Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia – Pagina 15 – Fondazione Giorgio Cini

Calligrafia Arabo-Islamica

Nel mondo islamico, la calligrafia è il principale mezzo di espressione estetica visiva, e ha carattere transdisciplinare e transculturale.
Transdisciplinare perché riguarda sia la dimensione strettamente religiosa, sia le arti visive e la poesia. Transculturale in quanto, dietro il necessario elemento di continuità soprattutto per quanto concerne la calligrafia religiosa, esistono diversi stili calligrafici influenzati da contesti culturali differenti.

 

Questo seminario, comprensivo di un workshop e di una performance, e organizzato in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari Venezia, è rivolto sia agli studenti del corso di “Lingua e letteratura araba” dell’Università Ca’ Foscari che atutti gli appassionati di arti visive, intende esplorare la bellezza e la complessità della calligrafia islamica. Andrea Brigaglia (Università degli Studi di Napoli l’Orientale), fornirà il quadro storico e teorico della calligrafia nel mondo islamico, con un focus particolare sulla produzione dei manoscritti.

 

Il workshop sarà guidato dall’artista italo-giordano Eyas Alshayeb, nato nel cuore della città di Amman negli anni ’80 e, fin dalla sua infanzia, influenzato da un clima familiare che vede l’arte, la poesia e la letteratura come elementi essenziali del proprio quotidiano. Si avvicina all’arte della calligrafia grazie alla passione e alla curiosità che, nel periodo adolescenziale, lo portano ad apprendere questa meravigliosa arte nella bottega di un maestro calligrafo locale. Si affaccia in seguito alle varie scuole di calligrafia, come la scuola egiziana del maestro
Khudair Bursaaidi, e dall’età di quindici anni frequenta alcuni dei più importanti esponenti della calligrafia araba mediorientale, attingendo da ciascuno di loro le più sofisticate tecniche
calligrafiche delle principali scuole Ottomane, di Baghdad e del Cairo.

 

Scarica il pdf  Workshop di Calligrafia Araba 2021

Musica indiana con Kirpal e Gurdit Panesar

Mercoledì 24 novembre, ore 18
Concerto ad ingresso libero su prenotazione

 

I POSTI DISPONIBILI SONO ESAURITI

 

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati, riprende le attività spettacolari autunnali con un incontro di approfondimento e un concerto dedicati alla musica indiana.
L’evento, curato dalla Prof.ssa Laura Leante, è organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Musica dell’Università di Durham.

 

Per l’occasione è stato invitato ad esibirsi a San Giorgio il famoso suonatore di esraj Kirpal Singh Panesar, virtuoso di fama internazionale.

 

Questo concerto si inserisce nell’ambito di un lungo impegno dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati nella promozione della musica del subcontinente indiano e rappresenta una rara opportunità di ascoltare una performance di esraj, uno strumento ad arco dell’India del Nord.

Kirpal si esibirà anche al tar shehnai, un esraj alla cui cassa è aggiunto un risonatore metallico a forma di campana: il nome (che letteralmente significa “oboe a corda”) si riferisce infatti la somiglianza del timbro del tar shehnai con quello, appunto, dello strumento a fiato.

 

La formazione di Kirpal Singh Panesar rispecchia questa sua duplice sensibilità musicale. Ha infatti studiato sia con il grande maestro dello shehnai Ustad Bismillah Khan, che con virtuosi di strumenti a corda, quali Ustad Surjeet Singh e Ustad Gurdev Singh. L’identità musicale di Kirpal emerge dalla convergenza di queste esperienze, che possono essere apprezzate nell’abilità del musicista di valorizzare al meglio il potenziale espressivo di questi strumenti e il carattere etereo delle loro sonorità.

 

Alla Fondazione Giorgio Cini, Kirpal sarà accompagnato dal tablista Gurdit Singh Panesar.

 

 

Il concerto sarà anticipato da un incontro di approfondimento sulla musica indiana, martedì 23 novembre, fruibile in diretta streaming sul canale Youtube della Fondazione.

