Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate Archives - Pagina 3 di 6 - Fondazione Giorgio Cini

Religiographies vol.1 n.1

Rivista open-access e peer-reviewed, curata dal Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate della Fondazione Giorgio Cini.

Con un approccio interdisciplinare, Religiographies promuove il dialogo tra storici, sociologi, antropologi, filosofi e psicologi su tre temi principali: misticismo, esoterismo e spiritualità.

The Eranos Experience: Spirituality and the Arts in a Comparative Perspective

Il Convegno è organizzato dal Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate, dall’Istituto di Musica, dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati della Fondazione Giorgio Cini e dal Center for History of Hermetic Philosophy and Related Currents (HHP) dell’Università di Amsterdam.
I colloqui di Eranos furono organizzati ad Ascona dall’attivista, pittrice e ricercatrice olandese Olga Fröbe-Kapteyn a partire dal 1933, su ispirazione di Rudolf Otto e Carl Gustav Jung. Gli incontri riunirono alcune tra le menti più stimolanti dell’epoca che si confrontarono su argomenti quali la spiritualità, il misticismo, il mito e la simbologia, nell’intento di opporsi a quella che veniva percepita come una secolarizzazione inarrestabile. Il focus della conferenza verterà sull’eredità di Eranos riguardo le scienze sociali e umane e le arti performative e figurative, in particolare sulla musica, la danza, il teatro e la pittura. L’evento sarà arricchito da un concerto del mdi ensemble che suonerà le composizioni di Renato de Grandis, di Ernesto Rubin de Cervin e di Giacinto Scelsi presso l’Auditorium “Lo Squero”.

 

 

Scarica il programma del convegno The Eranos Experience

 

Oops! Non è stato possibile trovare il tuo modulo.

Photography Masterclass con Sabiha Çimen e Jason Eskenazi

L’agenzia Magnum Photos e il Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate della Fondazione Giorgio Cini hanno aperto il bando di iscrizione al terzo workshop organizzato sull’isola di San Giorgio Maggiore, Venezia, per offrire ai partecipanti l’opportunità di lavorare ai loro progetti in un ambiente di gruppo intimo e coinvolgente.

Il workshop di tre giorni sarà guidato dalla fotografa Magnum Sabiha Çimen. Gli studenti selezionati parteciperanno a discussioni sulla fotografia documentaria e su come sviluppare progetti personali a lungo termine. Durante il corso Sabiha insieme al tutor del corso ospite, Jason Eskenazi – fotografo e fondatore di Red Hook Books, discuteranno del loro lavoro e analizzeranno i progetti degli studenti selezionati.

Organizzato in sessioni intensive di lezioni, esercizi di editing e sequencing e revisioni di gruppo del portfolio, questo workshop aiuterà a sviluppare strategie e impostare obiettivi di progetto individuali. Questo workshop permetterà di lavorare sia sulla tecnica fotografica, che allo sviluppo di un progetto di libro e di esposizione.

Questo workshop è aperto a 15 partecipanti e adatto a fotografi che sono alla ricerca di una guida nella fase finale dei loro progetti o fotografi che iniziano un nuovo progetto e sono in una fase di ricerca. Ogni partecipante avrà l’opportunità di acquisire una migliore comprensione del processo di editing dei progetti a lungo termine e sulla scelta del formato giusto per la loro espressione.

 

Per maggiori informazioni:

www.magnumphotos.com

 

Ebook Comics and the Invisible

Comics and the Invisible

 

scarica l’Ebook comics-and-the-invisible

 

Quest’opera raccoglie alcuni contenuti delle tavole rotonde della conferenza “Comics and the Invisible: Intertwining Academic and Artistic Perspective” che ha avuto luogo a Venezia il 3-4 giugno 2022.

La conferenza è stata l’evento di chiusura di Invisible Lines, un progetto internazionale biennale cofinanziato dal Programma Europa Creativa, ideato e coordinato dal Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate della Fondazione Giorgio Cini (Venezia, Italia) in collaborazione con le associazioni Central Vapeur (Strasburgo, Francia) e Hamelin (Bologna, Italia) e con l’editore Baobab Books (Tabor, Repubblica Ceca).

L’intero progetto è stato plasmato intorno a una domanda: come disegnare l’invisibile? Il quesito è stato posto prima a dodici giovani artisti selezionati tra più di 400 candidati provenienti da tutta Europa, che sono stati coinvolti in una esperienza formativa internazionale concepita come un viaggio illustrato attraverso l’invisibile.

Ad ogni tappa, i partner ospitanti hanno istituito un laboratorio in cui i giovani artisti hanno potuto lavorare e co-creare, interpretando la domanda iniziale secondo la propria sensibilità e il genus loci dei luoghi visitati: Broumov, Venezia e Strasburgo.

