Istituto di Storia dell'Arte Archives - Pagina 23 di 29 - Fondazione Giorgio Cini

Da Gaudì a Picasso

Gli ultimi due decenni dell’ottocento e i primi del Novecento rappresentarono per la Catalogna una delle epoche culturalmnente più importanti e intense. E in questo periodo che si delineano nuove correnti estetiche, artistiche e letterarie che per originalità e portata reggono il paragone con movimenti quali il romanticismo e il naturalismo ottocenteschi, o il novecentismo del nostro secolo.
Nasce allora il “modernismo”, la cui vena creativa si esplica negli ambiti più svariati dalla letteratura all’architettura, dalla pittura alla scultura, dall’oreficeria alla ceramica, alle arti grafiche, alla lavorazione dei metalli fino alle più diverse arti decorative. Lo caratterizza la capacità di coniugare spirito moderno e tradizione, che gli consente anche di superare la fase colta ed elitaria per convertirsi in fenomeno popolare. Nel suo nome vengono realizzate opere nobili ma anche umili; del suo influsso sono permeati i processi produttivi più industrializzati e seriali.

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
1 settembre – 4 novembre 1991

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Istituto di Storia dell’Arte
Isola di San Giorgio Maggiore – 30124 Venezia
tel. +39 041 2710230
fax +39 041 5205842
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in collaborazione con Department de Cultura de la Generalitatt Catalunya e Hispano Olivetti

Da Pisanello a Tiepolo

Come espressamente indicato nelle ultime volontà del fondatore, Richard, settimo visconte Fitzwilliam, morto nel 1816, una delle principali finalità del Fitzwilliam Museum è quella di favorire l’ampliamento delle conoscenze. Questo costituisce un impegno molto serio, vorremmo dire solenne, per il Syndicate del Museo, che è stato quindi molto lieto di accettare l’invito della Fondazione Giorgio Cini ad inviare a Venezia una mostra di disegni veneti. Ci auguriamo che la scelta delle opere risulti istruttiva per molti, ma sia anche un’occasione di gioia, se non una sorpresa, per chi ignora quanto siano ricche le nostre raccolte in questo settore particolare del collezionismo.
La mostra mette bene in evitidenza il carattere internazionale del Fitzwilliam Museum, che in tempi recenti ha inviato in Francia una mostra di disegni francesi, disegni di Romney a Lubiana, manoscritti musicali a Zurigo: sempre nel campo del disegno, stiamo ora progettando una mostra di Burne-Jones in Francia e una di opere olandesi in Germania.
La presente occasione consente anche di sottolineare il debito – sempre crescente – della nostra Istituzione verso i suoi benefattori, che hanno supplito, dal fondatore in poi, alle scarse risorse finanziarie da destinare agli acquisti; per nostra fortuna, i donatori continuano a sorprenderci con la loro benevolenza e generosità. Il terzo punto che una mostra del genere mette bene in luce è il ruolo fondamentale svolto dai centri di studio privati, come in questo caso la Fondazione Giorgio Cini, nella realizzazione di progetti del genere, con tutto ciò che essi comportano in termini di cultura e di godimento per un più vasto pubblico. Triste ma vero, il Fitzwilliam Museum non ha stanziamenti per le mostre, ed è solo grazie a collaborazioni di questo tipo che può permettersi di far conoscere all’estero le proprie ricche collezioni. L’impegno è ricaduto questa volta sulle spalle di David Scrase, Conservatore del Dipartimento dei dipinti, disegni e stampe, che sta ora lavorando al catalogo generale dei nostri disegni italiani. Siamo grati a lui, e alla Fondazione Giorgio Cini, per aver reso possibile questa iniziativa.

