Istituto per il Teatro e il Melodramma – Pagina 15 – Fondazione Giorgio Cini

L’immaginario scenografico e la realizzazione musicale

Il volume raccoglie i contributi presentati agli incontri dedicati a Mercedes Viale Ferrero, tenutisi nel 2009, a Torino presso il Teatro Regio, e alla Fondazione Giorgio Cini, su iniziativa del Centro Studi per la Ricerca Documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo e del Centro Regionale Universitario per la Musica “Massimo Mila”. L’intento è stato quello di onorare la fi gura e l’opera di Mercedes Viale Ferrero, studiosa di riferimento nella storia dello spettacolo musicale nel suo sviluppo teatrale, fi gurativo e architettonico, presenza insostituibile nei numerosi convegni dedicati alla vita musicale italiana e internazionale organizzati dalla Fondazione Giorgio Cini negli anni settanta e ottanta del Novecento, promotrice, insieme al compianto Francesco Degrada, dello studio delle Disposizioni sceniche pubblicate nella collana da lei diretta presso l’editore Ricordi di Milano.

Voci e Anime, Corpi e Scritture

In occasione del 150° anniversario della nascita di Eleonora Duse (3 ottobre 1858), si è svolto a Venezia, dal 1° al 4 ottobre 2008, un Convegno Internazionale a lei dedicato. In passato la storia del teatro ha prodotto molti studi e pubblicazioni che hanno affrontato la produzione artistica e l’affascinante vita della grande attrice, ma ancora oggi la sua figura offre molti spunti di approfondimento e il Convegno ha preso in esame i numerosi aspetti meno noti della sua complessa personalità artistica e umana. I quattro giorni a lei dedicati, infatti, hanno affrontato nuove tematiche, suddivise in più sezioni: l’analisi dei suoi esordi; le sue interpretazioni internazionali; le impressioni, l’influenza, gli sguardi dei contemporanei attori, scrittori e amici; la passione dell’attrice per i libri e la lettura; i suoi rapporti con le altre arti come il cinema, la musica, la danza, la pittura e la moda, per concludersi con considerazioni generali sull’eredità della “attrice artista” nel nuovo teatro italiano. I saggi presenti in questa pubblicazione, attraverso i documenti inediti e la scoperta di nuovi testi a lei dedicati, oltre a riflessioni originali stimolate dalla lettura di copioni, carteggi e immagini fotografi che, sottolineano e rafforzano complessivamente l’importanza storica della figura di Eleonora Duse nella cultura europea, americana e internazionale, della fine dell’Ottocento e dei primi anni del Novecento. Questo volume è un’importante tappa del programma triennale dedicato a Eleonora Duse, sostenuto dalla Regione del Veneto e sviluppato dalla collaborazione tra il Centro per la Ricerca Documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo della Fondazione Giorgio Cini e il Dipartimento di Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici “G. Mazzariol” dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Il laboratorio dell’attrice. Copioni annotati di Eleonora Duse

Il dvd presenta un’ampia scelta dei materiali conservati presso il Fondo Eleonora Duse della Fondazione Giorgio Cini, relativi al lavoro dell’attrice sui testi messi in scena o solo progettati per essere realizzati. I documenti riprodotti sono veri e propri copioni, parti levate, testi a stampa o copie per il suggeritore di diciotto titoli teatrali. Su tutti l’attrice è intervenuta con segni, appunti, tagli, variazioni e annotazioni di diversa natura, in un lento ed elaborato processo di lettura, interpretazione e approfondimento che costituisce uno straordinario spaccato del suo metodo di lavoro. Si passa quindi dalle testimonianze relative ai titoli più rappresentati ad altri appena abbozzati. Il lettore, utilizzando il dvd, ha l’impressione di esplorare il laboratorio dell’attrice, il lungo processo di studio e drammaturgia, fatto anche di ritorni, ripensamenti, tradimenti, che porta alla nascita delle sue originali e indimenticate interpretazioni. I drammaturghi coinvolti sono sette, da William Shakespeare, tradotto e adattato da Arrigo Boito, con Macbeth, Giulietta e Romeo e Antonio e Cleopatra, a Tommaso Gallarati Scotti con Così sia, da Maurice Maeterlinck con Monna Vanna e La morte di Titangiles, a Augustin-Eugène Scribe e Ernest Legouve con Adriana Lecouvreur, a Marco Praga con La porta chiusa. I due autori più rappresentati sono Gabriele D’Annunzio con Sogno di un mattino di primavera, La gloria, La città morta, La figlia di Jorio e Francesca da Rimini, e Henrik Ibsen con Spettri, La donna del mare, Jean-Gabriel Borkman, Rosmersholm e Quando noi morti ci destiamo.
Il dvd, realizzato dalla Regione del Veneto in collaborazione con il Dipartimento di Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici “G. Mazzariol”, contiene anche una ricca scelta di documenti per lo più inediti, come articoli, recensioni, immagini delle messe in scena, locandine, lettere; tutti materiali utili a completare il contesto di preparazione e successiva realizzazione dell’opera teatrale, che lo studioso potrà sfogliare virtualmente pagina per pagina, grazie all’interattività del supporto multimediale.

