Eventi – Pagina 21 – Fondazione Giorgio Cini

L’Ospite a Palazzo | Adorazione dei pastori di Lorenzo Lotto

#OspiteaPalazzo
Adorazione dei pastori di Lorenzo Lotto
5 settembre dalle ore 14 apertura al pubblico

Palazzo Cini, l’elegante residenza sul Canal Grande che espone il meglio della collezione d’arte di Vittorio Cini, ospita l’Adorazione dei pastori di Lorenzo Lotto dei Musei Civici di Brescia, capolavoro della maturità del pittore.

Il dipinto, giocato su accostamenti cromatici di grande suggestione e effetti luministici e atmosferici di mirabile intensità, fu acquistato dal conte Paolo Tosio nel 1825 ed è sempre stato considerato fra i capolavori della collezione bresciana. Lorenzo Lotto fu artista molto amato anche dallo stesso Vittorio Cini che nel 1941 aveva acquistato lo splendido Ritratto di gentiluomo (forse Fioravante degli Azzoni Avogadro) eseguito dal pittore veneziano e già nella celebre collezione Contini Bonacossi.

Presentare l’Adorazione dei pastori di Lorenzo Lotto dei Musei Civici di Brescia a Palazzo Cini evoca, dunque, anche l’antica presenza negli stessi ambienti del dipinto di Lotto appartenuto a Vittorio Cini, pezzo di pregio della raccolta e che un tempo figurava nel grande salone del palazzo. L’iniziativa è promossa dall’Istituto di Storia dell’Arte, in collaborazione con la Fondazione Brescia Musei e la Pinacoteca Tosio Martinengo, straordinaria raccolta d’arte generata dal colto collezionismo del conte Paolo Tosio nella prima metà dell’Ottocento (il legato risale al 1844), e che rileva, nonostante le differenti personalità e il diverso contesto storico, tangenze con la collezione di Vittorio Cini. Densa di significati è la relazione che si instaura, grazie a questa iniziativa, con la città di Brescia, luogo di incontro e scambio di culture figurative, tra Veneto e Lombardia, e con la ‘sua’ Pinacoteca, la quale raccoglie alcune tra le più significative testimonianze della grande scuola pittorica lombarda e bresciana, rappresentata, solo per fare alcuni esempi, da pitture di assoluto rilievo di Vincenzo Foppa, Giovanni Gerolamo Savoldo, Moretto e Romanino.

L’esposizione è l’occasione per ammirare un capolavoro dell’arte del Rinascimento veneziano in un contesto museale raffinato e intimo, nel cuore di una raccolta di pregio ed eccezionale rarità e in un serrato dialogo con le opere della Galleria di Palazzo Cini, in particolare con i capolavori del Rinascimento toscano e ferrarese custoditi nelle sale attigue: una sorta di ‘Ospite a Palazzo’ posto negli ambienti che furono la dimora di Vittorio Cini e delle sue collezioni, luogo eletto ad accogliere capolavori esemplari ma capaci soprattutto di esprimere e sottolineare le sottili relazioni tra raccolte artistiche affini per valore, storia e significato. La presenza dell’Adorazione dei pastori dei Musei Civici di Brescia a Palazzo Cini costituisce la tappa di un ideale percorso delle opere di Lorenzo Lotto a Venezia, che coinvolge le vicine Gallerie dell’Accademia con lo straordinario Ritratto di giovane, la chiesa dei Carmini con la pala della raffigurante San Nicola in gloria e santi e, infine, la basilica dei Santi Giovanni e Paolo con l’altra superba pala con la rappresentazione de l’Elemosina di Sant’Antonino.

La Galleria di Palazzo Cini è aperta al pubblico grazie al sostegno di Assicurazioni Generali. 


 

Main partner dell’iniziativa è Assicurazioni Generali.

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Sostenere e trasmettere il nostro inestimabile patrimonio culturale è un impegno in cui Generali si riconosce profondamente. La riapertura di Palazzo Cini a San Vio esprime questo che è un valore identitario della compagnia e conferma la sua secolare missione: prendersi cura delle cose di valore.

Aprendo al pubblico in maniera duratura un bene raro e prezioso come Palazzo Cini, Generali vuole offrire l’opportunità di far scoprire, conoscere e riappropriarsi di un affascinante tesoro: la Galleria, i mobili e gli oggetti d’arte che riflettono il carattere originario dell’abitazione e il gusto personale del grande collezionista Vittorio Cini. Uno sguardo dietro le quinte della lungimirante operazione culturale legata alla Fondazione Cini sull’Isola di san Giorgio, che coincide con la celebrazione del suo sessantesimo anniversario.

Attraverso questa azione Generali interpreta in chiave innovativa il ruolo di mecenate, offrendo ai progetti che sostiene la possibilità di esprimersi, aprendosi a nuove opportunità di confronto con il pubblico, creando valore, offrendo stimoli, comunicando con quel linguaggio unico e riconoscibile che già la contraddistingue negli oltre 60 paesi in cui opera. l’impegno di Generali a Venezia ha un significato profondo. il leone di san Marco rappresenta un legame simbolicamente indissolubile con la città lagunare e la sua storia, dove la compagnia è presente fin dalle sue origini, con cui condivide la vocazione internazionale e multiculturale e dove è presente supportando primari istituti artistici, musicali e letterari. Dando rilievo alla promozione e alla diffusione della cultura, Generali sostiene il convincimento che avvicinare le persone all’arte, alla musica, alla letteratura, sia un elemento di crescita e di stimolo all’innovazione.

