Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia Archives - Pagina 54 di 55 - Fondazione Giorgio Cini

Seminario internazionale. La musica improvvisata in Europa. 1966-1976

All’incontro, primo di una serie dedicata all’improvvisazione nella musica d’arte occidentale, verranno presentati i risultati di un gruppo di ricerca attivo da circa un anno con il coordinamento di Gianmario Borio e Veniero Rizzardi.

Diversi aspetti delle pratiche improvvisative di quel decennio, negli ambiti della composizione sperimentale, del jazz e del rock, saranno oggetto delle comunicazioni di Virginia Anderson (University of Leicester), Vincenzo Caporaletti (Università di Macerata), Giovanni Giuriati (Università Roma, La Sapienza; Istituto di Studi Musicali Comparati, Fondazione Giorgio Cini), Giovanni Guaccero (Conservatorio “F. Cilea”, Reggio Calabria), Leo Izzo (Bologna), Philippe Michel (Université Paris VIII), Jens Papenburg (Humboldt Universität zu Berlin), Ingrid Pustijanac (Università di Pavia), e Mark Summers (University of Coventry).

La prima seduta è dedicata a una ricognizione degli eventi in tre importanti centri europei (Berlino, Londra e Roma); nella seconda seduta si discutono i principi di analisi dell’improvvisazione e le questioni teoriche; la terza seduta si sofferma sui risvolti psicologici e politici.

Sono previsti interventi di Enrico Bettinello (critico musicale e curatore, Venezia), Pietro Cavallotti (Humboldt Universität zu Berlin), Daniele Goldoni (Università Ca’ Foscari, Venezia), Christopher Hobbs (compositore, London) Alessandro Sbordoni (Conservatorio Santa Cecilia, Roma), Nicola Scaldaferri (Università degli Studi di Milano)  e Marco Visconti Prasca (compositore, Modena).

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito al Progetto The Cage After una propria medaglia di rappresentanza ovvero: Medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica 


Programma

 20 novembre 2012

 10.00 – 12.30

 Per una mappatura di Berlino, Londra, Roma

Giovanni Guaccero, Jens Papenburg, Mark Summers

La sessione intende documentare le principali città, i musicisti più attivi, le caratteristiche degli ‘stili’ locali e gli incontri tra musicisti di differente provenienza e formazione. La musica improvvisata ha avuto differenti centri di irraggiamento in molti paesi europei, pertanto in questo stadio della ricerca una documentazione completa non appare per il momento un obiettivo realistico. Abbiamo ristretto il nostro esame a tre dei centri principali, particolarmente rilevanti per lo sviluppo e la disseminazione della musica di libera improvvisazione.

 Pausa pranzo

 14.30 – 17.00

 Analizzare la musica improvvisata

Vincenzo Caporaletti, Giovanni Giuriati, Ingrid Pustijanac

La libera improvvisazione ha la dubbia reputazione di non possedere struttura, di non presupporre un retroterra teorico e di essere impermeabile all’analisi.  D’altra parte, un ascolto attento riesce a scorgere strategie costruttive e processi formali che possono effettivamente essere descritti e formalizzati. Inoltre, la pubblicazione dei prodotti dell’improvvisazione su supporto discografico ha a suo tempo indotto nel pubblico l’impressione che i dischi conferiscano alla musica un carattere di opera finita, non deliberatamente costituito da parte degli artisti, ma che è in seguito divenuto una componente essenziale della successiva recezione (con conseguenze quali valutazione estetica, emulazione stilistica ecc.). L’investigazione di documenti audiovisivi offre ulteriori motivi alla comprensione della musica improvvisata come un complesso performativo dotato di significato ed espressione propria.

21 novembre 2012

10.00 – 12.30

 L’improvvisazione come pratica sociale

Virginia Anderson, Leo Izzo, Philippe Michel

La sessione tematizza gli aspetti etici e politici dell’improvvisazione collettiva, tenuto conto del lavoro teorico, esplicito oppure embrionale, prodotto dai musicisti stessi (questo è il caso per es. di Cornelius Cardew e AMM e anche di MEV). Si ricercano qui le interazioni socio-psicologiche all’interno dei gruppi, le loro istanze implicitamente politiche così come le loro prese di posizione pubbliche. Un’ulteriore prospettiva della ricerca è di tipo etnografico, riguardante cioè gli aspetti comunitari della pratica improvvisativa, e le relazioni con specifici contesti geografici e culturali.