Giornate di studio dedicate a Mercedes Viale Ferrero

Il Centro Studi per la Ricerca Documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo organizza un incontro dedicato a Mercedes Viale Ferrero, per festeggiare l’illustre studiosa che, partendo dalla storia dell’arte, ha dedicato la vita ad approfondire i rapporti fra teatro musicale e immagine scenica, con particolare attenzione alla messa in scena dall’epoca Barocca al Novecento.

Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo

tel.+39 041 2710234
fax +39 041 2710215
mariaida.biggi@cini.it

Eleonora Duse: la donna e l’artista

Dal 20 settembre al 19 ottobre 2008 si terrà a Chioggia, presso le Sale espositive del Museo Civico “S. Francesco fuori le Mura” , la mostra Eleonora Duse: la donna e l’artista. Organizzata dal Comune di Chioggia, la mostra, che rientra nell’ambito delle iniziative di celebrazione dei 150 anni dalla nascita della grande attrice, ripercorre la vita dell’artista attraverso l’esposizione di materiali originali, fotografie, abiti e oggetti a lei appartenuti, messi a disposizione dalla Fondazione Giorgio Cini.
L’idea di realizzare una mostra su Eleonora Duse a Chioggia è nata per sottolineare il profondo  legame della Duse con la città e con  il Veneto. La famiglia dell’attrice infatti era originaria di Chioggia, il nonno Luigi, nato nella città lagunare, fondò a Padova il teatro omonimo nel 1834, nella compagnia da lui diretta erano impegnati anche i genitori e gli zii di Eleonora. Le origini e la vita dell’artista sono quindi già fortemente impregnate dell’ambiente teatrale fin dalla nascita. Una sezione della mostra è dedicata a documenti inediti provenienti dall’Archivio Storico e dalla Biblioteca Civica di Chioggia, che testimoniano il legame di Eleonora Duse e della sua famiglia con la città. All’interno della mostra verrà inoltre proiettato il film Cenere del 1916, tratto dal romanzo di Grazia Deledda per la regia di Febo Mari, occasione unica per poter ammirare l’arte drammatica dell’artista.
La mostra si avvale della collaborazione della Fondazione Giorgio Cini.
Ingresso libero.

Mostra Eleonora Duse: la donna e l’artista

Aperta tutti i giorni tranne il lunedì

martedì e mercoledì: dalle 9 alle 13
giovedì, venerdì e sabato: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18
domenica: dalle 15 alle 18

Informazioni
tel. 0415500911
e-mail: museo@chioggia.org
http://88.42.252.134/sito/museo/index.htm

L’ingresso alla mostra è gratuito.
L’intera area della mostra è accessibile ai disabili motori.

Conferenza stampa di presentazione delle iniziative per le celebrazioni dei 150 anni dalla nascita di Eleonora Duse

Mercoledì 2 luglio alle ore 12.00 si terrà presso Palazzo Balbi, sede della Regione del Veneto, la conferenza stampa di presentazione delle iniziative culturali in programma il prossimo autunno per le celebrazioni dei 150 anni dalla nascita di Eleonora Duse (1858 – 2008).
Parteciperanno: Franco Miracco, Laura Barbiani, Maria Ida Biggi, Paolo Puppa e Carmelo Alberti.
Ingresso libero.

Venezia, Regione del Veneto – Palazzo Balbi
2 luglio 2008

Segreteria
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L’immagine e la scena.