 

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Egida Sartori e Laura Alvini 2021 | Morte a Venezia. Le ultime composizioni di Johann Adolf Hasse 1773-1783

Morte a Venezia

Le ultime composizioni di Johann Adolf Hasse 1773-1783

 

Direzione: Pedro Memelsdorff

Masterclass a cura di Vivica Genaux

Venezia, Fondazione Giorgio Cini, 25-29 ottobre 2021

 

Seminario e concerto organizzati in collaborazione con:

Fondazione Johann Adolf Hasse (Amburgo), Fondation Concordance, Irma Merk e L. + Th. La Roche Stiftung (Basilea).

 

L’edizione autunnale dei Seminari di Musica Antica è dedicata alle opere di un compositore tedesco divenuto veneziano d’adozione, Johann Adolf Hasse (Bergedorf, 25 marzo 1699 – Venezia, 23 dicembre 1783). Dopo una folgorante carriera musicale in Italia, Polonia, Inghilterra, Germania e Austria, gli ultimi anni della sua vita riportarono Johann Adolf Hasse alla sua città prediletta, Venezia, nel 1773. Stabilitosi nel sestiere di Cannaregio, fu sepolto nel 1784 nella chiesa di San Marcuola accanto a Faustina Bordoni – celebre cantante di coloratura e sua consorte dal 1730.

Le ultime composizioni di Hasse – tra cui un Te Deum e un Requiem programmati per i propri funerali – sono tra le più commoventi della sua produzione.

Il seminario le confronterà alle sue ultime rielaborazioni di opere precoci – incluse quelle dei grandiosi Miserere degli anni di Dresda.

 

Docente principale del seminario è il celebre mezzosoprano Vivica Genaux, massima esperta di questo repertorio, insignita nel 2019 dal premio della Fondazione Johann Adolf  Hasse di Amburgo.

 

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Concerto conclusivo dei Seminari di Musica Antica Egida Sartori e Laura Alvini

 

28 ottobre 2021, ore 18, Auditorium “Lo Squero”
Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia

 

Morte a Venezia.
Johann Adolf Hasse, opere giovanili e Miserere in Do minore

 

 

Programma

 

Farò ben io fra poco (da Ruggiero, 1777, atto I)

Vo disperato a morte (da Tito Vespasiano, 1738/59, atto III)

Il nocchier (da Ezio, 1755, atto I)

D’aspri legato (da I Pellegrini al Sepolcro di Nostro Signore¸ 1742)

Miserere, Libera me, Sicut erat in principio (dal Miserere in Do minore, Ms Dresden, SLUB, 2477.D.31c, e Bonn, ULB, Ec 82.5)

 

Cantanti
Camilo Delgado, tenore; Annelise Ellars, soprano; Arnaud Gluck, controtenore; Mayan Goldenfeld, soprano;
Dalma Krajnyak, contralto; Breno Quinderé, baritono; Mats Roolvink, baritono; Angelo Testori, tenore

 

Musicisti
Ignacio Ramal Viejo, violino; Andrew Wong, violino; Hyngun Cho Choi, violoncello; Jean-Christophe Dijoux, clavicembalo

 

Docente: Vivica Genaux

Assistente: Raffaele Mellace

 

Direzione Seminari: Pedro Memelsdorff

Reimagine: la ricerca si racconta

Reimagine: la ricerca si racconta

Il valore della scienza nella comunicazione verso la società

 

1 settembre ore 11 – 13

Sala Arazzi, Fondazione Giorgio Cini

 

La Fondazione Giorgio Cini ospita e condivide la mission di Novartis nella valorizzazione della comunicazione scientifica e nella diffusione dell’importanza della ricerca verso il pubblico più ampio e giovane. La scelta di usare il linguaggio cinematografico per sottolineare i valori dello studio in ambito medico è la dimostrazione di quanto sia efficace il dialogo tra discipline apparentemente lontane e di come la cultura sia un unico grande ambito a cui ricerca, progresso, innovazione tecnologica ed eccellenza di metodo possono convivere nella costruzione del futuro.

 

Interverranno:

Renata Codello – Segretario Generale della Fondazione Giorgio Cini
Rosanna Binacchi – Ministero della Cultura. Uffici di diretta collaborazione dell’On. Ministro. Relazioni ed iniziative internazionali
Pasquale Frega – Country President & AD Novartis Italia
Guido Caldarelli – Professore Ordinario di Fisica Teorica presso il Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi dell’Università Ca’ Foscari di Venezia

Modera l’evento: Annalisa Manduca – giornalista

 

La grande opportunità REimagine

 

Con l’emergenza Covid è emerso in modo chiaro il ruolo chiave che l’industria farmaceutica svolge nella tutela della salute, della ricerca e dell’innovazione, in partnership con il settore pubblico. Novartis, azienda leader nella ricerca e sviluppo di terapie innovative ha colto questa opportunità, per rendere ancora più evidente il suo impegno all’opinione pubblica.