14.30 – 17.00

 Discussione finale

Tutte le sedute saranno moderate da G. Borio e V. Rizzardi

Info: musica@cini.it

L’evento fa parte del progetto THE CAGE AFTER (Roma-Venezia, 18-24 Novembre 2012) per il centenario della nascita di John Cage.

Enti promotori: Federazione Cemat, Roma; Fondazione Giorgio Cini, Venezia; Fondazione Isabella Scelsi, Roma; Goethe-Institut Rom; Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi, Roma; Nuova Consonanza, Roma. In collaborazione con: American Academy in Rome; Conservatorio di Santa Cecilia, Roma; Editions Salabert, Paris; Forum Austriaco di Cultura a Roma ; Istituto Svizzero a Roma; Università degli Studi di Pavia; Università degli Studi di Roma “Sapienza”. Con il contributo di: Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per le Biblioteche, gli Istituti Culturali e il Diritto d’Autore; Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per gli Archivi; Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per lo Spettacolo dal Vivo; Regione Lazio – Assessorato Cultura, Arte e Sport – Direzione Regionale Cultura, Arte e Sport – Area Servizi Culturali – Soprintendenza ai Beni Librari.

Coordinamento scientifico: Gianmario Borio, Alessandra Carlotta Pellegrini, Alessandro Sbordoni.

Pietro Bertoja (1828-1911)

Il Centro Studi per la Ricerca Documentale sul Teatro e il Melo dramma Europeo in collaborazione con la Regione del Veneto e con il Comitato regionale per le celebrazioni del centenario della morte di Pietro Bertoja, promuove una giornata di studio dedicata allo scenografo veneto. L’incontro di mercoledì 28 novembre si inserisce nel contesto delle iniziative volte alla valorizzazione della complessa fi gura artistica di Bertoja, attivo come scenografo teatrale e fotografo nella seconda metà dell’Ottocento.
Alla giornata parteciperanno autorevoli studiosi e saranno presentati al pubblico i risultati inediti delle ricerche finanziate grazie alle borse di studio promosse dal Comitato. Inoltre, saranno presentati i partecipanti al concorso di idee rivolto agli studenti di scenografi a delle scuole medie superiori, delle Università e dell’Accademia di Belle Arti del Veneto e premiati i vincitori, sulla base dei progetti – individuali o di gruppo – ispirati dal lavoro di Pietro Bertoja scenografo.

Per informazioni:
teatromelodramma@cini.it

Luigi Squarzina studioso, drammaturgo e regista teatrale

4 – 6 ottobre 2012
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica

 

Il Centro Studi per la Ricerca Documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo, in collaborazione con l’Accademia dei Lincei e con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, organizza un convegno internazionale dedicato alla figura artistica e all’opera del regista e drammaturgo Luigi Squarzina.

 

Il convegno, a cura di Maria Ida Biggi, è articolato in più sessioni nell’arco di tre giornate, e vede la partecipazioni di molti docenti universitari e giovani studiosi; completano il programma due tavole rotonde e incontri pomeridiani che raccolgono le testimonianze dei collaboratori di Squarzina e alcune letture di suoi attori.

 

L’appuntamento nasce dalla volontà di rendere omaggio al maestro, che ha voluto donare la sua biblioteca personale al Centro Studi Teatro della Fondazione Giorgio Cini.

 

Il convegno ha il sostegno del Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari, della Fondazione Teatro La Fenice, della Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo e della Regione del Veneto. Inoltre si avvale della Media Partner ship di RAI RADIO 3.

 


Concerto di Musica Antica 2012 | Child soloists in Paris.1680-1720

CONCERTO

Child soloists in Paris 1680-1720
Charpentier, Nivers, Clérambault, Campra

28 Maggio 2012, ore 17
Fondazione Giorgio Cini, Venezia, Scalone del Longhena –

Ingresso libero

 

Interpreti

Bethany Grace, soprano
Anne-Kathryn Olsen, soprano

Chiara Bryant, Associazione Corale Cantori Veneziani
Elena Moro, Associazione Corale Cantori Veneziani

Jean Dumonteil, Les Pages du CMBV
Suzanne Khairallah, Les Pages du CMBV
Romain Mairesse, Les Pages du CMBV
Hugo Vincent, Les Pages du CMBV

