Eventi Archives - Pagina 11 di 30 - Fondazione Giorgio Cini

Libri a San Giorgio

Le presentazioni dei nuovi libri curati dalla Fondazione Giorgio Cini riprendono il 5 dicembre alle ore 17 : Alessandra Carlotta Pellegrini e Jonathan Cross presenteranno al pubblico il quarto volume della collana «Musical Cultures of the Twentieth Century»: New Music Theatre in Europe: Transformations between 1955-1975, a cura di Robert Adlington (Routledge, London, 2019).

 

Il volume è il risultato di una serie di studi dedicati a diversi aspetti di quello che, in analogia a paralleli sviluppi nell’arte drammatica, può essere definito “nuovo teatro musicale”. Le innovazioni introdotte nel periodo 1955-1975 sono state rilevanti e coinvolgono un’ampia schiera di compositori: da Berio a Nono, da Stockhausen a Ligeti, da Kagel a Guaccero. I 13 capitoli, scritti da studiosi provenienti da vari Paesi europei, affrontano le seguenti problematiche: il confronto dei compositori con le esperienze e le teorie del teatro del XX secolo; la funzione delle nuove tecnologie per la configurazione della scena e la diffusione del suono; il ruolo del Festival di Avignone e dei teatri di Roma come centri propulsori; la teatralizzazione dell’esecuzione strumentale e la nuova vocalità; le difficoltà di analizzare opere che si concretizzano pienamente solo nell’evento performativo e sono testimoniate da una moltitudine di fonti disparate.


Alle ore 19 ci sarà il concerto Concerto di Carlo Grante

 

Nell’ambito delle attività del Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Roman Vlad, il 5 dicembre alle ore 19 nell’Auditorium “Lo Squero” il pianista Carlo Grante si esibirà in un recital solistico. In programma Arnold Schönberg, Sechs kleine Klavierstücke, op. 19; Ferruccio Busoni, Sonatina seconda; Roman Vlad, Opus Triplex.
Ingresso libero, fino ad esaurimento posti.

Cerimonia di premiazione della VI edizione del Premio per la traduzione poetica “Benno Geiger

Si chiude con un ex aequo la VI edizione del Premio “Benno Geiger” per la traduzione poetica: vincono Paola Ferretti con l’opera Sette poemi di Marina Cvetaeva e Fabio Pedone con Tra Parentesi di David Jones

A Mario Corona uno speciale riconoscimento alla carriera

 

Il 12 febbraio 2020 alle ore 17.00 è prevista la Cerimonia di Premiazione nella quale verrà consegnato  il Premio per la traduzione poetica “Benno Geiger” 2019 ai traduttori  Paola Feretti e Fabio Pedone

Il Premio è stato istituito nel 2014 dalla Fondazione Giorgio Cini in memoria del letterato austriaco Benno Geiger, il cui fondo letterario è conservato e valorizzato sull’Isola di San Giorgio Maggiore.

La cerimonia di premiazione verrà introdotta da una speciale prolusione del prof. Franco Buffoni dal titolo “Come riprodurre lo stile?” (ingresso libero fino esaurimento posti, segue aperitivo).

 

Paola Ferretti, con la traduzione dell’opera Sette poemi di Marina Cvetaeva (Giulio Einaudi Editori, 2019), e Fabio Pedone, con Tra Parentesi di David Jones (Mondadori, 2018), si divideranno un premio in denaro di 4.000 €.

 

La Giuria, presieduta da Francesco Zambon e formata da scrittori, critici, docenti universitari ed esperti di traduzione – quali Shaul Bassi, Franco Buffoni, Fabrizio Cambi, Alessandro Niero e Pietro Taravacci che per il 2019 non ha assegnato il premio per il giovane traduttore o per opera prima previsto dal bando, ha voluto omaggiare di uno speciale riconoscimento alla carriera il traduttore Mario Corona, che partecipava al Premio con la corposa traduzione nel volume Foglie d’erba, di Walt Whitman edito nella collana I Meridiani di Mondadori.

La giuria ha infine dedicato una menzione speciale alla traduzione di Ginevra Pugliese, per il volume Ritorno alla natura del bosniaco Faruk Sehic (Lietocolle).

