Eventi Archives - Pagina 29 di 30 - Fondazione Giorgio Cini

Nella stanza di Eleonora Duse

Il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo ha inaugurato la Stanza di Eleonora Duse,  uno spazio permanente dedicato alla memoria della grande attrice italiana.VISITE SU PRENOTAZIONE
2,  30 maggio
dalle 15 alle 17 solo su prenotazione fino ad esaurimento posti.
La stanza archivio è visitabile gratuitamente i mercoledì pomeriggio:


Per informazioni e prenotazioni
Segreteria
tel.+39 041 2710236
fax +39 041 2710215
e-mail teatromelodramma@cini.it

L’idea è nata dalla volontà di rendere l’Archivio Eleonora Duse della Fondazione Giorgio Cini, un “luogo” aperto al pubblico da scoprire e visitare.
La preziosa collezione di materiali conservati presso il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo, infatti, costituisce una fonte inesauribile per studiare la vita e l’arte di questa affascinante attrice che a Venezia aveva cercato, e trovato, un clima accogliente e una casa dove vivere per diverso tempo. 

L’allestimento di questo nuovo spazio garantisce la possibilità di esporre una parte dei documenti conservati nel ricco Archivio quali autografi, tra cui lettere, copioni, documenti contabili e registri di compagnia, oltre a fotografie originali, oggetti personali, abiti e una parte del suo mobilio. Accanto al piccolo allestimento permanente che vuole restituire un angolo della casa di Eleonora Duse, la straordinaria ricchezza dei nostri documenti permette di mostrare e approfondire diversi temi caratterizzanti la sua arte o periodi distinti della sua vita, temi che andranno a formare le linee guida per le esposizioni temporanee.


Questa stanza,  nasce con l’intenzione di trasformare in un organismo vivo e visitabile il prezioso Archivio Duse, conservato presso il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo della Fondazione Giorgio Cini.

 

Nella stanza di Eleonora Duse

Il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo ha inaugurato la Stanza di Eleonora Duse,  uno spazio permanente dedicato alla memoria della grande attrice italiana.VISITE SU PRENOTAZIONE

30 maggio
dalle 15 alle 17 solo su prenotazione fino ad esaurimento posti.
La stanza archivio è visitabile gratuitamente i mercoledì pomeriggio:


Per informazioni e prenotazioni
Segreteria
tel.+39 041 2710236
fax +39 041 2710215
e-mail teatromelodramma@cini.it

L’idea è nata dalla volontà di rendere l’Archivio Eleonora Duse della Fondazione Giorgio Cini, un “luogo” aperto al pubblico da scoprire e visitare.
La preziosa collezione di materiali conservati presso il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo, infatti, costituisce una fonte inesauribile per studiare la vita e l’arte di questa affascinante attrice che a Venezia aveva cercato, e trovato, un clima accogliente e una casa dove vivere per diverso tempo. 

L’allestimento di questo nuovo spazio garantisce la possibilità di esporre una parte dei documenti conservati nel ricco Archivio quali autografi, tra cui lettere, copioni, documenti contabili e registri di compagnia, oltre a fotografie originali, oggetti personali, abiti e una parte del suo mobilio. Accanto al piccolo allestimento permanente che vuole restituire un angolo della casa di Eleonora Duse, la straordinaria ricchezza dei nostri documenti permette di mostrare e approfondire diversi temi caratterizzanti la sua arte o periodi distinti della sua vita, temi che andranno a formare le linee guida per le esposizioni temporanee.


Questa stanza,  nasce con l’intenzione di trasformare in un organismo vivo e visitabile il prezioso Archivio Duse, conservato presso il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo della Fondazione Giorgio Cini.

 

Libri a San Giorgio

Infine il 3 maggio ore 17 la rassegna Libri a San Giorgio si conclude con la presentazione, in ricordo di Giovanni Morelli, dell’ultimo numero della rivista «AAM-TAC» Art & Artifacts in Movie, Technology, Aesthetics and Communication dedicata a studi sulla musica e sul cinema

Presenta Antonio Costa
partecipa Fabrizio Borin

Ingresso libero

Teatro di marionette per adulti

Lo spettacolo visuale-musicale per marionette è un esperimento di micro teatro di rappresentazione della parola poetica. Lo schema narrativo è l’elaborazione dei temi paesaggistici della poesia di Andrea Zanzotto, onnipresenti nella prima fase dell’opera del Poeta da Dietro il paesaggio (1940 – 48) e Pasque(1973). Da Pasque è infatti tratto il testo-base, il poemetto Lanternina cieca, presentato nella lettura-recitazione del Poeta stesso.

La “musica del bosco” che accompagna la rappresentazione è tratta dall’opera The Fairy Queen di Henry Purcell diretta da Benjamin Britten.

