CIAC – XXXVII CORSO INTERNAZIONALE DI ALTA CULTURA

plus ago, 28set, 09 1995

"Dall’Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno". La carta d’identità dell’Europa si è variamente disegnata nei due millenni della sua storia di mito politico, unito da una sola lingua e un solo stato. Se la Grecia di Alessandro guarda ad Oriente, l’Europa dell’Impero Romano andrà dall’Egitto alla Scozia. E dopo Roma, ogni ritomo di mito imperiale – da Carlo Magno a Carlo V, da Napoleone a Hitler, questa estrema degenerazione del mito unitario – non potrà fare a meno del miraggio di un’Europa indivisa.

Ora che col trattato di Roma se ne sono posti i fondamenti, con quello di Maastricht se ne delineano in concreto forme e tempi di attuazione come unità economica e speranza politica, e con la fine del muro di Berlino si riaprono gli antichi orizzonti di una mai perduta vocazione unitaria, il XXXVII Corso di Alta Cultura della Fondazione Giorgio Cini intende proporre e ripercorrere momenti significativi di quei miti di identità.

Cominciando dalle capitali che l’hanno animata: Roma, prima di tutto,Venezia, Anversa, Parigi, Berlino; ma poi via via altre visioni e miti susseguitisi nel tempo, fino alle ultime proiezioni della leggendaria mitologia d’Europa, quasi l’origine e il compimento della storia.

E accanto ad esse, figure, situazioni e immagini che questa mitologia hanno incarnato, proposto o interpretato: dall’ideologia dell’Impero Romano nella riflessione di Sant’Agostino alla visione dell’Europa degli umanisti, dalle immagini vichiane a quelle dell’Illuminismo, dai sogni unificatori dell’impero ispanico a quelli del totalitarismo del XX secolo, a momenti di unità culturale nelle arti figurative e nella musica, a figure emblematiche della creatività letteraria (da Don Chisciotte a Don Giovanni a Faust). Ristudiare in una parola il mito d’Europa per ritrovare un antico destino d’Occidente: governare il tempo, modellando lo spazio nella Memoria.