Palazzo Cini. La Galleria, Venezia – Pagina 4 – Fondazione Giorgio Cini

Invasioni digitali #InvitoaPalazzo

3 maggio ore 17

“L’Arte diventa conoscenza quando viene condivisa”

Palazzo Cini partecipa alle Invasioni digitali, un’iniziativa culturale che si svolge in tutta Italia, che permette a tutti coloro che utilizzano le reti sociali digitali, di vivere e condividere l’interesse, la passione e l’amore per la cultura e per l’arte.
Vi aspettiamo per l’invasione digitale “armati” di smartphone, tablet e videocamere per raccontare attraverso i vostri scatti la Galleria di Palazzo Cini.

Per partecipare vai a questo indirizzo, attenzione i posti sono limitati
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-invitoapalazzocini-domenica-3-maggio-ore-17-16723463329

 

Ettore Spalletti. Palazzo Cini

Promossa dalla Fondazione Giorgio Cini, in collaborazione con ASLC Progetti per l’arte – Verona, la mostra inaugura il secondo piano della Galleria di Palazzo Cini a San Vio, in occasione dell’apertura stagionale della casa-museo.

L’esposizione che Ettore Spalletti presenterà a Palazzo Cini sarà particolarmente meditata. L’artista, lontano da quella forma di seducente notorietà che talvolta il contemporaneo regala, lavorerà ragionando sul luogo, ascoltandolo, osservandone le variazioni di luce, studiandone lo spazio. Le stanze del secondo piano del Palazzo, recentemente rinnovate, accoglieranno una mostra espressione di una relazione profonda con uno spazio che era, e rimane nell’intento dell’artista, domestico; allo stesso tempo i capolavori d’arte antica esposti nella Galleria al piano nobile saranno una presenza importante per Spalletti, come racconto della vita del luogo.

La varietà, la complessità e la profondità di questo maestro dell’arte contemporanea italiana, condurrà il visitatore/ospite attraverso un’esperienza visiva avvolgente e familiare. Le opere di Ettore Spalletti sono state esposte nei più prestigiosi spazi museali, italiani e stranieri. Recentemente GAM di Torino, MADRE di Napoli e MAXXI di Roma, hanno dedicato al Maestro un’importante retrospettiva del suo percorso artistico – dalla pittura alla scultura fino alle installazioni ambientali. Oltre ad aver rappresentato l’Italia alla Biennale di Venezia e a due edizioni di Documenta a Kassel, Spalletti è uno dei più rappresentativi esponenti dell’arte contemporanea.

Palazzo Cini. La Galleria

Il 25 aprile riapre al pubblico, grazie alla partnership di Assicurazioni Generali, la Galleria di Palazzo Cini a San Vio con alcune importanti novità ad accogliere i visitatori: nuove opere d’arte che arricchiscono ulteriormente il percorso espositivo, un programma di mostre ospitate al secondo piano e un nuovo piano di attività culturali con il ritorno dell’iniziativa dell’Ospite a Palazzo e delle Conversazioni d’arte.

Grazie alla generosità di Lyda Guglielmi, figlia di Ylda Cini, entra a far parte delle raccolte custodite nella Galleria di Palazzo Cini un significativo nucleo di opere e arredi già in origine appartenuti alla straordinaria raccolta riunita da Vittorio Cini nel palazzo sul Canal Grande. Prima fra tutte una preziosa tavola di Stefano di Giovanni detto il Sassetta, raffigurante San Giovanni Evangelista, artista di cui la Galleria già possiede la tavola con la Madonna dell’Umiltà: il nuovo dipinto rende dunque ancora più ampio il panorama della pittura senese del Quattrocento, rappresentato anche dalle tavole del Maestro dell’Osservanza, di Matteo di Giovanni e di Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta.

Dopo molti anni, tornano inoltre ad arredare le nobili stanze della casa abitata dal conte Cini un monumentale tavolo cinquecentesco sorretto da figure scolpite di cariatidi e nerboruti telamoni, di gusto sansovinesco, assieme a un armadio riccamente intagliato e ornato da graziose figure muliebri e amorini, pure tradizionalmente riferito ad ambito del Sansovino. Ancora, tra le nuove opere, vanno segnalati un reliquario in argento con il busto di San Valerio, lavoro di oreficeria francese, e un raro portadocumenti della metà del Quattrocento in cuoio rosso cesellato e cuir bouilli, appartenuto al duca di Ferrara Borso d’Este come rivela lo stemma di famiglia che decora il fronte.

Un cenno a parte infine, per la loro eccezionalità nel panorama delle collezioni della Galleria, va alle due tele di Lorenzo Tiepolo raffiguranti due ritratti virili ideali, ovvero, secondo un genere diffuso nel Settecento a Venezia, due ammalianti ‘teste di fantasia’, non distanti dagli esempi del fratello Giandomenico o dello stesso Giambattista.

Altra importante novità di quest’anno è la riapertura del secondo piano del Palazzo destinato, dopo i lavori di adeguamento, a ospitare, oltre a conferenze e letture, esposizioni temporanee: all’inaugurazione primaverile con la mostra Ettore Spalletti farà seguito in autunno nei nuovi spazi l’esposizione di un florilegio dei disegni più importanti e rappresentativi, dal Quattrocento al Novecento, appartenenti alle collezioni dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini.

