Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia Archives - Pagina 45 di 55 - Fondazione Giorgio Cini

Musica ottomana Bîrûn. Le composizioni in lingua persiana alla corte ottomana

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza la terza edizione di Bîrûn, un ciclo di seminari di alta formazione in musica classica ottomana, diretti dal Maestro Kudsi Erguner, rivolti a musicisti professionisti e semi professionisti. Il termine Bîrûn fa riferimento a quella che un tempo era la scuola per i musicisti di corte. Con questo seminario diretto da Kudsi Erguner, che per il 2014 ha scelto come tema Le composizioni in lingua persiana alla corte ottomana, ci si propone di far diventare San Giorgio un centro di elaborazione culturale e riflessione sull’eredità musicale dell’Impero ottomano nel bacino mediterraneo.
Un gruppo di borsisti specializzati in diversi strumenti (ney, ûd, tanbûr, kanûn, kemençe, percussioni, voce) approfondirà nel corso della settimana lo studio delle opere in lingua persiana composte da poeti persiani, ottomani e da diversi sultani della corte ottomana.

La lingua persiana era la lingua letteraria dell’area ed era abitualmente usata dai compositori della tradizione musicale colta.

Il seminario si concluderà con un concerto dei borsisti diretti da Kudsi  Erguner, il 12 aprile alle ore 18.00 dal quale verrà tratto un CD pubblicato da Nota Edizioni.
Bîrûn sarà preceduto anche quest’anno da un “Preludio a Bîrûn”, giornata di studi organizzata da Giovanni De Zorzi presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.Gli eventi dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati sono resi possibili grazie al contributo di Eni.

Teatro in carcere

Il progetto teatrale “Passi Sospesi”  negli Istituti Penitenziari di Venezia.  Esperienze, metodologie, riflessioni.

Giovedì 27 marzo, in occasione della Giornata Mondiale del Teatro, si terrà preso la sala Barbantini della Fondazione Giorgio Cini di Venezia un incontro pubblico dedicato al progetto teatrale “Passi Sospesi” negli Istituti Penitenziari di Venezia, Casa di Reclusione Femminile di Giudecca, Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore di Venezia e Casa Circondariale SAT di Giudecca.

L’incontro è promosso dal Centro Studi per la Ricerca documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo, in collaborazione con Balamòs Teatro e il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, a cura di Maria Ida Biggi e Paolo Puppa.

Sarà un’occasione per riflettere sul ruolo del teatro in carcere e capire come la città possa contribuire al percorso rieducativo.

Scarica la locandina


Ore 10 Riflessioni teoriche

Interventi di Gerardo Guccini, Fernando Marchiori, Andrea Porcheddu, Paolo Puppa, Cristina Valenti

Ore 15,30 Presentazione dell’esperienza veneziana

del progetto teatrale “Passi Sospesi”  di Balamòs Teatro

Proiezione delle fotografie di  Andrea Casale e del video di Marco Valentini con introduzione di Michalis Traitsis di Balamòs Teatro, responsabile del progetto.

Interventi di Caterina Barone, Maria Ida Biggi, Fabio Cavalli, Fabio Mangolini, Valeria Ottolenghi, Daniele Seragnoli.

Saranno presenti le Autorità coinvolte nel progetto

Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro e responsabile del progetto “Passi Sospesi” ha ricevuto ad Aprile del 2013 l’encomio da parte della Presidenza della Repubblica e a Novembre 2013 il premio dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro per il progetto teatrale “Passi Sospesi” negli Istituti Penitenziari di Venezia.

Saranno invitati ad intervenire:

Presidente del Teatro Stabile del Veneto

Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Venezia

Provveditore Amministrazione Penitenziaria del Veneto

Direttore Casa di Reclusione Femminile di Giudecca

Direttore Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore di Venezia

Assessore ai Servizi Sociali della Regione Veneto

Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Venezia

Direttore organizzativo della Biennale di Venezia Teatro e Cinema

Direttore Centro Teatro Universitario di Ferrara

Associazione Nazionale dei Critici di Teatro

Presidente Coordinamento Nazionale di Teatro in Carcere

 

Il paesaggio sonoro del cinema italiano: 1945 – 1975

Il seminario, organizzato dall’Istituto per la Musica, si colloca nell’area di ricerca L’esperienza audiovisiva, e rappresenta il primo passo di un ampio progetto sulla musica per il cinema e la televisione scritta dai compositori italiani nella seconda metà del XX secolo.

