Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia – Pagina 2 – Fondazione Giorgio Cini

Accademia Vivaldi 2025

L’Istituto Italiano Antonio Vivaldi organizza sei incontri di approfondimento sulla prassi esecutiva delle composizioni di Antonio Vivaldi, dedicati a giovani cantanti (max 39 anni) e strumentisti.

 

Termine per la presentazione delle domande: 20 gennaio, 3 marzo, 28 aprile, 13 giugno, 8 agosto e 24 ottobre.

 

I docenti sono Gemma BertagnolliVerónica Cangemi e Antonio Frigé.

In collaborazione con la Fondazione Ugo e Olga Levi, a ogni incontro sono previsti interventi di approfondimento a cura di musicologi del gruppo di ricerca La drammaturgia musicale a Venezia (1678-1792).

 

Vai al bando 

 

Calendario degli Incontri

19-22 febbraio

Corso di perfezionamento dedicato al canto: Gemma Bertagnolli

2-4 aprile

Corso di perfezionamento dedicato al basso continuo: Antonio Frigé

4-7 giugno

Corso di perfezionamento dedicato al canto: Verónica Cangemi

15-19 luglio

Corso di perfezionamento dedicato al canto: Gemma Bertagnolli

3-6 settembre

Corso di perfezionamento dedicato al canto: Gemma Bertagnolli

26-29 novembre

Corso di perfezionamento dedicato al canto: Gemma Bertagnolli

Approvato il programma di attività 2025 della Fondazione Giorgio Cini

Il Consiglio Generale della Fondazione Giorgio Cini ha approvato il programma di attività per il 2025 che raccoglie ed esprime lo spirito di rinnovamento istituzionale espresso dal presidente Gianfelice Rocca e si sviluppa attorno alle direttrici di lavoro interdisciplinare e pluriennale indicate dal Direttore Scientifico Daniele Franco.

Il programma prevede oltre novanta eventi che vedranno protagonisti i sette Istituti e i tre Centri di ricerca che operano all’interno della Fondazione. Trentadue tra seminari e convegni, ventisette appuntamenti formativi e workshop, otto mostre, sei eventi ospitati, trentadue concerti e diverse pubblicazioni, scandiranno il calendario annuale..

La programmazione include due tematiche che vedranno partecipare tutti gli Istituti, allo scopo di far integrare metodi, ricerche, materiali e differenti immaginari. Il primo asse tematico è “Democrazia e pandemie“, cui sarà dedicato un simposio internazionale dal 13 al 16 novembre, con esperti e studiosi da tutto il mondo; il secondo, su Giacomo Casanova e il Settecento veneziano, con cui la Fondazione parteciperà alle celebrazioni per i 300 anni dalla nascita di questa figura iconica e irrequieta della Serenissima. Il percorso culminerà con un progetto espositivo che sarà aperto al pubblico da ottobre 2025 a febbraio 2026.

Gianfelice Rocca, presidente della Fondazione Giorgio Cini, ha così spiegato la visione che accompagna il programma di attività:

«Viviamo in un momento storico di profondo cambiamento, caratterizzato da una crescente frammentazione geopolitica e sociale, con nuovi protagonisti e comunità portatrici di valori divergenti e visioni del mondo spesso polarizzate. Le conoscenze scientifiche e tecnologiche avanzano rapidamente, influenzando nel profondo tutta l’umanità. A queste sfide dobbiamo fare riferimento nell’interpretare il futuro ruolo della Fondazione Giorgio Cini – ha aggiunto il presidente – mantenendo il forte richiamo al pensiero umanistico su cui si fonda la nostra civiltà e che la Fondazione si è impegnata a custodire, favorendo un dialogo culturale aperto e costruttivo che faciliti le relazioni internazionali. Necessario e vitale è il legame con Venezia, alla sua storia millenaria, quale elemento costitutivo nella mission della Fondazione».

