Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia – Pagina 48 – Fondazione Giorgio Cini

«A Wave of Ultra-Modern Music». Venezia e oltre

Manoscritti e documenti dagli archivi musicali della Fondazione Giorgio Cini
Giovanni Morelli in memoriam

22 marzo – 20 giugno 2013
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore, Nuova Manica Lunga, Saletta espositiva
lunedì  venerdì: 9.00 – 16
Sabato e domenica: 10.00 – 16.00*
* Il sabato e la domenica l’accesso è consentito solo tramite le visite guidate alla Fondazione

L’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini opera per la tutela e la valorizzazione di archivi del  XX e del XXI secolo, con particolare attenzione a quelli prodotti da personalità di rilievo del mondo musicale, coreutico e audiovisivo.

Le carte esposte appartengono a 8 fondi distinti sul piano archivistico, ma intersecati fra loro su quello storico-documentario. Nelle sei vetrine si alternano, secondo l’ordine degli eventi, i passaggi o le presenze sulla scena internazionale veneziana di Alfredo Casella, Gian Francesco Malipiero, Aurel Milloss, Luigi Cortese, Gino Gorini, Alberto Bruni Tedeschi, Camillo Togni e Nino Rota: dalla tappa della celebre tournée italiana di Arnold Schönberg con il Pierrot Lunaire e il Concerto per quartetto d’archi di Casella alla prima esecuzione assoluta del Gesang zur Nacht di Camillo Togni, passando per Malipiero che compone per il cinema e scrive su Stravinskij. Una polifonia della storia musicale emerge anche nei suoi tratti inconciliabili o non ancora conciliati fra la Sonata per violoncello e pianoforte di Gorini e i Cinque momenti musicali di Cortese, oppure, sorprendentemente, fra Diagramma circolare di Bruni Tedeschi e La grande guerra di Mario Monicelli. L’ultima vetrina è dedicata alle musiche di Rota per Il Padrino. 


Nell’immagine: Alfredo Casella, Concerto per quartetto d’archi, abbozzo (1923-1924). Fondazione Giorgio Cini onlus, Archivio Alfredo Casella, Quaderno 8 (MUS 46), particolare del f. 6v.

 

Fragile?

Nell’immagine: David Batchelor, Concreto (vetro 01), 2012 vetri colorati, cemento, 183 x 214 x 66 mm courtesy l’artista e Galeria Leme, Sao Paulo

Dopo il successo della mostra Carlo Scarpa. Venini 1932–1947 a cura di Marino Barovier, prorogata fino al 6 gennaio 2013, che ha totalizzato oltre 46.000 visitatori, il progetto Le Stanze del Vetro prosegue nel 2013 con due nuovi importanti appuntamenti espositivi: il primo sarà Fragile? a cura di Mario Codognato, mentre a fine estate è in programma una mostra monografica a cura di Marino Barovier dedicata alle creazioni del celebre artista Napoleone Martinuzzi per la vetreria Venini tra il 1925 e il 1932.

L’8 aprile 2013 apre al pubblico sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia Fragile? a cura di Mario Codognato.

La mostra presenta 28 opere di artisti internazionali, tra i più interessanti del nostro tempo che hanno utilizzato anche il vetro come medium della loro poetica – da Marcel Duchamp e Joseph Beuys, fino ad Ai Weiwei, Damien Hirst, Giovanni Anselmo e Jannis Kounellis solo per citarne alcuni – e rientra nel progetto Le Stanze del Vetro, iniziativa congiunta di Fondazione Giorgio Cini e Pentagram Stiftung, nata con l’obiettivo di valorizzare l’arte vetraria del Novecento e mostrare le innumerevoli potenzialità e declinazioni di questa materia. L’esposizione resterà aperta fino al 28 luglio 2013.

