Convegni e seminari Archives - Pagina 25 di 49 - Fondazione Giorgio Cini

Musica ottomana Bîrûn: I maftirîm e le opere degli ebrei sefarditi nella musica classica ottomana

Dal 13 al 18 aprile 2015, l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza la quarta edizione di Bîrûn, un ciclo di seminari di alta formazione in musica classica ottomana, diretti da Kudsi Erguner e rivolti a musicisti professionisti e semi professionisti. Il termine Bîrûn fa riferimento a quella che un tempo era la Scuola per i musicisti di corte e con questo Seminario ci si propone di far diventare San Giorgio un centro di elaborazione culturale e riflessione sull’eredità musicale dell’Impero ottomano nel bacino mediterraneo. Per l’incontro di quest’anno il Maestro Erguner ha scelto come tema “I maftirîm e le opere degli ebrei sefarditi nella musica classica ottomana”.

Un gruppo internazionale di borsisti, scelti tramite un bando di concorso, specializzati in flauto ney, liuto a manico corto ‘ûd, liuto a manico lungo tanbûr, cetra su tavola kanûn, vielle kemençe o yayli tanbûr e percussioni (tamburi a cornice def o bendir; tamburo a calice zarb, timpani kudûm, voce maschile), approfondirà nel corso della settimana lo studio delle opere della tradizione spirituale dei maftirîm e di quelle risalenti a compositori ebrei quali Moshe Faro, vissuto nella seconda metà del XVIII secolo e attivo alla corte del sultano Mahmud I (1730-1754), o di un genio come İzak Fresco Romano (1745-1814), attivo alla corte di Selim III (1761-1808).

Sabato 18 aprile alle ore 18, il seminario si concluderà con un concerto aperto al pubblico (ingresso libero fino ad esaurimento posti) eseguito dai borsisti diretti da Kudsi Erguner. Scarica la locandina del concerto.

Inoltre, come da tradizione, il seminario sarà accompagnato da una giornata di studi dal titolo “Musica e cultura ebraica nel mondo ottomano“a cura di Giovanni De Zorzi e Piergabriele Mancuso organizzata  in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari Venezia. La giornata di studi si terrà a Ca’ Foscari mercoledì 15 aprile. Per maggiori informazioni, scarica il programma.

Shakespeare in Venice Summer School. The Shylock Project

In occasione dei 400 anni dalla morte di William Shakespeare e dei 500 anni dalla nascita del Ghetto di Venezia, il Centro Studi sul Teatro e il Melodramma Europeo organizza una Summer School di studi intensivi per esplorare il testo e il contesto de Il Mercante di Venezia di Shakespeare.

Un ricco programma della durata di quattro settimane che avrà luogo nella splendida cornice del monastero benedettino di San Giorgio, con lezioni e workshop tenuti da docenti di fama internazionale, performance teatrali e musicali ed escursioni al Ghetto ebraico e in altri luoghi significativi di Venezia.

Un’occasione unica per approfondire il dramma shakespeariano, che ha come obiettivo la creazione, nel 2016, della prima produzione de Il Mercante di Venezia ambientata nel Ghetto ebraico della città.

Il corso vedrà la partecipazione di docenti di fama internazionale:
Bill Alexander, Shaul Bassi, Murray Baumgarten, Laszlo Benke, Paola Bertolone, Maria Ida Biggi, David Bryant, Saba Burali, Tom Cartelli, Donatella Calabi, Kent Cartwright, Matt Chiorini,  Monica Chojnacka, Roberta Cimarosti, Fernando Cioni, Karin Coonrod, Péter Dávidházi, Valerio de Scarpis, Tobias Döring, Paul Edmondson, Keir Douglas Elam, Tibor Fabiny, Stephen Greenblatt, Galit Hasan-Rokem, Loretta Innocenti, Howard Jacobson, Geza Kallay, M. Lindsay Kaplan, Simon Levis Sullam, Gabriele Mancuso, Stephen Orgel, Avraham Oz, Natália Pikli, Loredana Polezzi, Freddie Rokem, Carol Chillington Rutter, David Schalkwyk, Alessandro Serpieri, Michael Shapiro, James Shapiro, B.J Sokol, Boika Sokolova, Ramie Targoff, Valeria Tirabasso, Alberto Toso Fei, Alan Yentob, Stanley Wells, David Whittaker, Susanne Wofford.

