Convegni e seminari Archives - Pagina 19 di 49 - Fondazione Giorgio Cini

The Populist Upsurge and the Decline of Diversity Capital

Il trend illiberale nel mondo. Fino a dove?

I seminari di Reset-Dialogues da Istanbul a Venezia

8 – 10 giugno 2017 – Fondazione Giorgio Cini, Isola di San Giorgio Maggiore
The Populist Upsurge and the Decline of Diversity Capital

Reset-DoC Seminars 

L’Associazione Internazionale Reset-Dialogues on Civilisations inaugura a Venezia l’edizione 2017 di Reset-DoC Seminars, i dialoghi filosofici Est-Ovest svoltisi per un decennio a Istanbul.

L’incontro internazionale si terrà dall’8 al 10 giugno alla Fondazione Giorgio Cini – Isola di San Giorgio Maggiore, ed è organizzato in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari, la Fondazione Giorgio Cini e l’università turca Bilgi University. I seminari, che si svolgeranno in lingua inglese, sono gratuiti e aperti a tutti, previa registrazione sul sito resetdoc.org, entro il 31 maggio.

La conferenza sarà preceduta e accompagnata da una Summer school che inizierà il 5 giugno e che permetterà agli studenti di ottenere 6 crediti formativi (tutte le informazioni sul sito di ResetDOC, resetdoc.org).

Titolo di quest’anno “The Upsurge of Populism and the Decline of Diversity Capital”, ovvero la crescita dei populismi che hanno incrinato la solidità di valori quali la diversità, la tolleranza, il pluralismo. Il voto francese ha interrotto una montante marea xenofoba e antieuropeista, ma una tendenza autoritaria si è fatta strada in questi decenni minacciando i fondamenti delle democrazie occidentali. Nuove forme di arroganza, chiusura e polarizzazione nel discorso politico stanno mettendo in discussione il modello plurale della costruzione democratica impensabile senza il pluralismo culturale, la moderazione nei conflitti politici, la capacità di dialogo, la mediazione e il contenimento dei contrasti. Dopo un lungo periodo di globalizzazione economica e di espansione del cosmopolitismo culturale tra le fasce più liberali della popolazione, nella sfera pubblica e nella società, stiamo forse vivendo una fase di declino di quello che possiamo chiamare “capitale di diversità” delle democrazie occidentali? La loro capacità deliberativa è a rischio? Con il fallimento delle Primavere Arabe e l’affermarsi di regimi autoritari che hanno spezzato le speranze di molti e le promesse per un futu­ro democratico e pluralista, con la crisi dei rifugiati e le ondate migratorie che continuano ad investire l’Europa, dopo la Brexit e le elezioni statunitensi, il mondo occidentale invece di aprirsi alla promozione del pluralismo e contribuire a combattere i radicalismi, sta forse tornando a nuove forme di chiusura e di ripiegamento su sé stesso?

Diversi gli autori internazionali chiamati a discutere su questi interrogativi. Alla lezione magistrale di apertura di Michael Sandel (Populism, Nationalism, and the Future of Liberalism) seguiranno gli interventi di Kiku Adatto, Giuliano Amato, Lisa Anderson, Albena Azmanova, Akeel Bilgrami, Murat Borovali, Giancarlo Bosetti, Cemil Boyraz, Michele Bugliesi, Giorgio Cesarale, Lucio Cortella, Hamid Dabashi, Sara De Vido, Alessandro Ferrara, Pasquale Ferrara, Nina zu Fürstenberg, Manlio Graziano, Amr Hamzawi, Volker Kaul, Jonathan Laurence, Tiziana Lippiello, Stephen Macedo, Yves Mény, Lea Nocera, Claus Offe, Nancy Okail, David Rasmussen, Carol Rovane, Adam Adatto Sandel, Luigi Tarca, Roberto Toscano.

