Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia – Pagina 17 – Fondazione Giorgio Cini

❗️ ANNULLATO ❗️ Bîrûn: musica ottomana. Le composizioni del Principe Demetrius Cantemir (1673-1723)

Bîrûn, il seminario organizzato dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati e giunto alla sua nona edizione, continua a mantenere gli aspetti fondamentali del progetto: il carattere didattico attraverso la formazione di giovani musicisti, la riscoperta di manoscritti inediti o poco eseguiti della tradizione cosmopolita nel mondo ottomano e il concerto pubblico. Per l’edizione 2020, il Maestro Erguner ha scelto come tema lo studio delle composizioni del principe e musicista moldavo Demetrius Cantemir, vissuto alla corte ottomana per molti anni nel corso del XVII secolo. Si tratta di musica strumentale in gran parte dimenticata che sarà riproposta nel corso del seminario e del concerto finale, eseguito da un ensemble di nove musicisti turchi e internazionali e previsto venerdì 27 marzo alle ore 18 nella suggestiva cornice del Refettorio del Palladio.

Istantanee – L’improvvisazione collettiva, tecniche e stili in Europa tra il 1960 e il 1980

Questo webinar è inteso come evento preparatorio a un workshop originariamente programmato per i giorni 11-13 marzo 2020 e rimandato per l’insorgere della pandemia. L’improvvisazione è un’attività eminentemente pratica, che si svolge in tempo reale e si fonda sull’interazione di tutti i soggetti coinvolti. La modalità online per questo evento-ponte ha determinato una riconfigurazione del programma e degli obiettivi; ha posto anche nuove sfide, in primis quella di sondare le possibilità e il senso di perfomance collettive con esecutori situati in luoghi diversi e suoni veicolati dal medium digitale. Rimane l’idea base: una stretta collaborazione tra esecutori e musicologi che sia in grado di innescare un circolo di reciproco arricchimento. Rimane altresì il focus storico: gli stili e le tecniche dei gruppi di improvvisazione europei dei due decenni in questione. Infine rimane l’obiettivo di una didattica a tutto campo, in cui le nozioni tecnico-strumentali si uniscono al sapere storico. I dodici giovani strumentisti selezionati mediante un bando avranno il compito di interagire con i docenti, porre domande e discutere le soluzioni della tecnica esecutiva.

 

La ricostruzione del quadro storico avviene in tre fasi: documentazione e profili dei gruppi, elaborazione di questioni teoriche e analitiche, prove di improvvisazione sotto la guida di Walter Branchi, John Heineman, Evan Parker e Giancarlo Schiaffini.

 

Nella prima sessione verranno presentati contesti e protagonisti della scena europea. Valentina Bertolani (University of Birmingham) parlerà delle scena britannica, Floris Schuiling (Utrecht University) degli eventi di Amsterdam, Kai Stefan Lothwesen (Staatliche Hochschule für Musik Trossingen) di Alexander von Schlippenbach e la Globe Unity Orchestra, Sabine Feisst (Arizona State University) del gruppo New Phonic Art e Veniero Rizzardi (Conservatorio di Padova) del gruppo Musica Elettronica Viva.

 

La seconda sessione è dedicata a problemi teorici e analitici. Verrà aperta da David Bernstein (Mills College, Oakland, California) con una relazione sul concetto di libertà nell’improvvisazione; Vincenzo Caporaletti (Università di Macerata) mostrerà tecniche di trascrizione e analisi della musica improvvisata; Laurent Cugny (Université La Sorbonne, Parigi) parlerà del rapporto tra libera improvvisazione e ontologia dell’opera; Ingrid Pustijanac (Università di Pavia) si soffermerà sulle tecniche strumentali; Pierre Michel (Université de Strasbourg) proporrà commenti conclusivi.

 

La terza sessione è incentrata sulla performance: Ingrid Pustijanac e Veniero Rizzardi dialogheranno con Branchi, Heineman, Parker e Schiaffini alternando riflessioni storiche e teoriche a prove di esecuzioni solistiche e in gruppi variabili.


COME PARTECIPARE

 

Il workshop si terrà il 18, 19, 20 marzo 2021 dalle 16.30 alle 19.30, e verrà trasmesso in diretta tramite il Canale Youtube della Fondazione Giorgio Cini.

E’ possibile partecipare al Workshop come attendees tramite la piattaforma Zoom compilando il seguente modulo, riceverete le istruzioni per accedere tramite mail.

