Convegni e seminari Archives - Pagina 14 di 49 - Fondazione Giorgio Cini

Workshop di fotografia Fotografare il sacro

Il Centro di Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate della Fondazione Giorgio Cini organizza in collaborazione con l’agenzia Magnum un workshop di tre giorni dedicato al rapporto tra fotografia e sacro, dove si discuterà di come rappresentare i fenomeni religiosi, ritraendo i rituali, le credenze e le esperienze di vita. L’insegnamento sarà incentrato sulla produzione, lo sviluppo, la documentazione e la cura della pubblicazione di lavori su questo argomento.

 

Il workshop sarà condotto dal fotografo Magnum Jonas Bendiksen, autore del libro The Last Testament, pubblicato nel 2017 da GOST Books. Nel suo libro, Bendiksen racconta la storia di  sette uomini che rivendicano di essere il Messia biblico ritornato sulla terra. Alcuni hanno migliaia di seguaci, altri solo un pugno di discepoli. Tutti sono uniti nella fede di essere i prescelti, tornati in terra per salvare il mondo.

 

Il workshop offrirà la possibilità di lavorare a fianco del fotografo e del suo editore Stuart Smith, in un’esperienza coinvolgente, incoraggiando un gruppo di talentuosi partecipanti selezionati a superare i modi classici della narrazione e della raffigurazione.

Accademia Vivaldi

Sabato 30 novembre alle ore 17.00, all’Auditorium Lo Squero, si esibiranno gli allievi partecipanti all’incontro dal 26 al 30 novembre, dell’Accademia Vivaldi tenuto dal violinista Giorgio Fava e dal violoncellista Walter Vestidello.

Ingresso libero fino a esaurmento posti


Per il terzo anno consecutivo l’Istituto Italiano Antonio Vivaldi organizza l’Accademia Vivaldi, dedicata all’approfondimento della prassi esecutiva delle composizioni del Prete rosso e rivolta
a giovani musicisti e cantanti. Tra febbraio e luglio si sono già svolti sei incontri: quattro, tenuti dal soprano Gemma Bertagnolli, dedicati al repertorio vocale sacro e profano, uno tenuto dal violinista Giorgio Fava e uno dal violoncellista Walter Vestidello, dedicati rispettivamente al repertorio per violino e a quello per violoncello. I restanti quattro incontri avranno luogo fra settembre e novembre: nel primo (dal 18 al 21 settembre) verrà approfondito il repertorio vocale, il secondo (dal 23 al 26 ottobre),  guidato dal clavicembalista Antonio Frigé, riguarderà la realizzazione e lo studio del basso continuo nelle composizioni vivaldiane, mentre il terzo e il quarto (entrambi dal 25 al 30 novembre) saranno destinati agli strumentisti ad arco. Oltre allo studio pratico-esecutivo, i partecipanti ai seminari possono approfondire i vari aspetti teorici riguardanti le composizioni e i contesti vivaldiani, consultando le riproduzioni dei manoscritti e delle stampe dell’epoca, le edizioni musicali moderne e le pubblicazioni musicologiche sull’autore, tutte conservate presso l’archivio e la biblioteca dell’Istituto Italiano Antonio Vivaldi.
Sono stati programmati anche due concerti pubblici presso l’Auditorium ‘Lo Squero’, sull’Isola di San Giorgio Maggiore. Il primo, che si è tenuto sabato 13 luglio, ha visto coinvolti gli allievi
della classe di canto, mentre il secondo avrà luogo sabato 30 novembre.

Bernardo Bellotto 1740. Viaggio in Toscana

La Fondazione Giorgio Cini di Venezia, con la Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti, organizza, in occasione della mostra Bernardo Bellotto 1740. Viaggio in Toscana, che si terrà a Lucca, promossa dalla Fondazione Ragghianti, dal 12 ottobre al 6 gennaio, una conferenza di Bozena Anna Kowalczyk, curatrice dell’esposizione, che presenterà in anteprima le nuove acquisizioni storico-critiche emerse dagli studi condotti sul tema in vista della mostra lucchese.

