Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia – Fondazione Giorgio Cini

The Museum as Site of Architectural Experimentation

Il museo come luogo di sperimentazione architettonica anticipa e approfondisce i temi principali della mostra The Fondation Cartier pour l’art contemporain by Jean Nouvel, visitabile dal 10 maggio sull’Isola di San Giorgio Maggiore.

Organizzata nei giorni inaugurali della Biennale, l’iniziativa si inserisce nel contesto della Biennale Architettura 2025 – 19. Mostra Internazionale di Architettura, ampliandone le riflessioni e ponendo l’accento sul ruolo del museo nella promozione del futuro dell’architettura. La mattinata di incontri riunisce architetti e professionisti museali in un ciclo di conversazioni dedicate a uno dei luoghi cardine della sperimentazione architettonica contemporanea: il museo.

Il programma intende favorire uno scambio dinamico sul ruolo dell’architettura e degli architetti nella definizione delle politiche culturali dei musei e nella costruzione del nostro rapporto con l’arte, sia nei contesti urbani che in quelli extraurbani.

Programma
plus

10:00 | Introduzione a cura di Béatrice Grenier

10:15 – 10:45 | Infrastrutture culturali per la trasformazione urbana

Joshua Ramus, REX
Andrés Jaque, Office for Political Innovation
Antoine Picon, Harvard University Graduate School of Design

11:00 – 11:30 | Le stratificazioni architettoniche del museo

Cecilia Puga, Museo Cileno di Arte Precolombiana
Giovanna Borasi, Canadian Centre for Architecture (CCA)
Manuel Segade, Museo Reina Sofía

11:45 – 12:15 | Ripensare i padiglioni come potenziali musei

Lina Ghotmeh, Lina Ghotmeh Architecture
Nicolas Fayad, EAST Architecture
Chris Dercon, Fondation Cartier pour l’art contemporain

Settant’anni dell’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano

Tra i primi istituti della Fondazione Giorgio Cini, l’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano risale al 1955. La sua principale finalità, da decenni, è dare un contributo fondamentale allo studio della storia di Venezia tramite la raccolta di documentazione, la ricerca, la pubblicazione della rivista Studi Veneziani e l’organizzazione di seminari e incontri scientifici. Quest’anno si festeggiano i sette decenni di attività ricordando, tramite la partecipazione di esperti studiosi, le figure dei direttori che hanno guidato l’Istituto, le esperienze scientifiche ed editoriali, il tutto
con uno sguardo al futuro. Nell’ambito del seminario viene presentato il volume 87-88 di Studi Veneziani (2023).

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[accordion_entry title=”Programma”]
Egidio Ivetic
Introduzione

 

Marcello Verga
Professore ordinario di Storia moderna, Università di Firenze
La storiografia italiana e la storia di Venezia

 

Niccolò Zorzi
Professore ordinario di Civiltà bizantina, Università di Padova
Agostino Pertusi direttore

 

Antonella Barzazi
Professoressa ordinaria di Storia moderna, Università di Padova
Gaetano Cozzi direttore

 

Gino Benzoni
Accademico Istituto Veneto Scienze Lettere ed Arti e già Direttore Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano
Un pezzo di vita alla Fondazione Giorgio Cini

 

Egidio Ivetic
Direttore Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano, Fondazione Giorgio Cini
Le nuove sfide

 

Marco Pellegrini
Professore ordinario di Storia moderna, Università di Bergamo
Presentazione del volume 87-88 di Studi Veneziani (2023)

modera

Andrea Zannini
Professore ordinario di Storia moderna, Università di Udine
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Accesso libero fino a esaurimento posti.

Solti-Peretti Répétiteur Masterclass

L’Accademia Georg Solti torna a Venezia con il Corso per Répétiteurs Solti-Peretti. Fondata dal leggendario direttore d’orchestra Georg Solti, l’Accademia si dedica alla formazione di giovani cantanti lirici e répétiteurs alle prime esperienze professionali. I corsi sono completamente gratuiti per gli studenti, dando loro l’opportunità di accedere a una formazione di altissimo livello. Il Corso consente a sei répétiteurs selezionati di approfondire le loro competenze grazie alla guida di alcuni dei migliori direttori d’orchestra, vocal coach e répétiteurs internazionali.
Venerdì 18 aprile, a conclusione della Masterclass, la Sala degli Arazzi della Fondazione Giorgio Cini ospita il concerto dell’Accademia con cinque pianoforti a coda, sei pianisti e sei cantanti. Un percorso formativo innovativo per chi aspira alla direzione d’orchestra, che costituisce una rarità nel contesto musicale italiano.