È possibile registrarsi a singole sessioni del programma scrivendo a
seminars2017@resetdoc.org


 

 

 

 

 

 

 

 

Performance / Talk – Yesterday. Today. Tomorrow. Traceability is Credibility

23.05.17 – 18h30

Performance / Talk diretti da
Bryan Mc Cormack (artista e curatore dell’installazione YESTERDAY. TODAY. TOMORROW.)
e
Henry Bell (Sheffield Hallam University)
con la partecipazione degli allievi della Sheffield Hallam University, UK

Yesterday. Today. Tomorrow. è un lavoro concettuale sui recenti fenomeni migratori dell’artista Bryan Mc Cormack. Nucleo del progetto è la visualizzazione della crisi europea dei rifugiati. In quanto solo i rifugiati possono visualizzare e dare voce alla catastrofe umanitaria da loro vissuta, questo lavoro è stato creato grazie alla partecipazione di centinaia di essi: dopo aver ricevuto fogli di carta e penne colorate, ogni rifugiato è stato invitato a realizzare tre disegni, uno della loro vita passata (Yesterday), uno della loro vita presente (Today) e uno della loro vita come immaginata nel futuro (Tomorrow).

Una performance dal vivo della durata di 70-90 minuti di Yesterday. Today. Tomorrow. andrà in scena sull’Isola di San Giorgio Maggiore.
Curata da Bryan Mc Cormack e Henry Bell, la performance includerà più di 30 studenti del corso di laurea in ‘Performance for Stage and Screen’ della Sheffield Hallam University.
Usando i disegni raccolti come punto di partenza per una performance/dibattito esperienziale, nello stile del teatro immagine di Augusto Boal, i performer lavoreranno con i membri del pubblico al fine di creare dei tableaux umani in risposta ai disegni. Attraverso questo percorso, l’attenzione si sposta verso il modo in cui l’esperienza e le aspirazione del pubblico incontrano l’esperienza e le aspirazioni dei rifugiati.
La performance vuole porsi come stimolo di riflessione attiva sulle esperienze vissute dai creatori dei disegni, non come una opportunità per osservare morbosamente le persone implicate nella crisi umanitaria. Partecipando ad un ulteriore elemento di rintracciabilità delle loro vite, l’obiettivo è permettere alle voci dei rifugiati di essere sentite con dignità.

Ettore Sottsass: il vetro

Ettore Sottsass, Sol e Sirio, 1982 e Alioth e Alcor, 1983, edizione Memphis Srl
© Ettore Sottsass by SIAE 2017

Il simposio internazionale, organizzato in occasione della mostra Ettore Sottsass: il vetro, ha lo scopo di presentare differenti testimonianze legate alle modalità creative dell’architetto, con particolare riguardo alla sua produzione vetraria, per comprendere come questa si sia integrata con il suo concetto di architettura e di design. Il convegno comprende tre momenti distinti: una prima fase strettamente scientifica nella quale architetti, direttori e curatori museali che hanno avuto occasione di lavorare con Sottsass ne daranno una lettura storica, collocando la sua produzione di vetri, ceramiche e gioielli nel più ampio contesto internazionale dell’arte, dell’architettura e della cultura coeva. Una seconda fase sarà invece dedicata alla dimensione più umana e ‘personale’ di Ettore Sottsass: si darà voce a collezionisti, galleristi, committenti e collaboratori che hanno lavorato con lui, diventandone sovente amici stretti. Concluderà l’incontro una discussione aperta ed informale in cui i maestri vetrai – l’opera dei quali è stata spesso evocata da Sottsass come una componente fondamentale del suo lavoro – racconteranno i loro rapporti e la loro cooperazione con il grande artista, testimoniando così il significato che l’esperienza della fornace muranese ha avuto per lui.

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Accademia Vivaldi

In occasione dei 70 anni dalla sua fondazione, l’Istituto Italiano Antonio Vivaldi organizza, in collaborazione con la Akademie für Alte Musik Bremen della Hochschule für Künste Bremen, la prima Accademia Vivaldi, otto giorni di studi interamente dedicati all’approfondimento dell’esecuzione e dell’interpretazione del repertorio di Antonio Vivaldi.

Partecipano, a seguito di una selezione, musicisti di tutto il mondo, chiamati a misurarsi con la ricchezza della scrittura del catalogo vivaldiano, con un’attenzione particolare alle composizioni del Prete rosso oggetto delle ultime pubblicazioni curate dallIstituto Vivaldi.

La ricca offerta dei corsi, che si artcola sia in lezioni frontali singole sia in momenti collettivi, permettendo di affrontare tutto il repertorio vivaldiano: dalla produzione cameristica e solistica ai concerti con organici diversi, dalla musica vocale sacra e profana alle opere teatrali, in un continuo confronto con i musicologi che, con lezioni e conferenze, affiancheranno il lavoro dei musicisti.


