Eventi Archives - Pagina 22 di 30 - Fondazione Giorgio Cini

Art Night Venezia 2014: apertura straordinaria delle mostre sull’Isola di San Giorgio Maggiore e della Galleria a Palazzo Cini a San Vio

La Fondazione Giorgio Cini partecipa alla quarta edizione di Art Night Venice, la notte bianca dell’arte ideata dall‘Università Ca’ Foscari Venezia in collaborazione con il Comune di Venezia e l’Assessorato al Commercio e qualità urbana, con una ricca serie di iniziative di grande qualità a Venezia a Palazzo Cini e sull’Isola di San Giorgio.

Tutte le iniziative sono a ingresso gratuito.

Si segnala infine che in quest’occasione anche il bar di Bar San Giorgio, situato sull’isola di San Giorgio Maggiore, con terrazza esterna affacciata sul bacino di San Marco, rimarrà aperto per la serata.


PALAZZO CINI. LA GALLERIA
dalle 19 alle 23

Per la notte bianca dell’Art Night Venice 2014 sabato 21 giugno dalle 19 alle 23 sarà possibile ammirare i capolavori  toscani e ferraresi dalla collezione di Vittorio Cini in un’insolita cornice notturna, grazie all’apertura straordinaria e gratuita della Galleria di Palazzo Cini a San Vio.
Palazzo Cini– nuovamente aperto al pubblico dal 24 maggio scorso in onore dei sessant’anni dell’Istituto di Storia dell’Arte e visitabile fino al 2 novembre grazie alla partnership con Assicurazioni Generali, già sostenitore istituzionale della Fondazione Giorgio Cini – accoglie la meravigliosa collezione di dipinti toscani e ferraresi, con opere di Giotto, Guariento, Botticelli, Filippo Lippi, Piero di Cosimo e Dosso Dossi. “Ospite” d’eccezione per la nuova apertura di Palazzo Cini è il capolavoro di Agnolo Bronzino, Ritratto di giovane con liuto proveniente dalla Galleria degli Uffizi di Firenze. Il dipinto sarà esposto nella Galleria di Palazzo Cini fino al 20 luglio 2014, quando farà ritorno il Doppio ritratto di amici di Pontormo, attualmente esposto nella meravigliosa mostra in corso a Palazzo Strozzi: Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della “maniera” (Firenze, 8 marzo – 20 luglio 2014). (si avvisa che per ragioni di sicurezza gli ingressi potranno essere contingentati).

Inoltre sull’Isola di San Giorgio Maggiore rimarranno aperte fino alle ore 23 le mostre in corso  presso le Stanze del Vetro: I Santillana, a cura di Martin Bethenod, e Glass Tea House Mondrian di Hiroshi Sugimoto (ultimo ingresso alle ore 22).

 


 

Le Stanze del Vetro

I Santillana – Opere di Laura de Santillana e Alessandro Diaz de Santillana, fino alle 23

ultimo capitolo de Le Stanze del Vetro a cura di Martin Bethenod e aperto al pubblico il 6 aprile scorso, sperimenta un nuovo modello narrativo: quello del dialogo e del confronto tra le diverse poetiche di due artisti. Esplora infatti il duplice universo dei fratelli Laura de Santillana e Alessandro Diaz de Santillana, discendenti di una mitica dinastia vetraria, formati nel solco del padre, Ludovico Diaz de Santillana, e del nonno, Paolo Venini. Visibile fino al 3 agosto 2014, in concomitanza con Art Night Veniceospiterà visite guidate gratuite (massimo 25 persone) – ore 19.30 (italiano), 21 (inglese), 22 (italiano) – che termineranno con un accompagnamento alla Glass Tea House Mondrian (ultimo ingresso con visita guidata alle ore 22).

 

Glass Tea House Mondrianfino alle 22

aperta al pubblico lo scorso 6 giugno, è la prima opera architettonica dell’artista e fotografo giapponese Hiroshi Sugimoto, conosciuto in tutto il mondo per i suoi scatti in bianco e nero. Il padiglione temporaneo realizzato proprio sull’Isola di San Giorgio Maggiore, è prodotto da Le Stanze del Vetro – progetto congiunto di Fondazione Cini e Pentagram Stiftung – con il sostegno di Sumitomo Forestry Co. Ltd., e Fondazione Bisazza, e in collaborazione con Asahi Building-Wall Co. Ltd. e la collaborazione dello studio Cattaruzza Millosevich Architetti Associati.


Ilha de São Jorge fino alle ore 23

inaugurata il 6 giugno scorso, a cura di Beyond Entropy Africa

Nella stessa serata rimarrà aperta fino alle ore 23 anche la terza esposizione presente sull’Isola: Ilha de São Jorge – inaugurata il 6 giugno scorso, a cura di Beyond Entropy Africa. L’Isola di San Giorgio Maggiore viene virtualmente trasformata in un’isola extraterritoriale attraverso la proiezione di una serie di cortometraggi che documentano come la modernità sia stata assorbita nelle cinque Repubbliche africane di lingua portoghese: Angola, Capo Verde, Guinea-Bissau, Mozambico e São Tomé e Príncipe.

