Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia Archives - Pagina 51 di 55 - Fondazione Giorgio Cini

Nella stanza di Eleonora Duse

Nel 2011 il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo ha inaugurato uno spazio permanente dedicato a Eleonora Duse, la “Stanza” Duse, visitabile su prenotazione. Nell’ambito delle manifestazioni a questa legate, verrà presentato lo spettacolo Nella stanza di Eleonora Duse scritto e interpretato da Elena Bucci. Il testo raccoglie tracce di lettere della grande attrice e spunti provenienti da scritti su di lei.

Elena Bucci, regista e attrice formatasi nel nucleo storico del Teatro di Leo de Bernardinis, dirige la Compagnia Le Belle Bandiere ed è autrice di drammaturgie originali. Da molti anni elabora spettacoli intorno a Eleonora Duse trovando in lei una compagnia preziosa: “Con il passare del tempo ho continuato a comprenderla in modo sempre diverso e i miei spettacoli su di lei sono cambiati con me, regalandomi, ogni volta, nuove domande e nuovi approdi. Questa donna autentica dai molti volti non ha mai avuto paura di indagare e vivere a fondo passioni e sentimenti, trasferendoli in una scrittura mossa e fantasiosa che appare come un disegno o un pentagramma delle emozioni.”

Lo spettacolo, che avrà luogo giovedì 8 marzo alle 17.30 negli spazi della prestigiosa Biblioteca del Longhena, si inserisce nell’ambito del progetto Donne a Venezia – creatività, economia, felicità (8 – 11 marzo), promosso dall’Assessorato alle attività culturali del Comune di Venezia.

Entrata libera fino a esaurimento posti

Info
Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo
tel. +39 041 2710236
fax +39 041 2710215
email teatro.melodramma@cini.it


Elena Bucci,
  regista, attrice, autrice, ha fatto parte del nucleo storico del Teatro di Leo di Leo de Berardinis partecipando a tutti gli spettacoli. Ha lavorato con Mario Martone (Antigone, Edipo a Colono Teatro di Roma), Pappi Corsicato (La voce umana), Claudio Morganti (Riccardo III, Le regine, Biennale di Venezia). Per il lavoro con lui vince, nel 2000, il Premio Ubu come migliore attrice. Ha fondato con Marco Sgrosso la compagnia Le Belle Bandiere (premio Hystrio – Altre Muse  per l’attività, 2007), con sede a Russi di Romagna dove fondano un Laboratorio teatrale permanente, contribuiscono alla riapertura del Teatro Comunale e realizzano progetti come la Città del Sonno (in collaborazione con il Laboratorio, musicisti, artisti visivi, scrittori) e spettacoli – dei quali cura regia e drammaturgia – come Macbeth di Shakespeare, Hedda Gabler di Ibsen, L’Amante di Pinter (quest’ultimo con Marco Sgrosso), La locandiera di Goldoni, Antigone di Sofocle (prodotti da CTB Teatro Stabile di Brescia), Santa Giovanna dei Macelli (prodotto dal Teatro Stabile Metastasio di Prato) e Regina la Paura,  progetto partito da L’Arboreto di Mondaino, prodotto nel 2010 dal Teatro Stabile Mercadante di Napoli e trasformato ora nel ‘solo’ La paura che circuiterà nel 2011 a Milano, Bologna e Torino.  Le Belle Bandiere ha condiviso con Diablogues di Vetrano e Randisi un progetto di rilettura dei classici. Con ‘Le smanie per la villeggiatura’ vince nel 2007 il Premio Eti – Gli olimpici per il Teatro per il migliore spettacolo dell’anno. E’ autrice di drammaturgie originali come Non sentire il male – dedicato a Eleonora Duse (registrato per la trasmissione Il terzo orecchio di Radio3 a cura di Mario Martone), Autobiografie di ignoti, Naufraghi dal Bar Calypso (produzione Sagra Malatestiana), Bambini ( con Davide Reviati e Claudio Ballestracci Santarcangelo 2003), Canti per elefanti, Juana de la Cruz o della libertà (musiche di Andrea Agostini per Ravenna Festival ), Eleonora o delle Metamorfosi (con Paolo Puppa per le Celebrazioni Dusiane a Venezia),  e, con Marco Sgrosso, Gli occhi dei matti, da L’Idiota, Le relazioni pericolose, da Laclos, Cavalieri erranti, da Cervantes, La Pazzia di Isabella, con la collaborazione alla drammaturgia di Gerardo Guccini. Cura regìe per Ravenna Festival, collaborando con Nevio Spadoni e Luigi Ceccarelli: Galla Placidia,  Francesca da Rimini e Byron e Teresa (con Chiara Muti), Le Apocalissi (con Massimo Cacciari). Nel 2010 recita in Tenebrae, opera di Adriano Guarnieri per la regia di Cristina Mazzavillani Muti. Legge Guerra e Pace a Bologna per il progetto di Marion d’Amburgo dei Magazzini ePartecipa con Sandro Lombardi e Roberto Latini alla diretta di Radio3 dedicata al progetto Artaud dell’Università La Sapienza di Roma E’ stata la prima interprete italiana di Medea di Benda, progetto e direzione musicale di Manlio Benzi per il quale dirige anche Tempesta e Sogno di una notte di mezz’estate. Con Ramberto Ciammarughi realizza un progetto in musica su Dante. Collabora con Ivano Marescotti (Bagnacaval, Il migliore dei mondi possibili). Crea drammaturgie con Guido Leotta, Tratti – Mobydick e e il gruppo musicale. Ha lavorato in cinema con Raul Ruiz, Pappi Corsicato, Michele Sordillo, Massimiliano Valli e Luisa Pretolani (ciclo di film V.A.C.A. VAri Cervelli Associati). La compagnia è sostenuta dal Comune di Russi (Ravenna), dove ha sede, e dalla Regione Emilia Romagna.