L’esposizione, in collaborazione con i Musei Civici Veneziani, gli Amici della Fenice e il Gazzettino di Venezia, intende illustrare l’attività di due importanti artisti, i Bertoja, padre e figlio, dal 1840 al 1902.
Giuseppe ha rappresentato il prototipo dello scenografo romantico e ha espresso il punto massimo della scuola teatrale veneziana, sviluppatasi sin dal Seicento, affermandosi come uno dei maggiori artisti dell’epoca in questo campo. Nel momento in cui Giuseppe è responsabile dell’allestimento scenico nel maggior teatro veneziano vengono rappresentate le cinque prime verdiane di cui egli curerà la memorabile messa in scena per “Attila”, “Rigoletto”, “La Traviata” e “Simon Boccanegra”. Il figlio Pietro, collaboratore del padre fin dalla giovane età, è l’espressione della crisi che la scenografia attraversa verso la fine del XIX secolo con l’avvento delle case d’arte. Pietro, comunque, saprà reagire, opponendo alla dilagante serializzazione, una tecnica pittorica fortemente espressiva, utilizzata in alcuni importanti allestimenti al Teatro La Fenice: “Il re di Lahore” di Jules Massenet, “Mefistofele” di Arrigo Boito, “Guglielmo Ratcliff” di Pietro Mascagni.
La loro grande abilità pittorica è testimoniata dalla qualità artistica dei bozzetti che saranno esposti nella mostra.
Sono esposti un centinaio di disegni, che documentano circa 45 spettacoli, provenienti in massima parte dai Musei Civici Veneziani, e recentemente restaurati in occasione della mostra dagli “Amici della Fenice” e da “Il Gazzettino” di Venezia. Altri bozzetti sono prestati da collezioni private.
Si espongono anche preziosi documenti (autografi di Verdi e degli stessi Bertoja) provenienti dall’Archivio Storico del Teatro La Fenice e un modellino del palcoscenico ottocentesco.
Saranno inoltre montati alcuni pezzi di scenografie originali utilizzate al Teatro la Fenice nel 1986 per un allestimento dell’Attila, ridisegnato sui bozzetti di Giuseppe Bertoja, da Emanuele Luzzati.
La mostra è accompagnata da un volume che contiene la schedatura di circa 300 disegni prodotti dai due artisti per il Teatro veneziano, pubblicato da Marsilio.

Le curatrici della mostra sono Maria Teresa Muraro, per anni segretario dell’Istituto del Melodramma della Fondazione Giorgio Cini e responsabile della fototeca di Teatro qui conservata e Maria Ida Biggi, storica della scenografia e docente all’Università di Venezia.

Venezia, Palazzo Cini a San Vio
9 maggio – 30 giugno 1999

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150 anni dalla nascita di Eleonora Duse (1858-2008)

Il convegno in programma a ottobre nasce nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni dalla nascita di Eleonora Duse. Un anniversario così importante merita di essere celebrato con un’iniziativa di alto livello scientifico e respiro internazionale, volta alla valorizzazione artistica e umana della grande attrice e alla scoperta di lati non ancora indagati della sua poliedrica personalità. Per questo due istituzioni come la Fondazione Giorgio Cini e l’Università di Venezia Ca’ Foscari con il Dipartimento di Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici G. Mazzariol hanno promosso un convegno che vedrà autorevoli studiosi riuniti per confrontarsi intorno alla figura della grande attrice, dal punto di vista delle tematiche più diverse.

Agli studiosi invitati sono stati infatti proposti quattro grandi temi, come fili da svolgere e intrecciare nel corso del convegno. Gli argomenti affrontati riguardano la sua formazione, l’apprendistato, l’esordio dell’attrice e i primi anni di carriera; lo sguardo delle altre attrici e l’influenza esercitata su queste e sul palcoscenico del mondo; la Duse e i repertori internazionali visti attraverso le tournée e i suoi rapporti con autori internazionali come Henrik Ibsen. Nell’ultima giornata si approfondisce il ricco e complesso rapporto di Eleonora Duse con le arti, come la letteratura, la musica, la danza, il cinema, la fotografia o la moda.

Partecipano al convegno: Carmelo Alberti, Roberto Alonge, Antonio Attisani, Paola Bertolone, Maria Ida Biggi, Paola Bignami, Paolo Bosisio, Annamaria Cecconi, Francesco Cotticelli, Ilaria Crotti, Roberto Cuppone, Mimma De Leo, Marco De Marinis, Joe Farrell, Susanne Franco, Paola Giovanelli, Adriana Guarnieri, Gerardo Guccini, Gigi Livio, Claudio Longhi, Laura Mariani, Ferruccio Marotti, Gaetana Marrone, Paola Martinuzzi, Silvia Mei, Claudio Meldolesi, Donatella Orecchia, Maria Pia Pagani, Franco Perrelli, Gilberto Pizzamiglio, Anastasia Plazzotta, Paolo Puppa, Paolo Quazzolo, Elena Randi, Lucia Re, Ricciarda Ricorda, Maurizio Scaparro, Anna Sica, Francesca Simoncini, Silvana Sinisi, Kunio Suzuki, Dario Tomasello, Valentina Valentini, Claudio Vicentini.

