Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia Archives - Pagina 43 di 55 - Fondazione Giorgio Cini

Decima Conferenza Mondiale ‘Il Futuro della Scienza’ Lo sradicamento della fame

L’accesso a cibo e acqua sono considerati diritti universali dalla Carta dei Diritti Umani della Nazioni Unite. Eppure oltre un miliardo di persone sulla Terra non ha accesso ad acqua pulita e soffre di denutrizione. La scarsità di cibo è la causa della maggior parte delle morti al mondo per malattia; la lotta per l’approvvigionamento a fonti di acqua pulita è una delle maggiori cause di conflitti armati. Di contro, le nazioni ricche del pianeta, che rappresentano una piccola parte dell’umanità, si trovano ad affrontare l’altro lato della medaglia della malnutrizione: l’eccesso di cibo e lo sviluppo dell’obesità, diventata una vera e propria epidemia con gravi conseguenze sulla salute. Con l’aumentare della popolazione mondiale, la risoluzione di questi problemi e una più equilibrata ridistribuzione delle risorse alimentari non è solo un imperativo morale, ma rappresenta l’unica strada per uno sviluppo sostenibile e per la sicurezza a livello
mondiale. La scienza e la tecnologia, se utilizzate con saggezza, possono apportare contributi essenziali alla via della risoluzione, guidando l’implementazione di soluzioni per assicurare a tutti sufficienti cibo e acqua pulita.

Questi i temi della decima edizione di The Future of Science – Conferenza Mondiale promossa da Fondazione Umberto Veronesi, Fondazione Giorgio Cini e Fondazione Tronchetti Provera – che verranno discussi da eccellenti relatori, competenti in diverse aree: cambiamenti climatici e desertificazione, agricoltura sostenibile, aumento esponenziale nel consumo di cibi di origine animale e patologie correlate (ad esempio diabete, obesità e malattie cardiovascolari), sicurezza e salute alimentare, ingegneria genetica e piante, implicazioni economiche, etiche e politiche.

Libri a San Giorgio

#storiadivenezia
15 settembre ore 17

La serie di incontri dedicati alle novità editoriale della Fondazione si apre il 15 settembre con gli ultimi numeri di «Studi Veneziani», la prestigiosa rivista curata dall’Istituto per la Storia della Società e dello
Stato veneziano, che propone come di consueto molti interventi sulla storia politica, culturale,
artistica veneziana e veneta tra i quali spicca l’ampio saggio di François-Xavier Leduc sulle gestioni
patrimoniali dell’aristocrazia veneziana dal Trecento in poi.

Presentano Giuseppe Gullino e Gherardo Ortalli

Partecipano Gino Benzoni e l’editore Fabrizio Serra


#arteveneta
7 ottobre ore 17

Il 7 ottobre verrà presentato il nuovo numero di «Arte Veneta», fondata nel 1947 sotto la presidenza di Giuseppe Fiocco e la direzione scientifica di Rodolfo Pallucchini. In occasione del sessantesimo anniversario della nascita dell’Istituto di Storia dell’Arte, la rivista si propone a studiosi e lettori in una veste editoriale e grafica profondamente rinnovata, con un più ricco apparato illustrativo a colori che valorizza ulteriormente gli importanti contributi scientifici ospitati, con una rosa di argomenti che vanno dal Trecento al Settecento, comprendendo anche la presentazione di importanti inediti. Novità della nuova annata è la pubblicazione dell’e-book della Bibliografia dell’arte veneta, scaricabile gratuitamente.


#teatro
29 ottobre ore 17
Infine il 29 ottobre sarà la volta di Luigi Squarzina. Studioso, drammaturgo e regista teatrale, Atti del Convegno Internazionale di Studi tenutosi presso la Fondazione Giorgio Cini il 4-6 ottobre 2012 in collaborazione con l’Accademia Nazionale dei Lincei. A quattro anni dalla scomparsa, i contributi qui raccolti offrono un’occasione per ricordare la figura artistica e l’opera di Luigi Squarzina nei suoi molteplici aspetti.

Presentano Carmelo Alberto e Pier Luigi Pizzi

Partecipa Maria Ida Biggi

Incontri in Fototeca

L’iniziativa Incontri in Fototeca. I Fondi fotografici dell’Istituto di Storia dell’Arte mira a coinvolgere specialisti della materia e storici dell’arte, ma non solo, nella conoscenza delle raccolte fotografiche e delle personalità che le hanno costituite.

