Continua a Palazzo Cini a San Vio la rassegna video-musicale all’insegna della rarità: sabato 9 agosto alle 17 si proietterà Of men and music di Alexander Hammid.
Realizzato otto anni dopo il celebre ‘corto’ toscaniniano intitolato The Hymn of Nations, film di propaganda politica imperniato su una storica celebrazione musicale della caduta di Mussolini al Gran Consiglio, questo “excellent quartet of classical music shorts, intimate studies of, and fine performances by several artists”, così lo definì Variety nella sua autorevole recensione, è un quintetto che vede all’opera cinque dei più grandi interpreti musicali del mezzo secolo in vari atteggiamenti esecutivi ed espressivi della loro intimità e della loro ‘storia’.
Rubinstein alle prese con Spinning Song e con Liebestraum, in un contesto scenografico dolce-borghese, Nadine O’ Condor e Jan Peerce che cantano O Paradiso e Don Pasquale immersi in un’aura funzionale stravagante, Heifetz che prova e riprova Bach e Paganini. Nel finale Dimitri Mitrooupolos è al centro di una magistrale ripresa documentaristica – un capolavoro del genere – della Faust-Sinfonia di Liszt. Un campionario esemplare di tecnica e poetica del documentario, come facilmente poteva essere immaginato, data la conclamata maestria del regista, personalità di punta dell’avanguardia newyorkese degli anni ’40.
Ingresso libero.
Fabio Fano (1908-1991) è stato, negli anni trenta e nella seconda metà del secolo, figura di rilievo nella vita culturale italiana, e in particolare veneta e veneziana.
L’importanza del suo contributo allo sviluppo delle conoscenze storico-musicali è testimoniato dalla quantità dei suoi studi e delle sue pubblicazioni, dalla molteplicità degli interessi e dei campi di indagine affrontati, dalla profondità e penetrazione dei contributi apportati al pensiero musicologico: i suoi studi su Vincenzo Galilei, sulla Cappella Musicale del Duomo di Milano, Matteo da Perugia e Franchino Gaffurio, la sua monografia su Giuseppe Martucci e il suo Profilo di una storia della musica a Venezia dalle origini alla vigilia della fioritura rinascimentale, oltre a molti altri su Chopin, Liszt, Mahler, Strauss e sulla storia della musica a Napoli, rimangono tutt’oggi punto di riferimento imprescindibile per chi si avvicini a tali argomenti.
È stato insegnante di Storia della Musica al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia dal 1954 al 1975, e all’Università di Padova dal 1965 al 1975, ed è stato per molti anni collaboratore della Fondazione Giorgio Cini.
L’intenzione è quella di tracciare un profilo della figura del musicologo e del pianista, attraverso il recupero di documenti d’archivio e di scritti inediti, e di lasciare poi spazio alla trattazione di argomenti di carattere prettamente musicologico. Si intende inoltre dedicare alla
memoria di Fabio Fano, eccellente e virtuoso pianista, un recital pianistico eseguito dal veneziano Massimo Somenzi, con in programma le
musiche dei suoi autori prediletti: Scarlatti, Beethoven, Chopin, Debussy, Martucci.
Fondazione Giorgio Cini, Isola di San Giorgio Maggiore
5 luglio 2008
Archivio Musicale Guido Alberto Fano
Cannaregio 4674 • 30121 Venezia
tel +39 041 5220678 – 340 9291163
fax +39 041 8622037
www.archiviofano.it • info@archiviofano.it
La rassegna video-musicale a Palazzo Cini The Ludwig Van Picture Show continua nel mese di luglio con quattro appuntamenti all’insegna della rarità: l’ultima data del mese prevede la proiezione di Una notte all’opera, un film dei fratelli Marx per la regia di Sam Wood, del 1935.
Groucho, il fratello capo dei Marx considerava Una notte all’opera e anche Un giorno alle corse i suoi film migliori. Diretti entrambi da Sam Wood, un valoroso regista, hanno avuto il sostegno e la supervisione principalmente da Irvin Thalberg, celebre produttore della MGM, che salvò i Marx da una crisi di botteghino. Comincia con Una notte all’opera la fase seconda della filmografia marxiana: cambiando casa produttrice, essi cambiano le connotazioni linguistiche della loro comicità ed entrano autorevolmente nella storia cinema hollywoodiano. Tutto, nei nuovi film è più fondato, più articolato ma non per questo meno delirante. Il primo ad apparire in scena è, come sempre, Groucho, atteso ad un tavolo da una donna, mentre la Dumond sta cenando lì accanto con un’altra. Scoperto in flagrante, ri-cena una seconda volta anche con quella che lo aspettava. Il tema della fame e dell’abbuffata è sempre presente nei film dei Marx. Groucho interpreta un pezzo grosso dell’ambiente teatrale ma il disimpegno e il totale disinteresse per il suo lavoro fa sì che presto diventa un derelitto disoccupato, esattamente, picarescamente, come gli altri tre Marx. L’unico indefinitamente borghese è comunque lui, Groucho, un vanesio che ama la bella vita, le donne, ma che frequenta individui balordi e diseredati; la coppia Harpo – Chico è sempre alla ricerca di cibo. Dopo la presentazione di tutti i personaggi, le storie di ognuno si intrecciano, si formano gruppi d’azione caotica e si innesca la rivoluzione marxiana….