The Fondation Cartier pour l’art contemporain by Jean Nouvel

In occasione della della 19. Mostra Internazionale di Architettura – la Biennale di Venezia, la Fondation Cartier pour l’art contemporain presenta presso la Fondazione Giorgio Cini il nuovo progetto architettonico del suo futuro edificio, progettato da Jean Nouvel.

Questa mostra innovativa, Evento Collaterale della Biennale, si terrà dal 10 maggio al 14 settembre 2025.
Sin dalla sua creazione, la Fondation Cartier pour l’art contemporain ha posto l’architettura al centro della sua programmazione, utilizzandola come mezzo per favorire un dialogo creativo interdisciplinare. L’attuale edificio, progettato dal celebre architetto Jean Nouvel e inaugurato nel 1994 in Boulevard Raspail, a Parigi, ha rotto tutte le convenzioni della museografia con l’apparente immaterialità di un cubo di vetro. Trent’anni dopo, la Fondation Cartier ha commissionato a Nouvel la progettazione di un nuovo edificio che aprirà alla fine del 2025 in Place du Palais Royal, sempre a Parigi, accanto al museo del Louvre. Forzando i confini del design architettonico, il nuovo edificio incarna la missione della Fondazione di coinvolgere tutte le forme di creazione contemporanea.

L’esposizione, presentata presso la Fondazione Giorgio Cini, svela i concetti innovativi del design di questo nuovo edificio-simbolo e lo usa come lente per esplorare il futuro dell’architettura. Il progetto espositivo trae ispirazione dal testo critico di Nouvel, scritto nel 1980, Il futuro dell’architettura non è più architettonico. La Fondation Cartier, riprendendo questa affermazione, ripropone l’approccio ‘contestuale’ dell’architetto, che consiste nel creare spazi che non sono semplicemente edifici, ma ambienti culturali e intellettuali, un’architettura che trascende i propri confini. Nel suo progetto per il nuovo spazio, l’architettura diventa una piattaforma per un ampio spettro dell’intelligenza umana, che include le arti visive, la filosofia e la tecnologia, in sintonia con il tema centrale della Biennale 2025, Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva.
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[accordion_entry title=”Orari e modalità d’accesso”]
Aperto tutti i giorni dalle ore 11 alle 19. Chiuso il mercoledì.

 

Ingresso libero
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Democrazia e Pandemie

La Fondazione Giorgio Cini ha da sempre una vocazione di dialogo tra discipline umanistiche e scientifiche ed è riconosciuta come luogo di riflessione su questioni globali. Con il simposio Global Health in the Age of AI: Charting a Course for Ethical Implementation and Societal Benefit, organizzato lo scorso novembre, la Fondazione ha rinnovato questo impegno, inaugurando un nuovo ciclo di incontri internazionali per facilitare l’individuazione di soluzioni alle sfide del contemporaneo.

Quest’anno, il simposio Democrazia e Pandemie intende esplorare come i sistemi democratici possano affrontare le sfide dei contagi pandemici, approcciando il tema in chiave interdisciplinare. Il simposio riunisce esperti di medicina, economia, politica, sociologia, filosofia e diritto con l’obiettivo di sviluppare soluzioni globali e sostenibili. L’evento sottolinea l’importanza della collaborazione internazionale, offrendo riflessioni concrete per minimizzare i danni umani ed economici delle future crisi sanitarie.

Venezia è stata devastata nei secoli da drammatiche epidemie. Le basiliche votive come la Salute e il Redentore ne sono una traccia. Venezia ha però saputo reagire, sviluppando regole e strutture volte a prevenire e contenere le pandemie. Non è un caso che parole come lazzaretto e quarantena siano nate a Venezia. A partire dalla storia della Serenissima, gli Istituti della Fondazione articolano durante tutto l’anno un programma interdisciplinare di eventi culturali.

Canti bizantini e sufi a Cipro

Concerto | Direzione musicale di Kudsi Erguner e Giannis Koutis

 

Il 28 marzo 2025, nella Sala del Cenacolo della Fondazione Giorgio Cini, si svolge il concerto di Musica e spiritualità tra innodia bizantina e cerimonie sufi a Cipro: il progetto è curato da due musicisti, il turco Kudsi Erguner, Ambasciatore e Artista per la Pace UNESCO e il cipriota Giannis Koutis.