 


International Center for Climate Governance

ARcTic night, dalle ore 18:30 alle 21:00

Inoltre, sempre sull’Isola di San Giorgio Maggiore, l’International Center for Climate Governance (ICCG), iniziativa congiunta della Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) e della Fondazione Giorgio Cini, in collaborazione con Think Forward Film Festival, propone una serata cinematografica di approfondimento sui cambiamenti climatici e lo scioglimento dei ghiacci artici. ARcTic night, dalle ore 18:30 alle 21:00.

 

 

Il suono sinfonico del romanticismo. Teoria e pratica della direzione d’orchestra nel ventesimo secolo

Nel mese di maggio avrà inizio un progetto pluriennale dedicato al ruolo dei grandi direttori d’orchestra
interpreti del sinfonismo romantico: 18 conferenze tra il 2014 e il 2019 organizzate da Fondazione Giorgio Cini, Fondo Musicale Peter Maag (Fondazione Giorgio Zanotto) e Università di Roma “La Sapienza” .


19 MAGGIO 2014

Roma, Università di Roma La Sapienza, Facoltà di Lettere e Filosofia

furtwängler  The conductor Wilhelm Furtwängler

   Musical interpretation and musicological research

   Hans-Joachim Hinrichsen  (Universität Zürich)

(Scarica il pieghevole)

 


  29 MAGGIO 2014

Venezia, Ateneo Veneto

    Il laboratorio sinfonico di Claudio Abbado

    Angelo Foletto (giornalista e critico musicale)

    (Scarica il pieghevole)

 


 

 I Direttori

Arturo Toscanini (Parma 1867 – New York 1957)

Willem Mengelberg (Utrecht 1871 – Sent 1952)

Bruno Walter (Berlin 1876 – Beverly Hills 1962)

Otto Klemperer (Breslau 1885 – Zürich 1973)

Wilhelm Furtwängler (Berlin 1886 – Baden Baden 1954)

Dimitri Mitropoulos (Atene 1896 – Milano 1960)

Evgenij Mravinskij (San Pietroburgo 1903 – Leningrad 1988)

Herbert von Karajan (Salzburg 1908 – Anif 1989)

Georg Solti (Budapest 1912 – Antibes 1997)

Sergiu Celibidache (Roman 1912 – La Neuville-sur-Essonne 1996)

Carlo Maria Giulini (Barletta 1914 – Brescia 2005)

Rafael Kubelik (Býchory 1914 – Kastanienbaum 1996)

Leonard Bernstein (Lawrence Mass. 1918 – New York 1990)

Peter Maag (San Gallo 1919 – Verona 2001)

Wolfgang Sawallisch (Münich 1923 – Grassau 2013)

Pierre Boulez (Montbrison 1925)

Carlos Kleiber (Berlin 1930 – Konjisica 2004)

Claudio Abbado (Milano 1933 – Bologna 2014 )

 

 

Glass Tea House Mondrian by Hiroshi Sugimoto

The Glass Tea House Mondrian
©Hiroshi Sugimoto+New Material Research Laboratory.
Courtesy of Le Stanze del Vetro.
Sponsored by Sumitomo Forestry and Fondazione Bisazza.


L’artista giapponese Hiroshi Sugimoto realizza la sua prima opera architettonica a Venezia per Le Stanze del Vetro sull’Isola di San Giorgio Maggiore.

Il  6 giugno 2014, sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia nell’ambito delle attività organizzate da Le Stanze del Vetro, apre al pubblico “Glass Tea House Mondrian”, un padiglione temporaneo realizzato dall’artista e fotografo giapponese Hiroshi Sugimoto. Conosciuto in tutto il mondo per i suoi scatti in bianco e nero, Sugimoto per la prima volta a Venezia progetta una struttura architettonica.

“Glass Tea House Mondrian” è prodotto da Le Stanze del Vetro – progetto congiunto di Fondazione Cini e Pentagram Stiftung – con il sostegno di Sumitomo Forestry Co. Ltd., e Fondazione Bisazza, e in collaborazione con Asahi Building-Wall Co. Ltd. Un ringraziamento particolare è rivolto allo studio Cattaruzza Millosevich Architetti Associati per aver seguito ogni fase della progettazione e
realizzazione di questo padiglione.

In concomitanza con la “Glass Tea House Mondrian”, la Fondazione Bevilacqua la Masa nella sede di Palazzetto Tito a Venezia dedica a Hiroshi Sugimoto un’antologica inedita di fotografie dedicate all’architettura: la rassegna, insieme al progetto de Le Stanze del Vetro, farà di questo assoluto protagonista internazionale e del suo impegno verso l’ambiente costruito un punto chiave della stagione veneziana, in armonia con la nuova configurazione ampliata della Biennale Architettura.
L’opera “Glass Tea House Mondrian” costituisce una iniziativa nuova rispetto a quelle presentate finora da Le Stanze del Vetro, allargando gli orizzonti del progetto e coinvolgendo artisti di fama internazionale nel progettare padiglioni o installazioni per il giardino antistante Le Stanze del Vetro, sul modello delle Pavilion Series della Serpentine Gallery di Londra.
“Glass Tea House Mondrian” di Hiroshi Sugimoto si ispira alla tradizione giapponese della cerimonia del tè, così come è stata riformata dal maestro Sen no Rikyû. Il padiglione si compone di due elementi principali, uno allo scoperto e uno al coperto.