Il Direttore Scientifico, Daniele Franco, ha sottolineato:

Nel corso degli ultimi settant’anni la Fondazione ha organizzato innumerevoli eventi e incontri di carattere culturale, in modo da far dialogare gli ambiti scientifici con quelli umanistici a livello internazionale. Il prossimo anno, con rinnovato impegno, si dedicherà ad affrontare il tema della gestione delle pandemie nelle democrazie con la partecipazione di esperti da tutto il mondo. La Fondazione deve rimanere un luogo di dialogo, ospitando personalità con formazione e ambiti di ricerca diversi, provenienti da sistemi geopolitici diversi».

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[accordion_entry title=”Il focus “Democrazia e pandemie””]

Il percorso tematico “Democrazia e pandemie” verrà declinato in un ampio programma di eventi organizzati da tutti gli Istituti: dalla musica composta in tempo di Covid all’impatto dell’influenza spagnola sul mondo artistico; dagli studi sulla peste nella Serenissima alle ramificazioni sociali e antropologiche delle medicine popolari e vernacolari, fino a una mostra su Venezia e le epidemie nella Biblioteca del Longhena con un ricco apparato di documenti, mappe, manufatti.

Appuntamento centrale di questo percorso su Democrazia e pandemie sarà un simposio internazionale in Isola di San Giorgio Maggiore dal 13 al 16 novembre 2025. 

L’Istituto di Storia della Società e dello Stato Veneziano curerà l’aspetto storico e locale del simposio e una mostra documentaria che verrà allestita nella Biblioteca del Longhena. Il 2025, peraltro, segna il settantesimo anniversario della nascita dell’Istituto, riconosciuto internazionalmente come un polo di ricerca sulla storia della città lagunare.

Il simposio su Democrazia e pandemie fa seguito a quello su Global Health in the Age of AI, organizzato lo scorso novembre, che ha visto la partecipazione di quaranta tra i migliori esperti al mondo sull’impatto di intelligenza artificiale e salute globale, coordinati dal prof. Luciano Floridi con il suo team dell’Università di Yale. Per il prossimo anno è prevista la pubblicazione dei risultati su riviste scientifiche internazionali.

I simposi su questi grandi temi del contemporaneo riprendono i fili della storia della Fondazione, quale luogo di vitalità delle culture contemporanee tra discipline diverse, di laboratorio di eccellenze, di diplomazia culturale.

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[accordion_entry title=”Il focus su Giacomo Casanova”]

Durante l’anno, una serie di eventi organizzati dagli Istituti accompagnerà il percorso su Giacomo Casanova, compresi concerti, spettacoli, seminari di studio e musicali, oltre a una conferenza internazionale (dal 4 al 7 giugno).

L’obiettivo sarà una rilettura della figura di Casanova nel contesto storico-sociale in cui ha vissuto, per riflettere sulle analogie che il nostro tempo può condividere con la crisi e la caduta della Serenissima e con lo sguardo di un viaggiatore letterato che ha descritto panorami e frammenti di una Europa ante litteram e una Venezia quale centro culturale europeo nel teatro, nella musica e nell’arte.

Da ottobre 2025 a febbraio 2026, si terrà una mostra (alla Galleria di Palazzo Cini a San Vio e nelle sale Carnelutti e Piccolo Teatro nell’Isola di San Giorgio Maggiore) che prenderà forma grazie al coordinamento scientifico dell’Istituto di Storia dell’Arte e vedrà esposte opere e materiali provenienti dalle raccolte della Fondazione, oltre che prestiti da musei e collezioni veneziani, italiani ed esteri. L’esposizione sarà quindi omaggio a un testimone autentico della sua epoca e allo stesso tempo, intellettuale, memorialista e letterato.

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[accordion_entry title=”Le grandi mostre”]

La Fondazione rinnova nel 2025 le sue partnership culturali e internazionali con le quali condivide il progetto di ospitare a San Giorgio grandi eventi espositivi.

Il 10 aprile Le Stanze della Fotografia inaugureranno Robert Mapplethorpe. Le forme del classico, prima tappa di una trilogia che proseguirà nel 2026 a Milano, a Palazzo Reale, attorno a Le forme del desiderio e poi a Roma al Museo dell’Ara Pacis su Le forme della bellezza.

