Istituto per il Teatro e il Melodramma – Pagina 14 – Fondazione Giorgio Cini

Nella stanza di Eleonora Duse

Il 16 novembre 2011 l’Istituto per il Teatro e il Melodramma ha inaugurato la Stanza di Eleonora Duse,  uno spazio permanente dedicato alla memoria della grande attrice italiana.

L’idea è nata dalla volontà di rendere l’Archivio Eleonora Duse della Fondazione Giorgio Cini, un “luogo” aperto al pubblico da scoprire e visitare. 

La preziosa collezione di materiali conservati presso il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo, infatti, costituisce una fonte inesauribile per studiare la vita e l’arte di questa affascinante attrice che a Venezia aveva cercato, e trovato, un clima accogliente e una casa dove vivere per diverso tempo.

L’allestimento di questo nuovo spazio garantisce la possibilità di esporre una parte dei documenti conservati nel ricco Archivio quali autografi, tra cui lettere, copioni, documenti contabili e registri di compagnia, oltre a fotografie originali, oggetti personali, abiti e una parte del suo mobilio. Accanto al piccolo allestimento permanente che vuole restituire un angolo della casa di Eleonora Duse, la straordinaria ricchezza dei nostri documenti permette di mostrare e approfondire diversi temi caratterizzanti la sua arte o periodi distinti della sua vita, temi che andranno a formare le linee guida per le esposizioni temporanee.


Questa stanza,  nasce con l’intenzione di trasformare in un organismo vivo e visitabile il prezioso Archivio Duse, conservato presso il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo della Fondazione Giorgio Cini.

 

Ma Pupa, Henriette. Lettere di Eleonora Duse alla figlia

Mercoledì 28 settembre 2011 alle ore 18,30

Eleonora Duse ci appare in una nuova luce: artista autonoma e creativa, imprenditrice di se stessa, amica di Matilde Serao e Ada Negri, organizzatrice di compagnie di attori e di tournée in tutto il mondo, scrittrice di un fitto, amoroso epistolario con la figlia.

Attraverso documenti, foto, video la racconta Maria Ida Biggi, curatrice del libro Ma Pupa, Henriette. Lettere di Eleonora Duse alla figlia (Marsilio, 2010) e della mostra Il viaggio di Eleonora Duse intorno al mondo.

Letture di Anna Nogara.
Ne discutono Marianna Zannoni, Renata Sarfati e Pat Carra.

Circolo della rosa
Circolo cooperativo Sibilla Aleramo – Libreria delle donne
Via Pietro Calvi, 29 – 20129 Milano
Tel.0270006265
info@libreriadelledonne.it  www.libreriadelledonne.it

Circolo della rosa
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Via Pietro Calvi, 29 – 20129 Milano
Tel.0270006265
info@libreriadelledonne.it  www.libreriadelledonne.it

Nella stanza di Eleonora Duse

Il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo ha inaugurato la Stanza di Eleonora Duse,  uno spazio permanente dedicato alla memoria della grande attrice italiana.

VISITE SU PRENOTAZIONE dalle 15 alle 17 solo su prenotazione fino ad esaurimento posti.
La stanza archivio è visitabile gratuitamente i mercoledì pomeriggio:

4, 18 aprile  

Per informazioni e prenotazioni

Segreteria
tel.+39 041 2710236
fax +39 041 2710215 
e-mail teatromelodramma@cini.it

 

L’idea è nata dalla volontà di rendere l’Archivio Eleonora Duse della Fondazione Giorgio Cini, un “luogo” aperto al pubblico da scoprire e visitare. 
La preziosa collezione di materiali conservati presso il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo, infatti, costituisce una fonte inesauribile per studiare la vita e l’arte di questa affascinante attrice che a Venezia aveva cercato, e trovato, un clima accogliente e una casa dove vivere per diverso tempo. 