 


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La collaborazione tra Fondazione Giorgio Cini, Master Audio e Coemar Lighting, sviluppata in occasione della nuova apertura di Palazzo Cini, nasce dalla volontà di dotare le sale della Galleria di un adeguato impianto d’illuminazione, capace, al tempo stesso, di preservare l’atmosfera tipica della casa-museo e di valorizzare, tramite l’utilizzo di una luce non invasiva, tuttavia efficace, le preziose opere della collezione di Vittorio Cini e oggi parte del patrimonio della Fondazione intitolata al figlio Giorgio.

L’innovativo sistema di illuminazione della Galleria è frutto della collaborazione tra Maurizio Schicheri, fondatore di Master Audio, azienda specializzata nella progettazione illuminotecnica degli spazi espositivi, Carlo Alberto Pini e Patrik Menozzi, ingegneri progettisti di Coemar Lighting, che da oltre 80 anni, progetta, produce e commercializza prodotti per l’illuminzione professionale. Il progetto si è avvalso anche della prestigiosa collaborazione di Marina Vio, docente dell’Istituto Universitario Architettura di Venezia, che aveva già studiato l’illuminazione degli smalti della collezione Cini.
L’intervento a Palazzo Cini si è focalizzato sul miglioramento della percezione cromatica delle opere e degli oggetti esposti. A questo fine, i progettisti si sono avvalsi anche dei risultati di uno studio congiunto condotto da IUAV e Università degli Studi di Padova, che sono alla base del sistema di illuminazione prototipale realizzato ad hoc per la Galleria.

La principale novità di questo sistema di illuminazione risiede nell’uso innovativo delle sorgenti a LED. La ricchezza della collezione Cini e la varietà materica delle opere esposte presentava un problema di difficile soluzione: ogni materia riflette la luce in modo differente, e di norma i colori possono essere esaltati e portati in evidenza soltanto se gli oggetti vengono illuminati singolarmente con una luce modellata in maniera apposita. Tuttavia, con tipologie di oggetti tanto varie (quadri, tavole dipinte, avori, piatti in metallo smaltati e finemente decorati) un’illuminazione univoca avrebbe impoverito il valore delle opere. Al contrario, i corpi illuminanti studiati per Palazzo Cini consentono la differenziazione delle fonti luminose, attraverso la mescolanza di diverse tipologie di LED le quali, combinate e regolate singolarmente, rendono possibile una variazione di bianco dal caldo al freddo, modificabile in base alle ‘esigenze’ della singola opera, permettendo all’osservatore di ammirare i capolavori di Palazzo Cini sotto una luce il più vicina possibile a quella naturale.

Incontro di studio e riflessione. Una poesia ‘gravida di futuro’. Friedrich Hölderlin e la musica del XX secolo

Fragmente – Stille, An Diotima, prima stesura, particolare della pag. 1 – Archivio Luigi Nono, Venezia © Eredi Luigi Nono


In occasione del novantesimo anniversario della nascita di Luigi Nono, l’Istituto per la Musica  della Fondazione Giorgio Cini, la Fondazione Archivio Luigi Nono, il Centro Tedesco di Studi Veneziani e l’Europäische Akademie für Musik und Darstellende Kunst Montepulciano organizzano un incontro sul ruolo della poesia di Friedrich Hölderlin nella musica del ventesimo secolo. L’iniziativa si avvale del sostegno dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania e della Bundesregierung für Kultur und Medien, del Patrocinio del Comune di Venezia e della collaborazione della Fondazione Teatro La Fenice di Venezia, che ospiterà l’evento nella cornice delle Sale Apollinee.

Dalle 14.30 sono previsti interventi dei filosofi Massimo Cacciari e Manfred Frank, del germanista Luigi Reitani e dei compositori Giacomo Manzoni e Charlotte Seither, coordinati da Gianmario Borio (Istituto per la Musica) e Sabine Meine (Centro Tedesco di Studi Veneziani). Alle ore 20 il Minguet Quartett terrà un concerto dedicato a Luigi Nono, il cui programma è incentrato sull’esecuzione del quartetto Fragmente – Stille, An Diotima (1979/1980), la cui partitura è costellata di citazioni da poesie di Hölderlin.

Il concerto sarà a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

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I Dialoghi di San Giorgio. BIBLIOTECHNICA. Digital Arts, Philology, and Knowledge Worlds

Il Dialogo di San Giorgio sarà inaugurato da un evento speciale, lunedì 8 settembre alle ore 18, che proporrà un intreccio di musica e letture sul tema della biblioteca come labirinto e l’ibridazione dei generi.

Nella cornice della Nuova Biblioteca della Manica Lunga, RepertorioZero eseguirà Black Angels di George Crumb, per quartetto d’archi amplificato, e Alberto Onofrietti leggerà La biblioteca di Babele di Jorge Luis Borges.

 

Lunedì 8 settembre 2014, ore 18.00
Nuova Manica Lunga, Fondazione Giorgio Cini, Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia

Pasquale Gagliardi
Presentazione de I Dialoghi

RepertorioZero
Black Angels di George Crumb

Alberto Onofrietti
Letture tratte da La biblioteca di Babele di Jorge Luis Borges

I posti per assistere a questo esclusivo evento
sono limitati.
Per partecipare è necessario prenotare inviando una mail a info@cini.it con indicati i nomi dei partecipanti (massimo 2 partecipanti per e-mail) entro giovedì 4
settembre.
Riceverete una mail di conferma da stampare e presentare all’ingresso.