Otto relatori presenteranno di fronte ad altrettanti discussants i primi risultati delle loro indagini sul “paesaggio sonoro” del cinema italiano negli anni1945-975.
Gli interventi sono dedicati ai rapporti della musica cinematografica con il teatro d’opera (Matteo Giuggioli e Gaia Varon), la popular music (Luca Bandirali e Alessandro Bratus), la musica folk (Ilario Meandri e Grazia Tuzi) e la composizione sperimentale (Maurizio Corbella e Giovanni De Mezzo). Emilio Sala e Fabrizio Borin, Serena Facci e Massimo Locatelli, Maurizio Agamennone e Antioco Floris, Veniero Rizzardi e Manlio Piva interverranno come discussants delle quattro sessioni.
Il seminario sarà preceduto da due conferenze, che avranno luogo il 28 febbraio dalle ore 15, in cui i coordinatori presenteranno due lavori in corso di stampa: Gianmario Borio, Il sistema simbolico di East of Eden. Osservazioni analitiche sul film di Elia Kazan con musica di Leonard Rosenman; Roberto Calabretto, Luigi Nono e il cinema. Appunti per una riflessione.

Omaggio a Richard Wagner 2014.

In memoria di Bruno Visentini già Presidente della Fondazione Giorgio Cini nel centenario della nascita.

13 febbraio ore 17 Sala degli Arazzi della Fondazione Giorgio Cini

Associazione Richard Wagner di Venezia 

Recital del pianista, DARIO BONUCCELLI

Le Opere per Pianoforte di Richard Wagner

in collaborazione con i soci fondatori la Fondazione Giorgio Cini e la Fondazione Teatro La Fenice.

Ingresso per invito fino ad esaurimento dei posti da ritirare presso i soci fondatori Fondazione Giorgio Cini, Fondazione Teatro La Fenice, Ateneo Veneto, Conservatorio B. Marcello, Fondazione Amici della Fenice, Associazione Culturale Italo-Tedesca.

Tomaso Buzzi, protagonista di un gusto italiano moderno

Nell’immagine Coppa delle Mani, paste vitree policrome e foglia d’oro. Disegno Buzzi per Venini (1932-1934)


Convegno internazionale di studi

 

Venezia, Fondazione Giorgio Cini
21 febbraio 2014

La prima iniziativa dell’Istituto di Storia dell’Arte del 2014, anno in cui si celebrano i 60 anni della sua costituzione, è un convegno di studi per ricordare il grande architetto-designer del secolo scorso

In vista della mostra dedicata al grande architetto, promossa da  Le Stanze del Vetro e prevista per il prossimo settembre nell’Isola di San Giorgio, lIstituto di Storia dell’Arte, attraverso il proprio Centro Studi del Vetro, curerà un convegno internazionale di studi su Tomaso Buzzi, in occasione del quale la figura dell’artista che operò per Venini  nei primi anni trenta sarà indagata nei suoi vari aspetti e inserita nel suo contesto storico. Il convegno anticiperà l’appuntamento espositivo autunnale de Le Stanze del Vetro: Tomaso Buzzi alla Venini a cura di Marino Barovier (14 settembre 2014 – 11 gennaio 2015) della quale costituisce un’integrazione scientifica. La mostra riguarderà i lavori di Buzzi per la vetreria muranese con la quale collaborò tra il 1932 e il 1933.

L’incontro richiamerà a San Giorgio Maggiore studiosi ed esperti per approfondire la complessa e articolata personalità di Buzzi, a cui sarà dedicata anche la mostra autunnale de Le Stanze del Vetro, Tomaso Buzzi alla Venini.