Nel particolare contesto della produzione vetraria veneziana e della tradizione artigianale che la caratterizza, la mostra Fragile? prende in considerazione un altro aspetto, altrettanto rilevante, dell’utilizzo del vetro nelle arti visive del secolo scorso e di quello appena iniziato: l’impiego del vetro come oggetto trovato, come materiale dalle particolari qualità metaforiche e linguistiche. Anziché la precisione o l’originalità del disegno del manufatto, entrano in gioco il potenziale simbolico della trasparenza, della fragilità e della resistenza (Fragile?), dell’imprecisione e della levigatezza, nella costruzione di una situazione che attinge volontariamente dall’esperienza della realtà quotidiana e del linguaggio artistico contemporaneo.

Nel ventesimo secolo con le sperimentazioni delle avanguardie storiche, le arti visive cessano di essere solamente una mimesi della realtà attraverso la pittura e la scultura – afferma il curatore Mario Codognato – tramite l’utilizzo diretto di oggetti e materiali estrapolati direttamente dalla realtà e dalla produzione industriale, costruiscono e concettualizzano una nuova dimensione metaforica e al contempo tautologicamente concreta. Il vetro, grazie anche al suo impiego sempre più preponderante in architettura, con il suo duplice ruolo di elemento trasparente e di barriera, viene a costituire un nuovo strumento linguistico nella costruzione di immagini“.

La mostra Fragile? mette insieme le opere di alcuni tra i più interessanti artisti del nostro tempo, che hanno utilizzato il vetro con intenti e risultati tra i più diversi e contrastanti: dal provocatorio gesto di Marcel Duchamp di rinchiudere in un’ampolla trasparente l’aria di Parigi alla tragica liricità dei frammenti di vetro dell’opera di Joseph Beuys dedicata alla ferocia del terremoto, dalla trasformazione degli oggetti industriali in individualità poetiche nei lavori storici di Luciano Fabro all’ironica deflagrazione dei vetri delle automobili nel video di Pipilotti Rist.

Nel loro insieme, le opere e gli artisti presenti in Fragile? traducono le infinite potenzialità del vetro in una dialettica inedita che coinvolge inevitabilmente la nostra esperienza quotidiana, elemento costitutivo del linguaggio artistico contemporaneo.

Tra gli altri, Fragile? mette in mostra i lavori di: Michael Craig-Martin, Ceal Floyer, Carsten Nicolai, Lawrence Weiner, Monica Bonvicini, David Batchelor, Keith Sonnier, Giuseppe Penone, Rachel Whiteread, Damien Hirst, Ai Weiwei,  Marcel Duchamp, Luciano Fabro, Mona Hatoum, David Hammons, Gilbert & George, Claire Fontaine, Matias Feldbakken, Walead Beshty, Cyril de Commarque, Barry le Va, Joseph Kosuth, Pipilotti Rist, Mario Merz, Gerhard Richter, Giovanni Anselmo, Jannis Kounellis, Joseph Beuys.

Il catalogo della mostra è edito da Skira.

Il coordinamento organizzativo dell’esposizione, delle visite guidate e della didattica è a cura di ArtSystem, sponsor tecnico della mostra.

LE STANZE DEL VETRO

Isola di San Giorgio Maggiore, 1
30124, Venezia
tel. +39 041 5230869
info@lestanzedelvetro.it
www.lestanzedelvetro.it – www.cini.it

 

More Hispano. Tomás Luis de Victoria in Rome and Madrid

Busto ligneo policromo di Santa Teresa d’Avila, su gentile concessione del Museo Diocesano di Bari-Bitonto


10 maggio ore 17
Venezia, Palazzo Grimani

Inaugurazione dei Seminari di Musica Antica 2013 a cura di Pedro Memelsdorff
in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Venezia e dei comuni della gronda Lagunare

Lezione introduttiva a cura del professor Alfonso de Vicente, dedicata ai mottetti di Tomás Luis de Victoria composti a Roma e Madrid.

