Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia Archives - Pagina 2 di 55 - Fondazione Giorgio Cini

Canti bizantini e sufi a Cipro

Concerto | Direzione musicale di Kudsi Erguner e Giannis Koutis

 

Il 28 marzo 2025, nella Sala del Cenacolo della Fondazione Giorgio Cini, si svolge il concerto di Musica e spiritualità tra innodia bizantina e cerimonie sufi a Cipro: il progetto è curato da due musicisti, il turco Kudsi Erguner, Ambasciatore e Artista per la Pace UNESCO e il cipriota Giannis Koutis.

L’iniziativa è promossa dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati della Fondazione Giorgio Cini e dalla Fondazione Leventis di Cipro.

La musica bizantina praticata da secoli nelle chiese ortodosse di Cipro e la musica sufi delle cerimonie dei dervisci rotanti di Lefkosia: per la prima volta e unica data, il 28 marzo 2025 condivideranno lo stesso palco ventuno cantori di rito ortodosso e specialisti del canto per le cerimonie sufi. Ad accompagnarli, i due musicisti ideatori del progetto, unico nel suo genere: il turco Kudsi Erguner, Ambasciatore e Artista per la Pace UNESCO e il cipriota Giannis Koutis

Due cori, bizantino e ottomano, collegati dal flauto ney suonato da Kudsi Erguner, celebreranno i lavori di diversi importanti compositori: Ioannis Koukouzelis (1280-1360), Petros Bereketis (1680-1715), Petros Lampadarios (1733-1777), e il cipriota Ieronimos (XVI), mettendoli a confronto con le musiche composte da importanti maestri come Osman Dede (1652-1729), Ismail Dede Efendi (1778-1846) e Zekai Dede (1825-1897) per le cerimonie sufi.

 

L’evento è realizzato grazie al contributo della Fondation A.G. Leventis
www.leventisfoundation.org | p.panayi.cy@icloud.com

 

Ingresso libero fino a esaurimento posti | h 18:00

Singing in the air, with masks

Dal 3 al 5 marzo si tiene presso gli spazi dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma il seminario Singing in the air, with masks, organizzato in collaborazione con Isabelle Moindrot e Giulia Filacanapa, docenti presso il Théâtre Performance et Societé dell’Université Paris 8 e l’École Universitaire de Recherche ArTeC – Nanterre.

 

L’incontro, capitolo successivo al seminario Singing in the pool ospitato lo scorso anno, si focalizza sulla scoperta e lo studio della maschera teatralecon particolare riferimento all’ambiente aereo. Gli studenti  assistono a una lezione di storia della scenografia teatrale della direttrice, professoressa Maria Ida Biggi, che offre loro una panoramica sulle ricerche svolte da importanti scenografi. Inoltre, gli  studenti presenti possono prendere visione di bozzetti, maschere e materiali preparatori relativi ad alcuni spettacoli della scenografa Santuzza Calì, di cui l’Istituto conserva l’intero archivio documentale.

Workshop con Marco Angius e i solisti dell’Orchestra di Padova e del Veneto

Con la sua triplice attività di compositore, direttore d’orchestra e teorico, Pierre Boulez ha profondamente influenzato il pensiero musicale del XX secolo.

In occasione del centesimo anniversario della sua nascita viene proposto un workshop del ciclo Research-led Performance incentrato sulla direzione di ensemble orchestrali. Il programma, coordinato da Marco Angius, prevede quattro  composizioni che riflettono il mondo sonoro di Boulez: la Sinfonia op. 21 di Anton Webern, Octandre di Edgard Varèse, Mémoriale di Pierre Boulez, Tropi di Niccolò Castiglioni. Mediante un bando vengono selezionati otto giovani direttori d’orchestra, i quali hanno mostrato interesse e attitudine nei confronti del repertorio in questione. Le sedute pratiche si alternano con sedute teoriche tenute da Pietro Cavallotti, Paolo Dal Molin, Massimiliano Locanto e Francisco Rocca.

Il workshop termina con un concerto il 7 marzo, alle ore 18.00, nella Sala degli Arazzi della Fondazione, a conclusione di una tre giorni di workshop incentrato sulla direzione di ensemble orchestrali, all’interno del ciclo Research-led Performance.