Promuovere la realizzazione di un cortometraggio è stata una scelta originale per Novartis, coerente con le rinnovate aspettative che i cittadini ripongono nella ricerca medica. Ha scelto di farlo con un progetto nuovo per concezione e forma espressiva, con un linguaggio forte e non convenzionale, che coinvolga l’ampio pubblico.

 

Il valore della ricerca farmaceutica e il calore degli affetti, la perdita legata alla malattia e l’entusiasmo per una scoperta scientifica utile alla salute di tutti, la tenacia del ricordo e la certezza di un futuro migliore, da costruire: c’è tutto questo in REimagine, il cortometraggio prodotto dal Gruppo Novartis Italia e One More Pictures.

 

Il progetto REimagine è parte del programma Novartis Scienza da vivere, dedicato alla alfabetizzazione scientifica al fine di rafforzare, nella popolazione

italiana, la consapevolezza che la conoscenza e il metodo scientifico sono requisiti fondamentali per una partecipazione attiva e responsabile alla vita del paese e alla sua crescita.

 

L’incontro del prossimo 1 settembre, vedrà la presenza di esponenti del mondo istituzionale, culturale e scientifico chiamati a discutere e riflettere sullo sviluppo delle capacità delle generazioni future per la costruzione di un futuro sostenibile e dell’importanza dell’incentivazione delle discipline STEM nel nostro Paese.

L’unione di questi mondi, apparentemente lontani ma con intenti fortemente comuni, attraverso nuovi canali di comunicazioni altamente innovativi, ci aiuteranno a definire il percorso basato sulla mission di Novartis, cioè quello di re-immaginare la medicina del futuro per i propri pazienti e garantire il diritto alla salute, e alla verità, per i cittadini.


  

REIMAGINE: prodotto da Novartis Italia in collaborazione con One More Pictures

Scritto da Giulio Mastromauro, diretto da Gianluca Mangiasciutti

Interpretato da: Federico Ielapi, Rocío Muñoz Morales, Brenno Placido, Lorenzo Lavia e Clizia Fornasier

Disponibile su CHILI, Novartis.it


PER PARTECIPARE

L’incontro è gratuito ma è necessaria la prenotazione tramite il modulo sottostante.

 

La “splendida” Venezia di Francesco Morosini 1619-1694): cerimoniali, arti, cultura ENG

XLVI Corso Internazionale di Alta Cultura | Dimore della distanza – Habiter la distance – Distant closeness

Riprendono i Corsi Internazionali di Alta Cultura: 16-19 novembre 2021.  Rinnovare quel lascito significa rispondere alla doppia vocazione della Fondazione Giorgio Cini: quella di contribuire a tener vive e fruttuose le radici dell’umanesimo veneziano, nel suo contesto mediterraneo; quella di ascoltare i segni del mondo contemporaneo, portandovi un lievito di avvenire.

 

Le difficoltà introdotte dalla pandemia nella vita pubblica e privata, in tutto il mondo, hanno fatto affiorare tensioni latenti, e reso esplicite aporie, lasciando tuttavia percepire la possibilità di soluzioni durevoli. I temi qui suggeriti vorrebbero obbedire a tale principio: non additare soltanto limiti, ma saggiare vie di rinnovamento.

 

In questa cornice Dimore della distanza è tema ricco di implicazioni e possibilità: la distanza che ci è imposta non è solo distanziamento profilattico, assenza di convivialità, perdita del dialogo e isolamento; ma altresì un convergere verso nuove forme di corrispondenza interpersonale, rispetto dell’ “aura”, uso – delicato e prezioso – della parola e dell’ascolto. Forse anche una restituzione di misure tra la scena propria all’individuo e gli infiniti che ci circondano.

