Concerto Le ultime Sonate di Franz Schubert
Venezia, Isola di San Giorgio
Le ultime Sonate di Franz Schubert

Concerto Le ultime Sonate di Franz Schubert
Venezia, Isola di San Giorgio
Nel corso del 2018, in occasione delle celebrazioni legate al centenario della morte di Arrigo Boito (1842-1918), l’Istituto per il Teatro e il Melodramma, capofila del Comitato Nazionale per le celebrazioni boitiane, presenta la mostra Eleonora Duse e Arrigo Boito, a cura di Maria Ida Biggi.
L’esposizione intende ricostruire il sodalizio artistico e personale che vide coinvolti l’attrice e il celebre letterato, compositore e intellettuale, a lungo un punto di riferimento per Eleonora e per il suo teatro. L’Istituto espone i documenti boitiani, per la maggior parte inediti, acquisiti in seguito alle donazioni Carandini Albertini, Sister Mary Mark e Nardi: tra questi materiali spiccano il prezioso corpus di lettere che i due si scambiarono tra il 1884 e il 1918; i copioni dei testi shakespeariani Antonio e Cleopatra, Giulietta e Romeo e Macbeth, di cui Arrigo curò la traduzione e l’adattamento sulla base delle peculiarità artistiche e recitative di Eleonora; autografi vari e abbozzi del Nerone; fotografie originali.
La Stanza di Eleonora Duse, aperta e visitabile dal 2011, è nata con l’intento di rendere accessibile a un pubblico interessato il prezioso patrimonio custodito nell’Archivio Duse. I materiali originali afferenti all’archivio vengono esposti a rotazione, in una serie di mostre temporanee volte ad approfondire uno o più aspetti della vita e dell’arte dell’attrice.
Catalogo: Eleonora Duse e Arrigo Boito, a cura di Maria Ida Biggi, Fondazione Giorgio Cini, Venezia 2018.
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Il terzo appuntamento della rassegna Musica e rito, organizzato dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari Venezia, coinvolge un’intera troupe di musicisti e danzatori birmani. Il gruppo è composto da sette musicisti dell’ensemble Academy Myanmar Pyi Kyauk Sein e da quattro medium-danzatori. Questi artisti già operano assieme in Birmania, nella città di Yangon (Rangoon), per la celebrazione di rituali (nat pwe) legati al culto degli spiriti locali (nat).
L’evento vuole così essere una riproposizione, seppur ridimensionata e condensata in un arco di tempo più ridotto, di una tipica celebrazione Nat Pwe.
Programma:
Introduce Giovanni De Zorzi, DFBC Università Ca’ Foscari di Venezia
I musicisti e i danzatori, coordinati dai due Maestri di Cerimonia U Win Hlaing e Kyaw Win Hnaing, dialogheranno con i presenti, raccontando le proprie attività professionali nella città di Yangon e in Birmania.
17 novembre ore 18.30 – Fondazione Giorgio Cini, Sala degli Arazzi
Performance con i musicisti e danzatori della città di Yangon
Academy Myanmar Pyi Kyauk Sein Ensemble:
MYANMAR PYI KYAUK SEIN, direttore; AUNG ZAW LIN, danzatore; HLAING BWA AUNG, danzatore; KYAW WIN NAING, danzatore; WIN HLAING, danzatore; AUNG SOE, musicista; HLA MYAING, musicista; KYAW KYAW LIN, musicista; KYAW SAN LWIN, musicista; MIN HAN, musicista; ZAW WIN NAING, musicista; ZIN MIN HTIKE, musicista.
Entrambi gli appuntamenti sono a ingresso libero fino esaurimento posti
«La collezione Cini è la più importante collezione fatta in Italia negli ultimi cinquant’anni. […]». Così esordiva il grande storico dell’arte Federico Zeri – già consulente del conte Cini – nel 1984, celebrando uno dei maggiori collezionisti italiani della prima metà del Novecento. Nello stesso anno veniva allestita, in quella che era stata la dimora veneziana di Vittorio Cini, l’esposizione permanente di un nucleo di pregio della sua raccolta, donato nel 1981 dalla figlia Yana Cini Alliata di Montereale. Il monumento al suo mecenatismo restava comunque il castello di Monselice, dove una parte delle sue collezioni, come la celebre armeria, era stata ordinata dalla geniale personalità di Nino Barbantini.