Il programma del concerto prevede infatti l’esecuzione di brani di Niccolò Castiglioni, Tropi (1959, per complesso da camera), Pierre BoulezMémoriale (1985, per flauto solo e otto strumenti), Edgard VarèseOctandre  (1923, per otto strumenti) e Anton WebernSinfonia op. 21 (1928).

Concerto | ore 18:00

Global Health in the Age of AI: Charting a Course for Ethical Implementation and Societal Benefit

La Fondazione Giorgio Cini ospiterà un simposio di tre giorni dal titolo Global Health in the Age of AI, che valuterà le implicazioni sociali dell’intelligenza artificiale (AI) nel settore sanitario, comprese le questioni relative all’accessibilità, all’equità e al potenziale impatto sulle disparità sanitarie.

Programma scientifico

Il programma scientifico, strutturato in tre giornate, è curato dal Prof. Luciano Floridi, Direttore del Digital Ethics Center (DEC) dell’Università di Yale e Professore presso il Dipartimento di Studi Giuridici dell’Università di Bologna. Il professor Floridi è affiancato in questo lavoro dalle dottoresse Jessica Morley e Renée Sirbu dell’Università di Yale e da due relatori: Emmie Hine (Università di Bologna e Yale) e Huw Roberts (Università di Oxford).

Risultati scientifici

Una serie di articoli scritti dai partecipanti alla conferenza saranno diffusi in una serie di pubblicazioni scientifiche open access.

Borse di studio

La Fondazione Giorgio Cini offre la disponibilità di otto borse di studio completamente finanziate per giovani ricercatori interessati a partecipare al simposio di tre giorni “Salute Globale nell’Era dell’IA”, che si terrà a Venezia dal 7 novembre al 9 novembre 2024. Scadenza per le domande  15 settembre 2024.

La call per le borse di studio è chiusa | Scarica il Bando

 

PROGRAMMA

Thursday 7 November 2024

[accordion][/accordion]
[accordion_entry title=”2pm — 2:10pm | Welcome Address”]
Daniele Franco, Scientific Director, Fondazione Giorgio Cini.
[/accordion_entry]
[accordion][/accordion]
[accordion][/accordion]
[accordion_entry title=”2:10pm — 3pm | Opening Remarks”]
Luciano Floridi, Yale University, US, and University of Bologna, Italy.
[/accordion_entry]
[accordion][/accordion]
[accordion][/accordion]
[accordion_entry title=”3pm — 3:30pm | Framing the debate”]
Luciano Floridi, Yale University, US, and University of Bologna, Italy.
[/accordion_entry]
[accordion][/accordion]
[accordion][/accordion]
[accordion_entry title=”15:30 — 17:00 | The Ethics of AI in Health care”]
Although there is plethora of guidance for the ethical development and use of AI in general, specific sectors of application have seen less of this activity. In the domain of global health, the leading voice for the ethics of AI has been the World Health Organization which has issued specific guidance on the ethics and governance for AI for health, and more recently guidance for the development and use of Large Multimodal Models in health. In this talk I will discuss the proposed guidance by WHO, examining the six ethical principles that form the foundation of the documents, and situate it within the broader ecosystem of global governance. As the implementation of the WHO guidance is still ongoing I will then focus on its impact in the development of AI ethics tools and in the revision of institutional approaches such as ethics review boards.

 

Keynote: Effy Vayena, Swiss Institute of Technology (ETH).

Respondent: Ravi Parikh, University of Pennsylvania, US.

Q&A
[/accordion_entry]
[accordion][/accordion]
[accordion][/accordion]
[accordion_entry title=”17:30 — 19:00 | AI and global health equity: How can we move from promise to practice?”]
Many expect that AI will help to solve complex problems in medicine, whether by improving quality of care and access, improving diagnostic capacities, offering new more targeted therapies, or reducing costs. In particular, AI has been promoted as a means of addressing persistent problems of health equity, including in low and middle income countries. Yet AI is not a silver bullet for medicine. The past decade has seen a growing push to address serious issues with AI in medicine, such as recurrent issues around algorithmic bias. While essential for reducing the risk that AI systems replicate and amplify existing forms of societal inequality and discrimination, a narrow focus on the improvement of algorithm performance misses the broader context required for AI to operate as designed. This talk explores the kinds of investments that are needed, particularly in low and middle income countries and in higher income countries with significant health disparities, in order to ensure that AI systems promote health and equity. Without significant, foundational investments in the social, political, and infrastructural context necessary for AI, critical resources for health will be wasted, perhaps causing more harm than good.

