Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia Archives - Pagina 17 di 55 - Fondazione Giorgio Cini

RINVIATO | Workshop di teoria musicale e pratica esecutiva

Workshop di teoria musicale e pratica esecutiva

Armonia e forma nei quartetti per archi di Niccolò Castiglioni, Bruno Maderna e Giacomo Manzoni

 

Questo workshop è parte del progetto triennale Concepts of Harmony in Musical Composition: 1945-1975, coordinato da Gianmario Borio, Pascal Decroupet, Christoph Neidhöfer, e finanziato dalla Ernst von Siemens-Musikstiung. Esso rappresenta una prima concretizzazione del percorso teorico intrapreso dal gruppo di ricerca nelle manifestazioni di Venezia e Boston del 2019. La tematica riguarda le ripercussioni dello studio delle fonti compositive (in particolare quelle riguardanti le strutture armoniche) sulla prassi esecutiva.

Il workshop si svolge in stretta collaborazione con i musicisti del mdi ensemble e rappresenta un’occasione di approfondimento per i giovani esecutori che saranno ospitati a seguito di una selezione mediante bando. Verranno studiate opere di due compositori i cui fondi sono conservati presso l’Istituto per la Musica: Romanze per quartetto d’archi di Castiglioni e Musica per Pontormo (Secondo Quartetto) di Manzoni. A esse si aggiunge il Quartetto in due tempi di Maderna in omaggio al centenario della nascita del compositore.

ANNULLATO | Il canto classico di Aleppo

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati propone due appuntamenti dedicati alla Siria, paese con una ricchissima tradizione musicale da tempo mancante nella programmazione dell’Istituto. In particolare si tratta di un concerto, organizzato alla Fondazione Giorgio Cini, incentrato sui repertori del canto classico di Aleppo, eseguiti dal famoso cantante siriano Omar Sarmini (attualmente residente in Siria), accompagnato da altri quattro musicisti siriani costretti ad emigrare in Europa e in Egitto.

 

I protagonisti, il giorno precedente, presso l’Auditorium Santa Margherita, saranno invitati a dialogare con Massimiliano Trentin (Università di Bologna), esperto di storia e politica del Medio Oriente, con Sabine Chatel (Zamzama Productions), esperta di management musicale, e con l’etnomusicologo Giovanni De Zorzi (Università Ca’ Foscari Venezia), sul ruolo che la tradizione musicale può avere nella salvaguardia del patrimonio culturale e identitario di un popolo come quello siriano, in un momento particolarmente tormentato della sua storia. L’incontro è realizzato grazie alla collaborazione del Dipartimento di Studi di Filosofia a e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari Venezia.

❗️ ANNULLATO ❗️ La presenza del sacro

Con il suo quarantesimo appuntamento annuale il Seminario di Studi storici promosso dall’Istituto di Storia della Fondazione Giorgio Cini conferma, anche nel 2020, la vitalità dell’iniziativa, confortata come sempre dalla presenza di illustri relatori e di più giovani, ma parimenti competenti colleghi. Nulla di nuovo per quello che concerne lo svolgimento dell’incontro, articolato nella consueta modalità di cinque mezze giornate, in corrispondenza delle cinque aree geostoriche che verranno prese in considerazione: la novità sta nell’argomento che, per questa edizione recita La presenza del sacro. Un titolo cornice entro il quale si colloca un’allargata tematica trascorrente dalle chiese come sedi assembleari alle motivazioni delle vicende urbane, dall’amore, appunto, sacro e profano alle consacrazioni confinarie, dai benefìci ecclesiastici ai sospetti di irriverenza dissacrante

 

 

❗️ RINVIATO ❗️ Concerto per cinque pianoforti e sei voci. Evento conclusivo della Solti Peretti Répétiteurs Masterclass

La dodicesima edizione delle Solti Peretti Répétiteurs Masterclasses, come di consueto realizzata in collaborazione con la Georg Solti Accademia di Bel Canto, si concluderà con un concerto per cinque pianoforti e sei cantanti incentrato sul repertorio del ‘bel canto’ nel suggestivo scenario della Sala degli Arazzi della Fondazione Giorgio Cini. Le Solti Peretti Répétiteurs Masterclass, uniche nel loro genere, offrono a cinque eccezionali pianisti un periodo di studio intensivo con alcuni dei più preparati répétiteurs contemporanei. Le abilità di un bravo répétiteur non devono essere sottovalutate, né può esserlo il suo ruolo nella vita e nella carriera di un cantante. Essi sono i factotum per eccellenza del mondo musicale, l’alleato chiave che permette all’artista il raggiungimento dell’apice della performance. Non a caso, molti di loro sono diventati tra i migliori direttori del mondo: Solti, Pappano, Gergiev e Muti, giusto per citarne alcuni.