Stampa l’invito


13 maggio ore 9.30 – 18.30
Venezia, Isola di san Giorgio Maggiore
Giornata internazionale di studi: Tomás Luis de Victoria in Rome and Madrid


15 maggio ore 18

Venezia, Basilica di San Giorgio Maggiore
Concerto in collaborazione con l’Abbazia di San Giorgio Maggiore

Ingresso libero


Nella cornice della nuova serie di Seminari di Musica Antica della Fondazione Giorgio Cini diretti da Pedro Memelsdorff, si terrà a San Giorgio un Seminario dedicato al repertorio di mottetti, salmi e antifone mariane di Tomás Luis de Victoria (1548-1611), guardando in particolar modo alle sue diverse tradizioni interpretative, principalmente italiana e spagnola. Tra i maggiori compositori di musica sacra del tardo Cinquecento europeo, Tomás Luis de Victoria riunisce l’influsso dei migliori polifonisti spagnoli suoi predecessori ad Avila – Espinar, Ribera, Navarro, Cabezón – a quello italiano, dovuto al suo ventennale soggiorno a Roma che lo portò a conoscere, e forse ad apprendere, dallo stesso Palestrina.

All’indagine filologica e stilistica della mottettistica di Victoria si affiancherà nel Seminario quella storico-performativa. Di particolare interesse sarà il confronto tra le tradizioni italiane e spagnole per quanto riguarda l’organico vocale e l’accompagnamento strumentale della polifonia liturgica, prassi riccamente documentata nel primo Seicento spagnolo. A tal fine parteciperanno due ensembles di borsisti (scelti tramite il consueto bando di concorso), e un accompagnatore all’organo. Questi giovani talenti saranno diretti principalmente dai maestri Rinaldo Alessandrini (Concerto Italiano) e Josep Borràs (organologo e fagottista, nonché direttore della Escola Superior de Musica de Catalunya), affiancati da altri specialisti internazionali della musica liturgica ispanica dell’epoca.


Con il contributo  di

            

 

 Con la collaborazione di   

               

Amianto. II Conferenza governativa

La II Conferenza Governativa sulle Patologie Asbesto-correlate si terrà dal 22 al 24 novembre 2012 a Venezia, con l’obiettivo di discutere di quella che è un’autentica emergenza nazionale e di individuare azioni cui dar seguito per la redazione di un Piano nazionale sull’Amianto.
Per la realizzazione dell’iniziativa il Ministero della Salute ha stipulato un accordo con l’Università Ca’ Foscari e la Fondazione Giorgio Cini di Venezia e si avvarrà della collaborazione del Ministero dell’Ambiente e del Ministero  del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Per tutta la loro durata i lavori della Conferenza si svilupperanno nella sede della Fondazione, sita sull’Isola di San Giorgio Maggiore, e saranno articolati in tre sessioni parallele dedicate alla ‘Ricerca clinica e di base’, alla ‘Sanità pubblica e ricerca epidemiologica’ e alle ‘Bonifiche e metodi di inertizzazione’.

In occasione di quest’incontro saranno chiamati a partecipare come relatori i maggiori esperti della comunità scientifica, alcuni esponenti del mondo giuridico e sanitario che hanno avuto a che fare con il problema dell’amianto e i rappresentanti delle istituzioni e degli enti interessati.
Il 24 novembre nel corso della sessione di chiusura verranno illustrate le sintesi di quanto discusso.

La partecipazione all’evento è gratuita e consentirà a tutti i professionisti sanitari di acquisire i crediti formativi proposti dalla Commissione nazionale per la formazione continua.

Nella stanza di Eleonora Duse

Il 16 novembre 2011 l’Istituto per il Teatro e il Melodramma ha inaugurato la Stanza di Eleonora Duse,  uno spazio permanente dedicato alla memoria della grande attrice italiana.

L’idea è nata dalla volontà di rendere l’Archivio Eleonora Duse della Fondazione Giorgio Cini, un “luogo” aperto al pubblico da scoprire e visitare. 