Gli utensili che verranno utilizzati per la cerimonia del tè sono disegnati da Hiroshi Sugimoto e prodotti da artigiani di Kyoto.
La struttura flessibile del padiglione e la sua natura temporanea, permetterà inoltre di trasformare quello spazio, finora inutilizzato, in un luogo polivalente, capace di ospitare incontri e dibattiti, e incoraggiare i visitatori a determinare liberamente la propria esperienza con il padiglione. L’innovazione della “Glass Tea House Mondrian” risiede nella sua capacità di suggerire uno spazio per esporre ed esperire l’architettura, dove il padiglione stesso diventa l’esposizione – innovazione alla quale si aggiunge l’autonomia dell’artista di proporre un tema e un progetto, libero da vincoli ma anzi aperto alla possibilità di sperimentare con le forme, il luogo, le tecnologie costruttive e materiali all’avanguardia.
Nella cornice dell’Isola di San Giorgio Maggiore, la “Glass Tea House Mondrian” di Sugimoto acquista anche una valenza simbolica incoraggiando il visitatore a interagire liberamente con il luogo, e richiedendogli altresì di ricercare il giusto e personale equilibrio tra l’artificio architettonico e l’ambiente naturale che lo
circonda.
“Glass Tea House Mondrian” costruisce un dialogo forte tra interno ed esterno, natura e artificio, chiuso e aperto, leggero e pesante, acqua e terra, un rapporto che si traduce nell’utilizzo del legno proveniente dal Giappone – per il percorso esterno –, del mosaico – per la vasca d’acqua – e del vetro – per il luogo deputato all’esperienza della tradizione giapponese.
La struttura esterna è interamente costruita in legno di cedro proveniente dal Giappone, e realizzata dall’azienda Sumitomo Forestry Co. Ltd. Scelta da Hiroshi Sugimoto per l’impegno dimostrato nel contribuire alla ricostruzione delle aree devastate dal terremoto e dallo tsunami del Tōhoku del 2011, il contributo della Sumitomo Forestry è stato fondamentale nella costruzione della “Glass Tea House Mondrian” e del recinto esterno, che si ispira volontariamente al Santuario di Ise. Questo progetto, senza l’aiuto della Sumitomo Forestry sarebbe stato impossibile da realizzare. Sumitomo Forestry è un’azienda che ha fatto dell’utilizzo del legno per costruzioni residenziali e non (come scuole o strutture ospedaliere) uno dei suoi punti di forza, dimostrando le potenzialità architettoniche di questa risorsa naturale, una fonte rinnovabile e con impatto zero sull’ambiente.
La vasca d’acqua, che accompagna il visitatore al punto finale del padiglione e dunque anche al suo culmine, è realizzata grazie alla collaborazione con Fondazione Bisazza. L’omonima azienda, con sede a Vicenza, è specializzata nella produzione di mosaico di vetro per soluzioni d’interni ed esterni.
Il cubo di vetro, infine, è opera dell’azienda Asahi Building-Wall Co. Ltd, leader nella progettazioni di strutture architettoniche in vetro e in soluzioni ingegneristiche nella costruzione di facciata in vetro o componenti strutturali di edifici.
Anche per questo progetto continuano le attività didattiche e le visite guidate organizzate da Le Stanze del Vetro e curate da Artsystem. Tutte le proposte didattiche sono gratuite, prenotabili al numero verde 800 662 477 (dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle 17.00) o inviando una email a: artsystem@artsystem.it
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Da Glass Tea House Mondrian al Museo d’Arte Orientale di Venezia

LE STANZE DEL VETRO in collaborazione con con il Museo d’Arte Orientale di Venezia e l’Università Ca’ Foscari, Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea, presenta una rassegna di incontri per la valorizzazione e divulgazione della cultura del tè in Giappone.

Da aprile a luglio si succederanno una serie di appuntamenti che metteranno in comunicazione in particolare due luoghi: il padiglione temporaneo Glass Tea House Mondrian nell’Isola di San Giorgio maggiore, opera di Hiroshi Sugimoto, e il Museo d’Arte Orientale di Venezia.

Le iniziative del progetto didattico culturale saranno rivolte ad adulti e ragazzi e coinvolgeranno anche alcuni Istituti Superiori e Universitari della città.

Nel mese di maggio:

Museo d’Arte Orientale Ca’ Pesaro, Santa Croce 2076, Venezia

domenica 3 maggio ore 15.00 e ore 15.30 La cultura del tè in Giappone: porcellane e lacche della collezione Bardi visita guidata a cura di Severina Bortolato

Ingresso libero su prenotazione fino a esaurimento posti, scrivendo ad artsystem@artsystem.it o telefonando al numero verde 800 662 477 (lunedì-venerdì 10-17)

Glass Tea House Mondrian di Hiroshi Sugimoto Le Stanze del Vetro, Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia

sabato 9 maggio Cerimonia del tè a cura di So’oku Sen della Mushakoji-Senke Tea School (Cerimonia riservata agli studenti degli Istituti Superiori e Universitari aderenti al progetto)