A quarant’anni dalla scomparsa, la Fondazione Giorgio Cini intende celebrare il suo Fondatore proprio per l’intensa attività d’illuminato collezionista di opere d’arte antiche, tra i maggiori del secolo scorso. Le celebrazioni comprenderanno una giornata di studio, il 14 novembre, incentrata sulla figura di quello che Zeri definì ‘l’ultimo doge’ di Venezia.
L’incontro prevede nella mattinata interventi che toccheranno vari aspetti della sua personalità di collezionista, concentrandosi in particolare sulle figure di storici dell’arte e antiquari che gli furono amichevoli collaboratori e consulenti, come Nino Barbantini, Federico Zeri, Bernard Berenson. Nel pomeriggio altre relazioni illustreranno invece gli elementi di contiguità e le differenze di Vittorio Cini rispetto ad altri collezionisti a lui contemporanei del calibro di Angelo Costa, Riccardo Gualino, Guido Cagnola e Aldo Crespi.
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L’attività è riconosciuta dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, in seguito alla stipula del protocollo d’intesa (articolo 4), datato 8 marzo 2017.
31 ottobre
Il 19 ottobre alle ore 17.00, durante una speciale cerimonia aperta al pubblico, verrà assegnato il IV Premio per la traduzione poetica “ Benno Geiger”. Il Premio, a cadenza annuale, è intitolato a Benno Geiger (1882-1965), scrittore, poeta e critico d’arte austriaco, autore di pregevoli traduzioni in lingua tedesca di alcuni classici della poesia italiana, il cui ricchissimo carteggio di carattere letterario e artistico con corrispondenti italiani ed europei del primo Novecento fa parte dei fondi letterari conservati a San Giorgio. La giuria, composta da illustri studiosi e presieduta da Francesco Zambon, oltre al primo premio dell’ammontare di 4.000 €, conferirà un secondo riconoscimento di 1.000 € destinato ad un giovane traduttore o ad un’opera prima. La giuria assegnerà infine tre borse di studio collegate al Premio stesso e finalizzate alle ricerche sul Fondo Geiger e su altri fondi letterari custoditi presso la Fondazione Giorgio Cini.
Riprende in autunno la rassegna dedicata alle novità editoriali della Fondazione Giorgio Cini.
4 ottobre 2017 ORE 17
Nel corso del primo appuntamento, il 4 ottobre, sarà presentato il volume La giovinezza di Tintoretto,
che comprende gli atti del convegno dedicato al grande artista veneziano, annoverato fra i più originali
interpreti della stagione manierista, in vista del quinto centenario della sua nascita.
Presenta Vittoria Romani.
L’EVENTO DEL 10 OTTOBRE PER CAUSE DI FORZA MAGGIORE È STATO ANNULLATO, CI SCUSIAMO PER L’INCONVENIENTE.
10 ottobre 2017
Il secondo incontro sarà riservato al volume La scena di Mariano Fortuny. Atti
del Convegno Internazionale di Studi, a cura di Maria Ida Biggi, Claudio Franzini, Cristina
Grazioli e Marzia Maino. Il libro raccoglie gli atti del convegno, tenutosi tra Padova e Venezia
nel novembre 2013, dedicato all’opera e alla poetica teatrale di Mariano Fortuny y Madrazo.
Studiosi ed esperti del settore indagano l’opera del poliedrico artista spagnolo, attraverso le sperimentazioni
negli ambiti dell’illuminotecnica e della scenotecnica e le relazioni con i grandi
maestri della regia del primo Novecento e con i maggiori esponenti negli ambiti di danza, arti
visive, musica e fotografia.
Presentano Marco Carminati e Doretta Davanzo Poli
18 ottobre 2017 ore 17
L’ultimo appuntamento, previsto per il 18 ottobre, proporrà infine, da parte dell’Istituto per la
Musica, i volumi online Variazioni in sviluppo. I pensieri di Giovanni Morelli verso il futuro, a
cura di Giada Viviani e Teatro di avanguardia e composizione sperimentale per la scena in Italia:
1950-1975, a cura di Gianmario Borio, Giordano Ferrari e Daniela Tortora.