Scarica il programma della Sumemr School in pdf


Durante la Summer School sono previsti degli eventi aperti al pubblico.

Ecco il programma, scaricabile anche in pdf: Open Lectures & Performances

Open Lectures & Performances

Wednesday 17th June / Fondazione Giorgio Cini
17.30 Karin Coonrod (Colombari Theatre Company)
Shakespeare in Italy, Shylock in the Ghetto: Past and Future Projects

Thursday 18th June / Fondazione Giorgio Cini
17.30 Carol Chillington Rutter (Warwick University)
Sir Henry Wotton: Venice in the Age of Shakespeare

Monday 22nd June / Università Ca’ Foscari, Aula Baratto
17.30 Stephen Orgel (Stanford University)
Which Is the Merchant Here, and Which the Jew?: Shylock Inside Out

Thursday 25th June / Fondazione Giorgio Cini
16.30 Stephen Greenblatt (Harvard University)
The Secret Weight of ‘The Merchant of Venice’

18.00 Howard Jacobson in conversation with Alan Yentob (BBC)
Rewriting Shylock

21.00 PERFORMANCE
Matt Chiorini
Orson Welles/Shylock, a Docu-Fantasy Radio Play

Friday 26th June / Fondazione Giorgio Cini
21.00 PERFORMANCE
Colombari Theatre Company
The Merchant of Venice – First Theatrical Actions

Monday 29th June / Palazzo Mocenigo
17.30 Bill Alexander (Royal Shakespeare Company)
A Merchant of Many Faces

CONCERT
Rosemary Forbes-Butler & Pier Paolo Ciurlia

Where is Fancy Bred?

Friday 3rd July / Fondazione Giorgio Cini
16.00 Péter Dávidházi (Eötvös Loránd University)
Hamlet, Shylock and the Meaning of Biblical Allusions

17.30 James Shapiro (Columbia University)
Shakespeare and the Jews

Tuesday 7th July / Venice International University
16.00 Tobias Döring (Ludwig Maximillian University)
Shylock, the German

17.30 David Schalkwyk (The Global Shakespeare)
Shylock and the Impossible Gift of Love

Friday 10th July / Fondazione Giorgio Cini
16.00 Paul Edmondson (The Shakespeare Birthplace Trust)
Christianity and ‘The Merchant’

17.30 Stanley Wells (The Shakespeare Birthplace Trust)
Shylocks

Variazioni in sviluppo: i pensieri di Giovanni Morelli verso il futuro

In occasione del quarto anniversario della scomparsa di Giovanni Morelli e in concomitanza con le manifestazioni per il trentesimo anniversario dell’Istituto per la Musica, si propone una riflessione su alcuni tra i più rilevanti testi dell’eminente musicologo e primo direttore dell’Istituto. I temi rispecchiano la poliedrica personalità intellettuale di Morelli: dalla retorica musicale alla popular music, dalla drammaturgia dell’opera romantica alla composizione per il cinema, dal rapporto tra genio e malattia alla composizione dello spazio nel secondo Novecento.

Il seminario sarà coordinato da Gianmario Borio e Giada Viviani e presieduto da un comitato scientifico composto da Michele Girardi, Emilio Sala, Luca Zoppelli e Paolo Pinamonti, curatore di una bibliografia degli scritti di Giovanni Morelli che sarà disponibile nell’occasione. Un gruppo di giovani musicologi si incaricherà di discutere le tesi formulate da Morelli e di collocarle nel quadro dei dibattiti attuali della musicologia internazionale. Al termine del seminario si terrà un concerto del mdi ensemble con musiche di Clementi, Feldman, Kurtág, Scelsi e Varèse.

