Pagine veneziane, civiltà  italiana – Fondazione Giorgio Cini
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Mostre dicembre 2009

Pagine veneziane, civiltà  italiana

Venezia poté fregiarsi del titolo di capitale europea del libro fin dall’epoca “sperimentale” degl’incunaboli. Questo ruolo di Atene del “miracoloso procedimento” lo dovette alla feconda congiuntura fra le sue capacità imprenditoriali, che le permisero di affermarsi nel doppio ruolo di centro di produzione ed emporio commerciale per il nuovo prodotto, e la sua cultura, che, presentandosi come erede ideale delle posizioni intellettuali e morali del Petrarca, si fondava sul primato della fi lologia come strumento necessario e preliminare ad ogni disciplina, sia letteraria che scientifica.

A Venezia, il libro è dunque concepito come “mercanzia d’utile e d’onore”, supporto e tramite di messaggi culturali, ma al  contempo materia di commercio e fonte di ricchezza, la cui grande e nuova “via” sostituendosi a quella, già gloriosa ma ormai sempre meno battuta, delle spezie, veniva fatta correre per tutta Europa e fra Occidente e Oriente. La storia del libro italiano del Cinquecento coincide allora, e consiste in pratica nella storia del libro prodotto a Venezia: qui vengono stampati e da qui vengono capillarmente diffusi libri che dovevano soddisfare una domanda realmente nazionale, ovvero essere acquistati e letti “per tutta Italia”, dal Piemonte alla Sicilia.

Dall’incrocio produttivo di queste esigenze di universalità consegue inoltre la scelta di una lingua artifi ciale “comune”, funzionale al libro, creata sulla radice del toscano letterario, e questa rivoluzione linguistica, rappresentata dall’individuazione del volgare come forma linguistica nazionale, prese avvio a Venezia in netto anticipo rispetto a quanto avveniva negl’altri paesi europei. In una frase, dunque: “lingua toscana, libro veneziano, civiltà italiana”.

La selezione di volumi che si presenta in occasione dell’inaugurazione della Nuova Manica Lunga vuole quindi essere rappresentativa della produzione editoriale veneziana e, dunque, della civiltà italiana in toto.

5 dicembre – 10 gennaio
Sabato e domenica
10.00 – 16.00*

11 gennaio – 28 febbraio
Da lunedì a venerdì
9.00 – 16.30

Sabato e domenica
10.00 – 16.00*

*Durante il sabato e la domenica l’accesso alla Fondazione è consentito solo tramite le visite guidate
Le visite guidate sono sospese nel mese di febbraio, pertato la mostra sarà visitabile solo da lunedì a venerdì