La Borsa di Studio

 

Nel corso della cerimonia di consegna del Premio, verrà assegnata anche una borsa di studio residenziale alla studiosa Alessia Zinnari, selezionata dalla medesima Commissione giudicatrice tra le domande pervenute. Il sussidio, del valore di 6.000 euro, è riservato a laureati, dottorandi e dottori di ricerca, italiani e stranieri, d’età inferiore ai 35 anni che hanno presentato un progetto di ricerca sui fondi letterari conservati alla Fondazione Giorgio Cini e permetterà di soggiornare presso il Centro Internazionale di Studi della Civiltà Italiana ‘Vittore Branca’.

 

Il Premio e il Fondo “Benno Geiger”

 

Al Premio Benno Geiger sono invitate a partecipare le traduzioni italiane di opere poetiche da lingue occidentali antiche, medievali e moderne apparse nell’ultimo anno e regolarmente in commercio. A questa sesta edizione hanno partecipato 20 opere, segnalate da 18 case editrici.

 

La Fondazione Giorgio Cini ha istituito nel 2014 il premio internazionale di traduzione poetica in memoria di Benno Geiger, per volontà testamentaria della figlia Elsa Geiger Ariè (all’anagrafe Elisabetta Paolina Geiger), con la finalità di valorizzazione e studio del fondo letterario del padre, da lei stessa donato alla Fondazione alla fine degli anni ’70.

Il fondo, da allora conservato sull’Isola di San Giorgio Maggiore, comprende vari materiali: lettere, pubblicazioni, fotografie, bozze, appunti. La parte più consistente sono le lettere che Benno Geiger scambiò nel corso della sua vita con oltre 500 corrispondenti autorevoli: da Hofmannsthal a Rilke, da Kokoschka a Bernard, da Perosi a Bossi, da Pascoli a Borgese e Comisso.

Alle lettere si aggiungono alcune pubblicazioni di Geiger, manoscritti preparatori delle sue traduzioni in tedesco di Dante, Petrarca e Pascoli, corrispondenza con gli editori e altro materiale minore. La Fondazione possiede anche un ritratto di Benno Geiger dipinto da Emile Bernard, dono della figlia Elsa.

Workshop di Calligrafia Araba-Islamica

Questo seminario inclusivo di un workshop guidato dall’artista italo-giordano Eyas Alshayeb, rivolto agli studenti di Lingua e letteratura araba di Ca’ Foscari e a tutti gli appassionati di arti visive, intende esplorare la bellezza e la complessità della calligrafia islamica.

Partecipano Andrea Brigaglia (Università degli Studi di Napoli l’Orientale), Sara Kuehn (Institut d’ethnologie méditerranéenne, européenne et comparative -CNRS) e il maestro Eyas Alshayeb.


Ingresso gratuito previa registrazione, inviare una mail a: civilta.comparate@cini.it
Indicando nome, cognome, affiliazione, e turno prescelto (è possibile iscriversi ad un solo turno).

L’email deve essere nominativa, non si accettano iscrizioni multiple.
Si prega di attendere la conferma di iscrizione avvenuta.

Dato il numero ristretto dei posti disponibili chiediamo di avvisare il prima possibile in caso di disdetta o di ritardo. A workshop iniziato i posti non occupati senza potranno essere riassegnati a discrezione della segreteria.


Scarica il programma del Workshop-di-Calligrafia-Araba

Libri a San Giorgio

Le presentazioni dei nuovi libri curati dalla Fondazione Giorgio Cini riprendono il 30 ottobre con il volume Giovanni Bellini: “… il migliore nella pittura”, curato da Peter Humfrey, Vincenzo Mancini, Anchise Tempestini e Giovanni Carlo Federico Villa (Venezia, Fondazione Giorgio Cini / lineadacqua, 2019). Vi sono raccolti gli Atti del convegno internazionale (27-28 ottobre 2016) dedicato al grande maestro veneziano Giovanni Bellini, nel corso del quale sono state evidenziate nuove interpretazioni e illustrati aspetti inediti della sua produzione pittorica.