Nel corso della sua attività, la Georg Solti Accademia si è costruita una reputazione di professionalità, disciplina rigorosa e attenzione per i dettagli. Gli stessi valori che Sir Georg Solti ha coltivato nell’intero arco della sua vita. Alla sua memoria e nello spirito della sua testimonianza cantanti come Mirella Freni, Kiri Te Kanawa, José Carreras, Leo Nucci, Luciana Serra, Daniela Dessi, Frederica von Stade, Mariella Devia, Thomas Allen e Angela Gheorghiu, con i quali Solti ha lavorato, hanno accettato di collaborare con l’Accademia, restituendo alle nuove generazioni ciò che hanno appreso quando erano giovani artisti.

❗️ RINVIATO ❗️ Omaggio poetico e musicale a Friedrich Hölderlin in occasione dei 250 anni dalla sua nascita

L’evento è rinviato a data da destinarsi


“Ma presto saremo canto.” (“Bald sind wir aber Gesang.”) – con questo verso Friedrich Hölderlin sembrò prevedere il destino della sua opera che esercitò grande fascino sui compositori del XX secolo. In occasione dei 250 anni dalla sua nascita l’Istituto per la Musica in collaborazione con l’Università di Ca’ Foscari Venezia, la Hölderlin-Gesellschaft, l’Università di Udine e il Centro Tedesco di Studi Veneziani rendono omaggio al poeta tedesco con un appuntamento all’insegna della poesia e delle musiche di Hölderlin presso l’Auditorium “Lo Squero”. Il 24 marzo alle ore 17.30 sarà presentato da Pietro Cavallotti e Markus Ophälders, in presenza dei curatori Gianmario Borio ed Elena Polledri, il volume „Wechsel der Töne“: Musikalische Elemente in Friedrich Hölderlins Dichtung und ihre Rezeption bei den Komponisten (Winter: Heidelberg, 2019), frutto di un progetto pluriennale sul rapporto tra Hölderlin e la musica.  La conversazione su Hölderlin e la sua ricezione musicale fungerà da introduzione così a un concerto nel quale il pianista Luca Ieracitano e il soprano Carolina Mattioda eseguiranno brani di pianoforte “con titoli tratti da parole di Friedrich Hölderlin” di Josef Matthias Hauer (op. 25), di Benjamin Britten Sechs Hölderlin-Fragmente (op 61), Drei Hölderlin-Gedichte di Wolfgang Rihm e Sechs Hölderlin-Fragmente di Hans Eisler. L’evento si inserisce nell’ambito del Convegno Internazionale „Wir sind nichts; was wir suchen, ist alles.“ Hölderlin. Per i 250 anni dalla nascita, organizzato nei giorni 24 e 25 marzo 2020 dal Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali di Ca´Foscari in collaborazione con il Dipartimento di Lingue e Letterature, Comunicazione, Formazione e Società dell’Università degli Studi di Udine, la Hölderlin-Gesellschaft, il Centro Tedesco di Studi Veneziani e sotto il patrocinio del Consolato Generale della Repubblica Federale di Germania, Milano.

❗️ ANNULLATO ❗️ Bîrûn: musica ottomana. Le composizioni del Principe Demetrius Cantemir (1673-1723)

Bîrûn, il seminario organizzato dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati e giunto alla sua nona edizione, continua a mantenere gli aspetti fondamentali del progetto: il carattere didattico attraverso la formazione di giovani musicisti, la riscoperta di manoscritti inediti o poco eseguiti della tradizione cosmopolita nel mondo ottomano e il concerto pubblico. Per l’edizione 2020, il Maestro Erguner ha scelto come tema lo studio delle composizioni del principe e musicista moldavo Demetrius Cantemir, vissuto alla corte ottomana per molti anni nel corso del XVII secolo. Si tratta di musica strumentale in gran parte dimenticata che sarà riproposta nel corso del seminario e del concerto finale, eseguito da un ensemble di nove musicisti turchi e internazionali e previsto venerdì 27 marzo alle ore 18 nella suggestiva cornice del Refettorio del Palladio.