Presentano Michele Girardi ed Emilio Sala.
Partecipano Daniela Tortora e Giada Viviani.
Come cambierà la vita dell’umanità tra vent’anni? Come ci nutriremo e come ci cureremo? Quali orizzonti si apriranno alla ricerca scientifica? Come cambierà la sanità e con quale impatto sulla nostra qualità della vita?
La tredicesima conferenza “Futuro della Scienza”, che si svolge a poco meno di un anno dalla scomparsa di Umberto Veronesi, ne intende celebrare l’eredità scientifica e politica e la sua visione rivolta al futuro, alle sfide che ci attendono, alle opportunità che dovremo cogliere, all’impegno per una scienza libera e democratica pur nella consapevolezza di una società sempre più difficile e complessa. Un’occasione straordinaria per avviare un dibattito coinvolgendo ai massimi livelli gli studenti, le università, i ricercatori, i rappresentanti delle istituzioni e dell’economia e in definitiva la società civile.
Il “Futuro della Scienza” è un ciclo annuale di conferenze internazionali organizzato congiuntamente da Fondazione Umberto Veronesi, Fondazione Silvio Tronchetti Provera e Fondazione Giorgio Cini, con lo scopo di esaminare l’importanza dello sviluppo scientifico come un mezzo per migliorare la qualità della nostra vita e per delineare un nuovo ruolo della scienza nella società del terzo millennio.
Questo seminario, organizzato in collaborazione con la professoressa Ida Zilio-Grandi (Università Ca’ Foscari) ha come scopo lo studio approfondito dell’etica e della moralità islamiche. In particolare, il seminario affronterà la delicata questione dei Ḥudūd (letteralmente limiti, restrizioni, definizioni), termine che, nell’uso più comune, indica i delitti contro la religione la cui punizione si sottrae alla discrezionalità umana perché già indicata dalle Scritture.
Deborah Scolart (Roma Tor Vergata) affronterà la questione dell’etica islamica in chiave giuridica, Olga Lizzini (Vrije Universiteit, Amsterdam) in chiave filosofica, Ida Zilio-Grandi (Ca’ Foscari) la dimensione morale, Antonella Ghersetti (Ca’ Foscari) declinerà la questione in ambito letterario, Francesca Ersilia (Napoli L’Orientale) affronterà la questione nel contesto economico-sociale, Caterina Bori (Università di Bologna) in quello storico-politico, Roberta Ricucci (Università di Torino) in quello sociologico e infine Samuela Pagani (Università del Salento) declinerà la questione nel sufismo.
Leggi il programma: Seminario Etica Islamica CINI 2018
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Il sufismo, il percorso di purificazione spirituale, mistico ed esoterico nel contesto islamico, ha avuto un ruolo centrale nella storia dell’Islam, nelle sue declinazioni, artistiche, filosofiche, etiche e politiche. Nel corso dell’epoca moderna il sufismo ha subito un doppio attacco, da parte dei “riformisti islamici” (salafi e wahabi), i quali considerano il sufismo una forma di innovazione e sincretismo, e da parte dei “modernisti”, per i quali è una manifestazione religiosa arcaica. Ciononostante, il sufismo nel mondo contemporaneo mostra una grande vitalità: nuove confraternite sono nate e altre hanno trovato rinnovate energie.
Questo rinnovamento del sufismo contemporaneo merita di essere approfondito, ed è per questo che la Fondazione Cini, in collaborazione con Mark Sedgwick (Università d’Aarhus) ha deciso di organizzare questa conferenza. Le tematiche che affronteremo durante la conferenza riguardano le nuove forme teologiche sufi, con particolare attenzione alla relazione con l’Altro; le politiche del sufismo; e l’influenza culturale e religiosa sulle società. Il secondo obiettivo di questa conferenza è far conoscere alla società civile cosa sono il sufismo e l’Islam. A tale scopo la Fondazione inviterà Khaled Bentounes, maestro sufi della confraternita Alawiyya, che parlerà del rapporto tra Islam e sufismo
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