Le lezioni sono riservate agli allievi selezionati, ma sono previsti concerti finali dei corsi, aperti al pubblico.


Vai al sito dell Accademia Vivaldi.

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[accordion_entry title=”Programma dei concerti di fine corso – programma in aggiornamento””]

 

Dal 7 all’11 luglio 2017, ore 19.00
Concerti serali alla Fondazione Giorgio Cini

12 luglio 2017, ore 12.00
Concerto alla Libreria Sansoviniana
Ingresso da Piazzetta San Marco 13/a
Musica da camera di Antonio Vivaldi

13 luglio 2017, ore 20.30
Concerto presso la Chiesa di Santa Maria della Pietà
Musica sacra di Antonio Vivaldi

14 luglio 2017, ore 20.30
Concerto presso la Scuola Grande di San Rocco, Sala Capitolare
Selezione di arie dall’opera Il Teuzzone di Antonio Vivaldi

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Summit internazionale The LOD-LAM SUMMIT 2017

Dopo San Francisco nel 2011, Montreal nel 2013 e Sidney nel 2015, questa quarta edizione del LODLAM Summit si terrà per la prima volta in Italia alla Fondazione Giorgio Cini  fucina di idee ed esperienze all’avanguardia nel settore delle digital humanities

 

Il 28 e 29 giugno 2017 la Fondazione Giorgio Cini ospiterà la quarta edizione del LODLAM Summit (Linked Open Data in Libraries, Archives and Museums), incontro internazionale sull’uso dei linked data da parte delle biblioteche, dei musei e degli archivi. L’evento, organizzato in collaborazione con Europeana, Pratt Institute, regesta.exe e AARnet, riunisce la comunità dei professionisti impegnati nello sviluppo e nella applicazione delle tecnologie Linked Open Data per la pubblicazione del patrimonio culturale sul web e avrà la forma di un workshop della durata di due giorni, al termine del quale verranno premiati due tra i cinque progetti più innovativi selezionati da una giuria internazionale. Program chairs saranno Ingrid Mason di AARNet e Antoine Isaac di Europeana.

 

Dopo San Francisco (2011), Montréal (2013) e Sydney (2015) il summit, per la prima volta Europa, arriva a Venezia presso la Fondazione Giorgio Cini, confermando il ruolo assunto dalla stessa Fondazione in questi ultimi tre anni avviando progetti importanti come Replica, l’Atlante Linguistico del Mediterraneo e gli archivi digitali dei suoi Istituti. Archivisti, bibliotecari, Record manager, Analisti di metadati, Computer scientists, Information analysts, Data architects provenienti da oltre 20 nazioni: i professionisti del mondo delle biblioteche, degli archivi e dei musei appartenenti alle istituzioni, a società ed organizzazioni promotrici di politiche innovative di pubblicazione dei dati del patrimonio culturale attraverso l’uso di tecnologie standard e non proprietarie, animeranno, secondo la metodologia dell’Open Space Technology, sessioni informali per confrontarsi su temi proposti dai delegati che danno vita, di volta in volta, a gruppi di lavoro su temi specifici.

L’obiettivo perseguito è quello di lasciare la massima libertà agli esperti di discutere dei progetti seguiti dalle diverse istituzioni in cui lavorano, scambiare idee con i colleghi, condividere esperienze di studio con progetti avanzati sui LOD per la navigazione semantica dei patrimoni culturali sviluppati in tutto il mondo.

Insieme alla Fondazione Giorgio Cini ha partecipato all’organizzazione del summit un qualificato gruppo di istituzioni culturali internazionali: Europeana, King’s College of London, Getty Institute, University of Huston, METRO (Metropolitan New York Library Council), Cornell University Library, CNR, Public Record Office Victoria, NYPL (New York Public Library), Auckland Museum, Fundación Conector (Colombia),  DigitalNZ, Intersect, DRTC Bangalore, North Rhine-Westphalian Library Service Center hbz Germany, Università di Bologna, Institute of Information Science – Academia Sinica di Taipei Taiwan, Stanford University Libraries, USA, National Institute of Informatics Japan, Kent State University Ohio, Istituto per i beni artistici, culturali e naturali Regione Emilia-Romagna, regesta.exe, Pratt Institute di New York, AARnet.

Il LODLAM Summit si svolge sotto il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), dell’Associazione Archivistica Nazionale Italiana (ANAI), dell’Alliance of Digital Humanities Organizations (ADHO), dell’International Council of Museums (ICOM).