Istantanee – L’improvvisazione collettiva, tecniche e stili in Europa tra il 1960 e il 1980

Questo webinar è inteso come evento preparatorio a un workshop originariamente programmato per i giorni 11-13 marzo 2020 e rimandato per l’insorgere della pandemia. L’improvvisazione è un’attività eminentemente pratica, che si svolge in tempo reale e si fonda sull’interazione di tutti i soggetti coinvolti. La modalità online per questo evento-ponte ha determinato una riconfigurazione del programma e degli obiettivi; ha posto anche nuove sfide, in primis quella di sondare le possibilità e il senso di perfomance collettive con esecutori situati in luoghi diversi e suoni veicolati dal medium digitale. Rimane l’idea base: una stretta collaborazione tra esecutori e musicologi che sia in grado di innescare un circolo di reciproco arricchimento. Rimane altresì il focus storico: gli stili e le tecniche dei gruppi di improvvisazione europei dei due decenni in questione. Infine rimane l’obiettivo di una didattica a tutto campo, in cui le nozioni tecnico-strumentali si uniscono al sapere storico. I dodici giovani strumentisti selezionati mediante un bando avranno il compito di interagire con i docenti, porre domande e discutere le soluzioni della tecnica esecutiva.

 

La ricostruzione del quadro storico avviene in tre fasi: documentazione e profili dei gruppi, elaborazione di questioni teoriche e analitiche, prove di improvvisazione sotto la guida di Walter Branchi, John Heineman, Evan Parker e Giancarlo Schiaffini.

 

Nella prima sessione verranno presentati contesti e protagonisti della scena europea. Valentina Bertolani (University of Birmingham) parlerà delle scena britannica, Floris Schuiling (Utrecht University) degli eventi di Amsterdam, Kai Stefan Lothwesen (Staatliche Hochschule für Musik Trossingen) di Alexander von Schlippenbach e la Globe Unity Orchestra, Sabine Feisst (Arizona State University) del gruppo New Phonic Art e Veniero Rizzardi (Conservatorio di Padova) del gruppo Musica Elettronica Viva.

 

La seconda sessione è dedicata a problemi teorici e analitici. Verrà aperta da David Bernstein (Mills College, Oakland, California) con una relazione sul concetto di libertà nell’improvvisazione; Vincenzo Caporaletti (Università di Macerata) mostrerà tecniche di trascrizione e analisi della musica improvvisata; Laurent Cugny (Université La Sorbonne, Parigi) parlerà del rapporto tra libera improvvisazione e ontologia dell’opera; Ingrid Pustijanac (Università di Pavia) si soffermerà sulle tecniche strumentali; Pierre Michel (Université de Strasbourg) proporrà commenti conclusivi.

 

La terza sessione è incentrata sulla performance: Ingrid Pustijanac e Veniero Rizzardi dialogheranno con Branchi, Heineman, Parker e Schiaffini alternando riflessioni storiche e teoriche a prove di esecuzioni solistiche e in gruppi variabili.


COME PARTECIPARE

 

Il workshop si terrà il 18, 19, 20 marzo 2021 dalle 16.30 alle 19.30, e verrà trasmesso in diretta tramite il Canale Youtube della Fondazione Giorgio Cini.

E’ possibile partecipare al Workshop come attendees tramite la piattaforma Zoom compilando il seguente modulo, riceverete le istruzioni per accedere tramite mail.

 

ISCRIZIONI CHIUSE

Arte, fantasia e colore. L’Archivio Santuzza Calì alla Fondazione Giorgio Cini

L’Istituto per il Teatro e il Melodramma organizza un incontro aperto al pubblico il 20 ottobre alle ore 11.00 per presentare l’archivio della scenografa e costumista Santuzza Calì, nata a Pulfero, in provincia di Udine, il 28 marzo 1934, e per ufficializzare la firma della donazione. Artista raffinata e fantasiosa, Calì è stata assistente del pittore Oskar Kokoschka e preziosa collaboratrice di Emanuele Luzzati, con il quale ha stretto un sodalizio artistico tra i più fecondi e proficui della scena teatrale italiana. Dall’inizio della sua carriera a oggi, Santuzza Calì disegna i costumi e le scene per circa quattrocento spettacoli di prosa, opera, e teatro ragazzi, collaborando con registi come Tonino Conte, Filippo Crivelli, Gianfranco De Bosio, Franco Enriquez, Alessandro Fersen, Vittorio Gassman, Ermanno Olmi, Paolo Poli, Maurizio Scaparro e Aldo Trionfo.

La presentazione, inizialmente prevista per il 22 giugno, ma rimandata a causa della pandemia da COVID 19, costituirà l’occasione per ripercorrere la carriera dell’artista e per ammirare una selezione delle opere da lei realizzate.