La preziosa collezione di materiali conservati presso il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo, infatti, costituisce una fonte inesauribile per studiare la vita e l’arte di questa affascinante attrice che a Venezia aveva cercato, e trovato, un clima accogliente e una casa dove vivere per diverso tempo.

L’allestimento di questo nuovo spazio garantisce la possibilità di esporre una parte dei documenti conservati nel ricco Archivio quali autografi, tra cui lettere, copioni, documenti contabili e registri di compagnia, oltre a fotografie originali, oggetti personali, abiti e una parte del suo mobilio. Accanto al piccolo allestimento permanente che vuole restituire un angolo della casa di Eleonora Duse, la straordinaria ricchezza dei nostri documenti permette di mostrare e approfondire diversi temi caratterizzanti la sua arte o periodi distinti della sua vita, temi che andranno a formare le linee guida per le esposizioni temporanee.


Questa stanza,  nasce con l’intenzione di trasformare in un organismo vivo e visitabile il prezioso Archivio Duse, conservato presso il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo della Fondazione Giorgio Cini.

 

Giornate internazionali di studio per il quarto centenario della morte di Giovanni Gabrieli (1554/56-1612)

«Alla schola del signor Giovanni Gabrieli»

Giovanni Gabrieli tra passato e futuro: contesti, modelli e allievi italiani

Giornate internazionali di studio per il quarto centenario della morte di Giovanni Gabrieli (1554/56-1612)

Erede e consolidatore dell’illustre tradizione polifonica e policorale veneziana, Giovanni Gabrieli mutò progressivamente il suo linguaggio musicale aggiornandolo alle modalità del ‘nuovo’ stile concertato con basso continuo e a taluni stilemi della nuova musica espressiva, sviluppatisi nell’ambito della monodia fiorentina e del madrigale mantovano.

Tale processo non fu senza conseguenze sulla formazione della nuova generazione di musici (veneziani e non) attivi in laguna. Sulla scia dello zio Andrea, Giovanni aveva attivato una vera e propria scuola (con tanto di tariffe e programmi prestabiliti) che aveva attratto a Venezia un gran numero di musicisti provenienti da ogni parte d’Europa. Se gli effetti esercitati sui suoi allievi d’Oltralpe (Aichinger, Schütz, Pedersøn, Grabbe, Nielsen e altri) sono parzialmente noti, meno chiara e assai più problematica è la definizione del contributo che Giovanni diede alla formazione di una tradizione compositiva locale. Una situazione che, a prescindere dalla musica strumentale (un campo in cui il peso dell’eredità gabrieliana è fuori discussione per via del suo ruolo dominante e fortemente novatore), è resa, in generale, particolarmente complessa per l’arrivo a Venezia, nel 1613,  di Claudio Monteverdi, a cui la storiografia più e meno recente ha spesso attribuito, forse con eccessivo entusiasmo, la principale responsabilità nei processi di innovazione verificatisi in laguna negli anni a venire.

Le giornate di studio si prefiggono di mettere a fuoco l’entità e la natura dell’eredità gabrieliana, aprendo la lente sulla produzione vocale sacra e profana dei suoi numerosi allievi e seguaci (G.B. Riccio, G.B. Grillo, G. Priuli, G. Valentini e altri) attivi in laguna e non, nei primi due o tre decenni del Seicento. In questo contesto appare cruciale, per il ruolo rilevante che ebbe nella nuova stagione musicale veneziana avviare una riflessione sulla formazione e la produzione del giovane Alessandro Grandi, i cui contorni sono ancora indefiniti.

Accanto a questo, altri temi oggetto di attenzione saranno: il rapporto di Giovanni con la stampa musicale (egli fu curatore, facendosi portatore di una tradizione, della pubblicazione postuma delle opere dello zio Andrea, anche se fu forse il compositore più restio dell’epoca a servirsi della stampa per la diffusione della propria produzione musicale), con il madrigale e con la committenza privata veneziana.