Il capitolo veneziano, con opere accompagnate da testi, documenti e filmati, tratteggia quella che si può definire l’idea della bellezza e della forma, un tema caro a questo artista che si presenta come maestro di eleganza. Curato da Denis Curti, è un evento organizzato e promosso da Marsilio Arte e Fondazione Giorgio Cini in collaborazione con la Fondazione Robert Mapplethorpe di New York. Sarà visitabile fino al 23 novembre 2025.

Sempre il 10 aprile, Le Stanze della Fotografia presenteranno Maurizio Galimberti tra Polaroid/Ready Made e le lezioni americane di Italo Calvino: del ritrattista saranno esposti alcuni tra i più iconici mosaici di polaroid, tra i quali Johnny Depp, Barbara Bouchet, Angelica Huston, Taylor Swift. Resterà aperta fino al 3 agosto 2025.

 

Il 13 aprile (fino al 23 novembre 2025) sarà invece la volta de Le Stanze del Vetro, con il secondo capitolo de Il Vetro di Murano e la Biennale di Venezia, quest’anno dedicato al decennio 1932-1942. Come di consueto, la mostra sarà approfondita da un convegno organizzato in ottobre dal Centro Studi del Vetro della Fondazione.

 

Nel 2025 a Venezia sarà protagonista la Biennale di Architettura: per l’occasione, in collaborazione con la Fondation Cartier pour l’art contemporain, dal 10 maggio al 15 settembre si aprirà a San Giorgio un’importante mostra di Jean Nouvel.
L’esposizione si ispira al testo critico di Nouvel, scritto nel 1980, Il futuro dell’architettura non è più architettonico. La mostra rivede questa affermazione e ripropone l’approccio contestuale dell’architetto nel creare spazi che non siano semplicemente edifici ma ambienti culturali e intellettuali, un’architettura che trascende i confini.
Nel suo progetto per il nuovo spazio della Fondation Cartier pour l’art contemporain, l’architettura diventa una piattaforma per il più ampio spettro dell’intelligenza umana, comprese le arti visive, la filosofia e la tecnologia, in risonanza con il tema centrale della Biennale di Architettura di Venezia 2025, Intelligens. Natural. Artificial. Collective.

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[accordion_entry title=”Gli eventi confermati e le borse di studio”]

Nel calendario di attività della Fondazione sono confermate le collaborazioni ormai consolidate con istituzioni ed enti che hanno scelto l’Isola di San Giorgio Maggiore per eventi, premi e attività culturali.

 

L’anno si aprirà con la tradizionale Scuola per librai Umberto ed Elisabetta Mauri (28 -31 gennaio 2025), giunta alla quarantaduesima edizione, riunendo operatori del settore, esperti e studiosi in una tre giorni fitta di appuntamenti.

Confermata anche la Soft Power Conference, dedicata alla diplomazia culturale, alla sua VI edizione, che riunisce i più rilevanti ricercatori e policy maker attorno a temi di urgente riflessione internazionale.

 

Prosegue con un ricco calendario, nuovi interpreti e consolidati protagonisti, l’attività concertistica all’Auditorium “Lo Squero”, rinnovando per il 2025 la partnership con Asolo Musica – Associazione Amici della Musica e Veneto Jazz.

 

Tra i riconoscimenti per lo studio e la ricerca, torna in autunno il Premio per la traduzione poetica Benno Geiger, intitolato alla memoria dell’intellettuale austriaco, il cui fondo letterario è custodito sull’Isola di San Giorgio Maggiore.

 

Di particolare importanza per il coinvolgimento delle nuove generazioni di studiosi sono le borse di studio, che permettono a laureati, dottorandi e dottori di ricerca di risiedere al Centro Vittore Branca per sviluppare i propri percorsi di studio.

 

Nel corso del 2025 è prevista l’assegnazione di dieci borse di studio. A queste si sommeranno altre due borse per Digital Artist in Residence del Centro Digitale – ARCHiVe, che costituisce l’innovativo programma della Fondazione rivolto a residenze per creativi ed esperti di nuove tecnologie, giunto alla sua seconda edizione. Le borse saranno dedicate alle ricerche dei selezionati con bando che avranno la possibilità di esplorare gli archivi online e i database della Fondazione per elaborare e proporre opere d’arte per la fruizione e la narrazione del patrimonio digitale.