Il 6 novembre sarà la volta dei due tomi 2018 di «Studi Veneziani», il periodico curato dall’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano che nelle sue tre sezioni di Studi, Note e Documenti, Recensioni indaga e approfondisce svariate tematiche sulla storia della civiltà veneziana, dal punto di vista storico, letterario e artistico.


Infine il 5 dicembre Alessandra Carlotta Pellegrini e Jonathan Cross presenteranno al pubblico il quarto volume della collana «Musical Cultures of the Twentieth Century»: New Music Theatre in
Europe: Transformations between 1955-1975, a cura di Robert Adlington (Routledge, London, 2019).
Attraverso l’analisi di un ampio repertorio di autori, da Berio a Birtwistle, da Henze a Kagel, da Nono a Zimmermann, il libro prende in esame il rapporto dei compositori con il dramma  contemporaneo, l’impiego di nuove tecnologie, il trattamento delle questioni politiche, i nuovi spazi teatrali, lo sfruttamento della gestualità esecutiva e le sfide poste all’analisi.

The Venice Glass Week 2019

In programma dal 7 al 15 settembre 2019, The Venice Glass Week è un festival internazionale dedicato a celebrare, supportare e promuovere l’arte del vetro, l’attività artistica ed economica per la quale Venezia è conosciuta nel mondo da più di 1.000 anni.

Il festival è promosso dal Comune di Venezia e ideato e organizzato dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, LE STANZE DEL VETRO – Fondazione Giorgio Cini, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti e Consorzio Promovetro Murano.

Il programma della prima edizione, nel 2017, ha incluso più di 150 eventi in oltre 100 sedi tra Venezia e Murano, attirando più di 75.000 visitatori provenienti da Venezia, dall’Italia e dall’estero. La seconda edizione, nel 2018, ha registrato 180 eventi ospitati in più di 160 spazi non solo a Venezia e Murano, ma anche a Mestre, e i visitatori hanno superato quota 91.000 presenze: un sicuro segno del dinamismo e della vitalità della scena culturale veneziana, e un forte indicatore del rinnovato e crescente interesse internazionale nei confronti del vetro artistico.

La terza edizione di The Venice Glass Week prenderà le mosse da questo successo, con l’obbiettivo di essere ancora più ambiziosa, interessante e d’impatto.

L’archivio Paolo Poli alla Fondazione Giorgio Cini  

L’Istituto per il Teatro e il Melodramma annuncia l’acquisizione dell’archivio personale del poliedrico artista fiorentino Paolo Poli (Firenze, 23 maggio 1929 – Roma, 25 marzo 2016).
La donazione, che documenta la carriera del celebre attore, cantante, regista e autore dagli spettacoli realizzati dai primi anni Cinquanta fino alle produzioni degli anni Duemila, sarà ufficializzata giovedì 19 settembre ore 11.30 con una presentazione aperta al pubblico sull’Isola di San Giorgio Maggiore cui prenderanno parte i donatori, la sorella Lucia Poli e il nipote Andrea Farri. 
Con l’occasione sarà esposta una selezione dei materiali d’archivio nella Biblioteca del Longhena, tra questi, fotografie di scena, locandine e rassegna stampa degli spettacoli, note di regia e copioni autografi.

L’incontro vedrà anche la partecipazione di Milena VukoticRodolfo Di Giammarco e Pino Strabioli. Accanto a loro, donne e uomini di teatro porteranno testimonianza della propria esperienza con Paolo Poli

The ArtTech Forum 2019

La Fondazione ArtTech è una realtà svizzera, creata nella primavera del 2017 con l’obiettivo di costituire una piattaforma per lo scambio e l’incontro tra gruppi di esperti al fine di mettere in comunicazione due mondi tradizionalmente lontani. Attraverso lo sviluppo di iniziative a livello nazionale e internazionale, la Fondazione ArtTech si prefigge di preservare e promuovere il patrimonio culturale, stimolando la riflessione sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie, sostenendo progetti pionieristici, dirompenti e innovativi che si collocano all’incrocio tra cultura, arte, tecnologia e scienza.