 

SCARICA IL PROGRAMMA COMPLETO DE I DIALOGHI

 

BIBLIOTECHNICA. Digital Arts, Philology, and Knowledge Worlds

9-11 settembre
Isola di San Giorgio

Gli attuali sistemi di conoscenza stanno profondamente cambiando nei contenuti, nella forma e nelle ubicazioni. Nuovi settori emergono mentre settori tradizionali scompaiono o ri-appaiono in ricombinazioni di discipline. Antichi manoscritti e pubblicazioni accademiche recentissime, così come oggetti e artefatti provenienti dai luoghi e dai periodi più disparati, sono arricchiti da metadati e resi studiabili, elaborabili e accessibili a distanza. Centri di apprendimento del sud e dell’est del mondo si espandono ridefinendo gerarchie consolidate di ricerca e di competenza.

La Fondazione Giorgio Cini propone un ‘dialogo’, che si terrà dall’9 all’11 settembre sull’Isola di San Giorgio a Venezia, per approfondire questioni cruciali riguardanti l’organizzazione della conoscenza nel presente, nel passato e nel futuro. La discussione si concentrerà su alcuni ambiti in cui tali tensioni si sono manifestate e continueranno a manifestarsi: la biblioteca, l’archivio di storia dell’arte e le tecniche della filologia.

 

In tempi di crisi, le interconnessioni tra il contenuto della conoscenza e i modi in cui essa viene prodotta e organizzata sono sottoposte a un’indagine accurata e a una pressione senza precedenti. Diagnosi e prognosi delle crisi attuali sono messe ampiamente in discussione. Alcuni affermano che forme di conoscenza innovative e sperimentali sono ostacolate come non mai dall’insistenza rigida e ostinata sulla specializzazione disciplinare, altri sostengono che la formazione e la competenza disciplinari sono seriamente minacciate dal nozionismo approssimativo insito nell’interdisciplinarità e nel populismo para-accademico. Questa tesi trova riscontro tanto nelle indisciplinate pagine di commenti alle pubblicazioni online quanto nelle preoccupazioni relative alle pressioni commerciali e alle pratiche monopolistiche dell’editoria accademica.

 

Inoltre, è ampiamente riconosciuto che i modelli di conoscenza occidentali consolidati e le loro istituzioni — accademie, università, musei e archivi — sono ormai del tutto inadeguati in quanto fonti di conoscenza originale e devono essere almeno integrati, quando non sostituiti in toto, da forme di organizzazione sperimentale senza precedenti. Queste possono essere transnazionali, transdisciplinari, aperte alla condivisione o adattabili ai cambiamenti, e spaziare dalle piattaforme di partecipazione fondate sul web ai poli di eccellenza o agli istituti di studi avanzati. Al tempo stesso, è di estrema importanza che forme tradizionali di conoscenza – molte delle quali, come viene ammesso da un numero crescente di studiosi, hanno precedenti estranei alla cultura occidentale o derivano da una serie di precedenti classici diversi – vengano rafforzate, se non addirittura salvate, dalle più recenti modalità di immagazzinamento, recupero e organizzazione della conoscenza. Ad esempio, molti prevedono che le tecnologie digitali resusciteranno la biblioteca, il museo e l’archivio come sistemi vitali di conoscenza.

 

La biblioteca come istituzione e discipline quali la filologia e la storia dell’arte rappresentano esempi illuminanti attraverso i quali esplorare questi temi generali. La storia della biblioteca all’interno di differenti sfere e tradizioni culturali è strettamente collegata alle forme di conoscenza proprie di quelle culture e ai loro sviluppi. Possiamo chiederci come le biblioteche hanno incarnato, oppure trasformato, l’organizzazione disciplinare, come hanno irrigidito i sistemi di conoscenza o fornito risorse per un loro scambio reciproco e una loro sovversione radicale. Discipline quali la filologia, caratterizzata da un’estrema attenzione al recupero delle fonti originali e all’identificazione degli autori, e la storia dell’arte, coinvolta tradizionalmente in questioni di attribuzione, ma anche di erudizione e conservazione, sono da tempo intimamente associate all’istituto della biblioteca. Entrambe, avvalendosi di molteplici modalità sensoriali, hanno sviluppato un elaborato apparato materiale e discipline estremamente specializzate al fine di ricostruire mondi perduti e remoti. Entrambe sono attualmente in corso di trasformazione e di re-invenzione. Il nostro dialogo indagherà il modo in cui nuove tecnologie della conoscenza, quali l’accesso e l’archiviazione digitali, e nuove geografie della conoscenza, quali quelle implicate da forme istituzionali esterne alla tradizione occidentale o dal rifiorire di forme originate da più antichi sistemi di conoscenza, incidono oggi su tali discipline che si fondano sulla biblioteca e possono incidere sul loro sviluppo futuro.

 

La Fondazione Giorgio Cini, situata sull’Isola di San Giorgio, è un luogo ideale in cui esplorare queste questioni. Al tempo stesso magnifico ritiro adatto a ricerche approfondite e ad ampio raggio, ma anche biblioteca, museo d’arte e snodo accademico globale, San Giorgio intrattiene legami con la museologia, la curatela e le molteplici discipline in cui si declinano la storia dell’arte e gli studi culturali. San Giorgio mantiene inoltre vivo il tradizionale ruolo di Venezia quale divulgatrice e tramite tra culture diverse, nonché centro per l’innovazione, la circolazione e la conservazione di oggetti e idee.