 

Il Centro Digitale – ARCHiVe sarà impegnato a sostenere le attività degli Istituti e i progetti attorno ai due focus tematici, con specifici lavori di digitalizzazione e di produzione digitale, utilizzando il proprio know how di tecnologie, saperi e intelligenza artificiale.

Durante l’anno, infine, un ricco programma di iniziative sosterrà il programma Cini Ambassador, offrendo la partecipazione in anteprima a mostre ed eventi, la scoperta in esclusiva di archivi e luoghi segreti della Fondazione, l’accesso scontato ai musei del Dorsoduro Museum Mile, l’ingresso gratuito a uno dei concerti dell’Auditorium ‘Lo Squero’.

L’intera programmazione sarà disponibile nel corso dell’anno in dettaglio sul sito-web della Fondazione, assieme alla newsletter mensile con l’agenda di tutti gli appuntamenti.

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Free Books Day

La Fondazione Giorgio Cini rinnova il suo appuntamento con il Free Books Day, un evento che celebra il riuso sostenibile della cultura “su carta”, pensato per studenti, appassionati, collezionisti e studiosi in cerca di nuovi titoli da aggiungere alla propria biblioteca o da regalare.

 

L’evento offre al pubblico una vasta selezione di libri, monografie, riviste, cataloghi e saggi, frutto di un accurato inventario del patrimonio librario della Fondazione. Durante la giornata, chiunque desideri partecipare potrà acquistare una tote bag con una donazione simbolica di 10 €, che permetterà di riempirla gratuitamente con i libri scelti tra quelli messi a disposizione.

 

L’iniziativa nasce con l’intento di dare una seconda vita ai libri, favorendo il riuso culturale e offrendo una nuova visibilità agli autori e alle autrici che hanno contribuito alle attività della Fondazione Giorgio Cini e dei suoi Istituti. Un aspetto importante di questo evento è il suo impegno verso la sostenibilità. Ogni libro preso durante il Free Books Day non solo consente di ampliare la propria biblioteca, ma contribuisce anche a un riuso consapevole delle risorse culturali, riducendo gli sprechi e promuovendo pratiche ecologiche.

 

Cini Ambassador e coloro che desiderano aderire al programma Ambassador il giorno stesso, godranno di un accesso esclusivo e anticipato alle ore 12:00, non sarà necessaria la registrazione e riceveranno in regalo la tote bag da riempire.

 

h 13:00 — 15:00 | Per partecipare è necessaria la registrazione all’evento sulla piattaforma Eventbrite.

The Aesthetics of Esoteric Practices: Materialities, Performances, Senses

Questa conferenza si concentra sull’estetica delle pratiche esoteriche attraverso la materialità, le performance e i sensi. Ha lo scopo di esplorare la misura in cui le pratiche esoteriche sono socialmente e culturalmente costruite ed efficaci perché vengono praticate, eseguite, percepite sensorialmente e incarnate dai partecipanti sia come praticanti che come spettatori.

La conferenza si sviluppa intorno all’estetica come relazione tra pratiche esoteriche, l’individuo praticante e il suo ambiente sociale e culturale.

 

L’evento è organizzato dalla Fondazione Giorgio Cini (Centro studi di civiltà e spiritualità comparate), da DFG-funded Center for Advanced Studies “Alternative Rationalities and Esoteric Practices from a Global Perspective” (CAS-E) at the Friedrich-Alexander-Universität Erlangen-Nürnberg, dal Center for the History of Hermetic Philosophy and Related Currents (HHP) at the University of Amsterdam, e da Research Network for the Study of Esoteric Practices (RENSEP).

L’evento sarà arricchito da un concerto di pianoforte organizzato dall’Istituto per la Musica.

 

La conferenza sarà tenuta in lingua inglese.

Scarica il programma del convegno qui.

 

Convegno (12-13-14 novembre 2024) | Ingresso libero fino ad esaurimento posti, con registrazione obbligatoria su Eventbrite.

Concerto pianistico 13 novembre alle 18:00 | Ingresso libero fino ad esaurimento posti, con registrazione obbligatoria su Eventbrite.