Sono disponibili fino al 30 novembre 2015 visite guidate gratuite su prenotazione scrivendo ad artsystem@artsystem.it

o

telefonando al numero verde 800 662 477 (lunedì-venerdì 10-17)

Presentazione libro: Protecting Nature, Saving Creation

Giovedì 15 maggio 2014 ore 16.00
Ca’ Foscari – Aula Baratto, II piano

Programma

Presentazione libro
Protecting Nature, Saving Creation    
Pasquale Gagliardi, Segretario Generale Fondazione Giorgio Cini       

Aula Baratto Ca’ Foscari, Venezia
15 maggio ore 16


Partecipano
Paolo Legrenzi, Docente Emerito e Professore di Psicologia Cognitiva, Università Ca’ Foscari Venezia
Ignazio Musu, Docente Emerito e Professore di Economia Politica, Università Ca’ Foscari Venezia
Luigi Perissinotto, Professore di Filosofia del Linguaggio, Università Ca’ Foscari Venezia    


S
i prega di dare cortese conferma della propria partecipazione a eventi@unive.ittel. 041 234 8358 

#invasionidigitali RENDEZ-VOUS ALLA FONDAZIONE GIORGIO CINI DI VENEZIA

Gli “invasori digitali”  sabato 3 maggio dalle 10 alle 13  potranno visitare il complesso monumentale della Fondazione Giorgio Cini accompagnati da una guida.

Un itinerario suggestivo, una passeggiata nei cortili rinascimentali e tra la monumentalità del barocco, alla scoperta di questo grande centro del “sapere” situato sull’Isola di San Giorgio Maggiore: una piccola isola, posizionata nel cuore del bacino di San Marco.

Un percorso alla scoperta della Fondazione Giorgio Cini, prestigiosa istituzione culturale istituita da Vittorio Cini nel 1951 in ricordo del figlio Giorgio tragicamente scomparso, con lo scopo di restaurare il patrimonio monumentale dell’Isola di San Giorgio Maggiore, gravemente degradato da quasi centocinquant’anni di occupazione militare, e di reinserire l’isola nella vita della città di Venezia, facendone un centro internazionale di attività culturali.
In questo luogo suggestivo è possibile passeggiare nei cortili rinascimentali del Buora e del Palladio, ammirare la monumentalità del barocco ideato da Longhena ed esplorare le monumentali biblioteche custodi del sapere.

Gli “invasori digitali”  sabato 3 maggio dalle 10 alle 13  potranno visitare il complesso monumentale della Fondazione Giorgio Cini accompagnati da una guida. Le visite guidate durano un’ora, i posti sono limitati. Contattate e prenotate l’orario della visita, chiamando il n. di tel. 041 2201215 o inviando un’email a segreteria@civitatrevenezie.it.
L’ingresso e la visita guidata sono gratuiti.

L’hashtag scelto per caratterizzare l’evento, oltre quelli ufficiali #invasionidigitali #digitalinvasions, è #invasionidigitaliFGC

Itinerario delle visite guidate:
Chiostro dei Cipressi: Mirabile esempio di architettura rinascimentale costruito agli inizi del Cinquecento da Andrea Buora.
Chiostro Palladiano: Ultimato nei primi anni del Seicento su progetto di Andrea Palladio.
Cenacolo Palladiano: Antico refettorio benedettino, oggi completato con il facsimile de Le Nozze di Cana di Paolo Veronese realizzato da Factum Arte e dalla boiserie realizzata da Michele De Lucchi.
Scalone del Longhena: Monumentale accesso alle sale superiori dell’appartamento abbaziale costruito Baldassarre Longhena nel 1643
Nuova Manica Lunga:Antico dormitorio benedettino, trasformato in centro bibliotecario. ll progetto architettonico e di riqualificazione degli spazi  è stato curato da Michele De Lucchi.
Biblioteca del Longhena: Ultimata nel 1671, con le originali librerie in legno, intagliate da Franz Pauc
Labirinto Borges: Ricostruzione del giardino-labirinto che l’architetto Randoll Coate progettò in onore del celebre scrittore argentino

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Libri a san Giorgio | Scultura nei giardini delle ville venete. Il territorio vicentino

Per la rassegna delle novità editoriali Libri a San Giorgio verrà presentato martedì 10 giugno alle ore 17.30 il volume promosso dalla Fondazione Giorgio Cini e dall’Istituto Regionale per le Ville Venete con il sostegno della Fondazione Giuseppe RoiScultura nei giardini delle ville venete. Il territorio vicentino di Monica De Vincenti, Marsilio Editori, Venezia, 2014.

Il catalogo illustra, attraverso un denso saggio introduttivo a cui segue l’esame di quasi un centinaio di cicli scultorei, uno dei capitoli più ricchi e interessanti ma meno indagati dell’arte veneta: la statuaria da giardino, un genere che trova nel territorio di Vicenza un punto di partenza quasi obbligato poiché soprattutto in quest’area si realizzò l’età d’oro della villa veneta. Qui, inoltre, si trovano le cave delle pietre calcaree con cui venne realizzata la stragrande maggioranza delle opere; e qui, infine, operarono con continuità alcuni degli scultori italiani più importanti, come gli Albanese e, soprattutto, i Marinali. Artisti che, insieme ad altre personalità, anche meno note, emerse dalla ricerca, hanno saputo dar vita ad una ‘galleria’ di straordinaria consistenza quantitativa ed estetica.