 


 

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Vuoti di memoria; fantasmi che si aggirano

Nell’anno del 60° anniversario della costituzione dell’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano, e nel solco d’un’esperienza ormai molto collaudata avviata nel 1977, anche nel 2015 avrà luogo, in cinque mezze giornate, l’usuale incontro-confronto seminariale di storici di Venezia. Il titolo generale che accorpa i circa venti interventi previsti è: Vuoti di memoria; fantasmi che si aggirano.

Nel seminario ci sarà una tavola rotonda dedicata a Il Veneto, ci sarà un intervento sullo Spettro del comunismo che s’affaccia inquietante sul biennio rivoluzionario del 1848-49. Tra gli altri interventi previsti: La memoria dell’antico: tra affabulazione e storiografia e Venezia ’700 e fantasmi viennesi primo novecenteschi. Scarica il programma del Seminario in pdf

Incontri in Fototeca

Riprende il ciclo di “Incontri in Fototeca”, una serie di appuntamenti con storici dell’arte e specialisti per parlare delle raccolte fotografiche conservate presso l’Istituto di Storia dell’Arte.

La nuova edizione intende affrontare il tema dell’uso della fotografia nello studio della storia dell’arte, analizzando alcuni casi esemplari presenti nei fondi storici della fototeca, e proponendo, inoltre, spunti di riflessione sulle nuove tecnologie applicate all’analisi delle opere d’arte.

 

24 Settembre ore 16.30

Verso l’iperfotografia?

Alberto Prandi (Università Ca’ Foscari di Venezia)


 

29 Ottobre ore 16.30

Fotografare la scultura per la storia dell’arte 

Anne Markham Schulz (Brown University, Providence RI, USA)


 

26 Novembre 

Ludovico Mucchi: conoscere i pittori attraverso i raggi X

Gianluca Poldi (Conservation Scientist, Centro Arti Visive – Università degli Studi di Bergamo)

 

 

Vera Komissarževskaja incontra Eleonora Duse. La ‘Giovanna d’Arco’ della scena russa e la Divina del teatro italiano

In occasione del centocinquantesimo anniversario della nascita dell’attrice russa Vera Fedorovna Komissarževskaja [27 ottobre (8 novembre) 1864 – 10 (23) febbraio 1910] il Centro Studi per la Ricerca Documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo organizza, in collaborazione con l’Universita degli Studi di Roma Tor Vergata, un Convegno internazionale di studi per approfondire la figura della nota attrice. L’incontro si pone l’obiettivo di mettere a confronto il repertorio, la direzione artistica e l’impegno sociale della ‘Divina’ Eleonora e della collega russa, definita dalla critica del tempo ‘la piccola Duse’.

 

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Fulvio Bianconi tra arte e vetro

In vista della mostra dedicata a Fulvio Bianconi alla Venini, il Centro Studi Vetro dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini, in collaborazione con Le Stanze del Vetro, organizza sull’Isola di San Giorgio un convegno internazionale di studi che intende analizzare la poliedrica figura dell’artista, nell’intento di restituire al pubblico il ritratto e il valore di una personalità  contraddistintasi da una diversità di interessi e ruoli.

Fulvio Bianconi (Padova, 1915 – Milano, 1996) figura singolare di grafico, illustratore, designer, con una formazione da artista, già all’inizio degli anni Trenta ha un primo contatto con il vetro muranese lavorando come apprendista decoratore sotto la guida di Michele Pinto, ma contemporaneamente esercita l’attività di caricaturista. Già inseritosi nell’ambiente milanese, viene notato da Dino Villani che lo introduce alle più note case editrici dell’epoca. Inizia così una serie di collaborazioni come grafico ed illustratore free lance con le case editrici Garzanti, Mondadori, Bompiani, Rizzoli e Motta, ed esegue una serie di affreschi per i negozi Galtrucco ed i padiglioni della Fiera Campionaria di Milano. Consolidato il suo rapporto con Garzanti, dove rimarrà stabilmente fino al 1975, contemporaneamente lavora anche per GiViEmme, FIAT, Marzotto, HMV, Pathe, Columbia, Pirelli e Rai.