Spettacolo musicale di marionette per adulti a cura del Gran Teatrino La Fede delle Femmine

Tutti i giovedì, dal 12 aprile al 31 maggio 2012, ore 18

Posti limitati, ingresso su prenotazione
Info e prenotazioni: 041 2710236 – teatromelodramma@cini

e-mail teatromelodramma@cini.it

UN GRAN TEATRINO DI MARIONETTE di Andrea Zanzotto
Che cosa sarà mai un “Granteatrino di Marionette” come quello proposto dal gruppo “La Fede delle Femmine”? Certo un aprirsi di taglienti sorprese, a cascata, con incantate o ironiche pause, una mise-en-abîme e un flusso incontenibile di multiverse virtualità: ma il tutto aspramente materico, in contatto con i cinque (o più?) sensi, lungo le scansioni gestuali dei burattini, “preparati” al lavoro da mani addestrate a usare più leve (magari immaginarie) che le quaranta ecc. giapponesi con i loro decenni di apprendimento richiesti.
Già il primo impatto avvolge e strappa, invita ed allontana, via per scivoli o scalini, per lampi di colori e frullare a farfalla di tendaggi, per serie telescopiche di ambienti o allusioni prospettiche, per attorcigliamenti di fili e imbrogli da mercatino, per sarcami bloccati tra lingua e guancia.
Ma poi ciò che più tiene in ansia, accontenta e imbarazza, estrania e familiarizza senza lasciar tregua, è il tessuto di impromptu o commenti o lacune o incroci soprattutto musicali e lingustici che riplasmano ogni elemento e fanno lievitare-sprofondare le percezioni verso un sublime rivolto simultaneamente all’alto e al basso.
E in definitiva lo smascheramento in uno scherzo che tutto fa riposare in un sorriso.
Così va il mondo, così è un gruppo di contraddizioni la realtà: che le marionette conoscono più di chiunque, nel loro essere schema estremo, ostinatamente connesso ad un altrove, e, in questo caso, nella particolare “grazia”, “charis”, che queste “Femmine” hanno in sé, e di cui accedono scena e spettatori. Spettatori?
Ma questi incontri sono in reltà celebrazioni di misteri. Chissà. Ci sarà chi entra nell’iniziazione, chi no e chi forse. Là nella piccola grotta, nelle petite boîte. E nessuno resterà esattamente quello che era prima, se appena sia fatto complice dell’aura di questa esperienza tanto sorniona, quanto sottilmente enstusiasmata, tanto concreta, quanto allucinatoria. 

 

A scuola con i cantastorie

A seguito del  laboratorio di aggiornamento didattico  rivolto agli insegnanti della scuola primaria e secondaria tenuto lo scorso ottobre da Mauro Geraci e Gabriella Santini, alcuni ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Riese Pio X – Treviso metteranno in scena una ballata frutto del lavoro svolto dalle professoresse Germana Toso e M.Luisa Baldan che hanno partecipato al laboratorio didattico e sono riuscite a coinvolgere con molto entusiasmo i loro studenti. Il laboratorio “A scuola con i cantastorie” ha riguardato l’analisi e il recupero, in chiave didattica, dei repertori poetico-musicali e delle prospettive spettacolari, comunicative e conoscitive dei poeti-cantastorie.
Gli insegnanti hanno sperimentato le possibili applicazioni didattiche del raccontare in versi attraverso ascolti e materiali che ne hanno messo in evidenza morfologie linguistiche, poetiche, retoriche, simboliche e tematiche. Hanno approfondito la dimensione musicale e hanno potuto apprezzare le potenzialità comunicative dei moduli ritmico-melodici quali gli stili declamatori e improvvisativi impiegati nella “messa in musica” di storie, ballate o cuntrasti. A quello poetico-musicale si é unito, anche l’uso dei cartelloni a scene, quale elaborazione visiva, grafica e schematica della storia. All’evento saranno presenti  classi di altre scuole veneziane.
L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati proseguirà l’attività di formazione degli insegnanti il prossimo ottobre con un laboratorio dal titolo Canti italiani di tradizione orale per una didattica interculturale sui repertori vocali della musica popolare italiana con Serena Facci e Gabriella Santini
Informazioni
Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati
tel. +39 041 2710357 +39 041 5230555
e-mail musica.comparata@cini.it

Art Night Venice

Torna anche quest’anno l’iniziativa Art Night Venice: ideata dall‘Università Ca’ Foscari, promotore e coordinatore curando la direzione artistica dell’evento in stretta collaborazione e partnership con il Comune di Venezia e l’assessorato al Commercio e qualità urbana.
La Fondazione Giorgio Cini per questa occasione apre le porte di Palazzo Cini a San Vio.
Ingresso libero dalle ore 18 alle ore 24.
 