L’allestimento di questo nuovo spazio garantisce la possibilità di esporre una parte dei documenti conservati nel ricco Archivio quali autografi, tra cui lettere, copioni, documenti contabili e registri di compagnia, oltre a fotografie originali, oggetti personali, abiti e una parte del suo mobilio. Accanto al piccolo allestimento permanente che vuole restituire un angolo della casa di Eleonora Duse, la straordinaria ricchezza dei nostri documenti permette di mostrare e approfondire diversi temi caratterizzanti la sua arte o periodi distinti della sua vita, temi che andranno a formare le linee guida per le esposizioni temporanee.


Questa stanza,  nasce con l’intenzione di trasformare in un organismo vivo e visitabile il prezioso Archivio Duse, conservato presso il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo della Fondazione Giorgio Cini.


Bozzetti di scena, figurini e modellini delle regie di Luigi Squarzina

Il Centro Studi per la Ricerca Documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo, nell’ambito del convegno internazionale Luigi Squarzina studioso, drammaturgo e regista teatrale, espone Bozzetti di scena, figurini e modellini delle regie di Luigi Squarzina provenienti dalle collezioni private degli scenografi Giovanni Agostinucci, Gianfranco Padovani e Pier Luigi Pizzi, che hanno lavorato con il Maestro nel corso della loro carriera. Vi saranno bozzetti da Il Gattopardo (1967), Turandot (1969), I Rusteghi (1969), Madre Courage e i suoi figli (1970), Il fu Mattia Pascal (1974), Lord Byron (1988) Tosca (1990), L’obbligo del primo comandamento (1991), La locandiera (1991), Il barbiere di Siviglia (1992), Cavalleria rusticana e Pagliacci (1996).

 

1-31 ottobre 2012

Isola di San Giorgio Maggiore, Biblioteca della Nuova Manica Lunga
ingresso libero  

lunedì – venerdì h 9.00-18.30
sabato e domenica la mostra sarà visitabile esclusivamente all’interno dell’itinerario delle visite guidate

 


 

Proiezioni

 

Dal 1 al 6 ottobre, nella Sala Antitesoro, è allestita una sala proiezioni in cui, grazie alla media-partnership con RAI Radio3, è possibile vedere e ascoltare materiali inediti provenienti dagli Archivi RAI, tra cui interviste a Luigi Squarzina e registrazioni riguardanti regie quali Tre quarti di luna (1956) e Il Pantografo (1960). Sarà inoltre possibile ascoltare per la prima volta dopo sessant’anni l’Amleto del 1952, con la regia di Luigi Squarzina e Vittorio Gassman, restaurato per l’occasione da RAI Radio3.

 

1-6 ottobre 2012
Isola di San Giorgio Maggiore, Sala Antitesoro
ingresso libero

lunedì – sabato h 10.00-17.00

 


Luigi Squarzina studioso, drammaturgo e regista teatrale

4 – 6 ottobre 2012
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica

 

Il Centro Studi per la Ricerca Documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo, in collaborazione con l’Accademia dei Lincei e con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, organizza un convegno internazionale dedicato alla figura artistica e all’opera del regista e drammaturgo Luigi Squarzina.

 

Il convegno, a cura di Maria Ida Biggi, è articolato in più sessioni nell’arco di tre giornate, e vede la partecipazioni di molti docenti universitari e giovani studiosi; completano il programma due tavole rotonde e incontri pomeridiani che raccolgono le testimonianze dei collaboratori di Squarzina e alcune letture di suoi attori.

 

L’appuntamento nasce dalla volontà di rendere omaggio al maestro, che ha voluto donare la sua biblioteca personale al Centro Studi Teatro della Fondazione Giorgio Cini.

 

Il convegno ha il sostegno del Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari, della Fondazione Teatro La Fenice, della Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo e della Regione del Veneto. Inoltre si avvale della Media Partner ship di RAI RADIO 3.

 


Giornate di studio dedicate al maestro Luigi Squarzina

Nel mese di ottobre si svolgeranno due giornate di studio dedicate al
maestro Luigi Squarzina, in collaborazione con il Dipartimento di
Filosofia e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia,  in
occasione della donazione alla Fondazione Giorgio Cini della sua ricca
Biblioteca. Costituita da circa cinquemila volumi, questa collezione
libraria di uno dei maggiori registi italiani del secondo Novecento,
rappresenta un importantissima fonte per lo studio del suo lavoro di
drammaturgo e traduttore.