Due serate speciali, il 3 e 4 ottobre, accompagneranno il convegno nel segno dell’attrice
e della sua arte. Elena Bucci darà corpo e voce al testo scritto a quattro mani con Paolo
Puppa, Eleonora o la metamorfosi e Milena Vukotic interpreterà il monologo composto
dallo stesso Puppa, Una notte di Eleonora.

Venezia, Università Ca’ Foscari, Auditorium Santa Margherita
Fondazione Giorgio Cini – Isola di San Giorgio Maggiore
1-4 ottobre 2008

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Il mito della fenice in Oriente e in Occidente

In occasione della riapertura completa del ricostruito Teatro La Fenice di Venezia, la Fondazione Teatro La Fenice, in collaborazione con l’Istituto per le Lettere, il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini, organizza una mostra nella quale verranno illustrate origine, evoluzione e significato del mito da cui il teatro veneziano ha tratto il suo nome, quello del favoloso uccello che muore e rinasce dalle sue ceneri.

Nella mostra, curata dal direttore dell’Istituto per le Lettere, il Teatro ed il Melodramma della Fondazione, Francesco Zambon, e Alessandro Grossato, docente di Storia e cultura dei Paesi Islamici presso l’Università  di Padova, il mito della fenice è ricostruito, sia nelle sue varianti occidentali sia in quelle orientali, attraverso l’esposizione di raffigurazioni (in originale o in riproduzione fotografica) provenienti da ogni parte del mondo

 

Venezia, Teatro La Fenice
29 Gennaio ”“ 2 Aprile 2005

Contatti
Fondazione Teatro La Fenice
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Images online: www.teatrolafenice.it

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Omaggio a Milloss

Nel 2006 ricorre il centenario della nascita del danzatore e coreografo ungherese Aurel M. Milloss che poco prima della morte, nel 1988, ha donato alla Fondazione Giorgio Cini il proprio archivio artistico e la biblioteca personale. Per questo motivo, l’Istituto per le Lettere, il Teatro e il Melodramma che conserva questo lascito, intende organizzare una mostra per ricordarne l’opera e valorizzarne la figura.
La mostra intende mettere in luce le tappe più importanti e gli aspetti più interessanti della carriera di Aurel M. Milloss, valorizzando al contempo la preziosa collezione di libri e documenti relativi alla storia della danza. Sono state scelte alcune tematiche fondamentali attorno a cui la mostra si articola e sviluppa grazie alla possibilità di esporre materiali e documenti originali di grande interesse, in gran parte inediti.
Un primo percorso è legato alla formazione teorica e pratica di Milloss danzatore, coreografo e storico: i primi anni in Ungheria, i contatti in Germania con von Laban e la sua tecnica, la formazione sospesa fra danza accademica e istanze del nuovo.
Il secondo filo conduttore della mostra è quello relativo alla presenza di Milloss a Venezia, città dove il coreografo lega strettamente il suo nome e il suo lavoro alla Biennale teatro e musica e al teatro la Fenice.
La mostra intende mettere in luce e valorizzare l’unicità e l’importanza della raccolta di documenti, fotografie, lettere autografe del Fondo Milloss e i rari volumi di storia e critica della danza, conservati presso l’Istituto per le Lettere, il Teatro e il Melodramma alla Fondazione Cini. A questi materiali si aggiungono quelli conservati presso l’Istituto per la Musica: si tratta della biblioteca musicale e delle partiture dei balletti, sulle quali il coreografo ha riportato i suoi appunti, esempio rarissimo di scrittura coreografica nella prima metà del Novecento. Utilizzando il prezioso materiale a disposizione per questo ‘Omaggio’, si è pensato di documentare la sua formazione internazionale, i contatti con i grandi maestri storici della danza di inizio secolo e il suo rapporto privilegiato con la città di Venezia, in particolar modo con il teatro la Fenice e la Biennale di Venezia. Gli archivi di queste istituzioni conservano anch’essi materiali relativi alle creazioni di Milloss per Venezia come bozzetti, figurini, manifesti e pubblicazioni.

Venezia, Palazzo Cini a San Vio
8 giugno – 2 luglio 2006

Orario d’apertura
Tutti i giorni tranne il lunedì, dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30
Aperto nelle festività

Contatti:
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