Comitato scientifico: David Bryant, Rodolfo Baroncini, Luigi Collarile.

Un evento della Fondazione Giorgio Cini – Comitato Regionale per il IV centenario della morte del musicista Giovanni Gabrieli organizzato dalla Fondazione Giorgio Cini.

                   Comitato Gabrieli logo ufficiale   RegioneVeneto_barra_colore   

Scuola Grande di San Rocco, Centro Tedesco di Studi Veneziani, Diocesi Patriarcato di Venezia, Fondazione Giorgio Cini, Fondazione Ugo e Olga Levi, Procuratoria di San Marco, Regione del Veneto, Università Ca’ Foscari di Venezia, Università degli studi di Padova.

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Programma

Lunedì 10 dicembre 2012

9.00

Saluti istituzionali e Introduzione.

 9.30-12.30

Chair: Gianmario Borio / Rodolfo Baroncini.

Rodolfo Baroncini (Conservatorio di Musica “Antonio Buzzolla”, Adria)

«Et per tale confirmato dall’auttorità del signor Giovanni Gabrieli»: l’auctoritas gabrieliana e la ricezione dei suoi modelli nei compositori veneziani (e non) della nuova generazione (1600-1620).

Metoda Kokole (Slovenian Academy of Sciences and Arts)

Giovanni Gabrieli’s style echoed in music produced in the first quarter of the seventeenth century on the territory between Koper/Capodistria and Graz.

Marco Di Pasquale (Conservatorio di Musica “Arrigo Pedrollo”, Vicenza)

Innovazione e calchi gabrieliani nelle canzoni da sonar di Giovanni Battista Riccio.

14.00-17.00

Chair: David Bryant / Sabine Meine.

Iain Fenlon (King’s College, Cambridge)

Constructing Images: Giovanni Gabrieli and the Claims of History.

Jonathan Glixon (University of Kentucky)

Students, Rivals and Contemporaries: Organists in Venetian Churches at the Time of Giovanni Gabrieli.

Jeffrey Kurtzman (Washington University, St. Louis)

Toward an Understanding of Cleffing, Pitch and Sonority in the Vocal Music of Giovanni Gabrieli.

David Bryant (Università Ca’ Foscari, Venezia), Elena Quaranta (Università Ca’ Foscari, Venezia)

Giovanni Gabrieli e la consuetudine dello stile concertato.

Philippe Canguilhem (Université de Toulouse Le Mirail)

Interpretare la musica strumentale d’insieme di Giovanni Gabrieli

 Martedì 11 dicembre 2012

9.00-12.30

Chair: Jeffrey Kurtzman / Luigi Collarile.

Luigi Collarile (Université de Fribourg)

Giovanni Gabrieli e le edizioni postume di Andrea: nuove considerazioni.

Giuseppe Clericetti (Radio Svizzera Italiana)

I ricercari di Giovanni Gabrieli nel contesto organistico e didattico veneziano.

Massimo Bisson (Università Iuav di Venezia)

Organi, cantorie e spazi per la musica nelle chiese veneziane all’epoca di Giovanni Gabrieli.

Stefano Lorenzetti (Conservatorio di Musica “Arrigo Pedrollo”, Vicenza)

Scritte nella mente? La musica per strumento da tasto di Giovanni Gabrieli e l’arte di comporre all’improvviso.

Info: musica@cini.it

Nell’immagine J. Barbaro, Pianta di Venezia, dettaglio con il convento di Santo Stefano, 1500

Libri a San Giorgio | L’epistolario Lachenmann-Nono (1957-1990)

25 ottobre ore 17

ALLA RICERCA DI LUCE E CHIAREZZA.
L’EPISTOLARIO HELMUT LACHENMANN – LUIGI NONO (1957-1990)
a cura di Angela Ida De Benedictis e Ulrich Mosch
Leo S. Olschki editore, Firenze, 2012

Il volume raccoglie più di centoventi documenti – tra lettere, cartoline, telegrammi – scambiati in circa trent’anni tra due delle più grandi personalità della musica contemporanea. La pubblicazione è in collaborazione con la Fondazione Archivio Luigi Nono ONLUS .