PROGRAMMA
Mercoledì 19 ottobre ore 9.30
La biblioteca di Luigi Squarzina
: fonti e documentazioni per la storia dello spettacolo

Tavola rotonda con:
Elena BARTONI (Roma)
Maria Ida BIGGI (Università Ca’ Foscari e Fondazione Cini)
Silvia Danesi SQUARZINA (Università La Sapienza di Roma)
Elio TESTONI (Fondazione Istituto Gramsci)
Alessandro TINTERRI (Università degli studi di Perugia)
AI termine verrà presentato l’ultimo numero
della rivista Ariel dedicato ad Alessandro D’Amico e Luigi Squarzina.

Giornate di studio dedicate al maestro Luigi Squarzina

Nel mese di ottobre si svolgeranno due giornate di studio dedicate al maestro Luigi Squarzina, in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia,  in occasione della donazione alla Fondazione Giorgio Cini della sua ricca Biblioteca. Costituita da circa cinquemila volumi, questa collezione libraria di uno dei maggiori registi italiani del secondo Novecento, rappresenta un importantissima fonte per lo studio del suo lavoro di drammaturgo e traduttore.

Nel corso dell’incontro si affronteranno le problematiche relative alla raccolta di documenti per la storia dello spettacolo e alla conservazione della memoria per l’attività artistica nell’ambito della regia. Parteciperanno come relatori Carmelo Alberti, Franca Angelini, Elena Bartoni, Maria Ida Biggi, Silvia Danesi Squarzina, Paolo Puppa, Elio Testoni, Alessandro Tinterri e Pier Mario Vescovo.

martedì 18 ottobre e mercoledì 19 ottobre

Martedì 18 ottobre, ore 15.30
Fondazione Giorgio Cini

Luigi Squarzina regista e drammaturgo

Interventi di:
CarmeloALBERTI (Università Ca’Foscari Venezia)
Franca ANGELINI (Istituto di Studi Pirandelliani, Roma)
Claudio LONGHl (Università IUAV di Venezia)
Paolo PUPPA (Università Ca’Foscar; Venezia)
Piermario VESCOVO (Università Ca’Foscari Venezia)

Al termine l’attore Eros Pagni leggerà un brano da un testo di Luigi Squarzina.

Info
Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo
tel.+39 041 2710234
fax +39 041 2710215
e-mail teatromelodramma@cini.it

Il viaggio di Eleonora Duse intorno al mondo

La mostra “Il Viaggio di Eleonora Duse intorno al Mondo”, ospitata al teatro della Pergola di Firenze dal 15 marzo al 17 aprile, curata da Maurizio Scaparro e Maria Ida Biggi, restituisce l’immagine complessa della personalità della “Divina” Eleonora nel panorama della cultura italiana e internazionale di fine Ottocento e inizi Novecento, sottolineando l’importanza che la sua presenza ha avuto non soltanto nella vita teatrale, ma più in generale, nella storia sociale e civile del nostro Paese dopo l’unificazione.

Attraverso dipinti, bozzetti scenografici, costumi e abiti, fotografie d’epoca, locandine e manifesti, programmi di sala, lettere e telegrammi, oggetti e memorabilia, l’esposizione vuole far risaltare la libertà, l’autonomia creativa e lo spirito innovativo della sua arte evidenziandone le pionieristiche capacità imprenditoriali e le indubbie doti organizzative dimostrate dalla Duse nella sua articolata produzione teatrale.

