tanto per la prosodia e la versificazione quanto per il clima espressivo. La tecnica dello Sprechgesang, che viene praticata sistematicamente in quest’opera, va a illuminare la zona grigia tra cantato e parlato, coinvolgendo gli aspetti rumoristici delle emissioni vocali. Schöenberg imposta un nuovo rapporto tra voce e timbri strumentali, obiettivo che si riscontra in opere coeve per lo stesso tipo di organico: Trois poésies de la lyrique japonaise di Igor Stravinskij e Trois Poèmes de Stéphane Mallarmé di Maurice Ravel. Dopo la seconda guerra mondiale il modello Schöenberghiano viene recuperato e ampliato da Pierre Boulez in Le Marteau sans maître su testi surrealisti di René Char, opera a cui seguirà una lunga serie di composizioni per una o più voci ed ensemble, a cominciare da Anagrama di Mauricio Kagel, Circles di Luciano Berio e Aventures di György Ligeti.

 

Dieci versi di Emily Dickinson di Giacomo Manzoni si inserisce in questa linea sia attraverso la ricerca timbrica e di spazializzazione del suono (la voce è accompagnata da quattro archi soli, due arpe e un ulteriore ensemble di dieci archi), sia attraverso un ripensamento del rapporto tra temporalità dell’enunciazione e materialità della parola. Come in altri lavori di Manzoni, il testo intonato è una sintesi personale: dieci versi – estrapolati da due componimenti poetici – che evocano la dimensione più intima e astratta dell’opera di Emily Dickinson.

 

Nel corso della giornata di studio musicisti e musicologi approfondiranno le composizioni di Schöenberg e Manzoni, combinando il punto di vista della pratica esecutiva con quello dell’analisi e della ricostruzione del processo compositivo. Al termine dell’incontro si ascolteranno le due opere nell’esecuzione del Beaumont Consort con la partecipazione di allievi del Conservatorio di Venezia e della cantante Norina Angelini

 

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Vittore Carpaccio: contesto, iconografia, fortuna

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L’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini si fa promotore di un confronto tra i maggiori specialisti del grande pittore veneziano Vittore Carpaccio (1465-1525 ca.) attraverso le due giornate del convegno internazionale di studi, programmate per il 14 e il 15 giugno 2023, in concomitanza con l’importante mostra sull’artista rinascimentale a Palazzo Ducale a Venezia, organizzata dalla Fondazione Musei Civici di Venezia in collaborazione con la National Gallery of Art di Washington e che fornisce la più completa esposizione di dipinti e disegni di Carpaccio dalla famosa mostra monografica del 1963. Gli interventi previsti al convegno – selezionati attraverso una call for papers – copriranno l’intera gamma di questioni che hanno interessato gli studiosi del Carpaccio nel corso dell’ultimo mezzo secolo e saranno articolati in quattro sessioni: Vittore Carpaccio: i suoi committenti e la cultura del suo tempo; Leggere le immagini di Carpaccio; Tecniche e restauri; La fortuna di Carpaccio nell’Ottocento e Novecento.

 

L’ingresso sarà libero e gratuito, fino ad esaurimento posti.

Il convegno sarà trasmesso in diretta sulla pagina YouTube della Fondazione Giorgio Cini

Omaggio a Franco Scaldati

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L’Istituto per il Teatro e il Melodramma, in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali e con la Scuola di Dottorato in Storia delle Arti dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, promuove un incontro alle ore 16.00 dedicato al drammaturgo, regista e attore siciliano Franco Scaldati, nel corso del quale saranno presentati al pubblico i primi due volumi della nuova edizione critica delle sue opere, a cura di Valentina Valentini e Viviana Raciti ed editi da Marsilio.

 

Questa serie di pubblicazioni è realizzata a partire dai testi conservati nel ricco archivio del drammaturgo, donato dai figli dell’artista all’Istituto per il Teatro e il Melodramma nel 2020 e sul quale sono stati operati un riordino e la digitalizzazione dei documenti.

 

Alla fine dell’incontro, è prevista una lettura spettacolo dei testi di Scaldati dal titolo Le risate degli angeli a cura di Teatro Metropopolare e Compagnia Franco Scaldati, di e con  Livia Gionfrida e Melino Imparato. 

 

Storie di donne creative nel XX secolo tra Russia ed Europa

L’Istituto per il Teatro e il Melodramma ospita due incontri del ciclo “Storie di donne creative nel XX secolo tra Russia ed Europa” organizzato dal Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali in collaborazione con il progetto LEI (Leadership, Energia, Imprenditorialità).