Giovedì 18 settembre Lionello Puppi terrà una conferenza dal titolo Raimond van Marle: uno storico dell’arte geniale e scomodo, dedicata alla raccolta fotografica Van Marle-Ventura appartenuta all’illustre storico dell’arte olandese, autore dell’opera The Development of the Italian Schools of Painting. 

 Il ciclo di incontri sulle raccolte fotografiche conservate presso la Fototeca proseguirà, con appuntamento mensile, fino a dicembre  nell’ambito delle iniziative promosse in occasione del sessantesimo anniversario della nascita dell’Istituto di Storia dell’Arte.

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
Biblioteca del Longhena
18 settembre ore 16:30

 

 

Cantastorie e contastorie in Cina

Questo convegno, che prosegue e sviluppa la serie di incontri e spettacoli sulla musica cinese che l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati promuove da alcuni anni in collaborazione con CHIME (Foundation for Chinese Music Research di Leida), il Dipartimento di Studi sull’Africa e Asia Mediterranea dell’Università Ca’ Foscari Venezia e l’Istituto Confucio, riunirà alcuni tra i massimi esperti internazionali per discutere il tema della tradizione dei cantastorie in Cina, presentando ricerche in ambito storico, musicologico, e degli studi di letteratura orale.

Il programma del convegno sarà variegato e ricco di attrattive, performance, letture di approfondimento sui molteplici aspetti delle arti performative narrative cinesi.

Con questa iniziativa si intende creare l’occasione per un intenso incontro tra Oriente e Occidente, mettendo a confronto giovani artisti e interpreti senior, e tra studiosi e performer delle antiche arti narrative, riducendo la distanza tra le realtà della ricerca accademica e le arti performative e promuovendone una reciproca conoscenza e uno scambio proficuo.

Oltre a riunire i maggiori specialisti sul tema, arriveranno in Italia i più grandi interpreti di questa antica arte, per rappresentare una vasta gamma di repertori: tradizionali, moderni, rurali, urbani, della Cina settentrionale e meridionale. Saranno presenti tre artisti della narrazione senior provenienti dalla città di Yangzhou, Ma Wei, Ren Dekun (raccontastorie) e Shen Zhifeng (cantastorie). Inoltre, si esibirà il duo di cantastorie composto da Gao Bowen e Lu Jinhua da Shanghai, specializzati nel genere narrativo detto Suzhou tanci, e Dai Xiaolian, interprete della cetra classica cinese, il qin, da Shanghai, che sperimenterà un accompagnamento dei cantanti tanci, su canzoni qin. Per l’occasione, si esibirà anche l’astro nascente Cai Yayi di Quanzhou: una cantante di nanguan o nanyin, struggenti ballate d’amore tipiche della Cina meridionale. Infine, per controbilanciare, è stato invitato uno dei più grandi raccontastorie della tradizione europea: Abbi Patrix, dalla Maison de la conte di Parigi.

I curatori scientifici del Convegno sono Frank Kouwenhoven, direttore di CHIME, e Vibeke Bordhal, del Nordic Institute of Asian Studies (Danimarca).

Il convegno ed alcune performance si terranno sull’Isola di San Giorgio Maggiore, una serata aperta al pubblico verrà invece organizzata presso l’Auditorium Santa Margherita, Venezia.

Scarica il programma

Per ulteriori informazioni: musica.comparata@cini.it

I Dialoghi di San Giorgio. BIBLIOTECHNICA. Digital Arts, Philology, and Knowledge Worlds

Il Dialogo di San Giorgio sarà inaugurato da un evento speciale, lunedì 8 settembre alle ore 18, che proporrà un intreccio di musica e letture sul tema della biblioteca come labirinto e l’ibridazione dei generi.

Nella cornice della Nuova Biblioteca della Manica Lunga, RepertorioZero eseguirà Black Angels di George Crumb, per quartetto d’archi amplificato, e Alberto Onofrietti leggerà La biblioteca di Babele di Jorge Luis Borges.