Ogni workshop si è concentrato su una diversa interpretazione dell’idea di invisibilità. Gli artisti hanno esplorato l’invisibile come una forma di ricerca spirituale e metafisica, interrogandosi su entrambe le relazioni con l’inconscio e con il trascendente. Hanno rappresentato ciò che è invisibile nei paesaggi quotidiani che attraversiamo disegnando luoghi ormai abbandonati a causa dei continui cambiamenti della società e delle mutazioni storiche. Infine, hanno considerato invisibilità nella sua dimensione sociale e politica, raccontando la vita di alcuni dei migranti e rifugiati che vivono al Centro Bernanos di Strasburgo – vite che sono troppo spesso al centro di rappresentazioni mediatiche ma raramente raccontate con le proprie storie e voci.

Per ogni workshop gli artisti hanno avuto delle guide speciali: Stefano Ricci, Juraj Horváth e Yvan Alagbé, acclamati artisti a livello internazionale, hanno aiutato i giovani artisti a disegnare le proprie storie che sono state in seguito raccolte in due libri visivi e un giornale.

Le loro opere originali sono state anche esposte in tre dei principali festival di fumetti e illustrazioni in Europa: BilBOlbul International Comics Festival (Italia), Central Vapeur (Francia), e Tabook Festival (Repubblica Ceca).

Il viaggio non è finito lì, perché nella fase finale del progetto la medesima domanda iniziale è stata posta ad un gruppo selezionato di ricercatori internazionali nell’ambito delle arti visive e del fumetto durante la conferenza già menzionata. Anche a loro è stata data la possibilità di condividere le loro idee con alcuni artisti visivi rivoluzionari nel campo del fumetto e nella narrativa visiva: Lorenzo Mattotti, Dominique Goblet, Stefano Ricci, David B. e Manuele Fior. Il risultato di questo incontro è la pubblicazione che state leggendo.

È sottinteso che la questione dell’invisibilità rimane irredimibile. Le discussioni degli artisti e le opere presentate in questa pubblicazione mostrano come gli artisti esplorano la loro visione così come la realtà esterna non solo disegnando ciò che vedono, ma desiderando ciò che non può essere visto: la difficoltà nel disegnare l’invisibile si trova dietro le scelte, le invenzioni e gli stratagemmi che mantengono l’arte del fumetto in continua evoluzione.

 

Per maggiori informazioni sul progetto Invisible Lines visita https://invisiblelines.eu/

Underwater Lines – Live Painting

Live Painting con Stefano Ricci e Manuele Fior (illustrazioni), Giacomo Piermatti e Daniele Roccato (contrabbassi).

 

03 giugno 2022, 18:30 – 19:30

Questa performance è parte del Convegno Comics and the Invisible.

Entrata gratuita previa registrazione su form di registrazione.

 

Comics and the Invisible: Intertwining Academic and Artistic perspectives

Il tema dell’invisibile inteso in chiave spirituale, sociale e geografica, sviluppato nel contesto dell’illustrazione e del fumetto, è stato il fulcro del progetto itinerante Invisible Lines, cofinanziato dal programma dell’Unione Europea “Europa Creativa” e ideato dal Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate della Fondazione Giorgio Cini in collaborazione con Hamelin Associazione Culturale (Italia), Baobab Books (Repubblica Ceca) e Central Vapeur (Francia). Nel 2021 sono stati organizzati tre workshop per 12 giovani artisti selezionati (Venezia, Tabor e Strasburgo), cui faranno seguito, nel 2022, l’uscita di tre pubblicazioni e l’inaugurazione di tre esposizioni (Bologna, Tabor e Strasburgo). La conferenza, ultima tappa di questo lungo e intenso percorso, ritorna sul concetto di invisibilità per chiedersi se, e come, la nona arte possa rappresentare l’invisibile. Il simposio, a cui saranno presenti sia artisti che accademici, si concluderà con un concerto disegnato, diretto dal talento artistico di Stefano Ricci e Manuele Fior.

 

Scarica il Programma Comics and the Invisible

 

Entrata gratuita previa registrazione sul form di registrazione.

Non-Belief and Non-Believers: evolution and challenges of contemporary irreligiousness

La conferenza, organizzata dall’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (UAAR) con la collaborazione del Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate e dell’Università del Piemonte Orientale, si propone di indagare il variegato fenomeno della non credenza contemporanea da una prospettiva poliedrica che include il punto di vista giuridico e socio-antropologico.

Tale ambito, finora poco esplorato scientificamente, sarà analizzato sotto i molteplici aspetti della fenomenologia individuale e collettiva, senza tralasciare il confronto con le sfide della secolarizzazione e post-secolarizzazione, non ultima la tensione fra libertà di espressione e tutela del sacro, evidente particolarmente in materia di leggi sulla blasfemia. Le prismatiche identità dell’irreligiosità saranno raffrontate a livello internazionale, in un dialogo che coinvolge anche le sempre più emergenti religioni parodistiche, con l’obiettivo di tracciare linee comuni in un approccio non identitario quanto piuttosto di esercizio di libertà religiosa.