Insieme a Gio Ponti, di cui fu amico e collaboratore, Tomaso Buzzi, è stato uno dei più importanti creatori del gusto italiano degli anni ’30 e ‘40 del secolo scorso, dando inizio a un vero e proprio standard imitato da molti negli anni seguenti. Architetto, designer, arredatore d’interni, oltre che collaboratore della rivista Domus, lavorò per le figure più importanti della grande aristocrazia del nostro Paese: Volpi, Cini, Visconti, solo per citarne alcuni. Suoi sono ad esempio gli interventi a Villa Necchi Campiglio a Milano, recentemente restaurata dal FAI, alla palladiana Villa Maser a Treviso, a Venezia a Palazzo Papadopoli, Palazzo Labia e Palazzo Cini a San Vio, dove eseguì due piccoli ma significativi interventi tra il ‘56 e il ‘58: la creazione della graziosa stanza ovale in stile rococò e l’aggiunta della scala a chiocciola.

La sessione mattutina del convegno, presieduta da Valerio Terraroli (Università di Verona), inizierà con le relazioni di: Marco Solari, nipote dell’artista, il quale traccerà il percorso onirico fatto di musica e colori che portò Tomaso Buzzi ad acquistare nel 1956 e poi modificare, come una sorta di ‘città ideale’, “la Scarzuola”, un convento con annessa chiesa del Duecento a Montegabbione (Terni); Lucia Borromeo (FAI – Fondo Ambiente Italiano) che spiegherà gli interventi di Buzzi a Villa Necchi Campiglio a Milano, avvenuti nel 1938, tre anni dopo la progettazione della villa a firma di Piero Portaluppi, mentre Roberto Dulio e Cecilia Rostagni (Politecnico di Milano) ricorderanno il gusto di Buzzi e Ponti nella celebre rivista Domus. Elena Pontiggia (Accademia di Brera, Milano) approfondirà poi la Milano delle grandi mostre degli anni Trenta alle quali Buzzi fu presente; Alberto Anselmi (IUAV, Venezia) focalizzerà la sua indagine sulla città di Roma ed Elena Portinari (Ca’ Foscari, Venezia), concludendo la mattinata, porrà l’attenzione su Buzzi e Venezia.

Il pomeriggio, presieduto da Lucia Borromeo, si aprirà con un altro intervento a due voci: Irene de Guttry e Maria Paola Maino (Archivi Arte Applicate, Roma) indagheranno l’attività di arredatore e il mondo della ceramica di Tomaso Buzzi. Giovanna D’Amia (Politecnico di Milano) ragionerà sulla Valtellina di Buzzi (nato a Sondrio il 30 settembre 1900). Paola Tognon (IULM, Milano) si soffermerà sull’Ideario di Buzzi, tra vetro e pietra, ceramica e legno, antico e moderno; Alberto Giorgio Cassani (Accademia di Belle Arti, Venezia), autore della fortunata monografia su Buzzi, approfondirà la vocazione teatrale dell’architetto. Chiuderà la giornata di studi l’intervento di Valerio Terraroli relativo al delicato rapporto tra Buzzi e Ponti che, in un primo momento amichevole e proficuo, giungerà, in seguito, a una rottura insanabile.


PROGRAMMA

Ore 9.30 Apertura del convegno

Saluto di Luca Massimo Barbero, direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini

Intervento di Marino Barovier, curatore della mostra Tomaso Buzzi alla Venini (Le Stanze del Vetro, 14 settembre 2014 – 11 gennaio 2015)

Presiede Valerio Terraroli

Marco Solari, Musica e colori pietrificati

Lucia Borromeo, Dalla serliana alla console: l’intervento di Tomaso Buzzi a Villa Necchi Campiglio. Milano 1938-1957

Roberto Dulio – Cecilia Rostagni, La “Domus” di Buzzi e Ponti

Elena Pontiggia, Buzzi e le grandi mostre milanesi degli anni Trenta

Alberto Anselmi, Tomaso Buzzi e Venini: clienti e committenti

Stefania Portinari, Tomaso Buzzi, osservatore e allestitore delle arti decorative tra Milano e Venezia 

ore 15.00

Presiede Lucia Borromeo

Irene De Guttry – Maria Paola Maino, Il talento poliedrico di Tomaso Buzzi

Giovanna D’Amia, Tomaso Buzzi e la Valtellina: l’architettura vernacolare e la tradizione artigiana