 

Lectio magistralis di:

 

Benjamin Arbel, Tel Aviv University

Ricciarda Belgiojoso, Università degli Studi di Milano Bicocca

Mario Botta, architetto, Accademia di Architettura, USI

Alberto Manguel, scrittore, Centro de Estudos da História da Leitura, Lisboa

Amina Mettouchi, École Pratique des Hautes Études, Paris

Carlo Ossola, Collège de France, Paris, Direttore del Corso

Giulia Rodighiero, Università degli Studi di Padova

Victor Stoichita, Université de Fribourg

Alain Supiot, Collège de France, Paris

Gabriele Veneziano, Collège de France, Paris e CERN, Ginevra


 

Scarica  il Programma Corso Internazionale di Alta Cultura 16 – 19 novembre 2021 

Scarica il pieghevole

 


Iscrizione obbligatoria alle singole giornate del Corso tramite il seguente form:

 

L’arca di vetro. La collezione di animali di Pierre Rosenberg

In stretta correlazione tematica con la mostra L’Arca di vetro. La collezione di animali di Pierre Rosenberg, il Centro Studi del Vetro coordinerà il consueto Convegno internazionale di approfondimento per analizzare l’importanza della produzione muranese legata al mondo animale.

Verranno raccontate e messe in luce sia le eccellenze che sono ora esposte in mostra sia quelle, diverse ed altrettanto rappresentative, che nel corso del tempo hanno realizzato una vera e propria ‘antologia zoomorfa’, afferente a discipline anche collaterali all’arte vetraria.

I partecipanti al convegno, oltre una ventina di speakers tra storici dell’arte, curatori, artisti, designers e maestri vetrai, riporteranno le proprie prospettive nell’ambito della tematica ‘animalier’, chi offrendo un contributo di taglio storico-critico, chi raccontando le specifiche esperienze progettuali e creative nel contesto delle fornaci, ma anche della produzione fumettistica, scenografica ed infine archivistica.
L’evento, previsto on-line, avrà luogo lunedì 28 giugno dalle 14.30 alle 18.30, ed i singoli contributi daranno conto non solo degli incredibili pezzi esposti in mostra alle Stanze del Vetro, ma anche di importanti materiali d’archivio, quali foto d’epoca, disegni e progetti, provenienti dall’Archivio Generale del Vetro dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Cini. Ad aprire i lavori e le riflessioni sul vasto argomento del collezionismo nella storia del vetro sarà lo stesso Pierre Rosenberg, che racconterà al pubblico la nascita ed il formarsi della sua incredibile raccolta di animali in vetro dagli anni trenta al contemporaneo.

 

SCARICA IL PROGRAMMA COMPLETO

 


 

Il convegno potrà essere seguito in diretta sulla pagina Youtube della Fondazione Giorgio Cini.

E’ possibile, nei limiti dei posti disponibili, partecipare anche in diretta sulla piattaforma Zoom registrandosi tramite il modulo sottostante.

Per chiarimenti e informazioni: info@cini.it

 

Libri a San Giorgio | «Studi Veneziani»

 

Research-led Performance | Armonia e forma nei quartetti per archi di John Cage, Bruno Maderna e Giacomo Manzoni

L’Istituto per la Musica, in collaborazione con il mdi ensemble, organizza un nuovo Workshop della serie Research-led Performance: Armonia e forma nei quartetti per archi di John Cage, Bruno Maderna e Giacomo Manzoni.

 

Il workshop, rivolto a quartetti d’archi già formati (2 violini, 1 viola, 1 violoncello), si svolgerà presso la sede della Fondazione Giorgio Cini sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia 2 – 3 ottobre 2021.

 

Attraverso sessioni di approfondimento teorico e di pratica musicale, saranno affrontati i quartetti di:

 

– John Cage, String Quartet in Four Parts
– Giacomo Manzoni, Musica per Pontormo (Secondo Quartetto)
– Bruno Maderna, Quartetto in due tempi

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EST. Storie italiane di viaggi, città e architetture

In concomitanza con la Biennale Internazionale di Architettura di Venezia, la Fondazione Cini sull’Isola di San Giorgio Maggiore presenta dal 12 Maggio al 19 Settembre 2021 EST. Storie italiane di viaggi, città e architetture.

 

La mostra corale vede protagonisti sei studi di progettazione architettonica italiani di fama internazionale: RPBW – Renzo Piano Building Workshop, AMDL CIRCLE, Studio Fuksas, Archea Associati, Piuarch e MC A – Mario Cucinella Architects.