 

La Fondazione ArtTech si propone altresì di favorire la costituzione di un ambiente favorevole alla nascita di start-up ad alto potenziale. Edificando una comunità che raccoglie ricercatori, personalità del mondo dell’arte e della cultura, investitori e imprenditori, la Fondazione ArtTech mira a ricoprire un ruolo guida in questo settore giovane e in forte espansione. In questo contesto vocazionale, la Fondazione ArtTech organizza a cadenza annuale l’ArtTech Forum, che riunisce in seminari e tavole rotonde una comunità internazionale di ricercatori, tecnici, scienziati e rappresentanti del mondo dell’economia e della cultura. La terza edizione dell’ArtTech Forum si svolgerà il 24 settembre 2019 a Venezia, in partnership con la Fondazione Giorgio Cini.

Durante la conferenza saranno presentati diversi progetti che faranno emergere il legame tra le nuove tecnologie, la conservazione del patrimonio e l’archiviazione dei dati storici. ArtTech Forum 2019 comprende anche una tavola rotonda, nella quale verranno discussi nuovi modelli di business focalizzati a promuovere imprenditorialità e investimenti nel campo della cultura e della tecnologia. Infine, il programma prevede l’assegnazione del Premio ArtTech a una delle otto start-up selezionate da una giuria internazionale. Ai partecipanti che arrivano dall’Europa,
gli Stati Uniti e l’Asia sarà offerta l’opportunità di stringere legami privilegiati utili allo sviluppo e al lancio di progetti innovativi.

 

Per maggiori informazioni su Fondazione ArtTech e ArtTech Forum 2019 consultare il sito https://arttechfoundation.org/

Public Lecture: Photographing the Sacred

The Centre for Comparative Studies of Civilisations and Spiritualities of Fondazione Giorgio Cini, and the Magnum co-organise a public lecture that will tackle the difficult task of photographing the sacred.
The Magnum photographer Jonas Bendiksen, will talk about his last book The Last Testament, in which he chronicles seven men who all publicly claim to be the biblical Messiah returned. Manoël Pénicaud is a French photographer (Le Pictorium Agency) and anthropologist (CNRS-IDEMEC) specialised on Pilgrimage Studies. He will propose another perspective, that aims to combine the aesthetic dimension of photography with the comprehensive dimension of anthropology of religions.

 

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Art Night sull’Isola di San Giorgio Maggiore

Sabato 22 giugno 2019 torna l’iniziativa Art Night Venezia, ideata dall’Università Ca’ Foscari in stretta collaborazione e partnership con il Comune di Venezia. La Fondazione Giorgio Cini partecipa anche quest’anno alla notte bianca dell’arte prolungando fino alle 22 la mostra BURRI la pittura, irriducibile presenza, retrospettiva antologica dedicata al “Maestro della materia” Alberto Burri curata dallo storico dell’arte e Presidente della Fondazione Burri Bruno Corà, e Entropy della Fondazione Faurschou. Anche LE STANZE DEL VETRO aderiscono all’iniziativa: la mostra Maurice Marinot. Il Vetro 1911-1934 sarà aperta fino alle 22 con tre visite guidate, in italiano e in inglese, gratuite e senza obbligo di prenotazione (alle ore 18, 19.30, 21). Per l’occasione rimarrà aperta fino alle 21.30 anche Qwalala, l’installazione “site-specific” dell’artista americana Pae White.

 

Sarà invece aperta fino a mezzanotte la Galleria di Palazzo Cini a San Vio che ospita al secondo piano la prima personale di Adrian Ghenie dal titolo The Battle between Carnival and Feast. Promossa dall’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini, in collaborazione con Galerie Thaddaeus Ropac, la mostra vede esposte al secondo piano della casa – museo di Campo San Vio nove tele pensate e realizzate appositamente per questo progetto, il cui titolo, in virtù del riferimento al carnevale, suggerisce un legame con la città di Venezia.

 

Tutte le mostre sull’Isola di San Giorgio Maggiore sono a ingresso gratuito. Anche l’ingresso a Palazzo Cini sarà eccezionalmente gratuito dalle ore 18 fino a mezzanotte.