Paola Tognon, L’ideario di Tomaso Buzzi

Alberto Giorgio Cassani, « E farmi tutto un occhio solo ». La vocazione teatrale di Tomaso Buzzi

Valerio Terraroli, Tomaso Buzzi con e versus Gio Ponti: due geniali inventori del gusto italiano moderno

 


Biografia

Nato a Sondrio il 30 settembre 1900, si laureò in architettura al Politecnico di Milano nel 1923. Dopo una prima e fondamentale fase, legata alla collaborazione con Gio Ponti per l’architettura d’interni caratterizzata da arredamenti lontani sia dal gusto déco sia dal peso novecentesco, nel 1927 con Lancia, Marelli, Venini, Chiesa e lo stesso Ponti fondò l’associazione “Labirinto”. Nel 1928, oltre a un viaggio significativo compiuto a San Paolo del Brasile, iniziò a scrivere per “Domus”, mentre tra il 1932 e il 1934 collaborò attivamente con la vetreria Venini. Animato dal motto “l’architetto è soprattutto un direttore d’orchestra”, a partire dal 1934 intraprese il ripristino e il restauro di palazzi di assoluto rilievo: dalla palladiana Villa Maser, a palazzo Papadopoli a Venezia, sino a giungere alla realizzazione in toto di villa Necchi a Nervi tra il 1953 e il 1956. Frequentò il contesto della borghesia capitolina, avendo lo studio sia a Milano sia a Roma e, in particolare, Benedetto Croce. Tra i numerosi progetti vanno segnalati Palazzo Marcoli a Roma, la villa Pacelli a Forte dei Marmi, la villa Rossi di Montelera a St. Moritz, la villa Nasi Agnelli a Cap-Ferrat, la villa Putti a Bologna e il Teatro della Cometa a Roma. A lui si deve anche la ristrutturazione dell’Ambasciata d’Italia a Tokyo e a Bangkok. A partire dal 1956 su segnalazione del marchese Paolo Misciatelli, fece acquisto a Montegabbione, presso Terni, di un convento con annessa chiesa del Duecento fondato da San Francesco, detta “La Scarzuola” che diverrà, nel corso degli anni, un laboratorio continuo al fine di creare una propria città ideale. Il 16 febbraio 1981, Tomaso Buzzi muore a Rapallo. 

La sua capacità di muoversi tra le varie forme artistiche e apportarne un nuovo contributo, ne hanno fatto un protagonista assoluto del gusto italiano moderno, ancor oggi, fonte di classica ispirazione.

 

 

Voce e Suono della preghiera 4. Il canto liturgico copto

martedì 3 dicembre, 2013 
ore 9.15 GIORNATA DI STUDI 
 
ore 18.30 CONCERTO 
Basilica di San Giorgio Maggiore
Coro “Cantor Mikhael Girgis El-Batanouny”
(Institute of the Coptic Studies, Cairo)

Ingresso libero


Come nelle prime tre edizioni (2010: Il canto liturgico armeno; 2011: Il canto bizantino in Italia fra tradizione scritta e orale; 2012: Il canto liturgico melchita), anche quest’anno il Seminario del ciclo Voce e suono  della preghiera, organizzato dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati, sarà dedicato a una tradizione musicale ecclesiastica dell’Oriente cristiano: il canto liturgico della chiesa copta. L’evento è in collaborazione con Fondazione Ugo e Olga Levi Onlus, l’Abbazia di San Giorgio Maggiore Benedicti Claustra Onlus e la Regione del Veneto.