Ma è nel 1946, a Murano, che, in seguito ad una commissione per flaconi portaprofumo per la GiViEmme, avviene l’incontro con Paolo Venini, conoscenza decisiva per la sua straordinaria esperienza nel mondo del vetro.

Intuito il grande spirito creativo del giovane Bianconi, Venini lo invita infatti a collaborare nella sua vetreria: frutto di questo sodalizio – che si protrae con continuità fino all’incirca alla metà degli anni Cinquanta – sono, ad esempio, le dodici Figure della Commedia dell’Arte (esposte nel 1948 alla 24.ma Biennale di Venezia), i Tiepolo, le Sirene, i Pezzati, i Fazzoletti, questi ultimi poi assurti a simbolo della Venezia post bellica. Tale produzione esprime in sé la vivacità e la ricchezza di quegli anni contribuendo all’affermarsi della vetraria veneziana anche in ambito internazionale.

Disegnatore ironico oltre che grande interprete del gusto minimalista degli anni Sessanta, collabora episodicamente con altre fornaci e le gallerie d’arte più attive nel settore vetrario: durante gli anni Cinquanta con la Gino Cenedese & C., nel 1958 con la galleria Danese di Milano con vetri realizzati dalla I.V.R. Mazzega, nel 1963 sotto la firma della Vetreria Vistosi viene premiato alla Triennale di Milano per un vaso cilindrico a fasce spiraliformi. Ancora una volta, presta la sua opera alla Venini eseguendo la serie di vasi “Informali” (1967 ca.) che riprendono il tema, a lui caro, della figura femminile. Nel 1966 collabora con la Vetreria Galliano Ferro e con la Seguso Vetri d’Arte (1978), la Toso Vetri d’Arte (1983) e la Vetreria de Majo (1991-92).

Fulvio Bianconi è stato evidentemente uno dei più influenti designer della vetraria di Murano del XX secolo, infaticabile sperimentatore di nuove ed antiche tecniche di lavorazione, costante oggetto della sua ricerca ed eclettica produzione.

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Mercoledì 4 febbraio

ore 9.30

Saluto di Luca Massimo Barbero, direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini

Intervento di Marino Barovier, curatore della mostra
Fulvio Bianconi alla Venini
(Le Stanze del Vetro, 13.09.2015 – 10.01.2016)

Italo Moscati
Maschere di vetro – La Commedia dell’Arte e le sue trasparenze

Cristina Beltrami
Fulvio Bianconi grafico pubblicitario e illustratore

Paolo Bolpagni
L’opera di Bianconi nel contesto artistico degli anni Cinquanta. Peculiarità e aspetti paradigmatici nel quadro dei rapporti tra arte e design


ore 15.00

Rosa Barovier Mentasti
L’altro Bianconi a Murano

Andrea Tosi
Bianconi e i maestri vetrai, quando arte e design incontrano la tecnica e la manualità

Fiorella Bulegato
Bianconi, Munari e il contesto progettuale milanese negli anni trenta


 

Stili imperiali. Elaborazione e diffusione di ‘modelli uniformati’ tra Impero francese e austriaco (1804-1848)

Promosso dal Centro studi per la ricerca documentale sul Teatro e il Melodramma europeo e l’Istituto di Storia dell’Arte, l’Archivio del Moderno di Mendrisio, la Scuola dottorale interateneo in Storia delle Arti di Venezia, la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia di Trieste e l’Istituto Storico Austriaco di Roma, il convegno intende indagare il diffondersi di nuovi modelli stilistici unitari nell’Europa di inizio Ottocento. Da Parigi a Vienna, la città e l’architettura, le arti e il gusto manifestano nuovi paradigmi omogenei che si delineano, con particolare evidenza, negli edifici pubblici, scuole, ospedali, biblioteche, teatri, porte di città. Per tutto questo, lo studio dell’antico rappresenta una base di partenza.