 

Il progetto, organizzato dalla casa editrice Forma Edizioni e curato da Luca Molinari Studio, racconta storie di luoghi e città guardando verso l’Est del mondo partendo dall’Italia, che rimane il perno centrale intorno a cui si svolge il percorso narrativo. Ciascuno studio è stato chiamato a riprodurre visioni inedite sviluppate in territori che negli ultimi 30 anni sono stati caratterizzati da profonde e significative trasformazioni sociali, politiche e urbane, confrontandosi con una complessa fase post-ideologica che ha richiesto visioni e soluzioni originali.

 

Per ogni Paese, con particolare attenzione a Russia, Cina, Albania, Georgia e Vietnam, la cultura italiana architettonica contemporanea verrà messa a confronto con l’immaginario storico, raccontato attraverso i preziosi materiali conservati alla Fondazione Giorgio Cini. Per Cina e Vietnam verranno esposti volumi e mappe accompagnati da una selezione di fotografie del Fondo Tiziano Terzani, la maggior parte delle quali è stata scattata dal 1980 al 1984, periodo in cui Terzani (con il nome cinese di Deng Tiannuo), visse in Cina o più correttamente «visse la Cina». Per la sezione Russia sono stati selezionati alcuni progetti di Giacomo Quarenghi, uno dei più importanti architetti italiani in Russia al tempo di Caterina II, e due incisioni di Pietro Antonio Novelli. L’ultima sezione dedicata all’Albania e alla Georgia vedrà in mostra alcuni volumi, tra cui Viagio da Venetia al Sancto Sepulcro, & al monte Synai … Venezia di Giovanni Tacuino (1523), il best seller cinquecentesco ad uso del pellegrino, e alcune mappe risalenti ai primi dell’800.

 

Attraverso i lavori dei grandi progettisti italiani che hanno accompagnato la transizione delle città dell’Est con importanti realizzazioni, il percorso si focalizza “sul fare italiano, che rifugge una pratica colonizzatrice per un atteggiamento di dialogo e assimilazione di mondi diversi dal nostro, avendo poi la capacità d’immaginare e costruire spazi e luoghi significativi per le realtà in cui si sono insediati” spiegano i curatori.

 

Lo studio RPBW- Renzo Piano Building Workshop presenta due progetti: il GES-2 in Russia, nuovo museo della V-A-C Foundation, e il nuovo quartier generale della JNBY in Cina.

AMDL CIRCLE – studio fondato da Michele De Lucchi propone progetti che in Georgia hanno ridisegnato la capitale Tblisi, il Ministero degli Affari Interni (MIA) e il Ponte della Pace, insieme al Palazzo di Giustizia e la Torre Medea per la città di Batumi.

Studio Fuksas presenta il progetto del Terminal 3 dell’aeroporto internazionale della città di Shenzhen, in Cina, la più estesa fra le costruzioni pubbliche della città, e la Guosen Securities Tower; per la Georgia il progetto del Teatro e Centro Espositivo di Rhike Park e del Public Service Hall, che ospita la Banca Nazionale di Georgia e il Ministero dell’Energia, a Tblisi.www.estexhibition.com

Archea Associati invece propone progetti in Albania, Russia, Cina e Vietnam. Il complesso espositivo e ricettivo Liling World Ceramic Art City in Cina; National Stadium of Albania, il più grande stadio dell’Albania; il concorso per lo sviluppo dell’area Rublyovo- Arkhangelskoye in Russia e il masterplan e cantina vinicola Ba Na Hills 2.0 in Vietnam.

Piuarch presenta il Business Centre Quattro Corti, un progetto per uffici nel centro storico della città di San Pietroburgo, Russia, che prende il nome dalle quattro corti create appositamente all’interno del lotto per dare luce agli spazi interni.

Infine MC A – Mario Cucinella Architects propone: per la Cina il SIEEB (Sino Italian Ecological and Energy Efficient Building) e il CSET, Centro per le Tecnologie Energetiche Sostenibili dedito alla diffusione di tecnologie sostenibili; per l’Albania invece il progetto Ekspozita Building, una preziosa risorsa verde e pubblica in una città con pochi spazi aperti.

 

La mostra è presentata anche attraverso una piattaforma online interattiva (www.estexhibition.com) che illustra tutti i contenuti della mostra e premette di accompagnare il visitatore nel suo viaggio verso l’EST del mondo, ripercorrendo la narrazione, con approfondimenti testuali e video ad integrazione del percorso espositivo.