 

1-2 dicembre 2013
Venezia, Fondazione Ugo e Olga Levi, Palazzo Giustinian Lolin

Convegno di studio

PER ROBERTO LEYDI
Canti liturgici di tradizione orale: le ricerche dell’ultimo decennio


Il termine “copto” (dal greco [Ai]gyptos) indica i cristiani d’Egitto, riuniti sotto il Patriarcato di Alessandria. Le liturgie copte si svolgono in tre lingue: il copto (antica lingua egiziana, scritta in caratteri assai simili a quelli greci, con l’aggiunta di alcuni grafemi supplementari), l’arabo e il greco-bizantino. Le origini di questa tradizione spirituale, liturgica e musicale possono essere fatte risalire ai primi secoli del cristianesimo (dal II al IV secolo). La musica copta si formò sotto l’infl uenza di diverse tradizioni: l’egiziano-faraonica e l’egiziano-demotica, l’ebraica, la greco-ellenistica, la cristiano-siriaca, la bizantina.

La musica copta viene ancora oggi trasmessa oralmente, è monodica modale, e prevede l’uso di strumenti quali il triangolo e i cimbali. Come scrive Egon Wellesz, «la musica liturgica copta di oggi è notevole per la bellezza e la ricchezza delle melodie, e possiamo affermare che essa ha raggiunto un alto grado di perfezione, soprattutto se si considera che, nonostante le persecuzioni che i copti hanno subito nel corso di più di mille anni, la loro musica ha risentito assai poco degli influssi arabi. Si può dunque concludere che essa conserva ancora oggi i segni di una grande civiltà del passato».

Al seminario parteciperanno studiosi e specialisti egiziani ed europei. Come negli anni precedenti, l’incontro si conclude con un concerto.


Program

9.15-9.30

 Giovanni Giuriati (Director of the Intercultural Institute of Compared Musical Studies of the “Cini Foundation” of Venice)

Greetings

9.30- 9.45

Girolamo Garofalo (Scientific and artistic responsible of the Study-Day)

Presentation of the Study-Day

9.45-10.15

Morcos Ghattas (Department of Coptic Music and Hymns – Institute of Coptic Studies, Cairo, Egypt)

An introductory overview: the Coptic Orthodox Church

10.15-11am

Michael Ghattas (Department of Coptic Music and Hymns – Institute of Coptic Studies, Cairo, Egypt)

Keynote: Coptic Music and Hymnography

11.30-12am

Ulrike-Rebekka Nieten (Vertreterin des Lehrstuhls Semitistik – Seminar für Semitistik und Arabistik, Berlin, Germany)

Coptic Church Music in Context: Interrelationships between the Syro-palestinian Realm and the Orbis Aethiopicus

12-12.30 Discussion

14-14.30

Séverine Gabry Thienpont (Centre de Recherche en Ethnomusicologie, Université Nanterre-Paris 10, France)

Music and identity: issues of the Coptic music transmission

14.30-15.00

Raimund Vogels (Studienzentrum Weltmusik – Hochschule für Musik un Theater, Hannover, Germany)

Sound archives between canon and preservation: the case of the Coptic Orthodox Patriarchate

15.30-16.00

Magdalena Kuhn (University of Leiden, The Netherlands)

 

Constructions and notation of Coptic melodies

16-16.30

Maria Rizzuto (University of Rome “La Sapienza”, Italy)

An audiovisual reportage of the Coptic Orthodox Holy Week in St. George Church in Rome

16.30-17

Discussion

 17-17.45

Questions and answers session with Dr. Michael Ghattas and the singers of his choir, and musical demonstrations

 18.30-19.45

EVENING CONCERT

Choir of “Cantor Mikhael Girgis El-Batanouny” for Coptic Music and Hymns

of the Institute of Coptic Studies of Cairo (Egypt), Director: Michael Ghattas

Spettacolo musicale di marionette per adulti L’après midi d’un Poète – L’amico delle crisalidi

Spettacolo musicale di marionette per adulti 

L’après midi d’un Poète “L’amico delle crisalidi”
(approccio in 10 quadri all’ambiente e agli amori di Guido Gozzano)

Riprende lo spettacolo durante il Carnevale nei giorni:

27, 28 febbraio e 3, 4 marzo

prenota 

Segreteria
tel.+39 041 2710234
fax +39 041 2710215
e-mail teatromelodramma@cini.it


Il Centro Studi per la Ricerca Documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo promuove il nuovo spettacolo del Gran Teatrino “La fede delle femmine”, inserito nella serie L’après midi d’un Poète, e dedicato quest’anno a Guido Gozzano. “L’amico delle crisalidi” è costituito da un duplice approccio, filmico e teatrale in dieci quadri, all’ambiente e ai brevi amori del Poeta. Dal rapporto sadomaso con la poetessa Amalia Guglielminetti si passa alla passione entomologica per le crisalidi e i piccoli insetti della villa il ‘Meleto’ rifugio di riposo e di pace, durante la inesorabile e lenta malattia e l’illusione di salvezza attraverso il lungo viaggio in India.