Ma, accanto alle mostre allestite al piano superiore, proseguirà anche l’iniziativa dell’Ospite a Palazzo, avviata con grande successo l’anno scorso, frutto della collaborazione con importanti istituzioni o musei italiani e stranieri e che vede la Galleria accogliere nelle sale un’opera ‘ospite’ che si pone in un dialogo con quelle della collezione permanente, intrecciando una fitta trama di relazioni visive e di contenuto.

A giugno arriverà dunque Madonna con il Bambino di Beato Angelico, la celebre Madonna di Pontassieve, tavola databile al 1435 circa o agli ultimi anni di attività dell’artista, probabile scomparto centrale del perduto polittico realizzato per la cittadina toscana, conservata nella Galleria degli Uffizi di Firenze.

Infine saranno riproposte le Conversazioni d’Arte, cicli di incontri pensati per fornire occasioni di dialogo con i visitatori, che siano essi esperti, appassionati o semplicemente curiosi: un programma di appuntamenti regolari in Galleria con storici dell’arte ed esperti che raccontano in modo coinvolgente la storia della Galleria e delle sue collezioni. Anche per il 2015 è dunque previsto un doppio ciclo di Conversazioni d’Arte in Galleria – in primavera e in autunno – che fornirà ancora l’occasione di evocare e approfondire grandi tematiche della storia dell’arte in un contesto unico, scrigno in cui sono riuniti capolavori quali i dipinti toscani e ferraresi, sculture lignee, rami smaltati di manifattura veneziana, avori medievali e rinascimentali, porcellane e arredi.

Art Night Venice

Torna anche quest’anno l’iniziativa Art Night Venice: ideata dall‘Università Ca’ Foscari, promotore e coordinatore curando la direzione artistica dell’evento in stretta collaborazione e partnership con il Comune di Venezia e l’assessorato al Commercio e qualità urbana.
La Fondazione Giorgio Cini per questa occasione apre le porte di Palazzo Cini a San Vio.
Ingresso libero dalle ore 18 alle ore 24.
 
Palazzo Cini, a metà strada tra le Gallerie dell’Accademia e la Collezione Peggy Guggenheim, fu per anni la residenza del conte Vittorio Cini e della sua famiglia.
Nelle sale del primo piano nobile, arredate con mobili e oggetti d’arte che riflettono il carattere originario dell’abitazione e il gusto personale del grande collezionista, sono esposti una trentina di dipinti di scuola toscana, donati da Yana Cini alla Fondazione Giorgio Cini nel 1984, insieme alla parte del palazzo che li ospita. Accanto alle opere pittoriche, tra cui spiccano Il giudizio di Paride di Sandro Botticelli, il Ritratto di due amici del Pontormo, la Madonna con il Bambino e due angeli di Piero di Cosimo e i dipinti di scuola ferrarese del Rinascimento, tra cui il San Giorgio di Cosmè Tura, sono raccolti alcuni significativi esempi di arti applicate: ceramiche, porcellane – tra cui un servizio completo della manifattura settecentesca veneziana dei Cozzi – cofanetti e placchette d’avorio, smalti, oreficerie, torcieri e lampadari di Murano, sculture in terracotta, credenze, cassapanche e librerie di notevole importanza, tra cui un raro cassone nuziale senese della metà del Trecento e una portantina napoletana del Settecento.
Il secondo piano è invece riservato ad esposizioni temporanee ed ha ospitato, negli anni più recenti, alcune rassegne di opere provenienti dalle raccolte della Fondazione.
Informazioni
Palazzo Cini si trova a Venezia nei pressi dell’Accademia.
Per arrivare è possibile prendere il vaporetto delle linee Actv 1 o 2 con fermata Accademia, o linea 2 con fermata Zattere.

The Ludwig Van Picture Show – Of men and music

Continua a Palazzo Cini a San Vio la rassegna video-musicale all’insegna della rarità: sabato 9 agosto alle 17 si proietterà Of men and music di Alexander Hammid.
Realizzato otto anni dopo il celebre ‘corto’  toscaniniano intitolato The Hymn of Nations, film di propaganda politica imperniato su una storica celebrazione musicale della caduta di Mussolini al Gran Consiglio, questo “excellent quartet of classical music shorts, intimate studies of, and fine performances by several artists”, così lo definì Variety nella sua autorevole recensione, è un quintetto che vede all’opera cinque dei più grandi interpreti musicali del mezzo secolo in vari atteggiamenti esecutivi ed espressivi della loro intimità e della loro ‘storia’.
Rubinstein alle prese con Spinning Song e con Liebestraum, in un contesto scenografico dolce-borghese, Nadine O’ Condor e Jan Peerce che cantano O Paradiso e Don Pasquale immersi in un’aura funzionale stravagante, Heifetz che prova e riprova  Bach e Paganini. Nel finale Dimitri Mitrooupolos è al centro di una magistrale ripresa documentaristica – un capolavoro del genere – della Faust-Sinfonia di Liszt. Un campionario esemplare di tecnica e poetica del documentario, come facilmente poteva essere immaginato, data la conclamata maestria del regista, personalità di punta dell’avanguardia newyorkese degli anni ’40.
Ingresso libero.