 

Bernardo Bellotto (1722-1780), nipote e allievo di Canaletto (1697-1768), parte diciottenne per la Toscana: è il suo primo viaggio fuori Venezia. Ha già alle spalle una discreta produzione artistica, perlopiù repliche di vedute di Venezia del maestro; a Firenze e Lucca lavora in autonomia per la prima volta. È la prova delle sue capacità, e il giovane artista la supera brillantemente, diventando il punto di riferimento del vedutismo toscano.

 

Durante la conferenza dedicata a questo grande protagonista della pittura veneziana del Settecento, Bozena Anna Kowalczyk presenta il viaggio in Toscana come il vero trampolino di lancio per il suo futuro successo, in Italia e in Europa.


 

Sala Barbantini, 11 settembre 2019, ore 17:00


 

 

 

 

 

Nuove concezioni armoniche nella composizione musicale: 1945-1975

Seminario coordinato da Gianmario Borio, Pascal Decroupet e Christoph Neidhöfer

 

Questo seminario mette a confronto diversi concetti di armonia esaminando la musica strumentale, vocale ed elettroacustica composta nei primi tre decenni del dopoguerra. Ogni intervento è dedicato alla costruzione e al contesto storico del linguaggio armonico di un determinato compositore; nella sessione conclusiva verranno riprese e approfondite le questioni teoriche più rilevanti. I relatori rispondono a una serie di domande che servono come punto di partenza per raggiungere gli obiettivi più avanzati del progetto: (1) comprendere l’armonia nelle sue molteplici manifestazioni al di là dei confini stilistici, (2) individuare le analogie e le differenze nei linguaggi armonici di compositori che appartengono a una determinata scuola o aderiscono a un’estetica comune, (3) evidenziare concezioni armoniche comuni a composizioni che presentano tratti stilistici ed estetici differenti, (4) rivedere e coordinare la terminologia per facilitare lo studio comparativo, (5) verificare ipotesi sulla storia della composizione musicale attraverso l’indagine delle concezioni armoniche.

 

Scarica la brochure New Concepts of Harmony

 


28 Giugno

Auditorium ‘Lo Squero’

Concerto h 19:00


 

 

 

Workshop | La produzione audiovisiva in etnomusicologia: progettazione e montaggio

Con la seconda edizione di Sguardi musicali: progetti di etnomusicologia visuale curata da Giovanni Giuriati, Marco Lutzu e Simone Tarsitani, l’Isituto Interculturlae di Studi Musicali Comparati prosegue le attività di formazione dei giovani ricercatori ed etnomusicologi nell’uso delle tecnologie audiovisive attraverso iniziative distinte e complementari e attraverso l’offerta di diverse borse di studio.

 

Il workshop di quest’anno dal titolo  La produzione audiovisiva in etnomusicologia: progettazione e montaggio  a cura di  Marco Lutzu, Simone Tarsitani è a numero chiuso.

L’accesso è limitato ai partecipanti selezionati tramite bando di concorso.

 

Durante i cinque giorni si alterneranno sessioni di insegnamento teorico, visione di materiali e discussioni ed esercitazioni pratiche. I partecipanti potranno sperimentare direttamente le basi del corso lavorando sui materiali di documentazione realizzati durante la precedente edizione del workshop relativi alla presenza della cantante indiana Sunanda Sharma a Venezia nel giugno 2018.

Il corso sarà tenuto da Marco Lutzu e Simone Tarsitani, etnomusicologi con anni di esperienza accademica e internazionale nella produzione audio e video. I partecipanti dovranno avere attrezzature proprie che comprendano: (videocamera HD), laptop in grado di gestire in formato HD, cuffie, software di editing video (es. iMovie, Movie Maker), spazio di archiviazione di almeno 50 GB (su memoria interna o esterna sufficientemente veloce – Thunderbolt, USB3, FireWire).