Palazzo Cini, a metà strada tra le Gallerie dell’Accademia e la Collezione Peggy Guggenheim, fu per anni la residenza del conte Vittorio Cini e della sua famiglia.
Nelle sale del primo piano nobile, arredate con mobili e oggetti d’arte che riflettono il carattere originario dell’abitazione e il gusto personale del grande collezionista, sono esposti una trentina di dipinti di scuola toscana, donati da Yana Cini alla Fondazione Giorgio Cini nel 1984, insieme alla parte del palazzo che li ospita. Accanto alle opere pittoriche, tra cui spiccano Il giudizio di Paride di Sandro Botticelli, il Ritratto di due amici del Pontormo, la Madonna con il Bambino e due angeli di Piero di Cosimo e i dipinti di scuola ferrarese del Rinascimento, tra cui il San Giorgio di Cosmè Tura, sono raccolti alcuni significativi esempi di arti applicate: ceramiche, porcellane – tra cui un servizio completo della manifattura settecentesca veneziana dei Cozzi – cofanetti e placchette d’avorio, smalti, oreficerie, torcieri e lampadari di Murano, sculture in terracotta, credenze, cassapanche e librerie di notevole importanza, tra cui un raro cassone nuziale senese della metà del Trecento e una portantina napoletana del Settecento.
Il secondo piano è invece riservato ad esposizioni temporanee ed ha ospitato, negli anni più recenti, alcune rassegne di opere provenienti dalle raccolte della Fondazione.
Informazioni
Palazzo Cini si trova a Venezia nei pressi dell’Accademia.
Per arrivare è possibile prendere il vaporetto delle linee Actv 1 o 2 con fermata Accademia, o linea 2 con fermata Zattere.

Nella stanza di Eleonora Duse

Il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo ha inaugurato la Stanza di Eleonora Duse,  uno spazio permanente dedicato alla memoria della grande attrice italiana.VISITE SU PRENOTAZIONE 

6 e 20 giugno
dalle 15 alle 17 solo su prenotazione fino ad esaurimento posti.
La stanza archivio è visitabile gratuitamente i mercoledì pomeriggio:


Per informazioni e prenotazioni
Segreteria
tel.+39 041 2710236
fax +39 041 2710215
e-mail teatromelodramma@cini.it

L’idea è nata dalla volontà di rendere l’Archivio Eleonora Duse della Fondazione Giorgio Cini, un “luogo” aperto al pubblico da scoprire e visitare.
La preziosa collezione di materiali conservati presso il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo, infatti, costituisce una fonte inesauribile per studiare la vita e l’arte di questa affascinante attrice che a Venezia aveva cercato, e trovato, un clima accogliente e una casa dove vivere per diverso tempo. 

L’allestimento di questo nuovo spazio garantisce la possibilità di esporre una parte dei documenti conservati nel ricco Archivio quali autografi, tra cui lettere, copioni, documenti contabili e registri di compagnia, oltre a fotografie originali, oggetti personali, abiti e una parte del suo mobilio. Accanto al piccolo allestimento permanente che vuole restituire un angolo della casa di Eleonora Duse, la straordinaria ricchezza dei nostri documenti permette di mostrare e approfondire diversi temi caratterizzanti la sua arte o periodi distinti della sua vita, temi che andranno a formare le linee guida per le esposizioni temporanee.


Questa stanza,  nasce con l’intenzione di trasformare in un organismo vivo e visitabile il prezioso Archivio Duse, conservato presso il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo della Fondazione Giorgio Cini.

 

Nella stanza di Eleonora Duse

Il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo ha inaugurato la Stanza di Eleonora Duse,  uno spazio permanente dedicato alla memoria della grande attrice italiana.VISITE SU PRENOTAZIONE

6 e 20 giugno
dalle 15 alle 17 solo su prenotazione fino ad esaurimento posti.
La stanza archivio è visitabile gratuitamente i mercoledì pomeriggio:


Per informazioni e prenotazioni
Segreteria
tel.+39 041 2710236
fax +39 041 2710215
e-mail teatromelodramma@cini.it

L’idea è nata dalla volontà di rendere l’Archivio Eleonora Duse della Fondazione Giorgio Cini, un “luogo” aperto al pubblico da scoprire e visitare.
La preziosa collezione di materiali conservati presso il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo, infatti, costituisce una fonte inesauribile per studiare la vita e l’arte di questa affascinante attrice che a Venezia aveva cercato, e trovato, un clima accogliente e una casa dove vivere per diverso tempo. 