 

Regesta.exe, nata nel 2002, è una società specializzata nell’uso di tecnologie per la valorizzazione dei beni culturali sul web e vincitrice, assieme alla Fondazione CDEC, del primo premio nella scorsa edizione LODLAM Challenge 2015. Nel 2011 ha rilasciato in open source la piattaforma web per il trattamento, la gestione integrata, la pubblicazione on line di archivi storici e multimediali xDams, evoluzione del progetto europeo 2002-2004 DAMS. Gli standard di interoperabilità, portabilità, modularità, tecnologie web based sono anche a fondamento delle applicazioni e i progetti sviluppati dal 2008 con le tecnologie Linked Data e gli standard del W3C per il web semantico. Nel 2013 e nel 2014 ha promosso le prime edizioni nazionali dell’International Open Data Day.
Da tre anni regesta.exe collabora con la Fondazione Giorgio Cini per la realizzazione del programma di condivisione e pubblicazione degli archivi digitali dei suoi istituti

Workshop | La creazione del timbro: gli strumenti ad arco amplificati in George Crumb, Franco Oppo, Fausto Romitelli e Giacinto Scelsi

Con questo workshop prosegue l’esperienza inaugurata nel 2016 con il titolo Research-led Performance.
L’obiettivo è quello di favorire la collaborazione di compositori, musicologi, strumentisti e tecnici del suono per la realizzazione di esecuzioni che si fondino su uno studio approfondito delle strutture musicali, sulle fonti del processo compositivo e sulla documentazione delle esecuzioni storiche.

L’attività di quest’anno, che avviene in partnership con l’ensemble RepertorioZero e in collaborazione con la Fondazione Isabella Scelsi, è rivolta agli strumenti ad arco, che si vogliano misurare con un repertorio contemporaneo. Lo studio comparato si svolgerà a partire dal quartetto Black Angels di Crumb e proseguirà con l’esecuzione di Elohim per 10 archi amplificati, opera inedita di Scelsi; uno spazio particolare sarà riservato alle fonti dell’Istituto per la Musica con la preparazione di Amply per due strumenti ad arco amplificati di Oppo e del quartetto Natura morta con fiamme di Romitelli, mentre Frances-Marie Uitti approfondirà alcuni aspetti delle notazioni e delle tecniche esecutive del violoncello.

Il bando con scadenza il 31 maggio selezionerà una dozzina di strumentisti ad arco, tra violinisti, violisti e violoncellisti che saranno ospitati presso la Residenza Branca e potranno pertanto seguire la messa a punto della performance in tutte le sue fasi.

Partecipano al workshop Alessandra Carlotta Pellegrini, Pierre Michel, Ingrid Pustijanac, Giovanni Verrando e Alvise Vidolin.

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Nella genesi dei propositi: con le migliori intenzioni; con le peggiori intenzioni; al di là di ogni intenzione

Al solito, in cinque mezze giornate corrispondenti ad altrettanti nuclei in cui s’articola l’argomento,
si svolgerà dal 15 al 17 maggio 2017 l’usuale seminario primaverile organizzato dall’Istituto di Storia della Società e dello Stato veneziano all’insegna del titolo generale, ossia il ‘proposito’.

Il seminario sonderà l’intreccio, in sede decisionale, tra detto e non detto, tra dichiarazioni esplicite e carsici retroterra. Laddove – specie nel ’500 e nel ’600, quando la si proclama a tutte lettere e la si teorizza senza reticenze – la ‘ragion di stato’ esige la simulazione di convinzioni che non si hanno e la dissimulazione dei pensieri che, invece, si covano nell’intimo, e non è che sia chiaro il confine tra il bene e il male, e nemmeno quello tra verità e menzogna.  Per tal verso il seminario potrà aggirarsi tra casi di straordinaria e ordinaria ambiguità.