 

Intrecci e analogie tra vita e teatro d’arte

Nell’ambito delle manifestazioni dedicate alla “Stanza” Duse in collaborazione con il Club UNESCO il giorno 5 aprile alle ore 17.30, l’attrice Maria Pia Colonnello renderà omaggio all’arte di Eleonora Duse con la presentazione di una lettura da lei curata dal titolo Intrecci e analogie tra vita e teatro d’arte.

I brani sono tratti dalle lettere di Eleonora Duse alla figlia Enrichetta e dalla corrispondenza tra l’attrice e Luigi Pirandello.
Il grande drammaturgo italiano aveva composto nel 1916 il dramma La vita che ti diedi nella speranza che la Duse volesse recitarlo; il testo andò in scena per la prima volta nel 1923, ma la Duse non lo interpretò mai.

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Info
Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo
tel.+39 041 2710234
fax +39 041 2710215
e-mail teatromelodramma@cini.it

 

Nella stanza di Eleonora Duse

Il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo ha inaugurato la Stanza di Eleonora Duse,  uno spazio permanente dedicato alla memoria della grande attrice italiana.VISITE SU PRENOTAZIONE

dalle 15 alle 17 solo su prenotazione fino ad esaurimento posti.
La stanza archivio è visitabile gratuitamente i mercoledì pomeriggio:

7, 21 marzo
4, 18 aprile 

Per informazioni e prenotazioni

Segreteria
tel.+39 041 2710236
fax +39 041 2710215
e-mail teatromelodramma@cini.it

L’idea è nata dalla volontà di rendere l’Archivio Eleonora Duse della Fondazione Giorgio Cini, un “luogo” aperto al pubblico da scoprire e visitare.
La preziosa collezione di materiali conservati presso il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo, infatti, costituisce una fonte inesauribile per studiare la vita e l’arte di questa affascinante attrice che a Venezia aveva cercato, e trovato, un clima accogliente e una casa dove vivere per diverso tempo. 

