
Presenze di cultura veneta in Istria, Quarnero e Dalmazia

Il convegno, realizzato con il contributo della Regione del Veneto, è interamente dedicato alle Presenze di cultura veneta in Istria, Quarnero e Dalmazia e continua il più che decennale ciclo di incontri promossi dal Comitato Scientifico della Collana di Studi e Ricerche sulle Culture Popolari Venete, inaugurato nel 1997 con un’iniziativa dedicata alle culture locali nell’età della globalizzazione e proseguito con l’archiviazione dell’oralità” (1999), “le lingue madri e le lingue, per dir così, matrigne” (2001), “il canto popolare” (2003) e “le identità alimentari nelle Venezie” (2006). L’edizione 2009, che si svolgerà sabato 28 febbraio, si propone di verificare il segno lasciato da Venezia – dalla toponomastica alla cucina – sulla sponda orientale dell’Adriatico in termini non solo di egemonia marciana del centro, ma anche di circolazione e di scambio, ove la stessa periferia non è mera ricezione, ma pure apporto originale. L’analisi verterà anche sul tema dei confi ni, i quali, nel caso della Dalmazia ad esempio, tra la fine del ’600 e i primi del ’700, si allargano a vantaggio della Serenissima. È, infatti, storicamente constatabile che nella Dalmazia veneta – proprio quando la Repubblica perde Candia e poi la (per poco recuperata) Morea – Venezia non solo conserva, ma addirittura espande i propri confini.
Si prega di comunicare o confermare la presenza alla Fondazione Giorgio Cini, entro il 23 febbraio, telefonando la mattina al numero 041 2710220, inviando un fax al numero 041 2710215 o una e-mail a bmtonello@cini.it