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
28 marzo – 15 giugno 1992Contatti:
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Il Simbolismo russo

La mostra organizzata dalla Fondazione Giorgio Cini, dalla Società Olivetti e dalla Fondazione Internazionale Russa per la Cultura si prefigge più di uno scopo. Far conoscere al pubblico italiano l’arte russa di quel periodo straordinario noto come l’Età d’argento, inserire nel contesto di questo fenomeno artistico l’attività del grande Sergej Djàgilev, che riposa a Venezia, offrire al pubblico la possibilità di conoscere il lavoro di ricerca dei collezionisti russi. La maggior parte degli oggetti esposti proviene infatti da collezioni private.
L’Età d’argento ha generato una pleiade di straordinarie personalità della cultura nelle sue espressioni più diverse – nella poesia e nella filosofia, nella musica e nella pittura, nel teatro e nell’architettura. Poeti, critici, registi, musicisti non hanno solo creato ma sublimato anche nella teoria la loro opera. In quel periodo ha visto la luce una delle espressioni più interessanti e importanti della cultura mondiale del nostro secolo, il Simbolismo russo, e poco importa che sia apparsa venti anni dopo il celebre manifesto letterario di Jean Moréas.

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
29 agosto – 29 novembre 1992

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in collaborazione con la Fondazione Internazionale Russa per la Cultura e la Società Olivetti

Da Velazquez a Murillo

Il grande sviluppo di Siviglia tra la seconda metà del Cinquecento e la prima del Seicento fu dovuto in gran parte alla conquista del monopolio marittimo dei traffici con le Americhe, che fece della città andalusa una delle capitali commerciali del mondo e la prima del Mediterraneo, accentuando la crisi ormai in atto di Venezia e di Genova, già soppiantate dai porti del Nord Europa, dapprima Anversa e successivamente Amsterdam. Era anche diventata in quegli anni la più cosmopolita delle città di Spagna, popolata da stranieri di ogni paese, fiamminghi, italiani, tedeschi, francesi, sudditi o no di un impero sul quale era già cominciato a scendere il crepuscolo. Nel passato l’intera regione e gran parte delle terre meridionali della penisola avevano conosciuto una serie ininterrotta di vicende, conquiste e invasioni, sovrapposizioni di popoli e commistioni di culture, di cui restavano visibili i segni: i fenici, cartaginesi, il lungo periodo romano, dalla quale la Spagna era interamente uscita l’anno stesso della scoperta dell’America.

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
27 marzo – 27 giugno 1993

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in collaborazione con Junta de Andalucia, Fondazione Giorgio Cini, Società Olivetti

Guardi: quadri turcheschi

Nel mondo, notevolmente vasto e vario, dell’arte dei Guardi (Antonio, Francesco, Nicola, Giacomo), occupa una nicchia a se stante una tematica molto ben definita e precisa, quella dei dipinti di “soggetto turchesco”: quei “quadri turchi” che solo negli ultimi quarant’anni sono entrati a far parte delle conoscenze e di una bibliografia – quella guardesca – che conta peraltro più di un secolo di vita (intesificatasi negli ultimi decenni), con una molteplicità di interventi di grande interesse e spesso di ammirevole penetrazione critica.

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
28 agosto – 11 settembre 1993

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in collaborazione con Assicurazioni Generali Spa, Consorzio Venezia Nuova, “La Repubblica” e “La Nuova Venezia”

Henry Moore: sculture, disegni, incisioni, arazzi

A quarantatre anni di distanza torna Henry Moore a San Giorgio, alla Fondazione Giorgio Cini: e sempre come maestro

Nel primo Congresso internazionale accolto dalla Fondazione, quello indetto dall’Unesco su “L’artiste dans la société contemporaine” (22-28 settembre 1952) la voce di Henry Moore (già premio della Biennale nel’48) si levò alta e ferma, nella sua relazione, a proclamare, contro qualsiasi pretesa di direzione ideologica da parte del potere politico, la libertà e la dignità dell’arte e dell’artista. “Concepire e realizzare un’opera d’arte è un’attività essenzialmente personale, personalistica. Chi vuole organizzare, collettivizzare la produzione artistica, come qualsiasi produzione industriale o agricola, ignora o nega la natura stessa dell’arte. L’artista deve essere sì in contatto
con la società, ma questo contatto è di carattere tutto intimo, spirituale”. Così affermava Henry Moore, impostando in senso tutto umanistico la sua relazione, a Londra, un anno prima in un colloquio con Berto Lardera e chi scrive (e poi ripeterà quasi alla lettera questa presa di posizione nella sua relazione). E già allora affermava
anche: “Ho l’impressione che è per mezzo di materiali solidi – legno, pietra, metallo che io riesco meglio a esprimere i miei sentimenti e le mie aspirazioni”. Ecco, dunque, qui a San Giorgio, quarantatre anni dopo le espressioni civili morali estetiche in parole, quelle veramente più sue, più autentiche, più fedeli ed efficaci di Henry Moore
scultore, pittore, disegnatore, arazziere lungo i suoi sessant’anni di attività esemplare. E sono presentate, queste sue espressioni, a cinquant’anni dalla conclusione del cataclisma degli orrori fra ’39 e ’45 che sollecitarono Moore a lasciare una drammatica testimonianza nei disegni dei rifugi antiaerei di Londra.