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Per Francesco Degrada: la critica musicale e la musicologia italiana negli anni dell’impegno

Questa giornata di studi, coordinata da Gianmario Borio, Adriana Guarnieri e Franco Piperno, è la terza tappa del ciclo Musicologia: critica, filologia e storia: il ricordo di Francesco Degrada, organizzato congiuntamente con la Fondazione Pergolesi Spontini, il Centro Studi Pergolesi e l’Università degli Studi di Milano per ricordare la figura del musicologo italiano scomparso nel 2005. L’incontro di Venezia, organizzato in collaborazione con il Conservatorio Benedetto Marcello, mette in luce il ruolo che Degrada svolse per la diffusione del sapere musicale nella sua attività per il Teatro La Scala, nei suoi rapporti con i compositori dell’avanguardia, nell’organizzazione di festival e concerti, mediante programmi di sala e interventi sui media; aspetti sui quali si concentrano le relazioni di Cesare Fertonani e Alessandro Turba.
La funzione di mediazione tra lavoro scientifico e formazione del cittadino si colloca per Degrada in un contesto politico-culturale che sta sotto l’egida dell’impegno; le successive relazioni di Carla Cuomo su Massimo Mila e di Angela Carone su Roman Vlad contribuiranno a precisare questo quadro e a tracciare le linee di una stagione di grande vitalità per la cultura italiana. L’incontro, che prevede anche una testimonianza di Mercedes Viale Ferrero, inizierà con una tavola rotonda dedicata alle trasformazioni della critica musicale intercorse negli ultimi tre decenni; vi parteciperanno Angelo Foletto, Mario Messinis, Giorgio Pestelli e Paolo Petazzi.

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Le opere veneziane di Monteverdi: nuove proposte di lettura e messa in scena

16 giugno 2017
Fondazione Giorgio Cini, Isola di San Giorgio Maggiore

17 giugno 2017
Teatro La Fenice, Sale Apollinee


Il convegno, coordinato da Ellen Rosand e Stefano La Via e organizzato dall’Istituto per il Teatro e il Melodramma e dall’Istituto per la Musica, in collaborazione con il Teatro La Fenice, si inserisce nel quadro delle celebrazioni per i 450 anni dalla nascita di Claudio Monteverdi, e si propone come incontro tra studiosi e interpreti delle più varie provenienze e competenze. Articolato in due intense giornate, il convegno si suddivide in tre sessioni: le prime due, L’Incoronazione di Poppea”: da Busenello a Monteverdi e Il ritorno d’Ulisse in patria: chiavi di lettura e interpretazione”, si svolgeranno il 16 giugno presso la Fondazione Giorgio Cini; la terza sessione, Storia e critica delle messe in scena, avrà luogo il 17 giugno presso le Sale Apollinee del Teatro La Fenice.

A conclusione delle giornate di studio e al termine dello spettacolo, il Maestro Sir John Eliot Gardiner incontrerà Tim Carter e i relatori del convegno. Tra gli studiosi coinvolti Guillaume Bernardi, Mauro Calcagno, Jane Glover, Wendy Heller, Mario Infelise, Jean-François Lattarico, Maria Martino, Magnus Schneider, Hendrik Schultze, Anna Tedesco e Nicola Usula.

In coincidenza con il convegno, presso il Teatro La Fenice, il Maestro Sir John Eliot Gardiner e la Monteverdi Choir and Orchestras porteranno in scena la Trilogia Monteverdiana: L’Orfeo, Il ritorno d’Ulisse in patria e L’incoronazione di Poppea. Presentata a Venezia in anteprima assoluta, la Trilogia avrà un cast di giovani interpreti selezionati dal Maestro Gardiner tra Italia, Inghilterra e Francia, nel corso di un ciclo di workshop propedeutici alla messa in scena; l’Accademia Monteverdiana  ha avuto luogo nell’aprile 2016 presso la Fondazione Giorgio Cini, organizzata dall’Istituto per il Teatro e il Melodramma.


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Didascalia immagine:

Francesco Primaticcio, Ulisse e Penelope, 1560 circa, Toledo Museum of Art (Toledo, Ohio). Acquistato con il contributo del Libbey Endowment, dono di Edward Drummond Libbey, 1964.60


 

Musica e cultura da Herat a Istanbul a cura di Giovanni De Zorzi

Intervengono:

Giampiero Bellingeri, Michele Bernardini, Giovanni De Zorzi, Alessia Dal Bianco, Kudsi Erguner, Giovanni Giuriati, Francesca Grisot, Giovanni Pedrini, Luigi Perissinotto, Will Sumits, Ermanno Visintainer

CFZ Cultural Flow Zone – TESA 1 Zattere al Pontelungo, Dorsoduro 1392 Venezia
21 marzo 2017 ore 10.30

 

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