 

ISCRIZIONI CHIUSE

Arte, fantasia e colore. L’Archivio Santuzza Calì alla Fondazione Giorgio Cini

L’Istituto per il Teatro e il Melodramma organizza un incontro aperto al pubblico il 20 ottobre alle ore 11.00 per presentare l’archivio della scenografa e costumista Santuzza Calì, nata a Pulfero, in provincia di Udine, il 28 marzo 1934, e per ufficializzare la firma della donazione. Artista raffinata e fantasiosa, Calì è stata assistente del pittore Oskar Kokoschka e preziosa collaboratrice di Emanuele Luzzati, con il quale ha stretto un sodalizio artistico tra i più fecondi e proficui della scena teatrale italiana. Dall’inizio della sua carriera a oggi, Santuzza Calì disegna i costumi e le scene per circa quattrocento spettacoli di prosa, opera, e teatro ragazzi, collaborando con registi come Tonino Conte, Filippo Crivelli, Gianfranco De Bosio, Franco Enriquez, Alessandro Fersen, Vittorio Gassman, Ermanno Olmi, Paolo Poli, Maurizio Scaparro e Aldo Trionfo.

La presentazione, inizialmente prevista per il 22 giugno, ma rimandata a causa della pandemia da COVID 19, costituirà l’occasione per ripercorrere la carriera dell’artista e per ammirare una selezione delle opere da lei realizzate.

 

Con l’occasione sarà possibile ammirare una selezione dei materiali d’archivio mai esposta prima d’ora. La mostra, allestita in Sala dei Cipressi, sarà visitabile fino al 26 ottobre 2021 dalle 10 alle 16, solo su appuntamento (per prenotazioni: +39 041 2710236, teatromelodramma@cini.it)

 

ISCRIZIONE OBBLIGATORIA

Per guidare il pubblico alla scoperta dell’opera di Santuzza Calì, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma ha realizzato un pieghevole dedicato all’artista nel quale sono confluite anche alcune immagini dei suoi lavori per il teatro e per il mondo dell’editoria per ragazzi.

Scarica il pieghevole

❗️ ANNULLATO ❗️ Barbara Strozzi (1619-1677). Musica e cultura nella Venezia del Seicento

Barbara Strozzi (1619-1677). Musica e cultura nella Venezia del Seicento

 

Nel 2019 è ricorso il quattrocentesimo anniversario del battesimo di Barbara Strozzi, occasione ideale per riflettere sugli stretti rapporti tra la straordinaria cantante e compositrice e gli ambienti accademici e musicali del Seicento veneziano.

 

La prima giornata del convegno – al quale parteciperanno specialisti internazionali provenienti dagli Stati Uniti, Francia, Svizzera e Germania, oltre a musicologi, studiosi e filologi italiani – si svolgerà nella sede del Centro Tedesco di Studi Veneziani; mentre la seconda si terrà presso la Fondazione Giorgio Cini.

 

Il convegno è coordinato da: Sabine Meine, Hochschule für Musik und Tanz Köln; Daria Perocco, Università Ca’ Foscari Venezia
Il convegno è organizzato con il sostegno di Fondazione Fritz Thyssen per la promozione di ricerca

Per informazioni: sabine.meine@hfmt-koeln.deperocco@unive.it
Scarica il programma FB_Symposium_Venedig_web

 

A conclusione delle due giornate, Pedro Memelsdorff presenterà una relazione su alcuni aspetti dell’opera di Evaristo Baschenis (Bergamo, 1617-1677). In particolare, illustrerà un nuovo progetto di ricerca attorno a una serie di otto tele bascheniane a soggetto musicale già proprietà del monastero di San Giorgio Maggiore di Venezia, ma disperse dalle spogliazioni napoleoniche nel 1806.

 

Giovedì 5 marzo alle ore 18.30 ci sarà un concerto presso la Fondazione Giorgio Cini, un trio (soprano con cembalo e tiorba) eseguirà alcuni brani composti da Barbara Strozzi.

 

Il convegno e il concerto sono aperti al pubblico, fino ad esaurimento posti.

❗️ RINVIATO A DATA DA DESTINARSI ❗️ Libri a San Giorgio

Posticipato all’11 maggio la presentazione del volume Lucio Fontana e gli Spaziali. Fonti e documenti per le gallerie Cardazzo, a cura di Luca Massimo
Barbero (Venezia, Marsilio, 2019). Fonte primaria di quest’opera è stato il prezioso Archivio della Galleria del Cavallino, donato nel 2016 dagli eredi della famiglia Cardazzo all’Istituto di Storia dell’Arte, che ha potuto così arricchire i propri fondi con questo straordinario archivio del gallerista e collezionista Carlo Cardazzo (1908 – 1963) e del figlio Paolo, dov’è documentata la storia della prestigiosa galleria veneziana dal 1942 ai primi anni del Duemila.