Musicisti/Musicians
Hyngun Cho – violoncello
German Echeverri – violino
Tomoko Matsuoka – organo, clavicembalo
Christoph Sommer – teorba, liuto
Miguel Zamarripa – flauto

Insegnanti

Sophie Daneman, soprano
Davitt Moroney, University of California Berkeley
Diana D’Alessio, Associazione Corale Cantori Veneziani
Hélène Petrossian, Centre de musique baroque de Versailles

Child Soloists in Paris 1680-1720. Charpentier, Nivers, Clérambault, Campra

La Giornata di studio dalle ore  10 alle ore 19 s’inserisce nel contesto del Seminario di Musica Antica Egida Sartori e Laura Alvini 2012, sul tema Child Soloists inParis 1680-1720 – Charpentier, Nivers, Clérambault, Campra.

Il tema centrale della discussione è il repertorio – e il contesto storico culturale – dei bambini solisti a Parigi nel periodo 1680-1720, e dei suoi paralleli o le sue ricadute in altri luoghi di Europa. Il fenomeno verrà analizzato da vari punti di vista: tecnico ed estetico-musicale; pedagogico; storico-culturale; storico-morale. A tale fine sono stati invitati dei rappresentanti di due istituzioni didattiche a tutt’oggi attive nel settore (il Centre de musique baroque de Versailles e l’Associazione Corale Cantori Veneziani), nonché musicologi sei-settecentisti e storici di varie università europee e americane. Alcuni dei brani in programma per il Seminario verranno eseguiti in chiusura alla Giornata, nella suggestiva cornice dello Scalone del Longhena.

Per informazioni
Seminari di Musica Antica”Egida Sartori e Laura Alvini

Direttore
Pedro Memelsdorff
Segreteria
tel. +39 041 2710258
fax +39 041 5238540
e-mail: musica.antica@cini.it

Child soloists in Paris. 1680-1720. Charpentier, Clérambaut, Nivers, Campra

Child soloists in Paris.1680-1720 Charpentier, Nivers, Clérambault, Campra

23 – 29 maggio  vedi programma

Eventi aperti al pubblico

 

23 maggio ore 17
Lezione introduttiva
a cura di Davitt Moroney (University of Berkeley)
Venezia, Casino Venier, Alliance française


L’evento è in collaborazione con


 

Ingresso libero


25 maggio 2012, 10 – 19
Giornata di studi
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
ingresso libero


28 maggio ore 17
Concerto finale

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
ingresso libero


Il seminario Child soloists in Paris.1680-1720 Charpentier, Nivers, Clérambault, Campra dedicato a un repertorio tanto particolare quanto generalmente negletto: la musica per infanti solisti a Parigi, a cavallo tra la fine del Seicento e i primi del Settecento. Gli ambienti in cui tale repertorio fiorì sono soprattutto i cori e le cappelle musicali delle varie chiese e conventi della città (in particolar modo la Sainte Chapelle e il convento di Port Royal) e le scuole gesuitiche e religiose in generale. Ma anche nei teatri d’opera e prosa, nelle scuole musicali laiche destinate ai figli della bassa nobiltà e nei saloni delle corti di Parigi e Versailles si componeva per infanti solisti. Alcuni tra i principali compositori del repertorio sono Charpentier, Bernier, Nivers, Clérambault e Campra.

Di Charpentier si ricordano opere con bambini quali protagonisti – ­come David e Jonas, rappresentato per la prima volta nel collegio gesuitico di Louis-le-Grand nel 1688 –, di Nivers e Clérambault mottetti composti per le demoiselles de Saint-Cyr, giovani studentesse di una scuola fondata nel 1686.

Il repertorio pone una serie di quesiti di tipo storico-musicale ed estetico, ma anche storico-sociale e morale: spaziando dal neo-gregoriano e le sacre rappresentazioni a versioni semplificate di opere e oratori, fino a chansons dai testi arcadici e amorosi, la presunta non-consapevolezza (o parziale consapevolezza) degli interpreti infanti può aver contribuito al successo del fenomeno in ambienti di corte. Non ultimo, può aver contribuito all’associazione dell’infante solista – veicolo di messaggi incompresi – al mito kircheriano dell’automa in musica.

È in base a tali quesiti che odierni musicologi, registi e pedagoghi si pongono il problema di riesumare la raffinata arte degli infanti solisti – cantanti ma anche strumentisti o compositori, per esempio, nella Parigi del 1700 – per riproporla ai pubblici moderni.
Gli ostacoli da superare sono di varia natura e richiedono sia riflessioni specialistiche che, soprattutto, confronti multi-disciplinari.