L’iniziativa è promossa dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati della Fondazione Giorgio Cini e dalla Fondazione Leventis di Cipro.

La musica bizantina praticata da secoli nelle chiese ortodosse di Cipro e la musica sufi delle cerimonie dei dervisci rotanti di Lefkosia: per la prima volta e unica data, il 28 marzo 2025 condivideranno lo stesso palco ventuno cantori di rito ortodosso e specialisti del canto per le cerimonie sufi. Ad accompagnarli, i due musicisti ideatori del progetto, unico nel suo genere: il turco Kudsi Erguner, Ambasciatore e Artista per la Pace UNESCO e il cipriota Giannis Koutis

Due cori, bizantino e ottomano, collegati dal flauto ney suonato da Kudsi Erguner, celebreranno i lavori di diversi importanti compositori: Ioannis Koukouzelis (1280-1360), Petros Bereketis (1680-1715), Petros Lampadarios (1733-1777), e il cipriota Ieronimos (XVI), mettendoli a confronto con le musiche composte da importanti maestri come Osman Dede (1652-1729), Ismail Dede Efendi (1778-1846) e Zekai Dede (1825-1897) per le cerimonie sufi.

 

L’evento è realizzato grazie al contributo della Fondation A.G. Leventis
www.leventisfoundation.org | p.panayi.cy@icloud.com

 

Ingresso libero fino a esaurimento posti | h 18:00

Singing in the air, with masks

Dal 3 al 5 marzo si tiene presso gli spazi dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma il seminario Singing in the air, with masks, organizzato in collaborazione con Isabelle Moindrot e Giulia Filacanapa, docenti presso il Théâtre Performance et Societé dell’Université Paris 8 e l’École Universitaire de Recherche ArTeC – Nanterre.

 

L’incontro, capitolo successivo al seminario Singing in the pool ospitato lo scorso anno, si focalizza sulla scoperta e lo studio della maschera teatralecon particolare riferimento all’ambiente aereo. Gli studenti  assistono a una lezione di storia della scenografia teatrale della direttrice, professoressa Maria Ida Biggi, che offre loro una panoramica sulle ricerche svolte da importanti scenografi. Inoltre, gli  studenti presenti possono prendere visione di bozzetti, maschere e materiali preparatori relativi ad alcuni spettacoli della scenografa Santuzza Calì, di cui l’Istituto conserva l’intero archivio documentale.

Workshop con Marco Angius e i solisti dell’Orchestra di Padova e del Veneto

Con la sua triplice attività di compositore, direttore d’orchestra e teorico, Pierre Boulez ha profondamente influenzato il pensiero musicale del XX secolo.

In occasione del centesimo anniversario della sua nascita viene proposto un workshop del ciclo Research-led Performance incentrato sulla direzione di ensemble orchestrali. Il programma, coordinato da Marco Angius, prevede quattro  composizioni che riflettono il mondo sonoro di Boulez: la Sinfonia op. 21 di Anton Webern, Octandre di Edgard Varèse, Mémoriale di Pierre Boulez, Tropi di Niccolò Castiglioni. Mediante un bando vengono selezionati otto giovani direttori d’orchestra, i quali hanno mostrato interesse e attitudine nei confronti del repertorio in questione. Le sedute pratiche si alternano con sedute teoriche tenute da Pietro Cavallotti, Paolo Dal Molin, Massimiliano Locanto e Francisco Rocca.

Il workshop termina con un concerto il 7 marzo, alle ore 18.00, nella Sala degli Arazzi della Fondazione, a conclusione di una tre giorni di workshop incentrato sulla direzione di ensemble orchestrali, all’interno del ciclo Research-led Performance.

Il programma del concerto prevede infatti l’esecuzione di brani di Niccolò Castiglioni, Tropi (1959, per complesso da camera), Pierre BoulezMémoriale (1985, per flauto solo e otto strumenti), Edgard VarèseOctandre  (1923, per otto strumenti) e Anton WebernSinfonia op. 21 (1928).

Concerto | ore 18:00

Global Health in the Age of AI: Charting a Course for Ethical Implementation and Societal Benefit

La Fondazione Giorgio Cini ospiterà un simposio di tre giorni dal titolo “Global Health in the Age of AI”, che valuterà le implicazioni sociali dell’intelligenza artificiale (AI) nel settore sanitario, comprese le questioni relative all’accessibilità, all’equità e al potenziale impatto sulle disparità sanitarie.