 

Il secondo è stato rinviato a data da destinarsi, sarà riservato al libro di Bettina Hoffmann, I bassi d’arco di Antonio Vivaldi. Violoncello, contrabbasso e viola da gamba al suo tempo e nelle sue opere, compreso nella Collana «Studi di musica veneta. Quaderni vivaldiani» (Firenze, Olschki, 2020) e articolato in tre parti in cui vengono rispettivamente esaminati il contesto in cui Vivaldi componeva per questi strumenti, la loro relazione con il corpus della musica strumentale e vocale vivaldiana connesse alla loro prassi esecutiva.

 

Rinviata a data da destinarsi anche la presentazione di  «Ecco il mondo»: Arrigo Boito, il futuro nel passato e il passato nel futuro, a cura di Maria Ida Biggi, Emanuele d’Angelo e Michele Girardi (Venezia, Marsilio, 2019). Il volume, pubblicato nell’ambito del Comitato Nazionale per le celebrazioni boitiane, marca lo stato della ricerca sull’opera di Boito, artista tra i più influenti dell’Italia a cavallo tra i due secoli.
Specialisti e studiosi hanno analizzato la carriera dell’intellettuale, rileggendone la produzione di compositore, librettista e letterato d’avanguardia, l’attività di critico teatrale e musicale e quella di traduttore e regista teatrale, tornando su storici percorsi di ricerca e aprendone di nuovi.

Accademia Vivaldi

L’Istituto Italiano Antonio Vivaldi organizza la quarta edizione dell’Accademia Vivaldi, dedicata all’approfondimento della prassi esecutiva delle composizioni del Prete Rosso e rivolta a giovani musicisti e cantanti. I cinque incontri, che si terranno tra marzo e dicembre, spazieranno dalla musica vocale a quella strumentale, dalle composizioni sacre alle cantate da camera e ai melodrammi, e dalle sonate ai concerti. Oltre al lato pratico-esecutivo, i partecipanti ai seminari possono approfondire i vari aspetti teorici riguardanti le composizioni oggetto dello studio e i contesti vivaldiani, consultando le riproduzioni degli autografi, dei manoscritti e delle stampe, nonché le pubblicazioni musicologiche conservate presso l’archivio e la biblioteca dell’Istituto Italiano Antonio Vivaldi. Sono anche previsti due concerti aperti al pubblico: il primo il 18 luglio e il secondo il 19 dicembre, al termine dei rispettivi incontri dell’Accademia.

❗️ RINVIATO A DATA DA DESTINARSI ❗️Prisco Bagni, passione e ricerca tra Guercino e Gandolfi

Vi avvisiamo che la giornata di studi dedicata a Prisco Bagni è rinviata a data da destinarsi


Prisco Bagni (1921 – 1995) fu un outsider. Il suo percorso di studi non comprese materie umanistiche, ma fu soltanto la passione per l’arte della sua terra a trasformare un imprenditore di successo nel campo tessile in un meticoloso ed instancabile ricercatore, amateur o dilettante, nel senso settecentesco del termine. Originario di Cento, in provincia di Ferrara, patria del Guercino e poco distante da San Matteo della Decima, dove nacquero i fratelli Ubaldo e Gaetano Gandolfi, Bagni dapprima ne collezionò i disegni e i dipinti, poi, accortosi del silenzio della storiografia moderna provò a colmare quel vuoto. Nelle sue ricerche si avvalse del conforto e dello scambio di vedute con storici dell’arte di fama internazionale, tra i quali Denis Mahon, col quale condivideva l’amore per il celebre artista centese. A distanza di quindici anni dalla sua scomparsa, la vedova Carla Bardazza, ha deciso di donare il fondo fotografico del marito, relativo ai suoi studi gandolfiani, alla Fondazione Giorgio Cini, che raccoglie un centinaio di disegni dei Gandolfi e della loro scuola, parte della Raccolta Certani.

 

Il coordinamento della giornata è affidato a Marco Riccòmini, curatore del catalogo I Gandolfi. Disegni della raccolta Certani alla Fondazione Giorgio Cini (2018).


Programma

 

15:30

Saluti istituzionali

Luca Massimo Barbero

Direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini

 

Introduzione

Marco Riccòmini

Storico dell’Arte:

Prisco Bagni, Vita e opere.

 

16:00

Interventi:

Cristiana Romalli

Sotheby’s London, Old Master Drawings Department

Guercino e un’Accademia a carboncino del primo momento.

 

Francesca Baldassari

Università La Sapienza, Roma, Facoltà di Lettere e Filosofia

Benedetto Gennari alla corte degli Stuart.