Docenti principali:
Davitt Moroney (Berkeley University), cembalista, editore, musicologo.
Sophie Daneman (Londra), soprano.
Hélène Petrossian (Versailles, Parigi), direttore di voci bianche, pedagoga.

Per informazioni
Seminari di Musica Antica”Egida Sartori e Laura Alvini

Direttore
Pedro Memelsdorff
Segreteria
tel. +39 041 2710258
fax +39 041 5238540
e-mail: musica.antica@cini.it

 

 

Andrea Pozzo (Trento 1642 – Vienna 1709)

Geniale interprete degli orientamenti artistici e ideologici della Compagnia di Gesù protagonista della civiltà figurativa tardobarocca in Europa, Andrea Pozzo (Trento 1642 – Vienna 1709) è stato recentemente celebrato in due importanti mostre allestite rispettivamente a Trento, sua città natale, e a Roma, dove il suo talento creativo trovò modo di esprimersi al massimo grado.

Il convegno di Venezia, promosso dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del III centenario della morte di Andrea Pozzo e dalla Fondazione Giorgio Cini, chiude idealmente le celebrazioni del terzo centenario della morte dell’artista, affrontando le tematiche connesse alla sua attività tra l’Italia, l’Austria, la Slovenia e la Croazia, con interventi sull’architettura, la pittura, la scenografia, gli apparati effimeri e la pubblicistica coeva. Nella stessa sede sarà dato risalto anche all’importante ruolo svolto dal fratello dell’artista, l’architetto e scultore Jacopo Antonio Pozzo (Trento 1645 – Venezia 1721), meglio noto come fra’ Giuseppe Pozzo dell’Ordine Carmelitano, lungamente attivo tra Venezia e Udine.
Alla stessa stregua saranno approfondite figure come il trentino Carlo Gaudenzio Mignocchi, nipote e allievo di Andrea, che divulgò i suoi modelli nel Trentino. Ampio spazio sarà inoltre riservato all’approfondimento delle tecniche adottate da Pozzo sia nelle grandi imprese di decorazione ad affresco, sia nell’ambito della realizzazione di altari e macchine sceniche, facendo tesoro delle risultanze di recenti restauri condotti a Roma e a Mondovì.

Istituto di Storia dell’arte
tel 041 2710230
arte@cini.it

Il teatro musicale di Luciano Berio

Passaggio e dintorni

Prima giornata di studi del progetto 

Il teatro di Luciano Berio
2010-2013

Organizzato dal D.M.C.E. dell’Università di Paris VIII
in collaborazione con:
Centro Studi Luciano Berio
Fondazione Giorgio Cini (Venezia)
Biennale Musica (Venezia)

Direzione scientifica : Giordano Ferrari
Comitato scientifico : Talia Pecker Berio, Gianmario Borio, Angela Ida De Benedictis, Giovanni Morelli, Gianfranco Vinay

L’esperienza teatrale di Luciano Berio ha segnato la seconda metà del XX secolo infrangendo le convenzioni della cultura operistica tradizionale e diventando un punto di riferimento all’interno della ricca e diversificata realtà delle sperimentazioni di drammaturgia musicale. Risultati, questi, raggiunti anche grazie alla sua arte musicale e alla sua coscienza di agire in un mondo in rapida trasformazione nella comunicazione, nell’espressione e nella maniera d’interpretare e di vivere la propria cultura. Studiare la produzione teatrale di Berio significa entrare nel cuore di quell’evoluzione della drammaturgia musicale che ha preparato (e prepara) il presente dell’arte scenica del XXI secolo – fatto di nuove dimensioni della comunicazione, di «nuove scene» (nuovi luoghi, forme e modi rappresentativi), caratterizzata ancora oggi dalla necessità degli artisti di dare priorità alla condizione umana. La vastità del tema ha reso necessaria la pianificazione di un progetto di vaste proporzioni, sviluppato nel tempo in differenti tappe per approdare a una riflessione approfondita: la formula tradizionale del convegno unico è stata pertanto sostituita da una formula d’incontro scientifico suddiviso in sei appuntamenti, ognuno dei quali gravita intorno a una sola opera teatrale. Le giornate di studio avranno luogo in Francia e in Italia e si svolgeranno in francese, italiano e inglese.