Ingresso libero.
Venezia, Palazzo Cini a San Vio
26 luglio 2008, ore 17.00
Contatti:
Istituto per la Musica
tel. +39 041 2710220
e-mail: musica@cini.it
La rassegna video-musicale a Palazzo Cini The Ludwig Van Picture Show continua nel mese di luglio con quattro appuntamenti all’insegna della rarità: sabato 12 luglio verrà proiettato Il fantasma dell’Opera di Joel Schumacher, la trasposizione cinematografica del 2004 dell’omonimo musical teatrale creato da Andrew Lloyd Webber, una trasposizione fortemente voluta celebre compositore inglese. Il progetto di girare questo film è un caso estremo di lunga data, ma il progetto, mosso operativamente nel 1987, fu fermato e ripreso per diversi anni, fermato e ripreso sino all’accredito definitvo nel 2004. L’opera di Webber si apre con un’asta pubblica nella sede dell’Opera Populaire di Parigi, dove si stanno vendendo a pezzi delle vecchie scenografie. Due anziani personaggi, il visconte Raul de Chagny e Meg Giry, stanno assistendo ad un’asta d’oggidì quando il battitore chiama l’articolo 666: un enorme lampadario risalente all’epoca in cui loro due, l’uno,. Raul allora giovane direttore del teatro dell’Opera, l’altra la figlia della direttrice del balletto della stessa Opera , lavoravano nel teatro e avevano sentito parlare insistentemente della leggenda del Fantasma e delle sue strane gesta.Si torna dunque al 1870, nel teatro dell’Opera Populaire, durante le prove generali dell’Annibale interpretato dalla cantante italiana Carlotta Giudicelli, diva capricciosa, e dal cantante Ubaldo Piangi. Si dà il benvenuto ai nuovi gestori del teatro, Andrè e Firmin, e qualcosa fa innervosire Charlotte, che lascia la scena……
Ingresso libero.
Venezia, Palazzo Cini a San Vio
12 luglio 2008, ore 17.00
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tel. +39 041 2710220
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INDICE
Gianfranco Folena
Premessa
Piero Weiss
Metastasio e Aristotele
Daniela Goldin
Per una morfologia dell’aria metastasiana
Elena Sala Di Felice
Il desiderio della parola e il piacere delle lacrime nel melodramma metastasiano
Jacques Joly
Il Fragore delle armi nella Noitteti
Mercedes Viale Ferrero
Le didascalie sceniche del Metastasio
Franco Piperno
Il componimento sacro per la festività del SS. Natale di Metastasio- Costanzi (1727): documenti inediti
Reinhard Wiesend
Le resioni di Metastasio di alcuni suoi drammi e la situazione della musica per melodramma negli anni’50 del Settecento
Robert Weaver
Metastasio a Firenze
Klaus Hortschansky
Die Rolle des Sangers im Drama Metastasios, Giovanni Carestini als Timante im Demofoonte
Sylvie Mamy
Lèvisions pour Giovanni Carestini du role de Tmante dans le Demofoonte de J. A. Hasse (Venise 1749)
Wolfgang Osthoff
Pasquale Anfossi maestro d’oratorio nello spirito del dramma metastasiano
Daniel Heartz
Metastasio “maestro dei maestri di capella drammatici”
Indice dei nomi
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La rassegna video-musicale a Palazzo Cini The Ludwig Van Picture Show continua nel mese di giugno con quattro appuntamenti all’insegna della rarità: il 7 giugno verrà proiettato Die Bergkatze, Il gatto di montagna ovvero lo scoiattolo, un film muto sulla guerra mondiale girato da Ernst Lubitsch nel 1921. Un susseguirsi di battaglie a palle di neve, inseguimenti, scene di caserma e scene di seduzione.
Ingresso libero.
Venezia, Palazzo Cini a San Vio
7 giugno 2008, ore 17.00
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tel. +39 041 2710220
e-mail: musica@cini.it
Lunedì 19 maggio alle ore 17 si terrà presso le Sale Apollinee della Fenice la prima mondiale assoluta del Concerto 1942 per pianoforte e orchestra di Bruno Maderna, eseguita dai pianisti Debora Petrina e Giovanni Mancuso.
Il Concerto, che si riteneva perduto e la cui partitura originale della versione per due pianoforti fu riscoperta dalla Fondazione Giorgio Cini all’interno del Fondo Gorini, segna la conclusione di un incontro in memoria di Gianni Milner, che fu presidente della Fondazione Levi, cui parteciperanno tra gli altri Luciano Violante e Giulio Cattin.