Programma scientifico

Il programma scientifico, strutturato in tre giornate, è curato dal Prof. Luciano Floridi, Direttore del Digital Ethics Center (DEC) dell’Università di Yale e Professore presso il Dipartimento di Studi Giuridici dell’Università di Bologna. Il professor Floridi è affiancato in questo lavoro dalle dottoresse Jessica Morley e Renée Sirbu dell’Università di Yale e da due relatori: Emmie Hine (Università di Bologna e Yale) e Huw Roberts (Università di Oxford).

Risultati scientifici

Una serie di articoli scritti dai partecipanti alla conferenza saranno diffusi in una serie di pubblicazioni scientifiche open access.

Borse di studio
La Fondazione Giorgio Cini offre la disponibilità di otto borse di studio completamente finanziate per giovani ricercatori interessati a partecipare al simposio di tre giorni “Salute Globale nell’Era dell’IA”, che si terrà a Venezia dal 7 novembre al 9 novembre 2024. Scadenza per le domande  15 settembre 2024.

La call per le borse di studio è chiusa.

Scarica il Bando


Thursday 7 November 2024

 

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[accordion_entry title=”2pm — 2:10pm Welcome Address“]

Daniele Franco, Scientific Director, Fondazione Giorgio Cini.

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[accordion_entry title=”2:10pm — 3pm Opening Remarks“]

Luciano Floridi, Yale University, US, and University of Bologna, Italy.

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[accordion_entry title=”3pm — 3:30pm Framing the debate“]

Luciano Floridi, Yale University, US, and University of Bologna, Italy.

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[accordion_entry title=”15:30 — 17:00 The Ethics of AI in Health care.“]

Although there is plethora of guidance for the ethical development and use of AI in general, specific sectors of application have seen less of this activity. In the domain of global health, the leading voice for the ethics of AI has been the World Health Organization which has issued specific guidance on the ethics and governance for AI for health, and more recently guidance for the development and use of Large Multimodal Models in health. In this talk I will discuss the proposed guidance by WHO, examining the six ethical principles that form the foundation of the documents, and situate it within the broader ecosystem of global governance. As the implementation of the WHO guidance is still ongoing I will then focus on its impact in the development of AI ethics tools and in the revision of institutional approaches such as ethics review boards.

Keynote: Effy Vayena, Swiss Institute of Technology (ETH).

Respondent: Ravi Parikh, University of Pennsylvania, US.

Q&A

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[accordion_entry title=”17:30 — 19:00 AI and global health equity: How can we move from promise to practice?“]

Many expect that AI will help to solve complex problems in medicine, whether by improving quality of care and access, improving diagnostic capacities, offering new more targeted therapies, or reducing costs. In particular, AI has been promoted as a means of addressing persistent problems of health equity, including in low and middle income countries. Yet AI is not a silver bullet for medicine. The past decade has seen a growing push to address serious issues with AI in medicine, such as recurrent issues around algorithmic bias. While essential for reducing the risk that AI systems replicate and amplify existing forms of societal inequality and discrimination, a narrow focus on the improvement of algorithm performance misses the broader context required for AI to operate as designed. This talk explores the kinds of investments that are needed, particularly in low and middle income countries and in higher income countries with significant health disparities, in order to ensure that AI systems promote health and equity. Without significant, foundational investments in the social, political, and infrastructural context necessary for AI, critical resources for health will be wasted, perhaps causing more harm than good.

Keynote: Amelia Fiske, University of Munich (TUM), Germany.

Respondent: Enrico Coiera, Australian Institute of Health Innovation, Australia.

Q&A

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[accordion_entry title=”19:30 – 20:15 Panel: From Regulation to Standards and Implementation“]

Sophie Van Baalen, Rathenau Instituut, Netherlands.

Alexandre Dias Porto Chiavegatto Filho, University of Sao Paulo, Brazil.

Federica Mandreoli, University of Modena and Reggio Emilia, Italy.

Moderator: Glenn Cohen,  Harvard Law School, US.

19:30 – 20:15 Panel: From Regulation to Standards and Implementation

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[accordion_entry title=”20:15 – 20:30 – Closing Remarks“]

 Luciano Floridi, Yale University, US, and University of Bologna, Italy.