Questa significativa presentazione di uno dei massimi artisti del nostro tempo – e di forte e attualizzata tradizione umanistica nella stessa complementarità di forme e spazi – è stata resa possibile grazie al fondamentale apporto e alla liberale generosità della Fondazione Henry Moore, del British Council e dell’Art Council of Great Britain
che qui vivamente si ringraziano. Essa è stata preparata in coincidenza – e come voluta partecipazione – allo storico centenario della Biennale Veneziana, cui la Fondazione, fin dalle sue origini, è legata da amichevole collaborazione, e che proclamò poco meno di cinquant’anni fa Moore uno dei più alti artisti del pieno Novecento. Questa mostra è dedicata alla memoria di Bruno Visentini, Presidente della Fondazione dal 1977 e fino alla sua morte (13 febbraio 1995). Fu proprio Bruno Visentini a sviluppare l’attività espositiva della Fondazione con rassegne memorabili: a lui questa dedica è non tanto omaggio quanto riconoscimento aperto e dovuto.

 

Rodolfo Pallucchini e le Arti del Novecento

Il convegno di studi è organizzato nell’ambito delle iniziative promosse dalla Fondazione Giorgio Cini e dal Comitato Regionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Rodolfo Pallucchini (1908-1989).
L’illustre studioso dal 1956 è stato titolare della Cattedra di Storia dell’Arte Moderna all’Università di Padova; oltre ad aver fondato e diretto la rivista «Arte Veneta», presto impostasi come una delle più importanti pubblicazioni scientifiche a livello europeo, dal 1972 Pallucchini ha diretto l’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini.

Il convegno si incentrerà sulla sua figura, mettendone a fuoco per la prima volta gli interessi rivolti all’arte contemporanea. Se è noto, infatti, che dal 1948 al 1956 Pallucchini è stato Segretario Generale della Biennale di Venezia, meno nota è invece la sua cospicua attività di critico d’arte fin dagli anni trenta: un settore, quello della pittura contemporanea, su cui lo studioso ha riversato un grande impegno con risultati a volte sorprendenti.

Arte Veneta 30

INDICE

Saggi

  • Anthony Cutler, The Psalter of Basil II
  • Beata Kitsiki Panagopoulos, Some venetian Churches of Crete
  • Francesca D’Arcais, Le tavole con le «Storie di S. Benedetto»: un problema ancora aperto
  • Robert Munman, Giovanni Buora: the « Missing » Sculpture
  • Alberta De Nicoló Salmazo, Il polittico di Trebaseleghe di Andrea da Murano
  • Marina Repetto Contaldo, Precisazioni e novità per il Giolfino
  • Rodolfo Pallucchini, Il Tintoretto di Newcastle-upon-Tyne
  • Enrico Noè, Primo passo per la conoscenza di G.B. Maganza Senior
  • Luciana Crosato Larcher, Note per Alvise Benfatto Del Friso
  • Elisabetta Antoniazzi, Ernesto Daret e il paesaggio veneto del Seicento
  • Douglas Lewis, A new Book Drawings by Francesco Muttoni