 

Programma 15:00 – 19:00

 

15:00 Saluti iniziali:

 

Roberto Grendene (Segretario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti)
Francesco Piraino (Direttore del Centro studi di civiltà e spiritualità comparate, Fondazione Giorgio Cini)

Roberto Mazzola (Docente di diritto ecclesiastico e diritto interculturale, Università del Piemonte Orientale)

 

15:30 Interventi:

 

Il panorama della non credenza in Europa
Andrew Copson (Presidente di Humanists International)

 

Libertà di espressione e leggi sulla blasfemia
Marco Croce (Università di Firenze)

 

17:10 Pausa caffè

 

17:30 Tavola rotonda:

Moderatore: Francesco Alicino (Università LUM)

 

La varietà e la recente evoluzione della non credenza in Europa
Anne-Laure Zwilling (CNRS, Strasburgo)

 

Le secolarizzazioni e post-secolarizzazioni: crisi della teoria della secolarizzazione e nascita di un paradigma post-secolare
Debora Spini (New York University a Firenze e Syracuse University a Firenze)

 

Perché la religione è diversa?
Victor Javier Vazquez Alonso (Università di Siviglia)

 

 

La conferenza sarà in inglese con traduzione simultanea in italiano

 

Maggiori informazioni:
non-belief.conference@cini.it

 

Per partecipare è necessario iscriversi sul sito

 

Oops! Non è stato possibile trovare il tuo modulo.

 

Religious Dimensions of Conspiracy Theories: Comparing and Connecting Old and New Trends

Religious Dimensions of Conspiracy Theories
Comparing and Connecting Old and New Trends

Edited By Francesco Piraino, Marco Pasi, Egil Asprem

November 30, 2022 Forthcoming by Routledge

 

Religious Dimensions of Conspiracy Theories (routledge.com)

 

Questo volume contribuisce allo studio della cultura del complotto analizzando le dimensioni religiose ed esoteriche delle teorie complottistiche.
Il libro esamina esempi sia storici che contemporanei per esplorare le continuità transnazionali e trans-storiche tra dottrine religiose, escatologie e teorie della cospirazione.
Attinge a molteplici approfondimenti disciplinari di storici, sociologi e antropologi.
Il libro ha un approccio globale e presenta casi di studio provenienti dal Nord America, dall’Europa, dal Medio Oriente, dall’Asia e dall’Africa.
Questo libro sarà sicuramente di grande interesse per i ricercatori interessati al complottismo, all’esoterismo, all’estremismo e alla religione.

Alex Majoli presenta Opera Aperta

In Opera Aperta, Alex Majoli riflette sul rapporto tra il Teatro e la città e sulle sue possibili interconnessioni. Un tema che s’innesta sul lavoro che il fotografo ha avviato da tempo, guidato dalla convinzione che “in ogni situazione, ogni persona gioca un determinato ruolo nella società”. L’artista ritrae ogni tipo di situazione costruendo un teatro intorno ai soggetti fotografati, così che la scena della strada diventa la scena di un teatro. In questo evento, la lettura fotografica di Majoli dialogherà con la lettura sociologica della professoressa Valentina Bonifacio dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

 

Scarica il pdf Majoli

 


Iscrizione obbligatora

 

Oops! Non è stato possibile trovare il tuo modulo.

Calligrafia Arabo-Islamica

Nel mondo islamico, la calligrafia è il principale mezzo di espressione estetica visiva, e ha carattere transdisciplinare e transculturale.
Transdisciplinare perché riguarda sia la dimensione strettamente religiosa, sia le arti visive e la poesia. Transculturale in quanto, dietro il necessario elemento di continuità soprattutto per quanto concerne la calligrafia religiosa, esistono diversi stili calligrafici influenzati da contesti culturali differenti.

 

Questo seminario, comprensivo di un workshop e di una performance, e organizzato in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari Venezia, è rivolto sia agli studenti del corso di “Lingua e letteratura araba” dell’Università Ca’ Foscari che atutti gli appassionati di arti visive, intende esplorare la bellezza e la complessità della calligrafia islamica. Andrea Brigaglia (Università degli Studi di Napoli l’Orientale), fornirà il quadro storico e teorico della calligrafia nel mondo islamico, con un focus particolare sulla produzione dei manoscritti.

 

Il workshop sarà guidato dall’artista italo-giordano Eyas Alshayeb, nato nel cuore della città di Amman negli anni ’80 e, fin dalla sua infanzia, influenzato da un clima familiare che vede l’arte, la poesia e la letteratura come elementi essenziali del proprio quotidiano. Si avvicina all’arte della calligrafia grazie alla passione e alla curiosità che, nel periodo adolescenziale, lo portano ad apprendere questa meravigliosa arte nella bottega di un maestro calligrafo locale. Si affaccia in seguito alle varie scuole di calligrafia, come la scuola egiziana del maestro
Khudair Bursaaidi, e dall’età di quindici anni frequenta alcuni dei più importanti esponenti della calligrafia araba mediorientale, attingendo da ciascuno di loro le più sofisticate tecniche
calligrafiche delle principali scuole Ottomane, di Baghdad e del Cairo.

 

Scarica il pdf  Workshop di Calligrafia Araba 2021