 

Lunedì 8 settembre 2014, ore 18.00
Nuova Manica Lunga, Fondazione Giorgio Cini, Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia

Pasquale Gagliardi
Presentazione de I Dialoghi

RepertorioZero
Black Angels di George Crumb

Alberto Onofrietti
Letture tratte da La biblioteca di Babele di Jorge Luis Borges

I posti per assistere a questo esclusivo evento
sono limitati.
Per partecipare è necessario prenotare inviando una mail a info@cini.it con indicati i nomi dei partecipanti (massimo 2 partecipanti per e-mail) entro giovedì 4
settembre.
Riceverete una mail di conferma da stampare e presentare all’ingresso.

 

SCARICA IL PROGRAMMA COMPLETO DE I DIALOGHI

 

BIBLIOTECHNICA. Digital Arts, Philology, and Knowledge Worlds

9-11 settembre
Isola di San Giorgio

Gli attuali sistemi di conoscenza stanno profondamente cambiando nei contenuti, nella forma e nelle ubicazioni. Nuovi settori emergono mentre settori tradizionali scompaiono o ri-appaiono in ricombinazioni di discipline. Antichi manoscritti e pubblicazioni accademiche recentissime, così come oggetti e artefatti provenienti dai luoghi e dai periodi più disparati, sono arricchiti da metadati e resi studiabili, elaborabili e accessibili a distanza. Centri di apprendimento del sud e dell’est del mondo si espandono ridefinendo gerarchie consolidate di ricerca e di competenza.

La Fondazione Giorgio Cini propone un ‘dialogo’, che si terrà dall’9 all’11 settembre sull’Isola di San Giorgio a Venezia, per approfondire questioni cruciali riguardanti l’organizzazione della conoscenza nel presente, nel passato e nel futuro. La discussione si concentrerà su alcuni ambiti in cui tali tensioni si sono manifestate e continueranno a manifestarsi: la biblioteca, l’archivio di storia dell’arte e le tecniche della filologia.

 

In tempi di crisi, le interconnessioni tra il contenuto della conoscenza e i modi in cui essa viene prodotta e organizzata sono sottoposte a un’indagine accurata e a una pressione senza precedenti. Diagnosi e prognosi delle crisi attuali sono messe ampiamente in discussione. Alcuni affermano che forme di conoscenza innovative e sperimentali sono ostacolate come non mai dall’insistenza rigida e ostinata sulla specializzazione disciplinare, altri sostengono che la formazione e la competenza disciplinari sono seriamente minacciate dal nozionismo approssimativo insito nell’interdisciplinarità e nel populismo para-accademico. Questa tesi trova riscontro tanto nelle indisciplinate pagine di commenti alle pubblicazioni online quanto nelle preoccupazioni relative alle pressioni commerciali e alle pratiche monopolistiche dell’editoria accademica.

 

Inoltre, è ampiamente riconosciuto che i modelli di conoscenza occidentali consolidati e le loro istituzioni — accademie, università, musei e archivi — sono ormai del tutto inadeguati in quanto fonti di conoscenza originale e devono essere almeno integrati, quando non sostituiti in toto, da forme di organizzazione sperimentale senza precedenti. Queste possono essere transnazionali, transdisciplinari, aperte alla condivisione o adattabili ai cambiamenti, e spaziare dalle piattaforme di partecipazione fondate sul web ai poli di eccellenza o agli istituti di studi avanzati. Al tempo stesso, è di estrema importanza che forme tradizionali di conoscenza – molte delle quali, come viene ammesso da un numero crescente di studiosi, hanno precedenti estranei alla cultura occidentale o derivano da una serie di precedenti classici diversi – vengano rafforzate, se non addirittura salvate, dalle più recenti modalità di immagazzinamento, recupero e organizzazione della conoscenza. Ad esempio, molti prevedono che le tecnologie digitali resusciteranno la biblioteca, il museo e l’archivio come sistemi vitali di conoscenza.

 