Segnalazioni

  • Philippe Verdier, Un nouveau manuscript enluminé par Cristoforo Cortese
  • Nancy Little, A note on the date of the London «St. Jerome in his study» by Antonello da Messina
  • Stella Mary Newton, The dating of a Portrait by Bartolomeo Veneto
  • Sergey O. Androsov, Tre bronzi veneziani dell’inizio del XVI secolo all’Ermitage
  • Charles Davis, Alari from the Shop of «Andrea dai bronzi»: a notice for Andrea Bresciano
  • George S. Keyes, A new Titian Drawing
  • Lionello Puppi, Un inedito progetto di Prè Giacomo Monticulo
  • Kruno Prijatelj, Ancora quattro schede per il Ponzoni
  • Giuseppe Pavanello, Dipinti seicenteschi in Ca’ Pisani-Moretta: Luca Ferrari e Francesco Minorello
  • Pierre Rosenberg, Un dessin de Pietro Della Vecchia
  • Antonio Forniz, In Friuli due ritratti inediti del Bombelli
  • Grgo Gamulin, Per Antonio Zanchi
  • Peter Cannon-Brookes, A Modello by Francesco Ca’Bianca and a note concerning his artistic origin
  • Renzo Mangili, Due inediti di Giulia Lama nel Bergamasco
  • Ugo Ruggeri, Due inediti di Gaspare Diziani
  • Adriano Mariuz, Ipotesi per Andrea Pastò
  • Paola De Landerset Marchiori, Alcuni affreschi del Settecento nel Veronese: 2) nuove attribuzioni a Giorgio Anselmi
  • Maria Santifaller, In margine alle ricerche tiepolesche. Un ritrattista germanico di Francesco Algarotti: Georg Friedrich Schmidt
  • Gérard Hubert, A propos de la Statue de Napoléon Ier par Angelo Pizzi: une maquette identifieé en France
  • Stanko Piplovic, L’architetto Giannantonio Selva ed il classicismo in Dalmazia

Carte D’archivio

  • Bruce Boucher, Giuseppe Salviati, pittore e matematico
  • Loredana Olivato, Parrasio Michiel a Padov
  • Gastone Vio, Il Longhena e la chiesa di S. Antonin in Venezia
  • Franca Zava Boccazzi, La documentazione archivistica delle tele settecentesche nel Coro del Duomo di Bergamo
  • Ennio Concina, Per padre Carlo Lodoli. Giovambattista Lodoli ingegnere militare

Letture

  • Camillo Semenzato, Il «Corpus» della scultura Veneziana gotica
  • Giorgia Scattolin, Palazzi veneziani
  • Caterina Furlan, La grafica dell’Amalteo
  • Francesco Valcanover, I disegni di Jacopo Tintoretto
  • Stefania Mason Rinaldi, «Christ in the Council Hall»: studi sulla iconografia della decorazione di Palazzo Ducale
  • Loredana Olivato, Il palladianesimo in America
  • Eugenio Battisti, Una monografia su Ottavio Bertotti Scamozzi
  • Francesca D’Arcais, Un libro su Sebastiano Ricci

Cronache

  • Giovanni Mariacher, La mostra «Oreficeria sacra del Friuli Occidentale» a Pordenone
  • Ettore Merkel, La mostra «Dopo Mantegna» di Padova
  • Terisio Pignatti, Disegni di Tiziano: tre mostre a Firenze e a Venezia
  • Peter Dreyer, Xilografie di Tiziano a Venezia
  • Francesco Valcanover, I disegni del Ricci a Udine
  • Giuseppe Pavanello, Le mostre di Roma su Giambattista Piranesi

In Memoriam

  • Giordana Mariani Canova, Maria Cionini Visani
  • Terisio Pignatti, William George Constable
  • Irina Smirnova, Victor Lazareff
  • Mercedes Precerutti Garberi, Antonio Morassi
  • Francesco Valcanover, Vittorio Moschini

Bibliografia dell’arte Veneta 1975
A cura di Stefania Mason Rinaldi e Paola Rossi