 

Partecipano: Murtha Baca, Luca Massimo Barbero, Matthew Battles, Geoffrey C. Bowker, Gregory Crane, Ann-Sophie Lehmann, Glenn W. Most, Aihwa Ong, Ruth Padel, Filippomaria Pontani, Dagmar Schäfer, Simon Schaffer, John Tresch, Stéphane Van Damme.

Musiche dagli archivi dell’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini


Ciclo dedicato alla memoria di Giovanni Morelli

 

Teatro La Fenice di Venezia

in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini

23, 25, 30 luglio 2014

 

Questa seconda edizione del ciclo concertistico organizzato dalla Teatro La Fenice nell’ambito del Festival Lo Spirito della Musica di Venezia si pone in stretta continuità con una delle numerose iniziative in memoria di Giovanni Morelli intraprese dall’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini nel corso del 2013. Il ciclo intende valorizzare il patrimonio dei Fondi personali dei compositori del ventesimo secolo conservati negli archivi della Fondazione.

I solisti dei tre concerti incentrati sulle diverse possibili combinazioni dell’organico flauto-violino-pianoforte eseguiranno musiche provenienti dai fondi storici di Alfredo Casella, Gino Gorini, Ottorino Respighi, Nino Rota e Camillo Togni, oltre che dai due fondi recentemente acquisiti di Giacomo Manzoni e Roman Vlad. L’accostamento di linguaggi compositivi e stili molto diversi tra loro intende porre in luce la varietà di scritture rappresentate dagli archivi musicali della Fondazione Giorgio Cini.

 

Per informazioni e prenotazioni: www.teatrolafenice.it


I concerti:

 

Teatro La Fenice – Sale Apollinee

mercoledì 23 luglio 2014 ore 18.00

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Alfredo Casella, Sicilienne et Burlesque per flauto e pianoforte (1914)*

Arnold Schönberg, Klavierstück op. 33a (1929)

Camillo Togni, Sonata per flauto e pianoforte op. 35 (1953)*

Luciano BerioSequenza I per flauto (1958)

Sergej Prokof’ev, Sonata per flauto e pianoforte in re maggiore op. 94 (1942-1943)

Carlo Tamponi, flauto

Jakub Tchorzewski, pianoforte

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Teatro La Fenice – Sale Apollinee

venerdì 25 luglio 2014 ore 18.00

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[accordion_entry title=”PROGRAMMA”]

Gino Gorini, Cinque brani dai 10 Preludi brevi per pianoforte (1941)*

Giacomo ManzoniFrase 2 per flauto e violino (1993)*

Bohuslav Martinů, Sonata per flauto, violino e pianoforte (1937)

Roman VladPoesia per violino e pianoforte (2007)*

Alfredo Casella, Barcarola et Scherzo per flauto e pianoforte (1903)

Nino Rota, Trio per flauto, violino e pianoforte (1958)*

Carlo Tamponi, flauto

Dejan Bogdanović, violino

Jakub Tchorzewski, pianoforte

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Teatro La Fenice – Sale Apollinee

mercoledì 30 luglio 2014 ore 18.00

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[accordion_entry title=”PROGRAMMA”]

Ottorino Respighi, Sonata per violino e pianoforte in si minore (1917)

Sergej Prokof’ev, Sonata per violino e pianoforte in fa minore op. 80 (1938-1946)

Dejan Bogdanović, violino

Jakub Tchorzewski, pianoforte

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(*) Composizioni i cui materiali sono conservati nei Fondi Casella, Gorini, Manzoni, Rota, Togni e Vlad dell’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini.

 

Omaggio al ‘Giovane con liuto’ di Bronzino in occasione dell’ultimo weekend a Palazzo Cini

Agnolo Bronzino, Ritratto di giovane con liuto (1532-1534), Firenze, Galleria degli Uffizi


Venezia, Palazzo Cini, Campo San Vio, Dorsoduro 864

Sabato 19 luglio, dalle ore 17.00 alle ore 19.00

Ultimo weekend del Giovane con liuto di Bronzino a Palazzo Cini

Sabato 19 luglio il duo musicale Romina Lamon (soprano) e Dario Pivato (liuto) si esibirà per omaggiare il dipinto degli Uffizi in vista del suo rientro a Firenze. Dal 23luglio sarà di nuovo possibile ammirare a Palazzo Cini il “Doppio ritratto di amici” del Pontormo, al rientro dopo il successo della mostra Pontormo e Rosso Fiorentino la cui chiusura è prevista per il prossimo 20 luglio.

Ancora pochi giorni per ammirare a Palazzo Cini il Ritratto di giovane con liuto di Agnolo Bronzino, fino al prossimo 21 luglio 2014 “Ospite a Palazzo”, grazie al prestito della Galleria degli Uffizi di Firenze. In vista del ritorno a casa del dipinto e come degno commiato di un’apprezzata permanenza, sabato 19 luglio dalle ore 17 alle ore 19, il duo musicale composto da Romina Lamon (soprano) e Dario Pivato (liuto) si esibirà nelle stanze della Galleria di Palazzo Cini eseguendo brani di musica rinascimentale per liuto (l’iniziativa è compresa nel prezzo del biglietto).