Partecipano al convegno: Andrej Betlej, Università Jagellonica di Cracovia; Maria Ida Biggi, Università Ca’ Foscari di Venezia e Centro Studi Teatro, Fondazione Giorgio Cini; Luca Caburlotto, Sovrintendente per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia; Martina Carraro, Università IUAV di Venezia; Giovanna D’Amia, Politecnico di Milano; Elena Doria, Università IUAV di Venezia; Renzo Dubbini, Università IUAV di Venezia; Rossella Fabiani, Sovrintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia; Jean-Philippe Garric, Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne; Andreas Gottsmann, Direttore Isituto Storico Austriaco di Roma; Alexander auf der Heide, Università degli Studi di Palermo; Richard Kurdiovsky, Accademia Austriaca delle Scienze di Vienna; Ewa Manikowaka, Accademia Polacca delle Scienze di Varsavia; Carlo Mambriani, Università degli studi di Parma; Luigi Mascilli Migliorini, Università degli Studi di Napoli L’Orientale; Marco Pogacnik, Università IUAV di Venezia; Francesco Repishti, Politecnico di Milano; Letizia Tedeschi, Archivio del Moderno, Mendrisio; Irena Žmuc, Civico Museo e Galleria di Lubiana; Giudo Zucconi, Università IUAV di Venezia.

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Shakespeare in Venice Summer School. The Shylock Project – Seconda edizione

Dopo il successo ottenuto nell’estate del 2015, il Centro Studi Teatro e Melodramma, in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia e con il Patrocinio del Comitato per i cinquecento anni del Ghetto di Venezia, organizza la seconda edizione della Shakespeare in Venice Summer School. The Shylock Project, che avrà luogo dal 18 al 29 luglio 2016.

Il programma si articolerà nell’arco di due settimane di studi intensivi con numerosi appuntamenti aperti al pubblico, e vedrà la presenza di esperti del settore e docenti di fama internazionale. La Summer School si colloca all’interno del progetto europeo Shakespeare in and beyond the Ghetto: staging Europe across cultures, che coinvolge diversi partner internazionali, tra i quali Warwick University, Queen Mary University of London, Ludwig-Maximilians-Universität München, Tony Bulandra Theatre.

I corsi prevederanno la partecipazione di insegnanti provenienti da tutto il mondo, tra cui Shaul Bassi, Maria Ida Biggi, David Bryant, Tom Cartelli, Kent Cartwright, Carol Chillington Rutter, Fernando Cioni, Nili Cohen, Karin Coonrod, Tobias Döring, Paul Edmondson, Tibor Fabiny, Stephen Greenblatt, Diana Henderson, Howard Jacobson, Gabriele Mancuso, Michael Neill, Avraham Oz, David Schalkwyk, Raman, Shankar, James Shapiro, Boika Sokolova, Kirilka Stavreva, Stanley Wells.

La Summer School si svolgerà in coincidenza con la rappresentazione de Il Mercante di Venezia, a cura della Compagnia de’ Colombari, ambientata nel Ghetto veneziano e promossa per celebrare i quattrocento anni dalla morte di William Shakespeare e i cinquecento anni dall’istituzione del Ghetto stesso.


Programma delle lezioni


Di seguito riportiamo l’elenco degli eventi aperti gratuitamente al pubblico.