Presenta Michela Garda, partecipano Angela Ida De Benedictis e Ulrich Mosch.
Ingresso libero.

Libri a San Giorgio è una iniziativa organizzata in partnership con Telecom Italia.

A scuola con i cantastorie

Proseguendo l’attività di coinvolgimento degli insegnanti in iniziative
di formazione e di aggiornamento, in una prospettiva di didattica
musicale interculturale già inaugurata lo scorso anno, l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza un laboratorio di aggiornamento didattico rivolto ad insegnanti della scuola secondaria dal titolo A scuola con i cantastorie, a cura di Mauro Geraci e Gabriella Santini.

27 e 28 ottobre 2011: h. 16.30-19.00
Venezia, Aula Magna Istituto Comprensivo “Dante Alighieri”
Laboratorio di aggiornamento didattico
per insegnanti di discipline linguistiche, artistiche e musicali
di scuola primaria (IV e V) e secondaria (I e II°)


29 ottobre 2011: h. 18.30

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
Recital di Mauro Geraci
interprete e continuatore delle poetiche dei cantastorie siciliani

Il laboratorio, coordinato da Mauro Geraci e Gabriella Santini – studiosi di antropologia culturale ed etnomusicologia da molti anni attenti ai fenomeni della canzone narrativa in Italia – riguarda l’analisi e il recupero, in chiave didattica, dei repertori poetico-musicali e delle prospettive spettacolari, comunicative e conoscitive dei poeti-cantastorie. Nel quadro generale di sensibilizzazione del corpo docente ad argomenti di storia delle tradizioni popolari ed  etnomusicologia, per una didattica multiculturale più pronta ai problemi antropologici che si trova ad affrontare, il corso presenterà sperimentazioni riproponibili agli alunni delle scuole medie, a partire da uno studio delle forme tradizionali di rappresentazione in uso presso i pueti-cantastorii di Sicilia. Sperimentazioni in cui l’apprendimento delle tecniche compositive ed espositive – letterarie, musicali, grafiche, attoriali – introdurrà via via gli insegnanti alle prospettive critiche attraverso cui i cantastorie memorizzano, concepiscono, documentano, costruiscono, rappresentano, riflettono storie passate o presenti nella dimensione pubblica, mutevole, mediatica della piazza. Con tali prospettive, il corso si articolerà in due laboratori coi docenti il 27 e il 28 ottobre si svolgerà presso l’Istituto Comprensivo Dante Alighieri e in un recital, il 29 ottobre presso la Fondazione Giorgio Cini svolto, a titolo esemplificativo, da Mauro Geraci, da anni riconosciuto anche come scrupoloso interprete e continuatore delle poetiche dei cantastorie siciliani, tramite una notevole attività concertistica.

Con l’impiego di audiovisivi si approfondirà la dimensione musicale, che riveste un ruolo importante nel grande progetto conoscitivo dei cantastorie, mettendo così gli insegnanti nelle condizioni di apprezzare le potenzialità comunicative dei moduli ritmico-melodici, come degli stili declamatori e improvvisativi impiegati nella “messa in musica” di storie, ballate o cuntrasti precedentemente composti. A quello poeticomusicale si legherà, quindi, l’uso dei cartelloni a scene, quale elaborazione visiva, grafica, schematica della storia e delle sue contraddizioni. La  discussione sul gesto e la teatralità restituirà, infine, una visione unitaria della multimedialità, della multidisciplinarità, insomma del realismo poetico attraverso cui i cantastorie, in forme ora tragiche, ora ironiche se non del tutto comiche, cercano ancora di promuovere in piazza una riflessione disincantata su fatti di ieri e di oggi.