Nel Ritratto di giovane con liuto Bronzino ritrae Giovanni Battista Strozzi, un madrigalista famoso soprattutto per il ruolo che svolse nella maturazione di questo genere poetico e musicale d’ispirazione petrarchesca. A quel tempo la storia della musica occidentale si scriveva  a Firenze, dove Giovanni e il figlio omonimo, anch’egli musicista, vissero e lavorarono: nella città gigliata si riuniva la Camerata de’ Bardi, che con l’elaborazione del recitar cantando segnò la nascita del teatro in musica, ovvero dell’opera. Se a Firenze dobbiamo la nascita di questo straordinario genere musicale, è grazie a Venezia che si diffuse nel mondo. E’ nella città lagunare, infatti, che l’editore Ottaviano Petrucci inventò l’intavolatura, forma scritta della musica per strumenti a corde pizzicate, utilizzata da allora e fino ai giorni nostri per le edizioni di opere di compositori come lo stesso Giovanni Battista Strozzi: un vero e proprio atto di nascita dell’editoria di opere musicali.

Con questa prima iniziativa musicale a Palazzo Cini, pertanto, oltre a omaggiare il Bronzino e il madrigalista Strozzi, si intende celebrare anche il legame tra le arti (la pittura e la musica) e le due città –  Venezia e Firenze – che storicamente ne simboleggiano il loro punto più alto.

Dal 23 luglio farà ritorno a Palazzo Cini a San Vio, il dipinto del maestro Pontormo Doppio ritratto di amici, uno dei capolavori del rinascimento toscano della collezione Cini, con cui il ritratto del Bronzino ha profonde tangenze culturali e sottili relazioni simboliche. Secondo la logica di queste affinità il Doppio ritratto è ora esposto nella meravigliosa mostra in corso a Palazzo Strozzi: Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della “maniera” (Firenze, 8 marzo – 20 luglio 2014) all’interno di una significativa collaborazione tra Fondazione Giorgio Cini, Galleria degli Uffizi e Fondazione Palazzo Strozzi. Questa importante collaborazione ha inaugurato la serie L’ospite a Palazzo, operazione espositiva realizzata con la partecipazione della Soprintendenza SPSAE e per il Polo Museale della Città di Venezia e che grazie a nuove intese con istituzioni internazionali, vedrà le sale della collezione permanente di Palazzo Cini accogliere periodicamente un’opera ‘ospite’, intrecciando relazioni visive, dialogiche e di contenuto con le altre opere della Galleria. Il Doppio ritratto di amici di Pontormo che il pubblico veneziano potrà ammirare nella collocazione originaria a partire dal 23 luglio 2014, resterà nella Galleria di Palazzo Cini fino al 2 novembre 2014, ultimo giorno previsto per i primi sei mesi di nuova apertura.

La Galleria di Palazzo Cini ha riaperto nell’anno del sessantennale dell’Istituto di Storia dell’Arte, grazie alla partnership di Assicurazioni Generali, già sostenitore istituzionale della Fondazione Giorgio Cini, come segno di una rinnovata politica culturale e con l’intento di restituire alla città, con un’apertura stagionale di sei mesi l’anno,l’opportunità di vedere i meravigliosi capolavori toscani e ferraresi custoditi nella casa-museo, un tempo dimora di Vittorio Cini e donata alla Fondazione dagli eredi del grande mecenate esattamente trent’anni fa.


Informazioni utili

Date: fino al 2 novembre 2014

Orari: 11 – 19, chiuso il martedì (ultimo ingresso ore 18.15)
Sede: Palazzo Cini Indirizzo: Campo San Vio, Dorsoduro 864 Venezia
Biglietteria: Intero 10 euro, ridotto 8 euro
Info: palazzocini@cini.it
www.palazzocini.it

Informazioni per la stampa

Ufficio Stampa

Elena Casadoro
Fondazione Giorgio Cini onlus
Tel.: +39 041 2710280 – Fax : +39 041 5238540
E-mail: stampa@cini.it
www.cini.it

 

Conversazioni d’arte

La riapertura della Galleria di Palazzo Cini fornisce l’occasione di evocare e approfondire grandi tematiche della storia dell’arte in un contesto unico, degno scrigno della raccolta di capolavori che ospita: dipinti toscani e ferraresi da Giunta Pisano a Botticelli e da Cosmè Tura a Dosso Dossi, sculture lignee, rami smaltati di manifattura veneziana, avori medievali e rinascimentali, porcellane e arredi.
La restituzione al pubblico di questa casa museo di grande fascino coincide con l’avvio di un attività di dialogo con i visitatori, che siano essi esperti, appassionati o semplicemente curiosi: un programma di appuntamenti regolari in Galleria con storici dell’arte ed esperti che racconteranno in modo coinvolgente la storia della Galleria e le sue collezioni.

Ogni mercoledì alle 18.00,
dal 25 giugno al 23 luglio.
La partecipazione, limitata a 20 a persone, richiede il biglietto d’ingresso alla Galleria.
Prenotazione obbligatoria: palazzocini@cini.it

La Galleria si racconta

25 giugno: Che cos’è una casa museo,
a cura di Rémi Wacogne, Istituto di Storia dell’Arte, Fondazione Giorgio Cini

2 luglio: Vittorio Cini collezionista,
a cura di Chiara Ceschi, Istituto di Storia dell’Arte, Fondazione Giorgio Cini

Attraverso le opere della collezione

9 luglio: Opere restaurate della Galleria:
Il trittico quattrocentesco di Lorenzo di Niccolò e la Madonna lignea di Nino Pisano
Milena Dean e Claudia Vittori, restauratrici, presenteranno i loro interventi conservativi

16 luglio: La “fortuna dei Primitivi” nella collezione di Vittorio Cini
a cura di Gianluca Tormen, curatore della mostra ““La fortuna dei Primitivi”. Tesori d’arte dalle collezioni italiane fra Sette e Ottocento” (Firenze, Galleria dell’Accademia, 24 Giugno – 8 Dicembre 2014)