Presentano il volume Margherita Azzi Visentini e Matteo Ceriana

Partecipano Giuliana Fontanella,  Presidente dell’Istituto Regionale per le Ville Venete e l’autrice.

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
10 giugno ore 17.30

Seguirà cocktail nel parco della Fondazione Giorgio Cini

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Ricostruire la Cambogia dopo i Khmer Rossi. L’esperienza di vita e di lavoro di Onesta Carpené

9 – 10 maggio
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore

Momento centrale della programmazione 2014 dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati sarà una due giorni dedicata alla Cambogia. Il progetto, organizzato in collaborazione con il Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate, comprende una giornata di studi per ricordare l’importante e poco conosciuta figura di Onesta Carpené che ha lavorato nella cooperazione internazionale in Cambogia dal 1980 (momento della caduta del regime dei Khmer Rossi) fino ai primi anni duemila, la mostra fotografica In Cambogia. Fotografie dall’Archivio Tiziano Terzani con gli scatti realizzati dal giornalista, amico della Carpenè, nel corso di uno dei suoi viaggi e lo spettacolo del Balletto Reale di Cambogia Luci e ombre, diretto dalla coreografa S.A. la Principessa Norodom Buppha Devi, ex prima ballerina ed ex-ministro della cultura del governo cambogiano (Teatro Malibran, ingresso gratuito).


9 maggio
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore

La giornata di studi Ricostruire la Cambogia dopo i Khmer Rossi. L’esperienza di vita e di lavoro di Onesta Carpenè, a cura di Giovanni Giuriati (direttore dell’IISMC) e Valerio Pellizzari (giornalista e scrittore), intende innanzitutto ricordare la figura di Onesta Carpenè. Nata nel 1935 a Col San Martino-Treviso, fu impegnata nella cooperazione internazionale nel Sud-est asiatico (tra Vietnam, Laos, Thailandia) dal 1966, ma soprattutto in Cambogia, dove visse e lavorò, dal 1980 al 2005. In linea con gli interessi e l’azione dell’IISMC, alcuni dei relatori affronteranno i temi della cooperazione in campo culturale e del ruolo italiano in questo ambito. Parteciperanno all’incontro studiosi, giornalisti e protagonisti del mondo della cooperazione: Matilde Callari Galli, antropologa culturale e responsabile di progetti di cooperazione culturale in Cambogia; Nicoletta Dentico (vicepresidente dell’Osservatorio Italiano Salute Globale), attiva da anni nel mondo della cooperazione, Cambogia compresa, già responsabile italiana della campagna anti-mine e di Medecin sans Frontières; Elisabetta Rosaspina, inviata del Corriere della Sera; Suppya Nut Bru, docente di lingua khmer all’Università di Parigi (INALCO); S.A. il principe Ravivaddhana Monipong Sisowath, esperto della tradizione del Balletto Reale cambogiano. Interverranno inoltre alcuni familiari di Onesta Carpenè che testimonieranno il percorso di vita e i progetti di cooperazione da promossi dalla trevigiana, ancora oggi operanti nel sud-est asiatico.

Scarica il programma


9 maggio – 2 giugno
Mostra In Cambogia. Fotografie dall’Archivio Tiziano Terzani a cura di Angela Staude Terzani
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore

La mostra fotografica, allestita negli spazi espositivi Biblioteca della Manica Lunga, con fotografie scattate dal marito Tiziano Terzani nel corso di un viaggio compiuto nel 1980. L’esposizione sarà visibile dal 9 maggio fino al 2 giugno 2014. Le foto, che offrono uno spaccato del Paese tra distruzione e ricostruzione – così come lo vide negli stessi anni Onesta Carpenè – si concentrano sulla Cambogia dei primi anni Ottanta, subito dopo la fine del regime dei Khmer Rossi ma ancora tormentata da una guerra civile e da un’occupazione-liberazione ad opera delle truppe vietnamite. Si tratta di foto in buona parte inedite provenienti dall’Archivio Terzani, in corso di lascito alla Fondazione Giorgio Cini, già donataria nel 2012 la biblioteca personale dello scrittore e giornalista.

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10 maggio ore 20
Spettacolo Luci e ombre

Venezia, Teatro Malibran

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Il Balletto Reale cambogiano si esibisce per la prima volta a Venezia. Questa forma di teatro-danza è celebrata in Europa fin dagli inizi del Novecento, da quando, in occasione della visita in Francia dell’allora re Sisowath, si svolse la prima tournée a Parigi che colpì e affascinò gli intellettuali parigini. Da allora, questa espressione artistica si è vista molto raramente nei teatri italiani e mai a Venezia.

Patrimonio immateriale dell’umanità Unesco, il Balletto Reale presenta un nuovo spettacolo incentrato sull’epica del Ramayana (Reamker in cambogiano), con coreografie di Sua Altezza Reale la Principessa Norodom Buppha Devi, nel quale per la prima volta, assieme alla danza, viene inserito anche un episodio di teatro delle ombre (anch’esso patrimonio Unesco).