Cenni storici
Di ritorno a Venezia da Roma dove aveva compiuto gli studi di composizione, nel 1942, Bruno Maderna aveva composto un importante primo concerto per pianoforte e orchestra da destinare dapprima ad una esecuzione (con Gino Gorini al pianoforte) presso il Conservatorio Benedetto Marcello ove era stato assunto nel frattempo come docente.
Il Concerto provvisoriamente eseguito in forma di saggio conservatoriale, nel settembre dello stesso anno era stato trascritto dal compositore per due pianoforti al fine di produrre una esecuzione da camera da registrare su disco di cartone Safam onde poter far correre il pezzo, in specie all’estero, presso sedi concertistiche illustri, per una prima mondiale che non avvenne mai.
La versione per due pianoforti su disco era stata eseguita da Gino Gorini e dallo stesso Maderna.
Il facsimile della partitura ritrovata è attualmente in corso di stampa presso gli atti della classe di Lettere dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti, preceduta da una nota del musicologo che l’ha ricollocata nel repertorio del compositore veneziano, Veniero Rizzardi.
Per informazioni
tel. 041 786511
info@teatrolafenice.org
Venezia, Sale Apollinee del Teatro La Fenice
19 maggio 2008, ore 17.00
Ingresso libero.
La rassegna video-musicale The Ludwig Van Picture Show
continua nel mese di maggio nella splendida cornice di Palazzo Cini a San Vio.
Il primo appuntamento del mese prevede la proiezione de L’occhio del diavolo, un
film di Ingmar Bergman, un rondò capriccioso su alcune sonate di Domenico
Scarlatti con Jark Kulle, Bibi Andersson e Stig Jarrel.
Il film, realizzato
fra il 1959 e il 1960, è considerato dagli specialisti una delle opere
decisamente minori di Ingmar Bergman, pur essendo ricco di spunti di riflessione
per un approfondimento etico-spirituale, pur nella graziosità e leggerezza
dell’argomento, trattato musicalmente – sulla scorta della ispirazione
scarlattina – come “un rondò”, un capriccioso gioco di rimandi e ammiccamenti
farseschi.
Ingresso libero.
Venezia, Palazzo Cini a San Vio
3 maggio 2008, ore 17.00
Ingresso libero
Contatti:
Istituto per la Musica
tel. +39 041 2710220 (9.00 -13.00)
fax +39 041 2710215
e-mail: musica@cini.it
Nel decimo anniversario della scomparsa di Luigi Nono la Fondazione Giorgio Cini e l’Archivio Luigi Nono rendono omaggio al compositore veneziano dedicandogli questa mostra.
La presenza a Venezia dell’intero lascito dell’artista, conservato presso l’Archivio Luigi Nono, ha reso possibile esporre per la prima volta preziosi manoscritti musicali e oggetti personali, che testimoniano la complessità della figura di Luigi Nono, musicista di fama internazionale, uomo di cultura impegnato politicamente, maestro di grande influenza.
La prima sezione della mostra, biografica, è costituita da una serie di 23 pannelli fotografici, corredati da citazioni del maestro, materiali originali e autografi musicali. Un album di fotografie amatoriali documenta i numerosi incontri del compositore con personaggi del mondo della cultura internazionale.
La seconda sezione è dedicata alle opere teatrali di Nono, Intolleranza 1960 (1961), Al gran sole carico d’amore (1975) e Prometeo (1984), delle quali vengono ampiamente documentate la collaborazione con il pittore Emilio Vedova, i direttori d’orchestra Bruno Maderna e Claudio Abbado, il regista Juri Ljubimov, lo scenografo David Borovski e l’architetto Renzo Piano, attraverso fotografie, proiezioni, documenti video e modelli degli apparati scenici.
La terza sezione racconta la genesi di una composizione di Nono, La fabbrica illuminata (1964), per soprano e nastro magnetico. Il pubblico potrà ripercorrere le diverse fasi del suo processo creativo: la raccolta dei materiali sonori, la scelta dei testi – curati da Giuliano Scabia -, la realizzazione del nastro magnetico, le prove con la cantante e l’elettronica fino alla prima esecuzione assoluta al Teatro La Fenice di Venezia.
La musica è presente in postazioni audio in vari punti del percorso della mostra.
Infine, una sala d’ascolto, dotata di lettori CD con cuffie e partiture di una scelta di composizioni di Nono, consentirà al pubblico di approfondire la conoscenza della sua musica.
Venezia, Palazzo Cini a San Vio
17 settembre – 12 novembre 2000
Contatti:
Ufficio Stampa
tel. +39 041 5205558 – +39 041 2710280
fax +39 041 5238540
e-mail: stampa@cini.it
Ex Novo Ensemble
Daniele Ruggieri, flauto e ottavino
Davide Teodoro, clarinetto
Carlo Lazari, violino
Annamaria Pellegrino, violino
Mario Paladin, viola
Carlo Miotto, percussioni
Alvise Vidolin, Regia del suono e Live electronic
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
29 novembre 2007, ore 18.00
Ingresso libero
Contatti:
Istituto per la Musica
tel. +39 041 2710220 (9.00 -13.00)
fax +39 041 2710215
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