23 luglio: L’officina ferrarese del Rinascimento. La pittura estense nella collezione di Vittorio Cini a cura di Alessandro Martoni, Istituto di Storia dell’Arte, Fondazione Giorgio Cini

 

THE COMPOSER’S MAILBOX

Documenti dagli archivi musicali della Fondazione Giorgio Cini

a cura di Angela Carone e Francisco Rocca

Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia
Fondazione Giorgio Cini
SALETTA ESPOSITIVA della Nuova Manica Lunga

27 giugno – 31 luglio 2014

ORARI DI APERTURA
dal lunedì a venerdì, ore 9.00 – 16.30
(per gli utenti della Manica Lunga)
sabato e domenica, ore 10.00 – 16.00*

 

Visita della mostra
per i partecipanti al convegno:
Sabato 28 giugno 2014, ore 18.00

 

* Il sabato e la domenica l’accesso è consentito solo tramite
le visite guidate alla Fondazione.

 

Scarica il flyer

 

 

Art Night Venezia 2014: apertura straordinaria delle mostre sull’Isola di San Giorgio Maggiore e della Galleria a Palazzo Cini a San Vio

La Fondazione Giorgio Cini partecipa alla quarta edizione di Art Night Venice, la notte bianca dell’arte ideata dall‘Università Ca’ Foscari Venezia in collaborazione con il Comune di Venezia e l’Assessorato al Commercio e qualità urbana, con una ricca serie di iniziative di grande qualità a Venezia a Palazzo Cini e sull’Isola di San Giorgio.

Tutte le iniziative sono a ingresso gratuito.

Si segnala infine che in quest’occasione anche il bar di Bar San Giorgio, situato sull’isola di San Giorgio Maggiore, con terrazza esterna affacciata sul bacino di San Marco, rimarrà aperto per la serata.


PALAZZO CINI. LA GALLERIA
dalle 19 alle 23

Per la notte bianca dell’Art Night Venice 2014 sabato 21 giugno dalle 19 alle 23 sarà possibile ammirare i capolavori  toscani e ferraresi dalla collezione di Vittorio Cini in un’insolita cornice notturna, grazie all’apertura straordinaria e gratuita della Galleria di Palazzo Cini a San Vio.
Palazzo Cini– nuovamente aperto al pubblico dal 24 maggio scorso in onore dei sessant’anni dell’Istituto di Storia dell’Arte e visitabile fino al 2 novembre grazie alla partnership con Assicurazioni Generali, già sostenitore istituzionale della Fondazione Giorgio Cini – accoglie la meravigliosa collezione di dipinti toscani e ferraresi, con opere di Giotto, Guariento, Botticelli, Filippo Lippi, Piero di Cosimo e Dosso Dossi. “Ospite” d’eccezione per la nuova apertura di Palazzo Cini è il capolavoro di Agnolo Bronzino, Ritratto di giovane con liuto proveniente dalla Galleria degli Uffizi di Firenze. Il dipinto sarà esposto nella Galleria di Palazzo Cini fino al 20 luglio 2014, quando farà ritorno il Doppio ritratto di amici di Pontormo, attualmente esposto nella meravigliosa mostra in corso a Palazzo Strozzi: Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della “maniera” (Firenze, 8 marzo – 20 luglio 2014). (si avvisa che per ragioni di sicurezza gli ingressi potranno essere contingentati).

Inoltre sull’Isola di San Giorgio Maggiore rimarranno aperte fino alle ore 23 le mostre in corso  presso le Stanze del Vetro: I Santillana, a cura di Martin Bethenod, e Glass Tea House Mondrian di Hiroshi Sugimoto (ultimo ingresso alle ore 22).

 


 

Le Stanze del Vetro

I Santillana – Opere di Laura de Santillana e Alessandro Diaz de Santillana, fino alle 23

ultimo capitolo de Le Stanze del Vetro a cura di Martin Bethenod e aperto al pubblico il 6 aprile scorso, sperimenta un nuovo modello narrativo: quello del dialogo e del confronto tra le diverse poetiche di due artisti. Esplora infatti il duplice universo dei fratelli Laura de Santillana e Alessandro Diaz de Santillana, discendenti di una mitica dinastia vetraria, formati nel solco del padre, Ludovico Diaz de Santillana, e del nonno, Paolo Venini. Visibile fino al 3 agosto 2014, in concomitanza con Art Night Veniceospiterà visite guidate gratuite (massimo 25 persone) – ore 19.30 (italiano), 21 (inglese), 22 (italiano) – che termineranno con un accompagnamento alla Glass Tea House Mondrian (ultimo ingresso con visita guidata alle ore 22).

 

Glass Tea House Mondrianfino alle 22

aperta al pubblico lo scorso 6 giugno, è la prima opera architettonica dell’artista e fotografo giapponese Hiroshi Sugimoto, conosciuto in tutto il mondo per i suoi scatti in bianco e nero. Il padiglione temporaneo realizzato proprio sull’Isola di San Giorgio Maggiore, è prodotto da Le Stanze del Vetro – progetto congiunto di Fondazione Cini e Pentagram Stiftung – con il sostegno di Sumitomo Forestry Co. Ltd., e Fondazione Bisazza, e in collaborazione con Asahi Building-Wall Co. Ltd. e la collaborazione dello studio Cattaruzza Millosevich Architetti Associati.