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Friday 8 November 2024

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[accordion_entry title=”9:20 – 9:30 Greetings from President Fondazione Giorgio Cini, Gianfelice Rocca.“]

 

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[accordion_entry title=”Opening Remarks“]

 Luciano Floridi, Yale University, US, and University of Bologna, Italy.

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[accordion_entry title=”9:30 – 11:00 AI and Public Trust.“]

Trust has emerged as a central issue in the context of data driven research and innovation, including AI. From trust in the institutions and companies that develop AI tools, to trust in the technology itself, there has been a lot of attention on how to secure, engender and maintain trust. Trust is perceived as fundamental for the development and introduction of new data-based technologies, such as AI, but also for the acceptability of the conditions and infrastructures that would enable the development of these technologies. And yet, how to ensure or foster trust remains elusive.  In this talk, I will engage with the issue of public trust in AI. Drawing from theoretical and empirical studies, I will examine questions such as, what does it mean for the public to trust AI? Is the concept of trust appropriate or relevant in this context, and what kind of normative implications arise for those who seek public trust? I will close by offering some reflections on why the ‘deficit of trust’ in AI seems to persist, and even increase, despite efforts to ensure trustworthiness, and what could be done about it.

Keynote: Elaine Nsoesie, Boston University School of Public Health, US.

Respondent: Kee Yuan Ngiam, National University Hospital, Singapore.

Q&A

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[accordion_entry title=”11:30 – 13:00 AI and the Social Determinants of Health.“]

Social determinants of health are the conditions of the places where we live, play, work and gather. These include a wide range of factors, such as socioeconomic status, neighborhood and physical environment, healthcare access and quality, social support networks, education and literacy, employment conditions, food environment, cultural and social norms, early childhood experiences, social exclusion and discrimination, access to transportation, and stress and psychosocial factors. The importance of studying social determinants of health to create effective public health policies and healthcare interventions is well-established. However, data is not always at the ready. Advances in artificial intelligence and the availability of massive datasets generated from digital and remote sensing tools offer opportunities for capturing granular details on the conditions of the spaces people occupy. This talk will highlight how data from social media, mobile phones, street images, and satellite images can be used to study social determinants of health and the impact of policies that impact health.

Keynote: Elaine Nsoesie, Boston University School of Public Health, US.

Respondent:  Kee Yuan Ngiam, National University Hospital, Singapore.

Q&A

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[accordion_entry title=”14:30 – 16:00 The Challenges of real-world Implementation – Turbocharging AI in Clinical Practice.“]

Leveraging large datasets and identifying complex underlying patterns in well curated data allows the technological advances in machine learning to offer products that enhance clinical accuracy, reduce health costs, improve efficiency, save time and resource, whilst minimising human errors. Whilst key applications include automated diagnostics, clinical decision support and predictive and pre-emptive personalized medicine for whole populations, the current reality of adopted products falls in diagnostic and descriptive domains.

The successful implementation of machine learning in these domains requires a structured approach grounded in implementation science and the TURBO framework – testable, useable, reliable, beneficial and operable platforms, adhering to national research ethics, clinical and research guidelines such as STARD-AI, QUADAS-AI, local governance frameworks, national regulatory adherence and thorough health-system research approvals. Utilizing the UK’s NHS as a case example, tangible solutions include developing clear guidelines for AI integration, conducting pilot studies to demonstrate efficacy, and establishing multidisciplinary teams to oversee implementation. Here, collaborations with industry will become increasingly visible as clinical AI advances are realised.

If AI is the ‘new electricity’, it will bring both foreseeable applications and unexpected innovations. It is crucial to identify which platforms can seamlessly integrate with existing clinical pathways and which ones will necessitate disrupting current care models to enable their optimal adoption for patient benefit.

Keynote: Hutan Ashrafian, Imperial College London.

Respondent: Sara Gerke, College of Law, University of Illinois Urbana-Champaign

Q&A

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[accordion_entry title=”16:30 – 18:00 Open AI meets Open Notes: Generative AI and clinical documentation.“]

In this presentation, I discuss two innovations – patient online record access (‘ORA’) and its relationship to generative AI tools. Reviewing the challenges and opportunities that ORA invites, I explore the range of ‘traditional’ solutions proposed to deal with these challenges. I then discuss how generative AI could assist clinicians with documentation by reviewing findings that clinicians are already deploying this tool, and exploring current evidence of its effectiveness, including the benefits and risks of using it generative AI for clinical documentation purposes.