La biblioteca come istituzione e discipline quali la filologia e la storia dell’arte rappresentano esempi illuminanti attraverso i quali esplorare questi temi generali. La storia della biblioteca all’interno di differenti sfere e tradizioni culturali è strettamente collegata alle forme di conoscenza proprie di quelle culture e ai loro sviluppi. Possiamo chiederci come le biblioteche hanno incarnato, oppure trasformato, l’organizzazione disciplinare, come hanno irrigidito i sistemi di conoscenza o fornito risorse per un loro scambio reciproco e una loro sovversione radicale. Discipline quali la filologia, caratterizzata da un’estrema attenzione al recupero delle fonti originali e all’identificazione degli autori, e la storia dell’arte, coinvolta tradizionalmente in questioni di attribuzione, ma anche di erudizione e conservazione, sono da tempo intimamente associate all’istituto della biblioteca. Entrambe, avvalendosi di molteplici modalità sensoriali, hanno sviluppato un elaborato apparato materiale e discipline estremamente specializzate al fine di ricostruire mondi perduti e remoti. Entrambe sono attualmente in corso di trasformazione e di re-invenzione. Il nostro dialogo indagherà il modo in cui nuove tecnologie della conoscenza, quali l’accesso e l’archiviazione digitali, e nuove geografie della conoscenza, quali quelle implicate da forme istituzionali esterne alla tradizione occidentale o dal rifiorire di forme originate da più antichi sistemi di conoscenza, incidono oggi su tali discipline che si fondano sulla biblioteca e possono incidere sul loro sviluppo futuro.

 

La Fondazione Giorgio Cini, situata sull’Isola di San Giorgio, è un luogo ideale in cui esplorare queste questioni. Al tempo stesso magnifico ritiro adatto a ricerche approfondite e ad ampio raggio, ma anche biblioteca, museo d’arte e snodo accademico globale, San Giorgio intrattiene legami con la museologia, la curatela e le molteplici discipline in cui si declinano la storia dell’arte e gli studi culturali. San Giorgio mantiene inoltre vivo il tradizionale ruolo di Venezia quale divulgatrice e tramite tra culture diverse, nonché centro per l’innovazione, la circolazione e la conservazione di oggetti e idee.

 

Partecipano: Murtha Baca, Luca Massimo Barbero, Matthew Battles, Geoffrey C. Bowker, Gregory Crane, Ann-Sophie Lehmann, Glenn W. Most, Aihwa Ong, Ruth Padel, Filippomaria Pontani, Dagmar Schäfer, Simon Schaffer, John Tresch, Stéphane Van Damme.

THE COMPOSER’S MAILBOX

Documenti dagli archivi musicali della Fondazione Giorgio Cini

a cura di Angela Carone e Francisco Rocca

Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia
Fondazione Giorgio Cini
SALETTA ESPOSITIVA della Nuova Manica Lunga

27 giugno – 31 luglio 2014

ORARI DI APERTURA
dal lunedì a venerdì, ore 9.00 – 16.30
(per gli utenti della Manica Lunga)
sabato e domenica, ore 10.00 – 16.00*

 

Visita della mostra
per i partecipanti al convegno:
Sabato 28 giugno 2014, ore 18.00

 

* Il sabato e la domenica l’accesso è consentito solo tramite
le visite guidate alla Fondazione.

 

Scarica il flyer

 

 

Incontri in Fototeca. I Fondi Fotografici dell’Istituto di Storia dell’Arte

L’Istituto di Storia dell’Arte inaugura un ciclo di conversazioni con storici dell’arte e specialisti della materia per parlare delle raccolte fotografiche conservate nei propri archivi e degli studiosi che le hanno costituite.

L’avvio della serie di incontri è affidato al prof. Anchise Tempestini con una conferenza dal titolo Appunti sull’origine degli archivi fotografici e delle fototeche di storia dell’arte.

Giovedì 26 giugno alle ore 16.30
Venezia, Nuova Manica Lunga.

Anchise Tempestini

Anchise Tempestini ha studiato all’Università di Firenze: dal 1967 all’inizio del 2003 ha lavorato presso la fototeca del Kunsthistorisches Institut di Firenze. Dal 1971 al 2010 è stato professore ospite in Università e Accademie a Aix-en-Provence, St. Andrews, Helsinki, Cracovia, Praga, Lubiana, Salzburg, Verona, Siena, Istanbul. Fa parte della Società di Studi Trentini di Scienze Storiche di Trento, della Società Filologica Friulana di Udine, dell’Accademia Raffaello di Urbino. Oggi collabora con la Fondazione Roberto Longhi di Firenze, Villa I Tatti (Harvard University) a Fiesole, il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi a Firenze e la Fondazione Giorgio Cini di Venezia.