Ilha de São Jorge fino alle ore 23

inaugurata il 6 giugno scorso, a cura di Beyond Entropy Africa

Nella stessa serata rimarrà aperta fino alle ore 23 anche la terza esposizione presente sull’Isola: Ilha de São Jorge – inaugurata il 6 giugno scorso, a cura di Beyond Entropy Africa. L’Isola di San Giorgio Maggiore viene virtualmente trasformata in un’isola extraterritoriale attraverso la proiezione di una serie di cortometraggi che documentano come la modernità sia stata assorbita nelle cinque Repubbliche africane di lingua portoghese: Angola, Capo Verde, Guinea-Bissau, Mozambico e São Tomé e Príncipe.

 


International Center for Climate Governance

ARcTic night, dalle ore 18:30 alle 21:00

Inoltre, sempre sull’Isola di San Giorgio Maggiore, l’International Center for Climate Governance (ICCG), iniziativa congiunta della Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) e della Fondazione Giorgio Cini, in collaborazione con Think Forward Film Festival, propone una serata cinematografica di approfondimento sui cambiamenti climatici e lo scioglimento dei ghiacci artici. ARcTic night, dalle ore 18:30 alle 21:00.

 

 

Il suono sinfonico del romanticismo. Teoria e pratica della direzione d’orchestra nel ventesimo secolo

Nel mese di maggio avrà inizio un progetto pluriennale dedicato al ruolo dei grandi direttori d’orchestra
interpreti del sinfonismo romantico: 18 conferenze tra il 2014 e il 2019 organizzate da Fondazione Giorgio Cini, Fondo Musicale Peter Maag (Fondazione Giorgio Zanotto) e Università di Roma “La Sapienza” .


19 MAGGIO 2014

Roma, Università di Roma La Sapienza, Facoltà di Lettere e Filosofia

furtwängler  The conductor Wilhelm Furtwängler

   Musical interpretation and musicological research

   Hans-Joachim Hinrichsen  (Universität Zürich)

(Scarica il pieghevole)

 


  29 MAGGIO 2014

Venezia, Ateneo Veneto

    Il laboratorio sinfonico di Claudio Abbado

    Angelo Foletto (giornalista e critico musicale)

    (Scarica il pieghevole)

 


 

 I Direttori

Arturo Toscanini (Parma 1867 – New York 1957)

Willem Mengelberg (Utrecht 1871 – Sent 1952)

Bruno Walter (Berlin 1876 – Beverly Hills 1962)

Otto Klemperer (Breslau 1885 – Zürich 1973)

Wilhelm Furtwängler (Berlin 1886 – Baden Baden 1954)

Dimitri Mitropoulos (Atene 1896 – Milano 1960)

Evgenij Mravinskij (San Pietroburgo 1903 – Leningrad 1988)

Herbert von Karajan (Salzburg 1908 – Anif 1989)

Georg Solti (Budapest 1912 – Antibes 1997)

Sergiu Celibidache (Roman 1912 – La Neuville-sur-Essonne 1996)

Carlo Maria Giulini (Barletta 1914 – Brescia 2005)

Rafael Kubelik (Býchory 1914 – Kastanienbaum 1996)

Leonard Bernstein (Lawrence Mass. 1918 – New York 1990)

Peter Maag (San Gallo 1919 – Verona 2001)

Wolfgang Sawallisch (Münich 1923 – Grassau 2013)

Pierre Boulez (Montbrison 1925)

Carlos Kleiber (Berlin 1930 – Konjisica 2004)

Claudio Abbado (Milano 1933 – Bologna 2014 )

 

 

Glass Tea House Mondrian by Hiroshi Sugimoto

The Glass Tea House Mondrian
©Hiroshi Sugimoto+New Material Research Laboratory.
Courtesy of Le Stanze del Vetro.
Sponsored by Sumitomo Forestry and Fondazione Bisazza.


L’artista giapponese Hiroshi Sugimoto realizza la sua prima opera architettonica a Venezia per Le Stanze del Vetro sull’Isola di San Giorgio Maggiore.

Il  6 giugno 2014, sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia nell’ambito delle attività organizzate da Le Stanze del Vetro, apre al pubblico “Glass Tea House Mondrian”, un padiglione temporaneo realizzato dall’artista e fotografo giapponese Hiroshi Sugimoto. Conosciuto in tutto il mondo per i suoi scatti in bianco e nero, Sugimoto per la prima volta a Venezia progetta una struttura architettonica.

“Glass Tea House Mondrian” è prodotto da Le Stanze del Vetro – progetto congiunto di Fondazione Cini e Pentagram Stiftung – con il sostegno di Sumitomo Forestry Co. Ltd., e Fondazione Bisazza, e in collaborazione con Asahi Building-Wall Co. Ltd. Un ringraziamento particolare è rivolto allo studio Cattaruzza Millosevich Architetti Associati per aver seguito ogni fase della progettazione e
realizzazione di questo padiglione.

In concomitanza con la “Glass Tea House Mondrian”, la Fondazione Bevilacqua la Masa nella sede di Palazzetto Tito a Venezia dedica a Hiroshi Sugimoto un’antologica inedita di fotografie dedicate all’architettura: la rassegna, insieme al progetto de Le Stanze del Vetro, farà di questo assoluto protagonista internazionale e del suo impegno verso l’ambiente costruito un punto chiave della stagione veneziana, in armonia con la nuova configurazione ampliata della Biennale Architettura.
L’opera “Glass Tea House Mondrian” costituisce una iniziativa nuova rispetto a quelle presentate finora da Le Stanze del Vetro, allargando gli orizzonti del progetto e coinvolgendo artisti di fama internazionale nel progettare padiglioni o installazioni per il giardino antistante Le Stanze del Vetro, sul modello delle Pavilion Series della Serpentine Gallery di Londra.
“Glass Tea House Mondrian” di Hiroshi Sugimoto si ispira alla tradizione giapponese della cerimonia del tè, così come è stata riformata dal maestro Sen no Rikyû. Il padiglione si compone di due elementi principali, uno allo scoperto e uno al coperto.