Si ringrazia Fondazione Teatro La Fenice

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Seminari di Musica Antica 2014 | Alessandro Stradella 1639-1682. Sette nuove cantate ritrovate negli archivi della Fondazione Giorgio Cini

Nell’immagine:una scansione del manoscritto originale, in particolare di una pagina della cantata “Sotto l’ombra d’un aureo diadema”,  con la firma di Alessandro Stradella


In linea con la nuova serie di Seminari di Musica Antica iniziata nel 2007 con la direzione di Pedro Memelsdorff, il seminario di quest’anno sarà dedicato a un repertorio totalmente inedito, contenuto in una fonte manoscritta recentemente riscoperta da Giulia Giovani negli archivi della Fondazione Giorgio Cini: sette cantate per voce solista e basso continuo di Alessandro Stradella (1639-1682).

Nell’estate del 2012 la musicologa, all’epoca borsista del Centro Internazionale di Studi della Civiltà Italiana “Vittore Branca”, nel corso di una ricerca negli archivi musicali della Fondazione Giorgio Cini, ha riportato alla luce un importante manoscritto contenente ventuno cantate da camera e due arie, prevalentemente per voce di soprano con accompagnamento di basso continuo.
Il documento si trovava nel Fondo Gian Francesco Malipiero (1882-1973), uno dei più significativi fondi di compositori custoditi presso la Fondazione Giorgio Cini, acquistato da Vittorio Cini negli anni ’60 del Novecento. Certamente redatto in area veneta e probabilmente nella città dei Dogi nella seconda metà del XVII secolo, il manoscritto è una testimonianza importante della ricezione delle musiche di Stradella a Venezia ed è l’unica fonte a tramandare alcune cantate da camera finora ignote al catalogo delle sue composizioni.

Come da tradizione il seminario ospiterà borsisti scelti tramite concorso internazionale, cantanti professionisti o semi-professionisti, guidati quest’anno dal famoso Maestro René Jacobs, che nel concerto conclusivo eseguiranno in prima mondiale parte del repertorio inedito.

 
Programma
17 maggio ore 17 Conferenza introduttiva
Conferenza introduttiva
La cantata da camera: mecenatismo, collezionismo e valorizzazione
a cura di Giulia Giovani
La conversazione verterà sul genere della cantata da camera, sulle sue specificità poetico-musicali, sui contesti della sua committenza, produzione e fruizione. Particolare attenzione sarà rivolta al manoscritto di cantate di Alessandro Stradella della Fondazione Giorgio Cini e al contesto nel quale venne realizzato nonché alla figura di Gian Francesco Malipiero, che lo acquistò per la propria collezione. “Mecenatismo”, “collezionismo” e “valorizzazione” saranno i termini attorno ai quali si dipanerà il discorso.

 

18-20 maggio Master-classes a cura di René Jacobs


20 maggio ore 18 Concerto finale dei borsisti diretti da René Jacobs

​sullo Scalone del Longhena​. Verranno eseguite tre cantate inedite in prima mondiale

21 maggio ore 9.30 lezione conclusiva di Gino Benzoni dal titolo La Venezia di Stradella
 


AVVISO

Sono scaduti i termini di iscrizioni alle Master-classes.

Informazioni musica.antica@cini.it – Tel. 041 2710258

Libri a San Giorgio

3 aprile ore 17

Il primo appuntamento sarà riservato al volume Pietro Bertoja, scenografo e fotografo – curato da Maria Ida Biggi e prodotto all’interno delle iniziative promosse dal Comitato Regionale della Regione del Veneto per le celebrazioni del centenario della morte – che intende documentare l’attività di scenografo teatrale e fotografo dell’artista, valorizzandone la complessa figura nel panorama teatrale della seconda metà dell’Ottocento veneto.

Presenta Silvana Sinisi
Partecipano Mercedes Viale Ferrero e Claudio de Polo Saibanti

 


9 aprile ore 17

Il secondo incontro riguarderà il libro Antonio Vivaldi. A life in documents, dove l’autore Mickey White ci presenta la biografia di un grande compositore come Vivaldi avvalendosi di una serie cronologica di documenti originali corredata da copiose annotazioni, così da delineare con grande chiarezza la figura del musicista, fornendoci un accurato quadro della sua personalità calata negli ambiti musicali, familiari, religiosi e sociali.

Presentano Maria Letizia SebastianiTiziano Scarpa e Alessandro Borin 

 


10 giugno ore 17.30

L’ultimo appuntamento riguarderà Scultura nei giardini delle ville venete. Il territorio vicentino, un volume promosso dalla Fondazione Giorgio Cini e dall’Istituto Regionale per le Ville Venete con il sostegno della Fondazione Giuseppe Roi relativo alla statuaria da giardino, uno dei capitoli più ricchi e interessanti ma meno indagati dell’arte veneta. Un genere che trova nel territorio di Vicenza il suo luogo privilegiato in quanto proprio qui si registra la più cospicua presenza di ville venete, con relativi giardini.

Presentano Margherita Azzi Visentini e Matteo Ceriana 

 

 

 

 

 

 

 

 

Palazzo Cini, la Galleria. Capolavori toscani e ferraresi dalla collezione di Vittorio Cini

Apre  Palazzo Cini a San Vio per i sessant’anni dell’Istituto di Storia dell’Arte.