 

Giulio Zavatta

Università Ca’ Foscari, Venezia, Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali

Bottega, seguaci, imitatori e falsari. Prisco Bagni “intorno” a Guercino.

 

Massimo Pulini

Accademia di Belle Arti, Bologna

Benedetto Gennari pittore cortigiano e straniero in patria.

 

Francesca Lui

Accademia di Belle Arti di Bologna

Deità e natura. Ancora su Ubaldo e Gaetano Gandolfi a Palazzo Malvasia.

 

Marco Riccòmini

Storico dell’Arte:

Manfredi alla Cini.

 

 

Seguirà aperitivo

Symposium. Religious dimensions of nationalism: Interdisciplinary perspectives

La relazione tra nazionalismo e religione è caratterizzata da una forte tensione, a causa delle tendenze universalistiche presenti in molte religioni, che mettono in discussione le identità collettive basate su divisioni etniche o culturali. Inoltre, le interpretazioni moderniste del nazionalismo hanno insistito sulla stretta associazione tra nazionalismo e secolarizzazione. Tuttavia, negli ultimi anni queste prospettive sono diventate problematiche quanto il concetto stesso di secolarizzazione, perché non riescono a cogliere che la religione, lungi dallo scomparire dalle società moderne, ha semplicemente attraversato una serie di cambiamenti, come l’individualizzazione e la privatizzazione da un lato, e nuove forme di presenza pubblica dall’altro.
Il nazionalismo può essere facilmente associato a forme di profetismo, messianismo, millenarismo e più in generale, misticismo, esoterismo e spiritualità alternative. Il vecchio concetto religioso di un’alleanza divina con un “popolo eletto” prende nuove forme nei discorsi nazionalisti, ma anche imperialisti e colonialisti. Lo studio delle relazioni tra nazionalismo e religione rimane sottovalutato e non è ancora particolarmente evidente nel campo dedicato degli studi nazionalisti. Questa conferenza mira a riunire studiosi provenienti da diverse discipline che sono interessati a questa relazione.

 

Il simposio internazionale è curato e organizzato dal Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate, diretto da Francesco Piraino, in collaborazione con Joep Leerssen e Marco Pasi dell’Università di Amsterdam.

 

Scarica il programma Nationalism


Per informazioni sulle iscrizioni scrivi a civilta.comparate@cini.it

 

Masterclass con Alex Majoli

L’agenzia fotografica Magnum e il Centro di civiltà e spiritualità comparate invitano a inviare candidature per il secondo workshop organizzato congiuntamente all’Isola di San Giorgio Maggiore. Alex Majoli guiderà il workshop durante tre intensi giorni, dove discuterà di fotografia, raccontando il suo percorso artistico e in particolare la concezione di fotografia in quanto “scena”. Inoltre, verranno discussi i progetti fotografici degli studenti selezionati. 

 

Per ulteriori informazioni: https://www.magnumphotos.com/shop/events/events/masterclass-with-alex-majoli/

«Creatura – Va’ – Vivi nel tuo raggio». Antonio e Cleopatra di Eleonora Duse e Arrigo Boito.

L’Istituto per il Teatro e il Melodramma, nell’ambito delle attività realizzate dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della scomparsa di Arrigo Boito (1918-2018), promuove la mostra “Creatura – Va’ – Vivi nel tuo raggio”. Antonio e Cleopatra di Eleonora Duse e Arrigo Boito. Il proposito è quello di ricostruire il sodalizio artistico che vide coinvolti l’attrice e il celebre letterato, compositore e intellettuale, il quale fu a lungo un punto di riferimento per la Diva e per il suo teatro.

 

Questa esposizione. curata da Maria Ida Biggi, fa seguito a Eleonora Duse e Arrigo Boito (2018), durante la quale l’Istituto per il Teatro e il Melodramma ha per la prima volta presentato una selezione di documenti afferenti all’Archivio Boito. Con questo nuovo allestimento, l’intenzione è quella di gettare nuova luce su Antonio e Cleopatra, uno dei tre copioni shakespeariani di cui Arrigo curò la traduzione e l’adattamento sulla base delle peculiarità artistiche e recitative della grande artista. In mostra sarà possibile visionare preziosi materiali d’archivio: manoscritti, fotografie di scena e lettere che l’attrice e il letterato si scambiarono riguardo la messa in scena del dramma.

 

La Stanza di Eleonora Duse, aperta e visitabile dal 2011, è nata con l’intento di rendere accessibile a un pubblico interessato il prezioso patrimonio custodito nell’Archivio Duse. La mostra sarà visitabile su prenotazione contattando il numero 041 2710236 o scrivendo all’indirizzo teatromelodramma@cini.it.


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