 

Keynote: Amelia Fiske, University of Munich (TUM), Germany.

Respondent: Enrico Coiera, Australian Institute of Health Innovation, Australia.

Q&A
[/accordion_entry]
[accordion][/accordion]
[accordion][/accordion]
[accordion_entry title=”19:30 – 20:15 | Panel: From Regulation to Standards and Implementation“]

Sophie Van Baalen, Rathenau Instituut, Netherlands.

Alexandre Dias Porto Chiavegatto Filho, University of Sao Paulo, Brazil.

Federica Mandreoli, University of Modena and Reggio Emilia, Italy.

Moderator: Glenn Cohen,  Harvard Law School, US.
[/accordion_entry]
[accordion][/accordion]
[accordion][/accordion]
[accordion_entry title=”20:15 – 20:30 | Closing Remarks“]
Luciano Floridi, Yale University, US, and University of Bologna, Italy.
[/accordion_entry]
[accordion][/accordion]

 

Friday 8 November 2024

[accordion][/accordion]
[accordion_entry title=”9:20 – 9:30 | Greetings from President Fondazione Giorgio Cini, Gianfelice Rocca.”]
[/accordion_entry]
[accordion][/accordion]
[accordion][/accordion]
[accordion_entry title=”Opening Remarks”]
Luciano Floridi, Yale University, US, and University of Bologna, Italy.
[/accordion_entry]
[accordion][/accordion]
[accordion][/accordion]
[accordion_entry title=”9:30 – 11:00 | AI and Public Trust.”]
Trust has emerged as a central issue in the context of data driven research and innovation, including AI. From trust in the institutions and companies that develop AI tools, to trust in the technology itself, there has been a lot of attention on how to secure, engender and maintain trust. Trust is perceived as fundamental for the development and introduction of new data-based technologies, such as AI, but also for the acceptability of the conditions and infrastructures that would enable the development of these technologies. And yet, how to ensure or foster trust remains elusive.  In this talk, I will engage with the issue of public trust in AI. Drawing from theoretical and empirical studies, I will examine questions such as, what does it mean for the public to trust AI? Is the concept of trust appropriate or relevant in this context, and what kind of normative implications arise for those who seek public trust? I will close by offering some reflections on why the ‘deficit of trust’ in AI seems to persist, and even increase, despite efforts to ensure trustworthiness, and what could be done about it.

 

Keynote: Elaine Nsoesie, Boston University School of Public Health, US.

Respondent: Kee Yuan Ngiam, National University Hospital, Singapore.

Q&A
[/accordion_entry]
[accordion][/accordion]
[accordion][/accordion]
[accordion_entry title=”11:30 – 13:00 | AI and the Social Determinants of Health.”]
Social determinants of health are the conditions of the places where we live, play, work and gather. These include a wide range of factors, such as socioeconomic status, neighborhood and physical environment, healthcare access and quality, social support networks, education and literacy, employment conditions, food environment, cultural and social norms, early childhood experiences, social exclusion and discrimination, access to transportation, and stress and psychosocial factors. The importance of studying social determinants of health to create effective public health policies and healthcare interventions is well-established. However, data is not always at the ready. Advances in artificial intelligence and the availability of massive datasets generated from digital and remote sensing tools offer opportunities for capturing granular details on the conditions of the spaces people occupy. This talk will highlight how data from social media, mobile phones, street images, and satellite images can be used to study social determinants of health and the impact of policies that impact health.

 

Keynote: Elaine Nsoesie, Boston University School of Public Health, US.

Respondent:  Kee Yuan Ngiam, National University Hospital, Singapore.

Q&A
[/accordion_entry]
[accordion][/accordion]
[accordion][/accordion]
[accordion_entry title=”14:30 – 16:00 | The Challenges of real-world Implementation – Turbocharging AI in Clinical Practice.”]
Leveraging large datasets and identifying complex underlying patterns in well curated data allows the technological advances in machine learning to offer products that enhance clinical accuracy, reduce health costs, improve efficiency, save time and resource, whilst minimising human errors. Whilst key applications include automated diagnostics, clinical decision support and predictive and pre-emptive personalized medicine for whole populations, the current reality of adopted products falls in diagnostic and descriptive domains.