Informazioni
Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati

tel. +39 041 2710357 +39 041 5230555
e-mail musica.comparata@cini.it

Libri a San Giorgio

Riprende a ottobre l’iniziativa Libri a San Giorgio, dedicata alla presentazione delle novità editoriali della Fondazione Giorgio Cini.

Il primo appuntamento, giovedì 6 ottobre, sarà dedicato all’uscita degli ultimi tomi di «Studi Veneziani», la prestigiosa rivista curata dall’Istituto per la Storia della Società e dello Stato veneziano giunta alla sua sessantunesima annata, che propone tre ricchissime sillogi di saggi su vari momenti della storia politica, culturale, artistica veneziana e veneta, oltre a una folta serie di recensioni ai più importanti studi relativi a questi stessi
temi apparsi negli ultimi anni.

Il 13 ottobre sarà presentato il libro Giordano Riccati, illuminista veneto ed europeo, nella collana «Studi di Musica Veneta», che raccoglie i contributi presentati al Convegno svoltosi a San Giorgio nel 2010, nell’ambito delle manifestazioni indette dalla Regione del Veneto per ricordare il terzo centenario della nascita del trevigiano Jacopo Riccati (1709-1790), eminente figura di scienziato e letterato settecentesco, attivo nel campo delle scienze matematiche, dell’acustica, della musica e dell’architettura. Nel libro, come nelle giornate di studio che l’hanno originato, confluiscono – e costituiscono motivo di particolare interesse – non solo le relazioni svolte dai maggiori specialisti del settore, ma anche i risultati di apposite ricerche affidate per l’occasione a giovani studiosi su specifici argomenti di storia dell’architettura, storia della matematica, acustica e musicologia.

Il ciclo si concluderà il 4 novembre con la presentazione del volume Rodolfo Pallucchini. Scritti sull’arte contemporanea, a cura di Giuliana Tomasella, Scripta edizioni, Verona, una delle iniziative del Comitato Regionale veneto per le celebrazioni del centenario della nascita di Rodolfo Pallucchini (1908-1989). Illustre docente di Storia dell’Arte Moderna all’Università di Padova, fondatore e direttore di «Arte Veneta», organizzatore delle memorabili Biennali del secondo dopoguerra, direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte, Pallucchini ha coltivato anche specifici interessi per l’arte contemporanea, qui per la prima volta messi doverosamente a fuoco.

Libri a San Giorgio è un’iniziativa realizzata con il contributo di Telecom Italia

Per informazioni
Ufficio Editoriale
tel. 041 2710202
ufficio.editoriale@cini.it

Libri a San Giorgio

6 ottobre 2011 ore 17

«Studi Veneziani» N.S. LIX, LX, LXI (2010)
a cura dell’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano
Fabrizio Serra Editore, Pisa-Roma, 2011

Presentano Giorgio Chittolini e Giuseppe Trebbi, partecipa Gino Benzoni

Ingresso libero

Con questi ultimi tre numeri del 2010 – e precisamente il LIX, LX, LXI, della nuova serie – «Studi Veneziani», il periodico dell’Istituto di Storia della Società e dello Stato Veneziano, vien ribadita, corposamente oltre che metaforicamente, la presenza, negli studi direttamente o indirettamente concernenti la multisecolare vicenda di Venezia, d’un organo che, vivo e vegeto da più di cinquant’anni, da un lato recepisce le indagini in corso, dall’altro ne allarga il ventaglio tematico. Ai saggi, ai contributi documentari, alle note erudite e alle interpretazioni proposti con questi tre ultimi numeri della rivista segue, in ognuno, una nutrita rassegna recensiva volta a fornire un’aggiornata informazione su quanto, in merito alle vicende politiche culturali e artistiche venete, di recente pubblicato.

Info
ufficio.editoriale@cini.it