 

In Cambogia. Fotografie dall’Archivio Tiziano Terzani

9 maggio – 2 giugno 2014
Nuova Manica Lunga, Isola di San Giorgio Maggiore

In occasione della giornata di studi Ricostruire la Cambogia dopo i Khmer Rossi. L’esperienza di vita e di lavoro di Onesta Carpenè , il 9 maggio negli spazi espositivi della Manica Lunga, cuore del complesso bibliotecario della Fondazione, inaugura la mostra In Cambogia. Fotografie dall’Archivio Tiziano Terzani, a cura di Angela Terzani Staude e Giulia Martini, organizzata e allestita in collaborazione con il Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate della Fondazione Giorgio Cini.

La mostra comprende ventisei stampe fotografiche originali, una ventina di riproduzioni da negativi, provini autentici e alcuni documenti tra dattiloscritti ed estratti stampa dell’epoca.

Il progetto nasce in circostanze particolari: grazie ad Angela Staude, vedova Terzani, è in fase di definizione la donazione dell’Archivio di Tiziano Terzani. La Fondazione ha già ricevuto la cospicua Biblioteca di interesse orientale, ricca di circa 6000 volumi. L’Archivio è costituito da un’importante raccolta di materiali eterogenei, fondamentali per poter conoscere un mondo intensamente toccato dai grandi cambiamenti storici nel XX secolo.

La selezione di immagini e documenti presentata all’interno della mostra riassume una parte di quanto prodotto da Terzani durante il viaggio in Cambogia del 1980.

I reportage dalla Cambogia del giornalista fiorentino, che nel 1972 arriva a East of Aden come corrispondente di guerra per il settimanale tedesco Der Spiegel,  coprono un arco di circa 25 anni, dall’inizio dei Settanta fino agli anni Novanta del secolo scorso. Questi documenti scandiscono tutti i capitoli della tragedia cambogiana: il colpo di stato contro Sihanouk, i bombardamenti americani, la guerra civile, i crimini di Pol Pot, la confusa e ingovernabile migrazione dei profughi, la liberazione vietnamita, il fallimento delle Nazioni Unite.

Tra le varie occasioni in cui Terzani visita la Cambogia per realizzare i suoi dispacci, il viaggio del 1980, oggetto del lungo reportage “Sento ancora le urla nella notte” pubblicato da Der Spiegel nell’aprile dello stesso anno, è sicuramente il più significativo: un’esperienza drammatica, che lo spingerà più tardi a scrivere “quanto ci eravamo sbagliati”.

Dopo aver riportato le prime testimonianze sulla tempesta polpottiana attraverso i racconti dei rifugiati che cercavano di passare il confine tra Cambogia e Thailandia, nel marzo del 1980 Terzani riesce finalmente a entrare nel paese, per vedere con i propri  occhi “quel tanto di orrore” che solo la realtà riserva. Tre settimane, 1500 chilometri percorsi e 19 province visitate. Quello che Terzani attraversa non è solo un paese sfigurato dalla guerra che pure conserva sempre la grande vivacità respirata negli anni Settanta. Non sopravvivono che “i fantasmi” e “gli scheletri delle cose” rimasti dopo le distruzioni.

Nelle fotografie della mostra emerge il racconto di una precisa e terribile testimonianza, già resa nota a parole e qui riproposta attraverso gli occhi e l’obbiettivo di Tiziano Terzani.


Breve cronologia cambogiana

da Fantasmi. Dispacci dalla Cambogia, di Tiziano Terzani (Longanesi) 