Vai al nuovo sito dedicato a Palazzo Cini.

Il Palazzo che ospita la meravigliosa collezione di dipinti toscani e ferraresi, con opere di Giotto, Guariento, Botticelli, Filippo Lippi, Piero di Cosimo e Dosso Dossi, sarà visitabile dal 24 maggio al 2 novembre grazie alla partnership con Assicurazioni Generali, già sostenitore istituzionale della Fondazione Giorgio Cini.

L’ospite a Palazzo
La Galleria per la riapertura avrà un “ospite” illustre: il capolavoro di Agnolo Bronzino Ritratto di giovane con liuto proveniente dalla Galleria degli Uffizi di Firenze, Palazzo Cini.

Il Ritratto di giovane con Liuto (1532-1534) in cui Bronzino ritrae il poeta e musicista Giovanni Battista Strozzi, è un’opera affascinante della giovinezza del pittore fiorentino, massimo esempio di un manierismo inteso come esasperazione della norma classica e dei codici visivi rinascimentali. Il dipinto della Galleria degli Uffizi, “ospite” d’eccezione per la nuova apertura di Palazzo Cini a San Vio, dialoga perfettamente con la ritrattistica del maestro Pontormo, in particolare con il Doppio ritratto di amici, uno dei capolavori del rinascimento toscano della collezione Cini, con cui ha profonde tangenze culturali e sottili relazioni simboliche. Secondo la logica di queste affinità il Doppio ritratto è ora esposto nella meravigliosa mostra in corso a Palazzo Strozzi: Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della “maniera” (Firenze, 8 marzo – 20 luglio 2014) all’interno di una collaborazione tra Fondazione Giorgio Cini Galleria degli Uffizi e Fondazione Palazzo Strozzi che getta un ponte ideale tra le due grandi città d’arte: Venezia e Firenze.

Questa importante collaborazione inaugura la serie L’ospite a Palazzo, operazione espositiva che, grazie a nuove intese con istituzioni internazionali, vedrà le sale della collezione permanente di Palazzo Cini accogliere ogni anno un’opera ‘ospite’, intrecciando relazioni visive, dialogiche e di contenuto con le altre opere della Galleria. Il Ritratto di giovane con Liuto di Bronzino resterà nella Galleria di Palazzo Cini fino al 20 luglio 2014, quando farà ritorno a San Vio il Doppio ritratto di amici di Pontormo che il pubblico veneziano potrà ammirare nella collocazione originaria fino al 2 novembre 2014.


Nell’anno del sessantennale dell’Istituto di Storia dell’Arte, diretto da Luca Massimo Barbero, la Fondazione Giorgio Cini come segno di una rinnovata politica culturale, decide di riaprireal pubblico le sale espositive di Palazzo Cini dal 24 maggioal 2 novembre 2014. Main partner dell’iniziativa è Assicurazioni Generali.

“Per la riapertura di Palazzo Cini  la Fondazione Giorgio Cini ha iniziato dei lavori di miglioramento dell’illuminazione e conservazione dei dipinti, rendendo più agevole il percorso espositivo pur mantenendo la dimensione domestica, intima ed esclusiva della casa-museo. Inoltre, per promuovere la conoscenza di questi capolavori e per restituire la preziosità filologica delle opere custodite a Palazzo Cini, come da vocazione statutaria degli studi di arte antica, l’Istituto ha iniziato una nuova campagna di studio dei dipinti e degli oggetti, coinvolgendo studiosi di arte antica di nuova generazione, che diventerà una pubblicazione nel 2015.” Luca Massimo Barbero

“Generali è un gruppo internazionale con un’identità forte e un radicamento culturale profondo – sottolinea Simone Bemporad, Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne del Gruppo Generali. Il leone di San Marco rappresenta un legame simbolicamente indissolubile con Venezia e la sua storia. Affiancare la Fondazione Cini in un progetto di valorizzazione di una parte del suo straordinario patrimonio artistico è un motivo di orgoglio e allo stesso tempo un omaggio alla nostra tradizione e la conferma della nostra secolare missione: prendersi cura delle cose di valore”.

Con la riapertura si vuole restituire alla città, per almeno sei mesi l’anno, l’opportunità di vedere i meravigliosi capolavori toscani e ferraresi custoditi nella preziosa Galleria. Contestualmente l’Istituto di Storia dell’Arte ha iniziato una nuova importante campagna di studio delle opere conservate, che sarà a disposizione della comunità scientifica internazionale.

Palazzo Cini, straordinaria casa-museo un tempo dimora di Vittorio Cini, donato alla Fondazione dagli eredi esattamente trent’anni fa, è situato nel Museums mile, tra le Gallerie dell’Accademia, la Collezione Peggy Guggenheim e Punta della Dogana e conserva opere straordinarie di Giotto, Guariento, Botticelli, Filippo Lippi, Piero di Cosimo e Dosso Dossi.