L’allestimento di questo nuovo spazio garantisce la possibilità di esporre una parte dei documenti conservati nel ricco Archivio quali autografi, tra cui lettere, copioni, documenti contabili e registri di compagnia, oltre a fotografie originali, oggetti personali, abiti e una parte del suo mobilio. Accanto al piccolo allestimento permanente che vuole restituire un angolo della casa di Eleonora Duse, la straordinaria ricchezza dei nostri documenti permette di mostrare e approfondire diversi temi caratterizzanti la sua arte o periodi distinti della sua vita, temi che andranno a formare le linee guida per le esposizioni temporanee.


Questa stanza,  nasce con l’intenzione di trasformare in un organismo vivo e visitabile il prezioso Archivio Duse, conservato presso il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo della Fondazione Giorgio Cini.

 

XXVII Corso Seminariale di Perfezionamento della Scuola per Librai – Umberto e Elisabetta Mauri

Giovedì 26 gennaio 2012
ore 18:00

Joshua Foer
partecipa al
XXIX seminario di perfezionamento
della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri
con una lezione dal titolo

The End of Remembering

 

presso
Fondazione Giorgio Cini, Sala Arazzi
Isola di San Giorgio Maggiore
Venezia
Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri
Via Conservatorio 30, 20122 Milano – Tel.: +39 02 794867 – email: uem@messaggerie.it

Nella stanza di Eleonora Duse

Il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo ha inaugurato la Stanza di Eleonora Duse,  uno spazio permanente dedicato alla memoria della grande attrice italiana.

VISITE SU PRENOTAZIONE dalle 15 alle 17 solo su prenotazione fino ad esaurimento posti.
La stanza archivio è visitabile gratuitamente i mercoledì pomeriggio:

21 marzo

4, 18 aprile 

Per informazioni e prenotazioni

Segreteria
tel.+39 041 2710236
fax +39 041 2710215
e-mail teatromelodramma@cini.it

L’idea è nata dalla volontà  di rendere l’Archivio Eleonora Duse della Fondazione Giorgio Cini, un “luogo” aperto al pubblico da scoprire e visitare.
La preziosa collezione di materiali conservati presso il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo, infatti, costituisce una fonte inesauribile per studiare la vita e l’arte di questa affascinante attrice che a Venezia aveva cercato, e trovato, un clima accogliente e una casa dove vivere per diverso tempo.

L’allestimento di questo nuovo spazio garantisce la possibilità  di esporre una parte dei documenti conservati nel ricco Archivio quali autografi, tra cui lettere, copioni, documenti contabili e registri di compagnia, oltre a fotografie originali, oggetti personali, abiti e una parte del suo mobilio. Accanto al piccolo allestimento permanente che vuole restituire un angolo della casa di Eleonora Duse, la straordinaria ricchezza dei nostri documenti permette di mostrare e approfondire diversi temi caratterizzanti la sua arte o periodi distinti della sua vita, temi che andranno a formare le linee guida per le esposizioni temporanee.


Questa stanza,  nasce con l’intenzione di trasformare in un organismo vivo e visitabile il prezioso Archivio Duse, conservato presso il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo della Fondazione Giorgio Cini.

 

Nella stanza di Eleonora Duse

Il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo ha inaugurato la Stanza di Eleonora Duse,  uno spazio permanente dedicato alla memoria della grande attrice italiana.

VISITE SU PRENOTAZIONE dalle 15 alle 17 solo su prenotazione fino ad esaurimento posti.
La stanza archivio è visitabile gratuitamente i mercoledì pomeriggio:

4, 18 aprile  

Per informazioni e prenotazioni

Segreteria
tel.+39 041 2710236
fax +39 041 2710215 
e-mail teatromelodramma@cini.it

 

L’idea è nata dalla volontà di rendere l’Archivio Eleonora Duse della Fondazione Giorgio Cini, un “luogo” aperto al pubblico da scoprire e visitare. 
La preziosa collezione di materiali conservati presso il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo, infatti, costituisce una fonte inesauribile per studiare la vita e l’arte di questa affascinante attrice che a Venezia aveva cercato, e trovato, un clima accogliente e una casa dove vivere per diverso tempo. 