La mostra è accompagnata da un catalogo a cura di Luca Molinari e Federica Rasenti pubblicato da Forma Edizioni, che presenta approfondimenti tematici di studiosi e ricercatori, oltre che le voci di protagonisti italiani del viaggio verso oriente tra anni ‘70 e ‘80, come Tiziano Terzani e Franco Raggi.

 


La mostra è stata realizzata grazie al contributo di:

ABA Arredamenti,
BTICINO,
Capoferri, Ceccotti Collezioni, Duravit,
ESTEL Group,
Faraone Srl, Galardini Sport®, Gervasi® spa, Ghiori sas, Linoleum Gomma Zanaga Srl, Knauf Italia, MAP spa,
Opinion Ciatti
, QUINTI,
RasoParete®,
SBORDONI,
Schüco Italia,
Secco Sistemi,
SIGNIFY, Sto, Universal Selecta spa, Volteco.

Si ringrazia per il loro sostegno:

Dimora Italia, Fedrigoni, MAG

Media Partner:

area – rivista internazionale di architettura e arti del progetto

 

Musica persiana: Kayhan Kalhor e Behnam Samani

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati, riprenderà le attività  con un concerto dedicato alla musica classica persiana, organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari Venezia e la Casa della Cultura Iraniana di Venezia. 

Per l’occasione sono stati invitati ad esibirsi a San Giorgio i musicisti Kayhan Kalhor e Behnam Samani.

 

Kayhan Kalhor è un grande interprete di kamancheh, viella ad arco a puntale. Solista di fama internazionale, viene considerato uno degli ambasciatori della musica d’arte persiana nel mondo. Premiato con un Grammy, è uno dei membri del noto Silk Road Ensemble fondato dal violoncellista Yo-Yo Ma, con il quale continua a compiere tournée e per il quale compone regolarmente. Recentemente è stato insignito del prestigioso WOMEX Artist Award.

 

Behnam Samani suona il tamburo a calice detto tombak  o zarb. Nel suo stile combina una sorprendente varietà di ritmi che affondano le loro radici nella musica persiana classica ma che si aprono alle influenze di altre culture portando ad un’ampia gamma di suoni, colori ed espressioni. Samani è stato tra i fondatori del gruppo di percussioni Zarbang, ha suonato con i più noti musicisti iraniani e ha compiuto numerose tournée internazionali, soprattutto con l’ensemble Dastan.

 

Il concerto sarà preceduto da un incontro di approfondimento sulla musica e l’estetica della tradizione classica persiana, a cura di Giovanni De Zorzi.

 

SCARICA LA LOCANDINA


 

I POSTI PER ASSISTERE AL CONCERTO IN PRESENZA SONO ESAURITI.

Vi ricordiamo che sia l’incontro di approfondimento di martedì 13 luglio, ore 17.00, che il concerto di mercoledì 14 luglio, ore 18.00, saranno trasmessi in streaming sul canale Youtube della Fondazione Giorgio Cini.

 

Sufismo e genere: le autorità religiose femminili nelle società contemporanee

Il sufismo, la tradizione spirituale dell’Islam, sta vivendo un periodo di rinnovamento con leader carismatici che attraggono nuovi discepoli da diversi contesti sociali e culturali. I leader sufi globali e le figure pubbliche, sia in Europa che in Nord Africa, stanno promuovendo un dibattito sulle norme religiose e sociali sul genere, sottolineando sia l’importanza della libertà religiosa, che l’adesione ai valori islamici.
Questi leader sufi non impongono una prospettiva specifica; infatti, in questo dibattito convivono posizioni liberali e conservatrici, laiche e religiose, così come donne velate e senza velo, femministe e non femministe. In questo incontro metteremo in discussione le frontiere tra secolare e religioso, domandandoci: in che modo le donne sufi globali concettualizzano la libertà e l’adesione ai valori islamici? Come incarnano valori e le norme islamiche?

La giornata di studi è organizzata in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari Venezia.

Curatori:
Francesco Piraino (Università Ca’ Foscari Venezia e Fondazione Giorgio Cini)
Feyza Burak-Adli (Northwestern University)
M. Shobhana Xavier (Queen’s University)

 

Scarica il pdf Program Sufism and Gender


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