La mostra, promossa dalla Fondazione Giorgio Cini e Il Teatro Italiano nel mondo – Progetto della Compagnia Italiana, con Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Società Italiana degli Autori ed Editori, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Comune di Firenze, fa parte del programma delle Celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia

Eleonora Duse. Viaggio intorno al mondo

Il volume-catalogo della mostra Eleonora Duse Viaggio intorno al mondo rivaluta e fa conoscere al grande pubblico la famosa attrice italiana come donna e artista a tutto tondo, imprenditrice di se stessa, personalità apprezzata e ascoltata della cultura internazionale alla fi ne dell’Ottocento e nei primi decenni del Novecento. Grazie ai recenti studi e ai nuovi documenti qui pubblicati, la Duse può essere compresa nella sua piena autonomia creativa e può essere letta come figura partecipe e fondativa di un’idea della cultura Italiana da esportare all’estero. Si sottolinea l’importanza che la sua presenza ha costituito non soltanto nella vita teatrale, ma più in generale nella storia sociale e civile dell’Italia dopo l’unificazione, confermandola come uno dei “miti” che hanno caratterizzato l’affannosa ricerca di una identità nazionale. Significativi in questo senso sono stati i rapporti di stima e amicizia che Eleonora Duse ha intrattenuto con personalità della cultura contemporanea internazionale. Il volume testimonia le numerose tournées nelle quali l’attrice è stata acclamata nel mondo, dove ha sempre recitato in lingua italiana, dal Sud al Nord America, dalla Russia all’intera Europa.

Ma Pupa, Henriette.

Il volume contiene le lettere che Eleonora Duse ha inviato alla figlia Enrichetta Marchetti, poi signora Bullough, dal 1892 all’aprile 1924, anno della sua morte negli Stati Uniti.
Questa corrispondenza, costituita da 452 lettere, biglietti, cartoline e telegrammi, è conservata tra le carte Duse della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, proveniente dal dono della nipote dell’attrice, Eleonora Ilaria Bullough, Sister Mary Mark. Si tratta, in parte, di documenti originali e, in parte, di trascrizioni che la figlia ha effettuato su piccoli carnet, i cosiddetti ‘Quaderni di Enrichetta’.
La pubblicazione di questo materiale, per la prima volta sistemato ed ordinato cronologicamente, costituisce una fonte originalissima e inedita per conoscere la figura dell’attrice come artista e madre, per vivere direttamente la sua prima e unica esperienza nel mondo del cinema muto, per seguire le difficoltà vissute durante gli anni della Grande Guerra. L’ultima parte del volume testimonia le problematiche relative al suo ritorno sulle scene teatrali nel 1921, fino all’ultima tragica tournée negli Stati Uniti. Basta scorrere l’indice dei nomi per rendersi conto della vastità dei significativi rapporti di stima e amicizia che l’attrice intratteneva con personalità dell’arte e della cultura europea e americana, tra la fine dell’Ottocento e i primi Novecento: Arrigo Boito, Giuseppe Primoli, Alexandre Dumas fils, Giuseppe Giacosa Giovanni Verga, Luigi Albertini, Marco Praga, Gabriele d’Annunzio, Giovanni Papini, Matilde Serao, Gaetano Salvemini, Luigi Pirandello, Adolfo de Bosis, Sibilla Aleramo, Paul Claudel, Hermann Sudermann, Hugo von Hoffmansthal, Rainer Maria Rilke, George Bernard Shaw, Edouard Schneider, Isadora Duncan, Edward Gordon Craig, Camilla Mallarmé, Yvette Guilbert, Aurélien Lugné-Poe, Lucien Guitry, Auguste Rodin, Olga Signorelli, David Wark, Griffith, Laurence Alma Tadema, Alexande Wolkoff e Natalia Gontcharova.
Le lettere, inoltre, descrivono una relazione madre-figlia complessa, in cui i ruoli tendono inevitabilmente a scambiarsi. Alla vita avventurosa e in continuo movimento della madre si contrappone, infatti, la vita strutturata e pacata della figlia, madre e moglie esemplare, che vive a Cambridge con il marito Edward Bullough, professore di italiano nella prestigiosa università inglese.
Il ricco e fitto carteggio madre-figlia è pubblicato dalla casa editrice Marsilio di Venezia, nella collana dedicata a biografie e carteggi, trovando così la sua giusta collocazione e un’ampia possibilità di valorizzazione e diffusione.