L’allestimento di questo nuovo spazio garantisce la possibilità di esporre una parte dei documenti conservati nel ricco Archivio quali autografi, tra cui lettere, copioni, documenti contabili e registri di compagnia, oltre a fotografie originali, oggetti personali, abiti e una parte del suo mobilio. Accanto al piccolo allestimento permanente che vuole restituire un angolo della casa di Eleonora Duse, la straordinaria ricchezza dei nostri documenti permette di mostrare e approfondire diversi temi caratterizzanti la sua arte o periodi distinti della sua vita, temi che andranno a formare le linee guida per le esposizioni temporanee.


Questa stanza,  nasce con l’intenzione di trasformare in un organismo vivo e visitabile il prezioso Archivio Duse, conservato presso il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo della Fondazione Giorgio Cini.


Metti in agenda la cultura

Da mercoledì 22 febbraio prende avvio l’iniziativa "Metti in agenda la cultura", campagna comunicativa che si rivolge a quanti amano viaggiare, spinti dalla passione per l’arte e la cultura, e vedono in Venezia una meta ricca, dove scegliere – di mese in mese – tra mostre d’arte, spettacoli d’opera lirica e di prosa, concerti, laboratori didattici e creativi, incontri con gli artisti e visite guidate.

Dal 22 febbraio, veniceconnected.com – il portale turistico della Città di Venezia – sarà per gli amanti della città lagunare il punto di riferimento per conoscere mese per mese i più importanti appuntamenti culturali, promossi dalle fondazioni Giorgio Cini,Musei civici di Venezia e Teatro La Fenice, da Palazzo Grassi e Punta della Dogana, e dalla Peggy Guggenheim Collection.

La promozione e diffusione dell’iniziativa a livello nazionale è affidata in questa prima fase a tre lanci pubblicitari su I Viaggi di Repubblica, inserto settimanale del quotidiano La Repubblica, in uscita il mercoledì.

Incontri di Musica Cinese

domenica 25 marzo ore 17
Spettacolo
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
Ingresso libero

Segreteria:
tel. +39 041 2710357 +39 041 5230555
e-mail musica.comparata@cini.it


Incontri di Musica Cinese 25 – 27 marzo 2012
Musica Daoista dello Shanxi: rituali popolari della famiglia Li a cura di Stephen Jones
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore, Palazzo Vendramin dei Carmini, Auditorium Santa Margherita

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati della Fondazione Giorgio Cini, in collaborazione con il Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea, dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, e con gli Istituti Confucio di Venezia, Torino, Milano e Roma, organizza per il terzo anno una serie di incontri dedicati alla musica cinese:

lunedì 26 marzo ore 10.30
Conferenza tenuta dal professor Stephen Jones uno dei massimi esperti di folklore musicale cinese

"A well-kept secret: folk music in the Chinese countryside"
Palazzo Vendramin dei Carmini,  Sala A


martedì 27 marzo ore 10.30
Conferenza a cura di stephen Jones
"Daoist ritual: funerals and temple fairs in Shanxi"
Palazzo Vendramin dei Carmini Sala A
 