 

PEDAGOGIA DELLA SCENA IV

Un progetto per la formazione dei pedagoghi teatrali Pedagogia della scena, anno IV 

(24 settembre – 22 ottobre 2013) 

SESSIONE CONCLUSIVA DEL CORSO QUADRIENNALE DI FORMAZIONE DEI FORMATORI TEATRALI Ideato da Maurizio Schmidt e diretto da Anatolij Vasiliev


Martedì 22 ottobre 2013, Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia

15:30 – Sala Piccolo Teatro inizio conferenza stampa 

16:30 – intervallo di 30 minuti
17:00 – Sala Piccolo Teatro – inizio dimostrazione del lavoro

incontro pubblico di Presentazione del lavoro svolto a conclusione di Pedagogia della Scena IV

Saranno presenti

Anatolij Vasiliev, maestro di teatro

Maria Ida Biggi, Direttore Centro Studi Teatro, Fondazione Giorgio Cini

Fabio Achilli, Direttore Fondazione di Venezia

Renato Gatto, Direttore Didattico Accademia Teatrale Veneta

Gli Allievi Pedagoghi

A seguire e durante la giornata

Sarà possibile assistere ad un apposito programma ideato dal Maestro Anatolij Vasiliev sulle applicazioni del metodo studiato dagli  allievi di Pedagogia della Scena  – Venezia in questi quattro anni. Il programma è rivolto a studiosi, giornalisti e artisti interessati.

Per confermare la partecipazione è necessario prenotare il proprio posto, entro il 18 ottobre 2013, scrivendo a: info@accademiateatraleveneta.it.

Pedagogia della Scena, vincitore del Premio UBU nel 2012, è per la prima volta coprodotto da Fondazione di VeneziaFondazione Giorgio Cini e Accademia Teatrale Veneta.

 

Rolex Mentors and Protégé Arts Initiative

Nell’immagine Dina El Wedidi con il suo mentor Gilberto Gil


19 – 20 ottobre 2013
Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia

Musica / Architettura / Danza / Arti Figurative / Film / Letteratura / Teatro

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Scarica il programma completo.

Ingressi limitati fino ad esaurimento posti.

Sono disponibili ingressi per la seconda sessione del sabato e per l’intera giornata della domenica.

Per partecipare inviare una e-mail a rsvp@cini.it entro il 16 ottobre con indicati la data prescelta (19 o 20 ottobre) e i nomi dei partecipanti (massimo 2 partecipanti per sessione per e-mail).
Vi risponderemo con un invito da stampare e presentare all’ingresso.

 


Venezia, città da secoli votata alla promozione e cultura delle arti, è stata scelta da Rolex Mentors and Protégés Arts Initiative come sede  di un evento internazionale che riunirà artisti provenienti da diverse discipline, generazioni e nazionalità.

Lanciata oltre un decennio fa da Rolex, società svizzera leader nella produzione di orologi, allo scopo di mantenere viva la tradizionale relazione che si instaura fra maestro e apprendista e per assicurare il passaggio del patrimonio artistico mondiale da una generazione all’altra, Rolex Mentors and Protégés Arts Initiative ha selezionato Venezia come sede dell’evento celebrativo dell’edizione 2012-2013.

Alla base della scelta di Venezia si ritrova il duraturo legame esistente tra la città e l’istituzione della formazione professionale. Legame che continua ancora oggi con la trasmissione delle competenze artistiche dal maestro all’apprendista, dal padre al figlio.
Sabato 19 e domenica 20 ottobre, come parte conclusiva del lungo viaggio creativo dei sette mentori e sette protetti dell’edizione 2012-2013, la Fondazione Giorgio Cini accoglierà il lavoro di questi ultimi in occasione del Rolex Arts Weekend.