La prima giornata di studi, che si terrà alla Fondazione Giorgio Cini il giorno 25 settembre, avrà come titolo Passaggio e dintorni e sarà dedicata ai lavori che segnano la maturazione del pensiero teatrale di Berio all’inizio degli anni sessanta (Circles, Laborintus II).

I singoli interventi verranno poi pubblicati sul sito di Dramaturgie Musicale Contemporaine en Europe (www.dmce.org), come formula propedeutica alla pubblicazione cartacea degli atti da far seguire solo alla fine del progetto. All’ultimo appuntamento sarà fatta seguire una giornata supplementare di studio dedicata a una riflessione complessiva e a una panoramica sull’intera produzione teatrale di Berio, in cui studiosi di chiara fama saranno invitati a leggere una sintesi dei propri contributi basati sugli interventi degli incontri precedenti.
Nel corso di ogni appuntamento è prevista una presentazione generale dell’opera presa in esame, uno sguardo globale alla documentazione esistente (materiali preparatori, pubblicazioni, materiale audiovisivo, ecc.), nonché cinque-sei interventi dedicati all’analisi musicale e drammaturgica dell’opera, al relativo contesto estetico e alle differenti problematiche che ogni opera implica.

Per informazioni

Istituto per la Musica
tel. +39 041 2710220
musica@cini.it

Le arti di Piranesi. Architetto, incisore, antiquario, vedutista, designer

Il Centro espositivo dell’Isola di San Giorgio Maggiore ospita la mostra, ideata dall’architetto Michele De Lucchi e prodotta dalla Fondazione Giorgio Cini insieme a Factum Arte, il laboratorio madrileno di Adam Lowe, con Accenture come partner tecnologico.

La mostra è un’esplorazione a tutto tondo della proteiforme attività di Giambattista Piranesi (Venezia 1720 – Roma 1778), personalità artistica tra le più complesse, poliedriche e affascinanti del Settecento europeo.

A più di trent’anni dalle esposizioni che l’Istituto di Storia dell’Arte dedicò all’artista in occasione del bicentenario della morte, la Fondazione Giorgio Cini torna a celebrarne l’ingegno e l’immaginazione attraverso un suggestivo percorso espositivo che affianca alle circa trecento stampe, selezionate dal corpus integrale conservato presso le collezioni grafiche della Fondazione Giorgio Cini, una serie di creazioni moderne che restituiscono il linguaggio e lo stile di Piranesi, la sua naturale tendenza alla contaminazione, in alcuni casi declinata sino al parossismo, dei repertori formali antichi e moderni, della sua geniale prassi combinatoria.

Il visitatore potrà così accedere nella “mente nera” di Piranesi (secondo la celebre definizione di Marguerite Yourcenar) e intuirne la febbrile inventiva, al limite della paranoia, entrando nella torre che ospita la proiezione in 3D delle Carceri d’Invenzione, architetture mentali e visionarie, in bilico tra scenografia barocca e capriccio di fantasia. Potrà visualizzare e comprenderne l’originalità del pensiero progettuale e del linguaggio decorativo
osservando da vicino e toccando le “riproposizioni” in ready made realizzate in esclusiva per la mostra da Adam Lowe e dall’Atelier Factum Arte: restituzioni tridimensionali in materiali preziosi di alcune invenzioni piranesiane, tratte dalla serie delle Diverse Maniere di adornare i Cammini, che evocano la fucina ipertrofica del Piranesi progettista e designer; mentre le “ricreazioni” di alcuni pezzi antichi, prove nienti dalla sua raccolta di
antichità destinata al mercato antiquario, defi niscono l’orizzonte visivo entro cui collocare il suo ruolo di anticipatore di un nuovo gusto per l’antico e la conseguente funzione attraente che il suo stile esercitò su un’intera generazione di artisti, architetti e decoratori nell’età neoclassica.