L’allestimento di questo nuovo spazio garantisce la possibilità di esporre una parte dei documenti conservati nel ricco Archivio quali autografi, tra cui lettere, copioni, documenti contabili e registri di compagnia, oltre a fotografie originali, oggetti personali, abiti e una parte del suo mobilio. Accanto al piccolo allestimento permanente che vuole restituire un angolo della casa di Eleonora Duse, la straordinaria ricchezza dei nostri documenti permette di mostrare e approfondire diversi temi caratterizzanti la sua arte o periodi distinti della sua vita, temi che andranno a formare le linee guida per le esposizioni temporanee.


Questa stanza,  nasce con l’intenzione di trasformare in un organismo vivo e visitabile il prezioso Archivio Duse, conservato presso il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo della Fondazione Giorgio Cini.

 

Libri a San Giorgio | Andrea e Giuseppe Pozzo

 9 ottobre 2012  ore 17

Andrea e Giuseppe Pozzo.
Atti del Convegno Internazionale di Studi (Venezia, Fondazione Giorgio Cini, 22 – 23 novembre 2010) 
a cura di Roberto Pancheri, Marcianum Press, Venezia, 2012

Presenta Lauro Magnani,  partecipa Giuseppe Pavanello

Il volume raccoglie i contributi di venti autorevoli studiosi convenuti a Venezia nel 2010 – in occasione del convegno promosso dalla Fondazione Giorgio Cini e dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del terzo centenario della morte di Andrea Pozzo – per approfondire i principali aspetti della produzione artistica dei fratelli Pozzo, per la prima volta affiancati in un’opera editoriale che rispecchia la loro vastissima influenza sull’arte barocca in Europa e nel resto del mondo.

Libri a San Giorgio è una iniziativa organizzata in partnership con Telecom Italia.

 

Laboratorio di aggiornamento didattico

LABORATORIO DI AGGIORNAMENTO DIDATTICO
Canti italiani di tradizione orale per una didattica interculturale
24-25 ottobre 2012
Fondazione Giorgio Cini, Venezia

Il laboratorio, a cura dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati, propone l’uso, in chiave didattica, di alcuni canti italiani di tradizione orale con la finalità di guidare i docenti ad attivare percorsi di didattica multiculturale. A gestirlo saranno Serena Facci e Gabriella Santini, autrici del volume “Chants d’Italie. Pour chanter ensemble de 8 à 14 ans”, pubblicato nella collana Traditions Chantées, della Cité de la Musique di Parigi.
Gli insegnanti che parteciperanno al laboratorio sperimenteranno praticamente le possibili applicazioni scolastiche di importanti repertori della tradizione italiana, a partire da registrazioni che Facci e Santini hanno effettuato espressamente con finalità didattica grazie alla collaborazione di cantori e musicisti popolari.
In particolare, il repertorio selezionato comprende: ninne nanne, canti narrativi, racconti in musica improvvisati dai cantori in ottava rima e dai cantastorie, canti polifonici femminili a due voci (canti delle mondine, canti durante il lavoro), canti polifonici maschili a quattro o cinque voci (canto a tenore, trallallero genovese) e canti rituali eseguiti in occasioni festive come il Capodanno e il Carnevale. Gli esempi illustrano alcuni importanti repertori di diverse regioni italiane: Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Basilicata, Sicilia e Sardegna.
I brani sui quali si svilupperà l’attività del laboratorio di aggiornamento – già sperimentati con successo in diverse classi della scuola primaria e secondaria di primo grado – offriranno numerosi spunti ai docenti per attivare diversi percorsi di didattica musicale: dal confronto interculturale dei repertori infantili (conte, ninne nanne e filastrocche) raccolti in classe sollecitando la memoria del vissuto musicale dei singoli alunni, all’improvvisazione di storie in musica partendo dall’imitazione dei modelli poetico-musicali utilizzati dai poeti-cantori di tradizione orale, alla pratica vocale polifonica (per terze, con l’uso del bordone oppure imparando ad intonare scale musicali con la quarta aumentata), al percorso didattico che guida gli alunni a diventare i protagonisti di una festa (ad esempio, imparando a costruire gli strumenti musicali che tradizionalmente ne accompagnano i canti e/o intonando, suonando e ballando i canti ritualmente connessi alle occasioni festive, ancora oggi intensamente praticate e partecipate in molte regioni italiane).
L’attività del laboratorio, inoltre, prevede l’ascolto e l’ausilio di numerose registrazioni (alcune d’archivio e altre raccolte sul campo). Agli insegnanti partecipanti verranno forniti supporti didattici sia a stampa che audio.
Come nell’anno precedente, il laboratorio prevede la possibilità di svolgere il lavoro nelle classi durante l’anno scolastico tenendosi in contatto con le docenti e poi, nella primavera 2013, l’organizzazione di un momento pubblico di presentazione del lavoro svolto in classe.