 

Per informazioni sul bando per 10 borse di studio scarica Bando_Workshop_Sguardi_2019

Per informazioni sull Borsa Carpitella 

Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli

Al via il  primo corso di perfezionamento dell’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli, in collaborazione con Fondazione Giorgio Cini, sull’Isola di San Giorgio Maggiore, dal titolo: “Camminare le vigne: luoghi, persone e cultura del vino italiano”.

 

Si tratta di un percorso di perfezionamento che, per 180 ore in un semestre, consentirà ai corsisti ammessi di approfondire, insieme a 35 autorevoli docenti, i vini e i cibi d’Italia quali elementi di un patrimonio culturale che comprende i beni storici, artistici e paesaggistici.

Inoltre l’Alta Scuola Veronelli annuncia l’attivazione di una partnership tecnica con San Giorgio Cafè, ristorante gourmet, recentemente inaugurato, realizzato da D’Uva all’interno degli spazi di Fondazione Giorgio Cini e firmato da Filippo La Mantia, oste e cuoco siciliano.

 

L’Alta Scuola Veronelli, è nata nel 2018 dalla collaborazione tra Seminario Veronelli Fondazione Giorgio Cini per proporre, grazie al sostegno di Banca Generali Private, main sponsor, servizi formativi e approfondimenti culturali dedicati a professionisti e operatori del settore agroalimentare.

 

Per maggiori informazioni vai al sito 

Workshop Research-led Performance: Percussione Crea-Azione

Il Workshop Research-led Performance: Percussione Crea-Azione, organizzato dall’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini in collaborazione con il Tetraktis Percussioni ensemble, è rivolto ai percussionisti con esperienza in ensemble di percussioni, solista e orchestrale.

E’ inoltre rivolto ai compositori interessati a sviluppare la loro scrittura per ensemble di percussioni e ad approfondire l’uso delle percussioni stesse.

Attraverso sessioni teoriche e di pratica musicale, saranno affrontati tre brani di compositori di cui l’Istituto per la Musica conserva il fondo archivistico:

 

Giacomo Manzoni, D’improvviso per sei/dodici percussionisti (1981)

Niccolò Castiglioni, Cronaca del Ducato di Urbino per sei percussionisti (1991)

Fausto Romitelli, Chorus per sei percussionisti (2001)

 

Le sessioni pratiche saranno affidate a Tetraktis Percussioni ensemble.

 

Le sessioni teoriche saranno tenute da Massimiliano Locanto (Università degli Studi di Salerno), Veniero Rizzardi (Università Ca’ Foscari di Venezia e Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova) e Francisco Rocca (Fondazione Giorgio Cini di Venezia) e moderate da Gianfranco Vinay (Université de Paris 8). In conclusione ci sarà l’intervento del compositore Giorgio Battistelli.


Vai al bando

 

Scarica il programma del Workshop

 

Il teatro in fotografia. Attori e fotografi nell’Italia della Belle Époque

In occasione dei centottanta anni dalla nascita della fotografia, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini, in collaborazione con Fratelli Alinari. Fondazione per la Storia della Fotografia, organizza un convegno di studi dedicato al rapporto tra la nascente arte della fotografia e la scena teatrale italiana al tempo della Belle Époque. L’obiettivo dell’incontro è quello di studiare la produzione fotografica ottocentesca e primonovecentesca, per mettere in luce quella sorta di “affinità elettiva” tra pratica teatrale e pratica fotografica che ha caratterizzato in modo particolare questi primi decenni di storia della fotografia.

Al fine di comprendere le caratteristiche di questo fenomeno e studiarne le ricadute sul mondo teatrale e sulla società del tempo, il convegno intende individuare i fotografi che si sono occupati di questo genere fotografico e di ricostruire i rapporti intercorsi tra questi e gli artisti della scena e/o le compagnie ritratte. Particolare attenzione sarà riservata al ritratto dell’interprete femminile e alla circolazione di questo tipo di fotografia attraverso la stampa generalista e di settore.