Gli utensili che verranno utilizzati per la cerimonia del tè sono disegnati da Hiroshi Sugimoto e prodotti da artigiani di Kyoto.
La struttura flessibile del padiglione e la sua natura temporanea, permetterà inoltre di trasformare quello spazio, finora inutilizzato, in un luogo polivalente, capace di ospitare incontri e dibattiti, e incoraggiare i visitatori a determinare liberamente la propria esperienza con il padiglione. L’innovazione della “Glass Tea House Mondrian” risiede nella sua capacità di suggerire uno spazio per esporre ed esperire l’architettura, dove il padiglione stesso diventa l’esposizione – innovazione alla quale si aggiunge l’autonomia dell’artista di proporre un tema e un progetto, libero da vincoli ma anzi aperto alla possibilità di sperimentare con le forme, il luogo, le tecnologie costruttive e materiali all’avanguardia.
Nella cornice dell’Isola di San Giorgio Maggiore, la “Glass Tea House Mondrian” di Sugimoto acquista anche una valenza simbolica incoraggiando il visitatore a interagire liberamente con il luogo, e richiedendogli altresì di ricercare il giusto e personale equilibrio tra l’artificio architettonico e l’ambiente naturale che lo
circonda.
“Glass Tea House Mondrian” costruisce un dialogo forte tra interno ed esterno, natura e artificio, chiuso e aperto, leggero e pesante, acqua e terra, un rapporto che si traduce nell’utilizzo del legno proveniente dal Giappone – per il percorso esterno –, del mosaico – per la vasca d’acqua – e del vetro – per il luogo deputato all’esperienza della tradizione giapponese.
La struttura esterna è interamente costruita in legno di cedro proveniente dal Giappone, e realizzata dall’azienda Sumitomo Forestry Co. Ltd. Scelta da Hiroshi Sugimoto per l’impegno dimostrato nel contribuire alla ricostruzione delle aree devastate dal terremoto e dallo tsunami del Tōhoku del 2011, il contributo della Sumitomo Forestry è stato fondamentale nella costruzione della “Glass Tea House Mondrian” e del recinto esterno, che si ispira volontariamente al Santuario di Ise. Questo progetto, senza l’aiuto della Sumitomo Forestry sarebbe stato impossibile da realizzare. Sumitomo Forestry è un’azienda che ha fatto dell’utilizzo del legno per costruzioni residenziali e non (come scuole o strutture ospedaliere) uno dei suoi punti di forza, dimostrando le potenzialità architettoniche di questa risorsa naturale, una fonte rinnovabile e con impatto zero sull’ambiente.
La vasca d’acqua, che accompagna il visitatore al punto finale del padiglione e dunque anche al suo culmine, è realizzata grazie alla collaborazione con Fondazione Bisazza. L’omonima azienda, con sede a Vicenza, è specializzata nella produzione di mosaico di vetro per soluzioni d’interni ed esterni.
Il cubo di vetro, infine, è opera dell’azienda Asahi Building-Wall Co. Ltd, leader nella progettazioni di strutture architettoniche in vetro e in soluzioni ingegneristiche nella costruzione di facciata in vetro o componenti strutturali di edifici.
Anche per questo progetto continuano le attività didattiche e le visite guidate organizzate da Le Stanze del Vetro e curate da Artsystem. Tutte le proposte didattiche sono gratuite, prenotabili al numero verde 800 662 477 (dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle 17.00) o inviando una email a: artsystem@artsystem.it
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Da Glass Tea House Mondrian al Museo d’Arte Orientale di Venezia

LE STANZE DEL VETRO in collaborazione con con il Museo d’Arte Orientale di Venezia e l’Università Ca’ Foscari, Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea, presenta una rassegna di incontri per la valorizzazione e divulgazione della cultura del tè in Giappone.

Da aprile a luglio si succederanno una serie di appuntamenti che metteranno in comunicazione in particolare due luoghi: il padiglione temporaneo Glass Tea House Mondrian nell’Isola di San Giorgio maggiore, opera di Hiroshi Sugimoto, e il Museo d’Arte Orientale di Venezia.

Le iniziative del progetto didattico culturale saranno rivolte ad adulti e ragazzi e coinvolgeranno anche alcuni Istituti Superiori e Universitari della città.

Nel mese di maggio:

Museo d’Arte Orientale Ca’ Pesaro, Santa Croce 2076, Venezia

domenica 3 maggio ore 15.00 e ore 15.30 La cultura del tè in Giappone: porcellane e lacche della collezione Bardi visita guidata a cura di Severina Bortolato

Ingresso libero su prenotazione fino a esaurimento posti, scrivendo ad artsystem@artsystem.it o telefonando al numero verde 800 662 477 (lunedì-venerdì 10-17)

Glass Tea House Mondrian di Hiroshi Sugimoto Le Stanze del Vetro, Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia

sabato 9 maggio Cerimonia del tè a cura di So’oku Sen della Mushakoji-Senke Tea School (Cerimonia riservata agli studenti degli Istituti Superiori e Universitari aderenti al progetto)

Sono disponibili fino al 30 novembre 2015 visite guidate gratuite su prenotazione scrivendo ad artsystem@artsystem.it

o

telefonando al numero verde 800 662 477 (lunedì-venerdì 10-17)