 

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[accordion_entry title=”Programma Concerto pianistico a cura di Gianmario Borio e Luca Ieracitano”]

Tra i tratti salienti del Novecento musicale vi è un diffuso interesse per forme di conoscenza ed esperienze spirituali che in tempi recenti vengono ricondotte alla categoria di “esoterismo occidentale”. Il confronto con le culture extra-europee, l’adesione all’ordine dei Rosa-Croce, l’avvicinamento alle tematiche dell’antroposofia e l’attrazione verso gli aspetti misterici e visionari del Cristianesimo rappresentano fenomeni trasversali, che talvolta si limitano alla sfera privata dei compositori, ma spesso si traducono in inedite modalità di organizzazione sonora.

 

Le composizioni in programma, selezionate dal pianista Luca Ieracitano e da Gianmario Borio, direttore dell’Istituto per la Musica, propongono un percorso in questa complessa galassia. Da Aleksandr Skrjabin ed Erik Satie, due figure chiave per l’innesto del pensiero esoterico nei processi di creatività musicale, si giunge a Renato De Grandis, fondatore del Centro Internazionale per la Ricerca Teosofica di Cervignano del Friuli, con l’esecuzione di sue opere raramente programmate. Con le composizioni di Olivier Messiaen e Niccolò Castiglioni l’orizzonte si estende alle spiritualità più intime e radicali della religiosità cattolica.

I manoscritti delle composizioni di De Grandis e Castiglioni sono conservati presso l’Istituto per la Musica che preserva i fondi archivistici dei due compositori.

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Ensemble Bezmârâ

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati, in collaborazione con Fondazione Università Ca’ Foscari, presenta il secondo concerto del ciclo di appuntamenti coordinati dal gruppo di studio “maqām Beyond Nation”. Per l’occasione, ritorna la musica ottomana a San Giorgio con l’Ensemble Bezmârâ, diretto da Fikret Karakaya. Sin dalla seconda metà degli anni 1990, l’ensemble si dedica ai repertori della musica ottomana antica, in particolare dei secoli XVI-XVIII, eseguiti su strumenti d’epoca.
Il programma del concerto si basa su quel nucleo di composizioni attribuite a musicisti persiani o azeri detti ajamlar (oppure acemleracemî acemyûn) che troviamo nelle trascrizioni di Woichiech ‘Ali Ufukî Bobowski (trascritte alla metà del XVII secolo), Demetrius Cantemir (tra 1700-1703) e Nâyi Mustafa Kevserî (tra 1720 e 1740): di là dalla loro bellezza, queste composizioni permettono oggi di collocare entrambe le musiche d’arte, ottomana e persiana, in una più ampia prospettiva storica e testimoniano, secondo le intenzioni del gruppo di studio, una interazione che giunge da un passato lontano e che travalica le moderne nazioni e i loro rispettivi nazionalismi culturali.

 

h 18:00 | Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Scarica la locandina

Lucio Fontana: origini e immaginario

Il simposio, nato dalla collaborazione fra l’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini e la Fondazione Lucio Fontana, con il sostegno di Intesa Sanpaolo, si terrà il 5 e 6 dicembre all’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia.

 

L’opera vitale e inventiva di Lucio Fontana si estende e sviluppa in un ampio arco di tempo che dagli anni Venti raggiunge il termine degli anni Sessanta del XX secolo. Una carriera costellata da sperimentazioni costanti che lo collocano, sin dagli esordi, tra i pionieri dell’arte contemporanea.

Nella Storia dell’Arte degli ultimi decenni è emersa sempre più la centralità della sua figura e della sua opera, i nuovi studi, le  molteplici  esposizioni e le pubblicazioni a lui dedicate hanno così potuto restituire, soprattutto alle nuove generazioni di studiosi, ma anche ad un più ampio pubblico, la varietà e la continuità coerente del suo intero percorso creativo.