Nelle sale del primo piano nobile, arredate con mobili e oggetti d’arte che riflettono il carattere originario dell’abitazione e il gusto personale del grande collezionista, sono esposti una trentina di dipinti di scuola toscana, donati da Yana Cini alla Fondazione Giorgio Cini nel 1984, insieme alla parte del Palazzo che li ospita. Accanto alle opere pittoriche, tra cui spiccano Il giudizio di Paride di Sandro Botticelli la Madonna con il Bambino e due angeli di Piero di Cosimo e i dipinti di scuola ferrarese del Rinascimento concessi nel 1989 da Ylda Cini Guglielmi di Vulci, tra cui il San Giorgio di Cosmè Tura, sono raccolti alcuni significativi esempi di arti applicate tra cui: un servizio completo di porcellana della manifattura settecentesca veneziana dei Cozzi, placchette e cofanetti d’avorio della Bottega degli Embriachi, smalti rinascimentali, oreficerie, sculture in terracotta, credenze, cassapanche di notevole importanza, tra cui un raro cassone nuziale senese della metà del Trecento e una portantina napoletana del Settecento.

 


Main partner dell’iniziativa è Assicurazioni Generali.

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Sostenere e trasmettere il nostro inestimabile patrimonio culturale è un impegno in cui Generali si riconosce profondamente. La riapertura di Palazzo Cini a San Vio esprime questo che è un valore identitario della compagnia e conferma la sua secolare missione: prendersi cura delle cose di valore.

Aprendo al pubblico in maniera duratura un bene raro e prezioso come Palazzo Cini, Generali vuole offrire l’opportunità di far scoprire, conoscere e riappropriarsi di un affascinante tesoro: la Galleria, i mobili e gli oggetti d’arte che riflettono il carattere originario dell’abitazione e il gusto personale del grande collezionista Vittorio Cini. Uno sguardo dietro le quinte della lungimirante operazione culturale legata alla Fondazione Cini sull’Isola di san Giorgio, che coincide con la celebrazione del suo sessantesimo anniversario.

Attraverso questa azione Generali interpreta in chiave innovativa il ruolo di mecenate, offrendo ai progetti che sostiene la possibilità di esprimersi, aprendosi a nuove opportunità di confronto con il pubblico, creando valore, offrendo stimoli, comunicando con quel linguaggio unico e riconoscibile che già la contraddistingue negli oltre 60 paesi in cui opera. l’impegno di Generali a Venezia ha un significato profondo. il leone di san Marco rappresenta un legame simbolicamente indissolubile con la città lagunare e la sua storia, dove la compagnia è presente fin dalle sue origini, con cui condivide la vocazione internazionale e multiculturale e dove è presente supportando primari istituti artistici, musicali e letterari. Dando rilievo alla promozione e alla diffusione della cultura, Generali sostiene il convincimento che avvicinare le persone all’arte, alla musica, alla letteratura, sia un elemento di crescita e di stimolo all’innovazione.

 


 

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La collaborazione tra Fondazione Giorgio Cini, Master Audio e Coemar Lighting, sviluppata in occasione della nuova apertura di Palazzo Cini, nasce dalla volontà di dotare le sale della Galleria di un adeguato impianto d’illuminazione, capace, al tempo stesso, di preservare l’atmosfera tipica della casa-museo e di valorizzare, tramite l’utilizzo di una luce non invasiva, tuttavia efficace, le preziose opere della collezione di Vittorio Cini e oggi parte del patrimonio della Fondazione intitolata al figlio Giorgio.

L’innovativo sistema di illuminazione della Galleria è frutto della collaborazione tra Maurizio Schicheri, fondatore di Master Audio, azienda specializzata nella progettazione illuminotecnica degli spazi espositivi, Carlo Alberto Pini e Patrik Menozzi, ingegneri progettisti di Coemar Lighting, che da oltre 80 anni, progetta, produce e commercializza prodotti per l’illuminzione professionale. Il progetto si è avvalso anche della prestigiosa collaborazione di Marina Vio, docente dell’Istituto Universitario Architettura di Venezia, che aveva già studiato l’illuminazione degli smalti della collezione Cini.
L’intervento a Palazzo Cini si è focalizzato sul miglioramento della percezione cromatica delle opere e degli oggetti esposti. A questo fine, i progettisti si sono avvalsi anche dei risultati di uno studio congiunto condotto da IUAV e Università degli Studi di Padova, che sono alla base del sistema di illuminazione prototipale realizzato ad hoc per la Galleria.

La principale novità di questo sistema di illuminazione risiede nell’uso innovativo delle sorgenti a LED. La ricchezza della collezione Cini e la varietà materica delle opere esposte presentava un problema di difficile soluzione: ogni materia riflette la luce in modo differente, e di norma i colori possono essere esaltati e portati in evidenza soltanto se gli oggetti vengono illuminati singolarmente con una luce modellata in maniera apposita. Tuttavia, con tipologie di oggetti tanto varie (quadri, tavole dipinte, avori, piatti in metallo smaltati e finemente decorati) un’illuminazione univoca avrebbe impoverito il valore delle opere. Al contrario, i corpi illuminanti studiati per Palazzo Cini consentono la differenziazione delle fonti luminose, attraverso la mescolanza di diverse tipologie di LED le quali, combinate e regolate singolarmente, rendono possibile una variazione di bianco dal caldo al freddo, modificabile in base alle ‘esigenze’ della singola opera, permettendo all’osservatore di ammirare i capolavori di Palazzo Cini sotto una luce il più vicina possibile a quella naturale.