Spettacoli 

25 marzo ore 17,  Fondazione Giorgio Cini

27 marzo ore 21,
Auditorium Santa Margherita di Venezia

IL DAOISMO RITUALE
di Stephen Jones
Lontana dall’astruso misticismo della filosofia Daoista e dai casti preti che vivono nei grandi templi cittadini o di montagna, la vita principale del Daoismo si trova da sempre in piccoli gruppi a carattere familiare di specialisti laici del rito che lavorano per portare il benessere alle proprie comunità locali. Non chiedete a questi Daoisti di rivelarvi il significato della vita o di insegnarvi la meditazione. Ciò che la gente in effetti chiede loro è di “fare cose” (banshi), ovvero di celebrare rituali per chiedere alle divinità di concedere benedizioni molto concrete. Contadini qualunque, con lunghe tradizioni ereditarie alle spalle, essi tramandano all’interno delle proprie famiglie complesse competenze rituali, manuali sul rito, dipinti di divinità, talismani magici e mantra, recitando lunghe preghiere alle fiere promosse dai templi e durante i funerali, o celebrando riti occasionali per adempiere a voti religiosi, per ricevere un figlio in salute, per stabilire l’armonia cosmica e sociale (con una durata compresa tra i due e i quattro giorni).
La regione di Datong, situata a nord della provincia dello Shanxi (ovest di Pechino) è un’area florida per questi gruppi, noti qui come yinyang. La famiglia Li è la più prestigiosa nella contea di Yanggao, con un’eredità di circa nove generazioni. Il leader attuale dei Li è Manshan, figlio del defunto grande maestro Daoista Li Qing (1926-1999). I maestri anziani di oggi erano attivi durante i primi anni del Maoismo e hanno riacquistato vigore dopo il fine della Rivoluzione Culturale.
I suoni della liturgia vocale dei maestri Daoisti e del loro ensemble di percussioni accompagnano le processioni e i riti di fronte alle bare o alle immagini delle divinità, così come la loro musica melodica, delicata e intensa, guidata dall’oboe guanzi e dall’organo a bocca ad ancia libera sheng, un’altra componente essenziale della musica rituale del nord della Cina. Attraversando il cosmo, a volte luttuosi (come nel caso degli inni accompagnati), a volte comici (con le acrobazie farsesche degli strumenti a fiato), questi maestri mantengono le proprie comunità locali in armonia attraverso le forze curative del rituale e della musica.
Come ogni cultura tradizionale, si tratta di un mosaico di elementi rielaborati nel corso di molte generazioni, ma l’ispirazione principale che riceviamo dai Daoisti di Yanggao è di poter essere testimoni di una intensa eredità rituale ancor oggi al servizio della società tradizionale, nell’alveo di una tradizione che possiamo, con una attestazione prudente, considerare ininterrotta da diverse centinaia di anni.


(traduzione di Andrea Giolai)




Nella foto: Ensemble daoista di Li Manshan

Conferenza stampa di presentazione dei programmi dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati (IISMC) della Fondazione Giorgio Cini propone, a partire dal 15 marzo, per tutto il 2012 un ricco programma di seminari, eventi, concerti e spettacoli di musica e teatro con maestri e artisti di fama internazionale, provenienti da Cina, Turchia, Armenia e Libano secondo la tradizione dell’Istituto di promuovere la conoscenza delle più alte forme d’espressione delle diverse culture musicali del mondo contemporaneo.

Il programma verrà illustrato nel dettaglio a giornalisti e pubblico in una conferenza stampa che si terrà mercoledì 14 marzo 2012 alle ore 11.00

Parteciperanno
Giovanni Giuriati, Direttore dell’IISMC
Angela Fiorella, Comune di Venezia
Marco Ceresa Direttore Istituto Confucio presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia
Enrico Bettinello, Teatro Fondamenta Nuove

 

 

Libri a San Giorgio

La rassegna iniziata nel 2005 e giunta alla sua settima edizione, riprende nel mese di aprile con la presentazione delle ultime novità in ambito editoriale.

Il 12 aprile sarà la volta de La Visione, ottavo volume della collana «Viridarium»,  a cura di Francesco Zambon che riunisce una decina di saggi di autorevoli studiosi dedicati alle esperienze visionarie di autori e opere di epoche e civiltà diverse, dal medioevo cristiano al sufismo orientale, dall’interiorità dei mistici ai casi novecenteschi di Carl Gustav Jung e Mark Rothko.

Il 19 aprile verrà presentato il catalogo Donato Creti. I disegni della raccolta Certani alla Fondazione Giorgio Cini a cura di Marco Riccòmini; nell’occasione vi sarà un’esposizione temporanea con alcuni dei disegni presenti nella raccolta. Donato Creti (1671-1749) si distinse per una lunga e operosa carriera di pittore, frescante e, soprattutto, disegnatore. L’artista venne elogiato per la sua straordinaria bravura nei disegni al punto che i suoi fogli furono collezionati in tutta Europa.

Infine il 3 maggio la rassegna si concluderà con la presentazione, in ricordo di Giovanni Morelli, dell’ultimo numero della rivista «AAM-TAC» Art & Artifacts in Movie, Technology, Aesthetics and Communication dedicata a studi sulla musica e sul cinema.