Rolex Arts Initiative coinvolge esponenti di spicco del mondo dell’arte in sette differenti discipline – architettura, danza, cinema, letteratura, musica, teatro e arti visive – e a ciascuno di essi ‘affida’ giovani talenti emergenti, spesso provenienti da differenti continenti e culture. A queste coppie di artisti viene offerta l’opportunità di collaborare liberamente durante un anno di conversazione e interazione creativa.

«Quest’anno il Rolex Arts Weekend regalerà un’esperienza memorabile per gli artisti e per un selezionato pubblico italiano e straniero. Siamo entusiasti che si tenga nel magnifico contesto della Fondazione Giorgio Cini, che abbiamo ’orgoglio di sostenere in qualità di Amici di San Giorgio, che rappresenta al massimo livello la cultura e la sua conservazione e dove i nostri ospiti potranno facilmente partecipare ai diversi eventi in un’unica ed eccezionale sede». Rebecca Irvin, responsabile dei progetti filantropici di Rolex.

L’Arts Weekend porterà l’impeccabile testimonianza del successo delle collaborazioni di mentori e protetti. I giovani protetti, spesso in collaborazione con i loro mentori, mostreranno o eseguiranno  dal vivo i propri progetti, presentando in anteprima le loro ultime creazioni e anticipando al pubblico la loro futura collocazione come nuove stelle nel firmamento dell’arte mondiale.

I differenti spazi della Fondazione Giorgio Cini saranno utilizzati per valorizzare al meglio le singole performance; la Biblioteca del Longhena, per esempio, è il luogo ideale per il dialogo fra Naomi Alderaman, protetta per la letteratura, e la sua mentore, la scrittrice canadese Margaret Atwood.
Il Cenacolo Palladiano ospiterà invece la performance solista del protetto della danza, Eduardo Fukushima, alla presenza del suo mentore, il coreografo taiwanese Lin Hwa-min.
La Sala degli Arazzi sarà scossa dalle vibrazioni musicali di Dina El Wedidi e del suo mentore, la superstar brasiliana Gilberto Gil.

Il visual artist Mateo Lòpez, proietterà la sua installazione, guidato dal suo mentore William Kentridge, nella Sala e sul Labirinto Borges. La proiezione sarà visibile anche dal Campanile dell’Abbazia di San Giorgio Maggiore, grazie alla collaborazione con la Comunità Benedettina di San Giorgio Maggiore. 

Entrambe le giornate dell’Arts Weekend si apriranno con una conversazione di dodici minuti fra un protégé e un mentore di una differente disciplina. Questo permetterà ai giovani artisti di esprimere le proprie convinzioni sull’arte e al pubblico di conoscerli anche come individui.


 

Not Vital: Nomadic Encounters

NOT VITAL: NOMADIC ENCOUNTERS

13 settembre 2013, alle ore 17:00

Fondazione Giorgio Cini, Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia

Per celebrare la chiusura della sua installazione 700 Snowballs (2001) organizzata da Le Stanze del Vetro e allestita nell’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia in concomitanza con la cinquantacinquesima edizione della Biennale Arte, l’artista svizzero Not Vital incontra il pubblico de Le Stanze del Vetro per discutere le sue esperienze con gli artigiani di tutto il mondo con il quale l’artista ha collaborato nell’arco della sua carriera e insieme ai quali ha realizzato la maggior parte delle sue opere.

Not Vital coltiva infatti un costante interesse nelle tradizioni artigianali dei molti paesi che ha visitato in occasione dei suoi frequenti viaggi: dagli artigiani Tuareg del Niger specializzati nella lavorazione dell’argento, agli artigiani del marmo di Lucca e naturalmente ai maestri vetrai di Murano, dove le 700 Sbowballs (700 palle di neve in vetro) sono state realizzate.

La conferenza è in Italiano.

Ingresso su invito fino a esaurimento posti. 
L’invito si può ritirare ritirare presso la portineria della Fondazione Giorgio Cini.