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[accordion_entry title=”Calendario degli eventi pubblici”]

Martedì 19 luglio

Fondazione Giorgio Cini, Sala Barbantini, ore 15.30

Proiezione di The Merchant of Venice di Orson Welles (1969),
Presentazione della versione  restaurata a cura di Luca Giuliani

Fondazione Giorgio Cini, Auditorium “Lo Squero”, ore 18.00

Concerto Where is Fancy Bred? a cura di Rosemary Forbes Butler, Gianluca Geremia & Marco Rosa Salva


Venerdì 22 luglio

Fondazione Giorgio Cini, Sala Barbantini, ore 17,30

Conferenza: 2016 and Beyond: MIT’s Global Shakespeares Performance Archive, a cura di Diana Henderson

Lunedì 25 luglio

Fondazione Giorgio Cini, Sala Barbantini, ore 16.00

Conferenza Christianity and the Merchant, a cura di Paul Edmondson

Fondazione Giorgio Cini, Sala Barbantini, ore 17.30

Conferenza Shylocks, a cura di Stanley Wells


Martedì 26 luglio

Fondazione Giorgio Cini, Sala Barbantini, ore 17.00

Presentazione del libro Shylock is My Name di Howard Jacobson

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Informazioni: shylockproject@cini.it

Il Mercante di Venezia in Ghetto: www.themerchantinvenice.org

 

 

Estratto dal documentario Shylock’s Ghost di BBC1. Colloquio tra Howard Jacobson e James Shapiro alla Fondazione Giorgio Cini, luglio 2015″

 

Seminari di Musica Antica 2015 | Matteo da Perugia e il gotico milanese (1390-1425)

Seminari di Musica Antica Egida Sartori e Laura Alvini
17-21 maggio 2015
Fondazione Giorgio Cini, Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia

Matteo da Perugia e il gotico milanese (1390-1425)
Direttore: Pedro Memelsdorff

Docenti e relatori: Anne Azéma, Shira Kammen, Anne Stone, Agnese Pavanello

Il seminario verrà dedicato all’opera profana di Matteo da Perugia (fl. 1400-1425), maestro di cappella al Duomo di Milano tra il 1402 e il 1407, e di nuovo tra il 1414 e il 1416. Nulla si sa della sua formazione – possibilmente umbra – e non sono documentati gli anni della sua assenza dal Duomo milanese. È stata ipotizzata dagli studiosi una sua attività, prima pavese e poi pisana e bolognese, presso il cardinale Pietro Filargo – eletto papa dal Concilio di Pisa col nome di Alessandro V nell’estate del 1409 – con ogni probabilità il suo principale protettore.

La musica di Matteo comprende svariati tempi di messa, due mottetti latini e una ricca serie di liriche italiane e soprattutto francesi. Infatti il suo è il più ricco chansonnier francese composto da un italiano del suo tempo.

Le fonti che tramandano questo vasto repertorio sono sorprendentemente poche: un codice attualmente a Modena, che contiene quasi tutta la sua opera, e tre frammenti ora a Parma, Berna e New York. Tale situazione ha fatto supporre una circolazione limitata del materiale anche se, per altri versi, l’influsso di Matteo – o del suo entourage – sui polifonisti delle generazioni future sembra attestato da fonti teoriche dei decenni centrali del Quattrocento italiano e transalpino.

Matteo, in sintesi, sembra rappresentare più di ogni altro compositore lo splendore e la raffinatezza del Gotico milanese e lombardo.

Il seminario è rivolto ai due ensembles professionali vincitori del concorso per borse di studio 2015, specializzati nel repertorio tardo medievale: Ensemble Aurion e Ensemble Sollazzo. Il seminario è aperto ad un numero selezionato di uditori, per informazioni e conferme si prega di contattare la segreteria.

L’evento è organizzato con il contributo di Irma Merk Stiftung e L. + Th. Roche Stiftung e con la collaborazione della Schola Cantorum Basiliensis.

Programma

17 maggio ore 17: conferenza introduttiva “Matteo da Perugia’s French Songs and their Context”
a cura di Anne Stone (CUNY, New York)

18-19-20 maggio: master-classes e lezioni teoriche
a cura di Anne Azéma, Shira Kammen, Agnese Pavanello e Pedro Memelsdorff

20 maggio ore 18: concerto (ingresso libero fino ad esaurimento posti)

21 maggio ore 10: lezione conclusiva

 

Per ulteriori informazioni: musica.antica@cini.it – T. +39 041 2710258