Il convegno, il cui comitato scientifico è composto da Maria Ida Biggi, Stefano Mazzoni, Emanuela Sesti, Tiziana Serena e Marianna Zannoni, vedrà la partecipazione dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e dell’Università degli Studi di Firenze.

 

Call for papers 

 

Scarica il programma Teatro in fotografia

Maurice Marinot: 1911-1934. Il vetro

In relazione alla mostra aperta al pubblico a LE STANZE DEL VETRO, Maurice Marinot. Il vetro, 1911-1934, a cura di Jean-Luc Olivié e Cristina Beltrami, il Centro Studi del Vetro organizza per giovedì 16 maggio un Convegno internazionale che approfondirà la figura di Maurice Marinot.

 

Un ‘caso’ unico in cui per la prima volta un artista adulto, senza formazione iniziale nel mestiere, dedica oltre vent’anni della sua carriera alla creazione di opere basate sull’antica tecnica artigianale del vetro soffiato. Questa circostanza, unita a una creatività eccezionale e guidata da una semplice ma acuta attenzione alle possibilità plastiche di questa “acqua solidificata”, lo porta alla creazione di oggetti unici, in un’estetica completamente nuova, rapidamente percepita dai suoi contemporanei come un’espressione, naturale e preziosa, della modernità.

L’originalità del suo lavoro ha trovato rapida diffusione, specie attraverso le mostre internazionali, suscitando un’influenza profonda sulle diverse generazioni a venire. Il simposio approfondirà il percorso di Maurice Marinot grazie ai contributi di studiosi e critici di fama internazionale, tra cui Jean-Luc Olivié, Cristina Beltrami, Veronique Ayroles, Adriaenssens Werner e Jared Goss.

 

Il convegno è aperto al pubblico fino a esaurimento dei posti disponibili.

Sarà presente una traduzione simultanea.

How Europe discovered the music of the World after World War II. Cold war, Unesco, and the ethnomusicological debate

Momento centrale delle celebrazioni per il 50° anniversario della fondazione dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati è costituito da un convegno organizzato in collaborazione con Humboldt Forum Im Berliner Schloss Ethnologisches Museum Staatliche Museen zu Berlin,  per riflettere sulla diffusione delle musiche nel mondo negli anni sessanta, il periodo in cui l’Istituto fu fondato. Poco si è riflettuto finora su un aspetto cruciale della storia musicale del Novecento in cui l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati e l’Istituto berlinese da cui nacque (International Institute for Comparative Music Studies and Documentation), fondato nel 1963, svolsero un ruolo importante.

 

Storici, antropologi, oltre che musicologi ed etnomusicologi, dialogheranno in prospettiva interdisciplinare per comprendere motivazioni e dinamiche della diffusione di musiche extraeuropee in Italia e nel nostro continente. Per fare ciò verranno affrontati temi quali la guerra fredda e il confronto tra i due blocchi, la nascita e le posizioni culturali delle organizzazioni internazionali, oltre che ricostruire un dibattito tra gli etnomusicologi che ha contribuito a configurare il nostro modo di conoscere e valutare le musiche del mondo sul piano culturale ed estetico.

 

Verranno presi in considerazione il celebre convegno East-West Music Encounter, tenutosi a Tokyo nel 1961, il ruolo di organizzazioni quali l’Unesco, il Congress for Cutural Freedom, l’International Music Council, l’International Folk Music Council e il contributo di figure quali Alain Daniélou, Nicholas Nabokov, Jack Bornoff.

 

Il convegno prevede, oltre agli interventi, anche delle conversazioni con alcuni dei protagonisti di quel movimento e di quegli anni: Simha Arom, Jacques Cloarec, Ivan Vandor.


Il giorno 31 maggio alle ore 18.30 il Maestro Chaurasia eseguirà un concerto di musiche della tradizione classica indiana, sarà accompagnato alle tabla da Satyajit Talwalkar, giovane ma già affermato percussionista, anch’egli rappresentante di spicco della nuova generazione di musicisti classici dell’India contemporanea.