 

All’interno del ciclo sono previsti nove incontri tematici, da febbraio a maggio 2023, di alta divulgazione, dedicati all’approfondimento biografico e all’attività artistica di personaggi femminili emblematici del Novecento. Artiste, musiciste, attrici, ballerine, designer, fotografe, e molto di più, le donne raccontate sono “amazzoni” del loro tempo, eclettiche, all’avanguardia e cosmopolite. Ripercorrere le loro storie permetterà di riflettere sul superamento di confini identitari e nazionali. Caratterizzati da un approccio storico-artistico e culturologico, gli incontri saranno tenuti da professori, dottorandi ed esperti della materia.

 

 

10 febbraio
Sala del Consiglio, ore 16.30

Conferenza, tenuta da Maria Ida Biggi, direttrice dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma, dal titolo: L’arte di Tat’jana Pavlova attrice e regista

Il Teatro Sant’Angelo al tempo di Vivaldi (1700-1740)

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Il convegno internazionale di studi costituisce l’esito della collaborazione iniziata nel 2022 tra l’Istituto Italiano Antonio Vivaldi e il gruppo di ricerca «La drammaturgia musicale a Venezia (1678-1792)» della Fondazione Ugo e Olga Levi, il Gruppo di ricerca “WoVen”, Università della Scienza e Tecnologia della Norvegia – NTNU.

 

Oggetto di studio sarà il modo in cui, tra il 1700 e il 1740, la programmazione del Teatro Sant’Angelo ha esplorato diverse declinazioni della drammaturgia musicale, in decenni di transizione e compresenza tra modelli seicenteschi, dramma riformato zeniano e le nuove acquisizioni dell’opera napoletana. Un’intera sessione sarà dedicata all’attività svolta da Vivaldi presso il Sant’Angelo in qualità di impresario (1712-16; 1725-27), indagando nello specifico le sue scelte di programmazione, le strategie di pianificazione delle stagioni, i suoi interventi sulle partiture da rappresentarsi – proprie e altrui – nonché il suo contributo alla produzione di opere impasticciate.

 

A cura della Fondazione Ugo e Olga Levi, sarà allestita l’installazione di Noemi La Pera Ricordo un luogo che non ho mai visto: un’indagine fotografica su un ex sito teatrale si interseca con frammenti scritti e tracce del passato, all’interno di una narrazione che procede per suggestioni e interferenze temporali. Un invito ad esplorare l’arte della memoria e a riflettere sulla persistenza dei luoghi nella coscienza collettiva. L’installazione sarà inaugurata giovedì 16 novembre e poi aperta al pubblico dal 17 al 24 novembre dalle 10.00 alle 17.00.

 

A cura dell’Istituto Italiano Antonio Vivaldi sarà inoltre il concerto abbinato al convegno, nel quale sarà presentata una selezione di arie scritte per il Teatro Sant’Angelo sotto la gestione di Vivaldi. Il concerto sarà frutto di un lavoro di selezione e preparazione svolto durante il 2023 nell’ambito degli incontri dell’Accademia Vivaldi.

 

Programma

 

Giovedì 16 Novembre | Fondazione Ugo e Olga Levi

14.30-18.30 Il Teatro Sant’Angelo: Gestione 1

18.30 Introduzione e visita guidata dell’installazione Ricordo un luogo che non ho visto a cura di Noemi La Pera

 

Venerdì 17 Novembre | Fondazione Giorgio Cini

9.00-13.00 Il Teatro Sant’Angelo: WoVen

14.30-18.00 Il Teatro Sant’Angelo: Vivaldi 1

18.30 Concerto degli Allievi dell’Accademia Vivaldi

 

Sabato 18 Novembre | Fondazione Ugo e Olga Levi

9.30-13.00 Il Teatro Sant’Angelo: Gestione 2

14.30-17.00 Il Teatro Sant’Angelo: Vivaldi 2

Le strutture armoniche della composizione post-tonale: 1900-1930

Con questo seminario organizzato dall’Istituto per la Musica, preparatorio alla realizzazione di un volume online della Fondazione Giorgio Cini, si chiude il progetto triennale sull’armonia post-tonale, finanziato dalla Ernst von Siemens Musikstiftung.

 

Il gruppo di ricerca, che ha tenuto i suoi lavori preliminari in sessioni online negli anni 2021 e 2022, presenterà lavori monografici sulla musica strumentale di Bartók, Debussy, Hindemith, Schoenberg, Skrjabin, Stravinskij, Varèse e Webern.

 

L’analisi di partiture selezionate sarà accompagnata da approfondimenti sulla trattatistica dei primi decenni del XX secolo e da riflessioni sulla terminologia.

Partecipano: Gianmario Borio, Mario Carrozzo, Pietro Cavallotti, Paolo Dal Molin, Federica Di Gasbarro, Francesco Fontanelli, Massimiliano Locanto, Ingrid Pustijanac.