Come si fa a disegnare l’invisibile?

Come disegnare il sentimento di appartenenza a una comunità di persone e delle persone che vivono ai margini della nostra società?

 

Invisible Lines si sviluppa intorno a queste domande, è un progetto di formazione itinerante che incoraggia i giovani talenti del fumetto e delle illustrazioni a superare questo paradosso.

 

Il filo conduttore di questo progetto è il concetto di invisibilità. In una società caratterizzata dall’iper produzione di immagini, si è ritenuto fondamentale esplorare le dimensioni interiori della produzione dell’immagine, come la soggettività, la marginalità e la spiritualità. L’importanza dell’invisibile si può cogliere nei fenomeni spirituali e religiosi, spesso considerati come destinati a sparire nell’epoca contemporanea, ma che trovano oggi nuova forza e nuovi spazi. Invisibile è paradossalmente il migrante e il rifugiato, al centro delle rappresentazioni dei media e tuttavia raramente presente con la propria storia e voce. L’invisibile si coglie anche in molti luoghi abbandonati che sono sparsi in tutta Europa, a causa del paesaggio urbano in continua evoluzione.

 

Questo progetto internazionale della durata di due anni è cofinanziato dal Programma Europa creativa dell’Unione Europea e sviluppato dalla Fondazione Giorgio Cini, Central Vapeur (Francia); Hamelin Associazione Culturale (Italia) e Baobab&Gplusg s.r.o. (Repubblica Ceca).

 

Il termine ultimo per inviare la domanda e il portfolio è il 10 dicembre 2020.

Per ulteriori informazioni su come applicare visita: www.invisiblelines.eu


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