Ebook Comics and the Invisible

Da Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate

Comics and the Invisible

 

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Quest’opera raccoglie alcuni contenuti delle tavole rotonde della conferenza “Comics and the Invisible: Intertwining Academic and Artistic Perspective” che ha avuto luogo a Venezia il 3-4 giugno 2022.

La conferenza è stata l’evento di chiusura di Invisible Lines, un progetto internazionale biennale cofinanziato dal Programma Europa Creativa, ideato e coordinato dal Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate della Fondazione Giorgio Cini (Venezia, Italia) in collaborazione con le associazioni Central Vapeur (Strasburgo, Francia) e Hamelin (Bologna, Italia) e con l’editore Baobab Books (Tabor, Repubblica Ceca).

L’intero progetto è stato plasmato intorno a una domanda: come disegnare l’invisibile? Il quesito è stato posto prima a dodici giovani artisti selezionati tra più di 400 candidati provenienti da tutta Europa, che sono stati coinvolti in una esperienza formativa internazionale concepita come un viaggio illustrato attraverso l’invisibile.

Ad ogni tappa, i partner ospitanti hanno istituito un laboratorio in cui i giovani artisti hanno potuto lavorare e co-creare, interpretando la domanda iniziale secondo la propria sensibilità e il genus loci dei luoghi visitati: Broumov, Venezia e Strasburgo.

Ogni workshop si è concentrato su una diversa interpretazione dell’idea di invisibilità. Gli artisti hanno esplorato l’invisibile come una forma di ricerca spirituale e metafisica, interrogandosi su entrambe le relazioni con l’inconscio e con il trascendente. Hanno rappresentato ciò che è invisibile nei paesaggi quotidiani che attraversiamo disegnando luoghi ormai abbandonati a causa dei continui cambiamenti della società e delle mutazioni storiche. Infine, hanno considerato invisibilità nella sua dimensione sociale e politica, raccontando la vita di alcuni dei migranti e rifugiati che vivono al Centro Bernanos di Strasburgo – vite che sono troppo spesso al centro di rappresentazioni mediatiche ma raramente raccontate con le proprie storie e voci.

Per ogni workshop gli artisti hanno avuto delle guide speciali: Stefano Ricci, Juraj Horváth e Yvan Alagbé, acclamati artisti a livello internazionale, hanno aiutato i giovani artisti a disegnare le proprie storie che sono state in seguito raccolte in due libri visivi e un giornale.

Le loro opere originali sono state anche esposte in tre dei principali festival di fumetti e illustrazioni in Europa: BilBOlbul International Comics Festival (Italia), Central Vapeur (Francia), e Tabook Festival (Repubblica Ceca).

Il viaggio non è finito lì, perché nella fase finale del progetto la medesima domanda iniziale è stata posta ad un gruppo selezionato di ricercatori internazionali nell’ambito delle arti visive e del fumetto durante la conferenza già menzionata. Anche a loro è stata data la possibilità di condividere le loro idee con alcuni artisti visivi rivoluzionari nel campo del fumetto e nella narrativa visiva: Lorenzo Mattotti, Dominique Goblet, Stefano Ricci, David B. e Manuele Fior. Il risultato di questo incontro è la pubblicazione che state leggendo.

È sottinteso che la questione dell’invisibilità rimane irredimibile. Le discussioni degli artisti e le opere presentate in questa pubblicazione mostrano come gli artisti esplorano la loro visione così come la realtà esterna non solo disegnando ciò che vedono, ma desiderando ciò che non può essere visto: la difficoltà nel disegnare l’invisibile si trova dietro le scelte, le invenzioni e gli stratagemmi che mantengono l’arte del fumetto in continua evoluzione.

 

Per maggiori informazioni sul progetto Invisible Lines visita https://invisiblelines.eu/