Alla veduta e alle celebri serie di Roma e di Paestum è dedicata la sezione finale del percorso espositivo: una mostra nella mostra che ospiterà una selezione di incisioni di Piranesi affi ancate da altrettanti scatti inediti del fotografo e documentarista Gabriele Basilico. Il fotografo, ispirato dalle celebri pagine che la Yourcenar dedicò a Giambattista Piranesi agli inizi degli anni sessanta del secolo scorso, ha genialmente ripercorso con la macchina fotografica tutti i luoghi delle vedute piranesiane.

dalla rassegna stampa
Venise: Piranèse versus Coca-Cola,
dalla rivista La règle du jeu un articolo di Gilles Hertzog

Info e prenotazioni
tel. 199199111

Biglietti online

Sede
Centro Espositivo “Le Sale del Convitto”
Fondazione Giorgio Cini
Isola di San Giorgio Maggiore – Venezia

28 agosto > 21 novembre

prorogata fino al 9 gennaio 2011

Orari d’apertura
10.30>18.30
chiuso il martedì
chiuso il 25 dicembre e il 1 gennaio 2011
ultimo ingresso alle 18.00BigliettiIntero
€ 10Ridotti
€ 8
Studenti fino ai 26 anni; cittadini over 65; possessori carte convenzionate; possessori biglietto ACTV; Possessori biglietto Campanile Basilica di San Giorgio; altre convenzioni€ 6
Per gruppi di almeno 10 persone

€4
Per gruppi di almeno 10 studenti con accompagnatore

€ 1
Possessori biglietto visita guidata Fondazione Giorgio Cini

Gratuito (solo in biglietteria)
Minori di 14 anni se accompagnati da un genitore; portatori di handicap con accompagnatore; guide autorizzate; interpreti turistici che accompagnino gruppi; insegnanti uno per classe che accompagnino i loro studenti

Visite guidate (solo su prenotazione)
Accompagnatore specializzato in italiano
€ 100 (più il prezzo del biglietto)
Accompagnatore specializzato in altre lingue
€ 110 (più il prezzo del biglietto)
Scuole
€ 60 (più il prezzo del biglietto)

Music and the arts in Galileo Galilei’s though

7 maggio 2010,
ore 9.30 – 18.30

Ai Seminari di musica antica della Fondazione Giorgio Cini, che ospitano giovani musicisti selezionati tramite concorso a livello internazionale, vengono tradizionalmente affiancate delle Giornate internazionali di studio sugli stessi argomenti, per approfondire il retroscena storico-culturale delle musiche studiate e pubblicamente eseguite durante il Seminario.

Quest’anno il tema scelto per il Seminario, che si terrà alla Fondazione Giorgio Cini dal 2 al 8 maggio 2010, è quello del pensiero musicale di Galileo Galilei. E la Giornata di studio focalizzerà l’attenzione sui testi galileiani relativi alla musica e sulla loro contestualizzazione storica, storico-scientifica, storico-artistica e musicale. In particolare, si concentrerà su una lettera di contenuto teorico-artistico scritta da Galileo all’amico pittore Ludovico Cardi – detto il Cigoli –, già commentata dal Panofsky in un celebre saggio del 1954, ‘Galileo as a Critic of the Arts’.

Per quanto nota agli storici e storici dell’arte, la lettera in questione è stata poco commentata dai musicologi. In essa Galileo proponeva al Cigoli di dirimere la canonica discussione interartistica tra scultura e pittura con un confronto tra musica vocale e strumentale, metafora del concetto di sublimazione che sembra, dunque, essere stata particolarmente efficace nei cenacoli romani cui Galileo, per il tramite del Cigoli, si riferiva.

In considerazione del contesto storico-musicale (la nascita e il rapido sviluppo del teatro musicale, cui Galileo era particolarmente esposto attraverso le opere teoriche e pratiche di Vincenzo Galilei e dell’educazione musicale avuta in gioventù), il pensiero galileiano sembra controcorrente.
Il suo commento, cioè, potrebbe complicare e arricchire la secolare discussione – ripresa nel Seicento – sulla sublimazione della parola da parte della musica non verbale, assieme al concetto di mimesi tra i generi musicali e artistici.

La Giornata, intende mettere a dialogare esperti di diverse discipline legate alla discussione
che Galileo propone a Cardi: musicologi, musicisti, storici dell’arte specializzati in pittura o scultura seicentesca, storici della scienza galileiana, storici della filosofia musicale.

Inoltre, quest’anno si terrà anche una Tavola rotonda aperta alla partecipazione dei relatori della Giornata di Studio e degli studiosi interessati. Essa avrà luogo la mattina di sabato 8 maggio e proporrà un confronto tra gli scritti di Vincenzo e Galileo Galilei, in particolare ‘Dialogo della musica antica et della moderna’ e ‘Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo’. L’iniziativa sarà introdotta da una relazione di base del prof. Maurice Finocchiaro.