Convegno Internazionale di studi | Vetro e arti decorative alla Biennale di Venezia. 1932-1942 - Fondazione Giorgio Cini
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EVENTI Convegni e seminari novembre 2025 Istituto di Storia dell'Arte

Convegno Internazionale di studi | Vetro e arti decorative alla Biennale di Venezia. 1932-1942

Vasi crepuscolo e coppa autunno gemmato, E. Barovier, Ferro Toso-Barovier, 1935-36, collezione L. H. Holtz; collezione Galleria M. Heiremans, Anversa. Ph. Enrico Fiorese

In asse col secondo capitolo espositivo presso LE STANZE DEL VETRO sull’evoluzione dell’attività e della produzione muranese alla Biennale veneziana nel decennio 1932-1942, il Centro Studi del Vetro organizza il consueto Convegno di Studi annuale, focalizzando temi e dinamiche nell’arco temporale in questione, anche grazie all’apertura internazionale che la kermess lagunare permetteva al progress sperimentale dell’arte vetraria in quel frangente.
Il 1932 rappresentò, infatti, una sorta di significativo spartiacque, tenuto conto che da quell’anno e per la prima volta l’Istituzione Internazionale decise di destinare una sezione autonoma al vetro di Murano, dedicandone uno spazio deputato e una considerevole visibilità.
Protagonista di tale svolta concettuale e programmatica l’allora Segretario Generale Antonio Maraini, che coinvolse l’architetto Brenno Del Giudice nel concepire e realizzare il Padiglione Venezia, un’idea architettonica tanto coerente quanto funzionale rispetto agli intenti di valorizzazione delle Arti Decorative, espandendo così anche i Giardini della Biennale stessa.
Un’operazione lungimirante che apre da subito un periodo di notevole creatività e slancio sperimentale, purtroppo bruscamente arrestato nel 1942 dal secondo conflitto bellico mondiale.

E’ proprio grazie a questo straordinario fervore artistico dal respiro nazionale e internazionale, complici le sinergie tra fornaci prestigiose con artisti e designer di grande spessore – come Ercole Barovier, Pietro Chiesa, Flavio Poli, Carlo Scarpa e Vittorio Zecchin -, che esperti del vetro e delle arti decorative approfondiranno in occasione del simposio il contesto e il gusto dell’evoluzione progettuale sviluppatasi sia nelle realtà coeve, come ad esempio quella francese, sia attraverso altre occasioni espositive, tra cui la Triennale di Milano.
Fermento in continua ascesa che segnerà quel decisivo salto qualitativo nel settore dell’arte vetraria, soprattutto per le numerose opportunità di confronto e attraverso l’espansione del mercato collezionista mondiale, sempre aperto a soluzioni tecniche rivisitate e modalità innovative.

Vasi crepuscolo e coppa autunno gemmato, E. Barovier, Ferro Toso-Barovier, 1935-36, collezione L. H. Holtz; collezione Galleria M. Heiremans, Anversa. Ph. Enrico Fiorese

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Luca Massimo Barbero