Arte Veneta 31

INDICE

Saggi

  • Anthony Cutler, A Psalter of Basil II. Part II
  • Lia Artico, Novità sulla Cattedrale di Jesolo
  • Francesca D’Arcais, L’«Illustratore» tra Bologna e Padova
  • Jean Michel Massing, Jacobus Argentoratensis. Etude préliminaire
  • Lubomir Konecny, Eine zeichnung Battista Francos im Schlesischen Museum zu Opava
  • Robert Smith, A matter of choice: Veronese, Palladio and Barbaro
  • Luciana Crosato Larcher, Nuovi contributi per la decorazione della Soranza
  • Ursel Berger, Die Villa Thiene in Quinto. Ein wiedergefundenes Frühwerk Palladios
  • Rodolfo Pallucchini, Una nuova «Resurrezione di Lazzaro» di Jacopo Tintoretto
  • Irene Kleinschmidt, Gruppenvotivbilder venezianis cher Beamter (1550-1630) im Palazzo dei Camerlenghi und im Dogenpalast
  • Valeria Leopardi, Contributo per Bortolo Litterini
  • Elisabetta Antoniazzi, Ulteriori precisazioni sull’inventario della collezione del Maresciallo von der Schulemburg
  • Maria Santifaller, Alcuni «griffonages» su stagno di Francesco Algarotti e la grafica di Giambattista Tiepolo
  • Loredana Olivato, Politica e retorica figurativa nella Venezia del Settecento. Alla riscoperta di un pittore singolare: Felice Boscarati
  • Margherita Azzi Visentini, Per un’opera inedita di Giuseppe Jappelli in Inghilterra: il Mausoleo Hamilton

Segnalazioni

  • Maurizia Vecchi, Torcello. Una piccola chiesa sconosciuta all’ombra della Cattedrale
  • Rita Zerbato, Giovanni Badile copia quattro medaglie del Pisanello: precisazioni
  • Mauro Lucco, Di un affresco padovano del «Maestro di Roncaiette»
  • Peter Humfrey, Cima da Conegliano at San Bartolomeo in Vicenza
  • Alberta De Nicoló Salmazo, Un nuovo Andrea da Murano al Museo di Castelvecchio
  • Jaynie Anderson, «Christ carrying the Cross» in S. Rocco: its commission and miracolous History
  • Charles Hope, A neglected document about Titian’s «Danae» in Naples
  • Bruce Boucher, Opere ignote sansovinesche alla Biblioteca Marciana
  • Marina Repetto Contaldo, Aggiunte al catalogo di Michelangelo Aliprandi
  • Tamara Fomiciova, Lo sviluppo compositivo della «Venere allo specchio con due amorini» nell’opera di Tiziano e la copia dell’Ermitage
  • Chiara Ceschi, Appunti su Francesco Apollodoro detto il Porcia
  • Kruno Prijatelj, Una pala di Palma il Giovane a Osor (Ossero) e una copia palmesca in Dalmazia
  • Luisa Mortari, Il Ritratto di Claudio Monteverdi di Bernardo Strozzi
  • Ugo Ruggeri, Proposte per il Bassetti disegnatore
  • Pier Luigi Fantelli, Andrea Mantova, pittore «per diletto»
  • Andrea Czére, Francesco Ruschi: «la Fede, la Carità e la Simulazione»
  • Grgo Gamulin, Nicola Grassi a Veglia
  • Federico Svizzero, Nuovi dipinti e disegni del Piazzetta
  • Leonia Romin Meneghello, I «finti assi» di Sebastiano Lazzari

Carte d’Archivio

  • Gastone Vio, I «mistri» della chiesa di S.Fantin
  • Donata Battilotti, Nuovi documenti per Palladio (con un’aggiunta archivistica al Fasolo)
  • Stefania Mason Rinaldi, Palma il Giovane all’Ospedaletto dei Crociferi: una nuova cronologia
  • Wladimir Timofiewitsch, Ein Beitrag zur Baugeschichte des «Duomo» in Palmanova
  • Paola Russi, Attività di Domenico Tintoretto, Santo Piatti e Giuseppe Angeli per la Scuola di San Rocco
  • Giuseppe Pavanello, Hayez frescante neoclassico

Letture e Commenti

  • Filippo Pedrocco, Le lettere di Tiziano
  • Elena Bassi, L’architettura veneziana dell’Ottocento
  • Lionello Puppi, Ancora sulla storia del «Giardino di Cha’ Gualdo»