Il convegno internazionale Lucio Fontana: origini e immaginario, promosso dall’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini  e dalla Fondazione Lucio Fontana, intende per la prima volta fare il punto sugli studi recenti e in corso, oltre che  promuovere, in questo momento così significativo e ricco, un confronto tra studiosi che si sono occupati direttamente dell’artista o che con i loro approfondimenti hanno lambito temi fontaniani utili a offrire letture e sentieri  d’indagine inediti: da quelli più strettamente storico-artistici, fino a ricerche che riguardano l’aspetto materico e conservativo delle opere.

 

Nell’arco delle due giornate di studio, previste per il 5 e 6 dicembre 2024, vi sarà occasione di approfondire l’immaginario e il contesto entro cui si è sviluppata l’attività di Lucio Fontana, così come aspetti, momenti e temi pertinenti alla sua ricerca e alla sua fortuna in Italia e all’estero.

Le radici futuriste del suo lavoro, il rapporto con la scultura dei suoi contemporanei, la primissima fase creativa tesa fra Italia e Argentina, sono alcuni dei percorsi d’indagine che verranno affrontati e che sonderanno le ragioni dell’attuale posizionamento dell’autore. Una sezione del convegno verrà inoltre dedicata all’approfondimento di casi studio: mostre, selezionate tra le numerosissime, che hanno contribuito a costruire la fortuna fontaniana o a promuovere particolari aspetti della sua parabola creativa , riaffermandone il  ruolo di pioniere e la vitalità della ricerca.

 

Il simposio rimarca inoltre l’interesse manifestato dalla Fondazione Giorgio Cini nei confronti del maestro italo-argentino, protagonista di diversi momenti di approfondimento ospitati e promossi dall’istituzione veneziana: l’esposizione Mostra di Disegni e Opere Grafiche di Lucio Fontana nel 1972; il convegno del 2014  Arte figurativa e arte astratta. 1954 – 2014 e la borsa di studio Lucio Fontana, periodo argentino: monumenti progetti e opere bandita nel 2022 nuovamente in stretta sinergia con la Fondazione Lucio Fontana che si conferma ente sempre più impegnato nel sostenere e incoraggiare progetti scientifici sull’artista.

 

5 – 6 dicembre | Ingresso libero fino a esaurimento posti

Research-led Performance | Composer – Instrument – Performer | Violoncello Solo in the Second Half of the 20th Century

Con questo workshop riprende il ciclo Research-led Performance, inaugurato nel 2016: una delle attività più seguite e apprezzate dell’Istituto per la Musica.

L’edizione 2024 è affidata a Lucas Fels, violoncellista del Quartetto Arditti e professore presso l’Università di Musica e Arti dello Spettacolo di Francoforte. Musicista di grande maestria, Fels coniuga la sua competenza con un vivo interesse per gli aspetti filologici e la riflessione teorica. Il workshop è incentrato su opere per violoncello solo di compositori italiani, con particolare attenzione ai fondi archivistici conservati presso l’Istituto per la Musica. Le composizioni oggetto di studio saranno le seguenti:

  • Luigi Dallapiccola, Ciaccona, Intermezzo e Adagio (1945);
  • Renato de Grandis, Serenata seconda (1970);
  • Giacomo Manzoni, Freedom (2001);
  • Ernesto Rubin de Cervin, Omaggi (2002).

Il workshop è destinato a giovani violoncellisti con spiccate capacità di comprensione e interpretazione della musica di ricerca e sperimentazione. Il programma comprende sessioni pratiche e teoriche, oltre a un concerto finale con esibizioni di una selezione di borsisti. Le sessioni pratiche saranno tenute da Lucas Fels, mentre nelle sessioni teoriche, aperte al pubblico, i musicologi Gianmario Borio (Direttore dell’Istituto per la Musica e professore all’Università di Pavia), Francisco Rocca (collaboratore scientifico dell’Istituto per la Musica) e Francesca Scigliuzzo (dottoranda all’Università di Udine) affronteranno diversi aspetti delle opere studiate. È prevista la partecipazione di Giacomo Manzoni.