 

BURRI la pittura, irriducibile presenza grande retrospettiva dedicata all’artista della materia a cura di Bruno Corà, Presidente della Fondazione Burri, e organizzata dalla Fondazione Giorgio Cini e dalla Fondazione Burri in collaborazione con Tornabuoni Art e Paola Sapone MCIA, in partnership con Intesa Sanpaolo, è un progetto concepito appositamente per Venezia che ripercorre cronologicamente le più significative tappe del percorso del Maestro della ‘materia’ attraverso molti dei suoi più importanti capolavori.  Dai rarissimi Catrami (1948) agli ultimi e monumentali Cellotex (1994), la mostra con circa 50 opere provenienti da importanti musei italiani e stranieri, dalla Fondazione Burri e da prestigiose collezioni private, ricostruisce nella sua interezza la parabola storica di uno dei più grandi protagonisti dell’arte italiana ed europea del XX secolo e riporta Burri a Venezia dopo la memorabile personale che nel 1983 vide protagoniste 18 opere del ciclo Sestante nel suggestivo edificio degli ex Cantieri Navali alla Giudecca, segnando una tappa fondamentale nella carriera dell’artista (10 maggio –28 luglio 2019, chiuso il mercoledì).

 

La Fondazione Faurschou presenta Entropy, esposizione che esplora le opere di sette artisti cinesi contemporanei riconosciuti a livello internazionale: He An, Liu Wei, Yang Fudong, Zhao Zhao, Sun Xun, Yu Ji e Chen Tianzhuo. Suddivisa in sette sezioni, ognuna dedicata all’opera di uno dei sette artisti, la mostra offre una panoramica della complessità dell’odierna scena artistica cinese in costante evoluzione. Mentre gli artisti condividono l’esperienza di essere nati e cresciuti in una Cina in rapido cambiamento, contraddistinta da crescita economica e scambi culturali, il percorso espositivo fa sentire ciascuna delle loro voci in maniera distintiva (10 maggio al 1° settembre 2019, chiuso il mercoledì).

 

Fino al 28 luglio a LE STANZE DEL VETRO sarà possibile visitare Maurice Marinot. Il vetro, 1911-1934, curata da Jean-Luc Olivié e Cristina Beltrami, e organizzata in collaborazione con il Museo delle Arti Decorative di Parigi (MAD). La mostra rappresenta il primo tributo internazionale a questo grande artigiano del vetro – Maurice Marinot (1882-1960) – protagonista di una rivoluzione, nella tecnica quanto nel gusto. Sono esposte oltre duecento opere, provenienti principalmente da musei internazionali, per illustrare l’evoluzione e la ricchezza del lavoro di Marinot con il vetro. Ai vetri si affiancano centoquindici disegni, tra schizzi e progetti per oggetti e per allestimenti, provenienti da differenti musei francesi, in particolare dal Museo delle Arti Decorative di Parigi (MAD), e dai Musei Nazionali Reali di Bruxelles (25 marzo-28 luglio 2019, chiuso il mercoledì).

 

Venice Seminars 2019 – Sources of Democracy. Citizenship, Social Cohesion and Ethical Values

Mezzo secolo fa il filosofo legale e giudice costituzionale tedesco, Ernst-Wolfgang Böckenförde, formulò quello che presto sarebbe diventato ampiamente noto come il cosiddetto paradosso di Böckenförde: «Lo stato liberale vive su premesse che non può esso stesso garantire. Da un lato, può sussistere solo se la libertà che consente ai suoi cittadini è regolata dall’interno, all’interno della sostanza morale degli individui e di una società omogenea». Oggi quel paradosso suona come una profezia. La sorprendente ascesa globale del nazionalismo, del populismo, dell’estremismo illiberale e la profonda crisi delle democrazie occidentali sembrano confermarla ampiamente. Secondo questa interpretazione, il liberalismo ha consumato negli ultimi decenni di globalizzazione estesa quelle stesse fondamenta etiche che gli hanno permesso di prosperare in primo luogo.

L’individualismo dominante non ha solo messo in discussione le alleanze comunitarie e religiose e i confini nazionali, ma ha minato in modo più

ampio il capitale sociale e il tessuto civile su cui si fondano le società. A questi temi sarà dedicata l’edizione 2019 dei Reset Dialogues on Civilizations,

organizzati da Reset in collaborazione con Fondazione Giorgio Cini e Università Ca’ Foscari di Venezia e Mominoun Foundation.