Cronache

  • Ettore Merkel, La mostra: «I cavalli di S.Marco» a Venezia
  • Rodolfo Pallucchini, L’omaggio a Tiziano della città di Milano
  • Ludovico Mucchi, Radiografie di opere di Tiziano
  • Luciana Crosato Larcher, Disegni del Cinquecento esposti a Monaco
  • Vittorio Dillon, Incisioni da Paolo Veronese

In Memoriam

  • Cesare Gnudi, Giovanni Paccagnini
  • Elena Bassi, Nicola Ivanoff

Notiziario Veneto
a cura di Francesco Valcanover, Renzo Chiarelli, Renato Padoan, Attilia Dorigato

Aldo Rizzi, ecc., Riassunti degli articoli in tedesco

Bibliografia dell’Arte Veneta 1976
A cura di Stefania Mason Rinaldi e Paola Rossi

Arte Veneta 32

INDICE

Rodolfo Pallucchini, Al lettore

Curriculum di Rodolfo Pallucchini

Elenco delle pubblicazioni di Rodolfo Pallucchini

Giovanni Lorenzoni, Il tempio di S. Maria in Valle di Cividale è longobardo o canrolingio? Rilevanza di un problema e una possibilità di soluzione

Italo Furlan, Contributo alla ritrattistica agiografica bizantina attraverso nuove miniature della Biblioteca Marciana

Renato Polacco, I bassorilievi marmorei duecenteschi raffiguranti il Cristro e gli Evangelisti murati sulla facciata settentrionale della Basilica di S. Marco

Fulvio Zuliani, Venezia e l’Occidente romanico: echi lagunari nell’architettura bolognese

Francesca D’Arcais, Affreschi trecenteschi del Duomo di Udine

Carl Huter, Jacobello del Fiore Giambono and the St. Benedict Panels

Mirella Levi D’Ancona, Giovanni Vendramin da Padova

Giordana Mariani Canova, Un saggio di gusto rinascimentale: i libri miniati di Jacopo Zeno (1460-1480)

Carlo Volpe, Per gli inizi di Giovanni.Bellini

Eberhard Ruhmer, Paduaner Quattrocento-Plastiken als Bildquellen der Horchrenaissance

Cvito Fiskovic, Le ville ragusee

Lionello Puppi, Verso Gerusalemme

George Knox, The Camerino of Francesco Corner

Cesare Brandi, L’ombra in Giorgione

Konrad Oberhuber, On the poetry of Giorgione’s paintings

Roberto Salvini, Leonardo i Fiamminghi e la cronologia di Giorgione

André Chastel, Le mirage d’Asolo

Elisabetta Saccomani, Alcune proposte per il catalogo dei disegni di Domenico Campagnola

Sylvie Béguin, Breves remarques sur Lorenzo Lotto

Irina Smirnova, Alcuni appunti sulle «scene campestri» di Tiziano

Herbert Siebenhüner, Tizians «Dornekrönung Christi» fur S. Maria delle Grazie in Mailand

Creighton Gilbert, Bonifacio and Bassano, ca.1533

Caterina Furlan, Schizzi del Pordenone all’Ambrosiana

Caterina Limentani Virdis, La fortuna dei Fiamminghi a Venezia nel Cinquecento

Franco Bernabei, L’ombra, la cosa e il lavoro

Loredana Olivato, Due codici «veneti» cinquecenteschi di architettura

William Roger Rearick, Early drawings by Bassano

Jan Bialostocki, Le vocabulaire visuel de Jacopo Bassano et son «stilus humilis»

Ferdinando Rigon, Taccuino Bassanesco

Tamara Fomiciova, Opere di Lambert Sustris all’Ermitage

Michelangelo Muraro, Palazzo Chiericati «Villa marittima »

Grgo Gamulin, Carattere e significato della parabola del Manierismo veneto

Paola Rossi, Per il catalogo di Jacopo Tintoretto: nuove opere giovanili

Wolfang Wolters, Eine gezeichnete Kopie nach Tintoretto «Gründung von Venedig» in der Sala degli Antipregadi des Dogenpalast

Cecil Gould, An x-ray of Tintoretto’s «Milky Way »