 

Con l’occasione sarà possibile ammirare una selezione dei materiali d’archivio mai esposta prima d’ora. La mostra, allestita in Sala dei Cipressi, sarà visitabile fino al 26 ottobre 2021 dalle 10 alle 16, solo su appuntamento (per prenotazioni: +39 041 2710236, teatromelodramma@cini.it)

 

ISCRIZIONE OBBLIGATORIA

Per guidare il pubblico alla scoperta dell’opera di Santuzza Calì, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma ha realizzato un pieghevole dedicato all’artista nel quale sono confluite anche alcune immagini dei suoi lavori per il teatro e per il mondo dell’editoria per ragazzi.

Scarica il pieghevole

❗️ ANNULLATO ❗️ Barbara Strozzi (1619-1677). Musica e cultura nella Venezia del Seicento

Barbara Strozzi (1619-1677). Musica e cultura nella Venezia del Seicento

 

Nel 2019 è ricorso il quattrocentesimo anniversario del battesimo di Barbara Strozzi, occasione ideale per riflettere sugli stretti rapporti tra la straordinaria cantante e compositrice e gli ambienti accademici e musicali del Seicento veneziano.

 

La prima giornata del convegno – al quale parteciperanno specialisti internazionali provenienti dagli Stati Uniti, Francia, Svizzera e Germania, oltre a musicologi, studiosi e filologi italiani – si svolgerà nella sede del Centro Tedesco di Studi Veneziani; mentre la seconda si terrà presso la Fondazione Giorgio Cini.

 

Il convegno è coordinato da: Sabine Meine, Hochschule für Musik und Tanz Köln; Daria Perocco, Università Ca’ Foscari Venezia
Il convegno è organizzato con il sostegno di Fondazione Fritz Thyssen per la promozione di ricerca

Per informazioni: sabine.meine@hfmt-koeln.deperocco@unive.it
Scarica il programma FB_Symposium_Venedig_web

 

A conclusione delle due giornate, Pedro Memelsdorff presenterà una relazione su alcuni aspetti dell’opera di Evaristo Baschenis (Bergamo, 1617-1677). In particolare, illustrerà un nuovo progetto di ricerca attorno a una serie di otto tele bascheniane a soggetto musicale già proprietà del monastero di San Giorgio Maggiore di Venezia, ma disperse dalle spogliazioni napoleoniche nel 1806.

 

Giovedì 5 marzo alle ore 18.30 ci sarà un concerto presso la Fondazione Giorgio Cini, un trio (soprano con cembalo e tiorba) eseguirà alcuni brani composti da Barbara Strozzi.

 

Il convegno e il concerto sono aperti al pubblico, fino ad esaurimento posti.

❗️ RINVIATO A DATA DA DESTINARSI ❗️ Libri a San Giorgio

Posticipato all’11 maggio la presentazione del volume Lucio Fontana e gli Spaziali. Fonti e documenti per le gallerie Cardazzo, a cura di Luca Massimo
Barbero (Venezia, Marsilio, 2019). Fonte primaria di quest’opera è stato il prezioso Archivio della Galleria del Cavallino, donato nel 2016 dagli eredi della famiglia Cardazzo all’Istituto di Storia dell’Arte, che ha potuto così arricchire i propri fondi con questo straordinario archivio del gallerista e collezionista Carlo Cardazzo (1908 – 1963) e del figlio Paolo, dov’è documentata la storia della prestigiosa galleria veneziana dal 1942 ai primi anni del Duemila.

 

Il secondo è stato rinviato a data da destinarsi, sarà riservato al libro di Bettina Hoffmann, I bassi d’arco di Antonio Vivaldi. Violoncello, contrabbasso e viola da gamba al suo tempo e nelle sue opere, compreso nella Collana «Studi di musica veneta. Quaderni vivaldiani» (Firenze, Olschki, 2020) e articolato in tre parti in cui vengono rispettivamente esaminati il contesto in cui Vivaldi componeva per questi strumenti, la loro relazione con il corpus della musica strumentale e vocale vivaldiana connesse alla loro prassi esecutiva.

 

Rinviata a data da destinarsi anche la presentazione di  «Ecco il mondo»: Arrigo Boito, il futuro nel passato e il passato nel futuro, a cura di Maria Ida Biggi, Emanuele d’Angelo e Michele Girardi (Venezia, Marsilio, 2019). Il volume, pubblicato nell’ambito del Comitato Nazionale per le celebrazioni boitiane, marca lo stato della ricerca sull’opera di Boito, artista tra i più influenti dell’Italia a cavallo tra i due secoli.
Specialisti e studiosi hanno analizzato la carriera dell’intellettuale, rileggendone la produzione di compositore, librettista e letterato d’avanguardia, l’attività di critico teatrale e musicale e quella di traduttore e regista teatrale, tornando su storici percorsi di ricerca e aprendone di nuovi.