Keynote: Charlotte Blease, Uppsala University, Sweden.

Respondent: Alexandre Dias Porto Chiavegatto Filho, University of Sao Paulo, Brazil.

Q&A

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[accordion_entry title=”18:30 – 19:15 – Panel:The Geopolitics of Global Health and AI.“]

Sandeep Reddy, Queensland University of Technology, Australia.
Jessica Morley, Digital Ethics Center, Yale University, US.
Tamara Sunbul, John Hopkins Aramco Healthcare, Saudi Arabia.

Moderator: Naomi Lee, BMJ Global Health.

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[accordion_entry title=”19:15 – 19:30 Closing Remarks“]

 Luciano Floridi, Yale University, US and University of Bologna, Italy.

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Saturday 9 November 2024

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[accordion_entry title=”9:20 – 9:30 Opening Remarks“]

 Luciano Floridi, Yale University, US and University of Bologna, Italy.

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[accordion_entry title=”9:30 – 11:00 Medical AI: Legal, Ethical, and Regulatory Considerations.“]

Policies to regulate AI focused on safety are unfolding. In the healthcare arena, there is movement towards holding health systems and providers accountable for AI-based discriminatory decisions. From an AI perspective, it will be extremely challenging to prove when an algorithm makes a mistake. For diagnosis, it is seldom that biopsies and autopsies are performed, so errors are not easily discovered. For predictions, the counterfactual is not available so it’s impossible to prove that an algorithmic decision wronged a patient. Tracking errors made by AI sounds great in principle but cannot be operationalized by current data and modeling limitations. In addition, there is plenty of evidence that health systems have etched long standing structural inequity in the way care is delivered, predating adoption of any AI algorithm. It is odd that they will be held accountable for discrimination caused through their use of an algorithm but are not held accountable for other forms of discrimination. We have a long way to go.

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[accordion_entry title=”11:30 – 13:00 Harmonizing regulation of AI in healthcare globally.“]

Integrating AI in healthcare raises concerns about safety, reliability, and ethical use, highlighting the urgent need for a harmonized global regulatory framework. The current regulatory landscape for AI in healthcare varies significantly across jurisdictions, with countries and regions adopting different approaches based on their specific needs and priorities. In this talk, I argue that while these efforts (e..g, the EU AI Act) are commendable, the lack of a unified global approach to AI regulation in healthcare can lead to inconsistencies, confusion, and potential risks for patients and healthcare providers. To address these challenges, fostering international collaboration and working towards a harmonized regulatory framework for AI in healthcare is crucial. This harmonization would ensure that AI systems adhere to consistent safety standards, transparency, accountability, and fairness, regardless of where they are developed or deployed. By establishing a standard set of principles and guidelines, regulators can promote the responsible development and use of AI technologies in healthcare while facilitating cross-border collaboration and innovation. Moreover, global harmonization of AI regulation in healthcare would benefit all stakeholders, including regulators, healthcare providers, AI developers, and patients. Through collaborative efforts, these stakeholders can establish comprehensive and efficient regulatory frameworks that prioritize patient safety, privacy, and ethical considerations in the development and deployment of AI technologies. This collaborative approach would foster greater trust in AI-driven healthcare solutions, encouraging wider adoption and improving patient outcomes worldwide.

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[accordion_entry title=”14:30 — 15:00 Summary of the Symposium“]

 Luciano Floridi, Yale University, US and University of Bologna, Italy.

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[accordion_entry title=”15:00 — 15:10 Closing Remarks and goodbye“]

Gianfelice Rocca, President Fondazione Giorgio Cini.

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Free Books Day 24 gennaio 2025

La Fondazione Giorgio Cini inaugura il nuovo anno con una edizione speciale di Free Books Day. Evento che celebra la lunga e ricca storia editoriale della Fondazione, è rivolto in particolare a studenti, appassionati, collezionisti e studiosi in cerca di nuovi titoli da aggiungere alla propria biblioteca o da regalare.

Durante il Free Books Day è disponibile una vasta selezione di libri, monografie, riviste, cataloghi, saggi e poster, realizzati dalla Fondazione per raccontare e divulgare concerti, mostre, ricerche, seminari.

Chiunque desideri partecipare potrà acquistare una tote bag con una donazione simbolica di 10 € e può riempirla gratuitamente con i libri scelti tra quelli messi a disposizione.

 

Per chi aderisce al programma Cini Ambassador il giorno stesso, la tote bag è in omaggio.