Terisio Pignatti, Aggiunta al catalogo del Veronese

Albert Chatelet, Deux dessins de Veronèse du Musée du Louvre

Luciana Crosato Larcher, Postille alla lettura del ciclo della Malcontenta dopo il restauro

Wladimir Timofiewitsch, Marginalien zur Grabmalskulpture des Danese Cattaneo

Sergio Bettini, Maistro Menegos Theotokopulos sgurafos

Camillo Boselli, Il testamento di Lattanzio Gambara

Anna Paola Zugni Tauro, La presenza di quattro artisti in Feltre: Ludovico Pozzoserrato, Andrea Palladio, Giannantonio Selva, Tranquillo Orsi

Luigi Grassi, Note sulla grafica di Palma il Giovane e un disegno inedito

Stefania Mason Rinaldi, Addenda

Pietro Zampetti, «Palma Palmam de Robore». A pocket Sketchbook by Palma il Giovane

Gunter Schweikhart, Disegni veneti nel Martin von Wagner Museum dell’Università di Würzburg

Marco Valsecchi, Contributo per Simone Peterzano

Giovanni Mariacher, Epigoni del Vittoria negli stucchi di Palazzo Vendramin a Venezia

Stefania Mason Rinaldi, Contributi d’archivio per la decorazione pittorica della Scuola di S. Giovanni Evangelista

Ettore Merkel, Il rifacimento dei mosaici marciani quale metodo di «restauro» in un esempio del Seicento tra Aliense e Leandro Bassano

Kruno Prijatelj, Due scultori veneti in legno del Seicento in Dalmazia

Pierluigi Fantelli, Il punto su Luca Ferrari

Pierre Rosenberg, Deux nouveaux Mazzoni

Renato Cevese, Quattro dipinti sconosciuti di Giulio Carpioni

Elisabetta Antoniazzi Rossi, Due inedite vedute seicentesche della piazzetta di S. Marco

Franca Zava Boccazzi, Spigolature seicentesche

Antonio Niero, Precisazioni e recuperi sul patrimonio artistico nella chiesa veneziana di S. Samuele

Mariangela Novelli, Nota in margine al soggiorno bolognese di Sebastiano Ricci

Alessandro Bettagno, Sebastiano Ricci invenit

Zygmunt Wazbinski, L’«Adorazione dei Magi» della chiesa di Chelmza: un quadro alla «maniera di Luca Giordano»

Luisa Mortari, Luca Giordano: l704

Renato Roli, Schede per Ruschi, Balestra, Pavona

Antonio Forniz, Pittori veneti minori nel Friuli occidentale

Marco Chiarini, Nuove proposte per Marco Ricci

Valentino Martinelli, Un modello di Francesco Trevisani per il profeta Baruch nella Basilica Lateranense

Klara Garas, Appunti per Jacopo Amigoni e Jacopo Guarana

Ugo Ruggeri, Nuove opere di Federico Bencovich

Camillo Semenzato, Le Statue dell’orto botanico di Padova

Luigi Menegazzi, Per Giovanni Marchiori

Silla Zamboni, Un disegno di Giuseppe Wagner a Bologna

Maria Santifaller, L’Abbazia di Münsterschwarzach in Franconia e le pale d’altare di Tiepolo

Adriano Mariuz, La «Lapidazione di S.Stefano» di Giandomenico Tiepolo ritrovata

Michael Levey, Three slight revisions to Tiepolo scholarship

Giuseppe Pavanello, Giovanni Scaiarjo pittore tiepolesco

Rolf Kultzen, Eine Anmerkung zum Werk von Josef Platzer

Francesco Valcanover, Una copia di Gaspare Diziani da Pietro Longhi

Nino Carboneri, Riflessi palladiani nell’epistolario Arnaldi-Magnocavallo

Alberta De Nicolò Salmazo, Richieste e segnalazioni di restauri delle «pubbliche pitture» di Padova nelle relazioni degli ispettori della Repubblica di Venezia

Augusto Cavallari Murat, Simone Stratico sull’architettura gotica

Elena Bassi, Canova e Venere

Anna Maria Matteucci, Un tempio sacro all’immortalità di Canova

Erick Forssman, Karl Friedrich Schinkel in Venedig