1953 La Cambogia ottiene l’indipendenza dalla Francia sotto il re Norodom Sihanouk
1963 Khieu Samphan e Saloth Sar, il futuro Pol Pot, si danno alla macchia e formano il movimento comunista clandestino dei Khmer Rossi
1965 Le prime truppe americane arrivano in Sud Vietnam. Sihanouk rompe le relazioni con gli Usa
1969 Gli americani bombardano segretamente i “santuari” dei comunisti vietnamiti all’interno della Cambogia
1970 18 marzo. Il generale Lol Non, sostenuto dalla Cia, rovescia Sihanouk e prende il potere a Phnom Penh. I comunisti vietnamiti invadono la Cambogia, inseguiti dalle truppe americane. Fine della neutralità cambogiana. Sihanouk, in esilio a Pechino, si mette a capo del Fronte unito di Sihanoukisti, Khmer Rossi e nazionalisti repubblicani (Funk)
1973 Gennaio. Accordi di Parigi. Nord Vietnam e Usa s’impegnano a cessare tutte le attività militari in Cambogia. Un mese dopo, entrambi violano gli accordi. Primi arruolamenti di giovani contadini nell’armata rivoluzionaria dei Khmer Rossi
1973 15 agosto. Fine dei bombardamenti americani. I Khmer Rossi sono in grado di combattere senza l’aiuto dei vietnamiti contro le truppe di Lol Non
1975 17 aprile. I Khmer Rossi conquistano Phnom Penh. Evacuazione delle città. Inizio delle epurazioni e dei massacri.
1976 Fondazione della Kampuchea Democratica, presidente Khieu Samphan e Primo ministro Pol Pot
1979 7 gennaio. I vietnamiti invadono la Cambogia e conquistano Phnom Penh. Formazione di un governo pro-vietnamita sotto Heng Samrin, ex khmer rosso della Zona orientale. I leader Khmer Rossi, sostenuti da Cina e Usa, si insediano con i loro fedeli nelle zone al confine con la Thailandia e lanciano una nuova guerriglia contro l’esercito di occupazione vietnamita
1985 Hun Sen, ex capo di un reggimento khmer rosso, diventa primo ministro
1989 Il Vietnam ritira il suo esercito dalla Cambogia
1991 Conferenza di Parigi. Creazione dell’Autorità transitoria delle Nazioni Unite per la Cambogia (Untac)
1993 Maggio. Elezioni. Sihanouk viene proclamato re, Hun Sen e Ranariddh nominati Primi ministri alla pari
1997 Colpo di Stato di Hun Sen: passa a capo del governo cambogiano
1998 Aprile. Pol Pot muore in un villaggio vicino alla frontiera thailandese
2003 L’Onu e il governo cambogiano di Hun Sen si accordano sulla creazione di un tribunale internazionale che giudicherà i principali responsabili khmer rossi per crimini contro l’umanità

 

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Libri a san Giorgio | Scultura nei giardini delle ville venete. Il territorio vicentino

Per la rassegna delle novità editoriali Libri a San Giorgio verrà presentato martedì 10 giugno alle ore 17.30 il volume promosso dalla Fondazione Giorgio Cini e dall’Istituto Regionale per le Ville Venete con il sostegno della Fondazione Giuseppe RoiScultura nei giardini delle ville venete. Il territorio vicentino di Monica De Vincenti, Marsilio Editori, Venezia, 2014.

Il catalogo illustra, attraverso un denso saggio introduttivo a cui segue l’esame di quasi un centinaio di cicli scultorei, uno dei capitoli più ricchi e interessanti ma meno indagati dell’arte veneta: la statuaria da giardino, un genere che trova nel territorio di Vicenza un punto di partenza quasi obbligato poiché soprattutto in quest’area si realizzò l’età d’oro della villa veneta. Qui, inoltre, si trovano le cave delle pietre calcaree con cui venne realizzata la stragrande maggioranza delle opere; e qui, infine, operarono con continuità alcuni degli scultori italiani più importanti, come gli Albanese e, soprattutto, i Marinali. Artisti che, insieme ad altre personalità, anche meno note, emerse dalla ricerca, hanno saputo dar vita ad una ‘galleria’ di straordinaria consistenza quantitativa ed estetica.

Presentano il volume Margherita Azzi Visentini e Matteo Ceriana

Partecipano Giuliana Fontanella,  Presidente dell’Istituto Regionale per le Ville Venete e l’autrice.

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
10 giugno ore 17.30

Seguirà cocktail nel parco della Fondazione Giorgio Cini

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Le composizioni in lingua persiana alla corte ottomana

CONCERTO DI MUSICA OTTOMANA
Sabato 12 aprile, ore 18
Fondazione Giorgio Cini

Ensemble Birun 2014

Kudsi Erguner, direzione artistica
Michalis Cholevas, viella yayli tanbur
Giovanni De Zorzi, flauto ney
Canfeza Gunduz, violino keman
Nektaria Manana, liuto a manico corto ‘ud
Yasar Musaoglu, cetra su tavola kanun
Berk Ozcam, voce; Sepideh Raissadat, voce
Ruven Ruppik, percussioni

Iniziativa realizzata con il sostegno di Eni.
Il Corcerto è il momento conclusivo di Bîrûn. Seminari di musica ottomana. Le composizioni in lingua persiana alla corte ottomana

Per maggiori informazioni:
Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati
Segreteria
tel. +39 041 2710357
e-mail musica.comparata@cini.it