Bando di iscrizione per 8 violoncellisti con borsa di studio

Scarica WorkshopVioloncelloBandoITA_DEF (dic)

Scadenza per la presentazione delle domande: 25 ottobre 2024

Expats-Foresti. Stranieri/e a Venezia in Età moderna. Una Popolazione fluttuante

L’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano in collaborazione con la Deputazione per la Storia Patria per le Venezie, il Centro Studi RiVe del Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari Venezia e il Groupe de Recherche d’Histoire dell’Université de Rouen Normandie propone un convegno dedicato agli stranieri a Venezia in età moderna.

 

Il programma vede una ricca messe di relazioni, articolate in quattro sessioni tematiche e distribuite in tre giornate, di cui due presso la Fondazione Giorgio Cini.

Le sessioni riguardano le Nazioni/Comunità/Esilii (con Elisa Andretta, José Pardo Tomas, Isabella Cecchini, Alessia Ceccarelli, Katerina B. Korrè, Igor Melani, Alana Mailes); le Alterità/Dissensi religiosi (con Magnus Ressel, Mario Infelise, Rachele Scuro, Marija Andrić, Bruno Pomara Saverino); le Strutture/Istituzioni/Intermediazioni (con Jean-François Chauvard, Rosa Salzberg, Sandra Toffolo, Massimo Galtarossa, Teresa Bernardi, Francesco Zambonin); le Biografie (con Claudia Terribile, Flavio Rurale, Despina Vlassi, Vittorio Mandelli).

 

Gli studiosi provengono da diverse università e istituti di ricerca: Università di Udine, CNRS Paris, CSIC Barcelona, CNR-ISEM Roma, Università di Roma-La Sapienza, Università di Patrasso, Università di Firenze, Trinity College Cambridge, Universität Bremen, Università Ca’ Foscari Venezia, Istorijski institut Beograd, Universitat de València, Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne, Università di Trento, University of St Andrews, Università di Padova.

Vetro e Arti Decorative alla Biennale di Venezia. 1912–1930

In concomitanza con la mostra allestita alle Stanze del Vetro, sulla presenza dell’arte muranese alla Biennale d’arte di Venezia fin dagli inizi del Novecento, il Centro Studi del Vetro riunisce storici ed esperti del vetro per approfondire alcuni aspetti di questa straordinaria vicenda. Al centro del convegno, non solo le figure chiave dell’arte vetraria veneziana e il successo di critica di alcune delle opere più iconiche ma anche la scelta di colori e forme operata da artisti del calibro di Hans Stoltenberg Lerche, Teodoro Wolf Ferrari, Guido Balsamo Stella e Vittorio Zecchin.

 

h 09:30 | Ingresso libero fino a esaurimento posti

Scarica il programma

Chameleon – un progetto di Universal Everything per la Fondazione Giorgio Cini

“Chameleon” è un lavoro filmico digitale, nato dalla visionaria creatività del collettivo internazionale Universal Everything e ispirato al lavoro di digitalizzazione che la Fondazione Giorgio Cini sta realizzando in questi anni, tramite il suo Centro Digitale ARCHiVe, compresa la scansione dell’intera Isola di San Giorgio Maggiore. Una operazione di conservazione e di documentazione del patrimonio architettonico e storico unica nel suo genere.

 

“Chameleon” celebra infatti il connubio tra le tecnologie digitali contemporanee e il patrimonio culturale. La grande mole di materiale digitale, che la Fondazione Giorgio Cini sta accumulando, non solo è a disposizione online di ricercatori di tutto il mondo, ma anche di artisti internazionali perché possano produrre nuove narrazioni dell’isola, inaspettate chiavi di comprensione della realtà e inediti archivi del contemporaneo.

“Chameleon” è il secondo capitolo di questo lavoro progettuale, dopo “La Maschera del Tempo”, opera di Mattia Casalegno e Martux_M realizzata nel 2022.

 

Il 6 settembre 2024, dalle 11 alle 18, “Chameleon” si presenta al pubblico in anteprima alla Biblioteca del Longhena, nell’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia.
L’8 settembre 2024, alle ore 11, è presentato a Linz, nel Deep Space del festival internazionale Ars Electronica, partner del progetto, assieme a T6 Ecosystem e S+T+ARTS, la piattaforma europea su scienza, tecnologia ed arti promossa dalla Commissione Europea.