The successful implementation of machine learning in these domains requires a structured approach grounded in implementation science and the TURBO framework – testable, useable, reliable, beneficial and operable platforms, adhering to national research ethics, clinical and research guidelines such as STARD-AI, QUADAS-AI, local governance frameworks, national regulatory adherence and thorough health-system research approvals. Utilizing the UK’s NHS as a case example, tangible solutions include developing clear guidelines for AI integration, conducting pilot studies to demonstrate efficacy, and establishing multidisciplinary teams to oversee implementation. Here, collaborations with industry will become increasingly visible as clinical AI advances are realised.

If AI is the ‘new electricity’, it will bring both foreseeable applications and unexpected innovations. It is crucial to identify which platforms can seamlessly integrate with existing clinical pathways and which ones will necessitate disrupting current care models to enable their optimal adoption for patient benefit.

 

Keynote: Hutan Ashrafian, Imperial College London.

Respondent: Sara Gerke, College of Law, University of Illinois Urbana-Champaign

Q&A
[/accordion_entry]
[accordion][/accordion]
[accordion][/accordion]
[accordion_entry title=”16:30 – 18:00 | Open AI meets Open Notes: Generative AI and clinical documentation.”]
In this presentation, I discuss two innovations – patient online record access (‘ORA’) and its relationship to generative AI tools. Reviewing the challenges and opportunities that ORA invites, I explore the range of ‘traditional’ solutions proposed to deal with these challenges. I then discuss how generative AI could assist clinicians with documentation by reviewing findings that clinicians are already deploying this tool, and exploring current evidence of its effectiveness, including the benefits and risks of using it generative AI for clinical documentation purposes.

 

Keynote: Charlotte Blease, Uppsala University, Sweden.

Respondent: Alexandre Dias Porto Chiavegatto Filho, University of Sao Paulo, Brazil.

Q&A
[/accordion_entry]
[accordion][/accordion]
[accordion][/accordion]
[accordion_entry title=”18:30 – 19:15 | Panel:The Geopolitics of Global Health and AI.“]
Sandeep Reddy, Queensland University of Technology, Australia.
Jessica Morley, Digital Ethics Center, Yale University, US.
Tamara Sunbul, John Hopkins Aramco Healthcare, Saudi Arabia.

Moderator: Naomi Lee, BMJ Global Health.
[/accordion_entry]
[accordion][/accordion]
[accordion][/accordion]
[accordion_entry title=”19:15 – 19:30 | Closing Remarks“]
Luciano Floridi, Yale University, US and University of Bologna, Italy.
[/accordion_entry]
[accordion][/accordion]

 

Saturday 9 November 2024

[accordion][/accordion]
[accordion_entry title=”9:20 – 9:30 | Opening Remarks“]
Luciano Floridi, Yale University, US and University of Bologna, Italy.
[/accordion_entry]
[accordion][/accordion]
[accordion][/accordion]
[accordion_entry title=”9:30 – 11:00 | Medical AI: Legal, Ethical, and Regulatory Considerations.”]
Policies to regulate AI focused on safety are unfolding. In the healthcare arena, there is movement towards holding health systems and providers accountable for AI-based discriminatory decisions. From an AI perspective, it will be extremely challenging to prove when an algorithm makes a mistake. For diagnosis, it is seldom that biopsies and autopsies are performed, so errors are not easily discovered. For predictions, the counterfactual is not available so it’s impossible to prove that an algorithmic decision wronged a patient. Tracking errors made by AI sounds great in principle but cannot be operationalized by current data and modeling limitations. In addition, there is plenty of evidence that health systems have etched long standing structural inequity in the way care is delivered, predating adoption of any AI algorithm. It is odd that they will be held accountable for discrimination caused through their use of an algorithm but are not held accountable for other forms of discrimination. We have a long way to go.
[/accordion_entry]
[accordion][/accordion]
[accordion][/accordion]
[accordion_entry title=”11:30 – 13:00 | Harmonizing regulation of AI in healthcare globally.”]
Integrating AI in healthcare raises concerns about safety, reliability, and ethical use, highlighting the urgent need for a harmonized global regulatory framework. The current regulatory landscape for AI in healthcare varies significantly across jurisdictions, with countries and regions adopting different approaches based on their specific needs and priorities. In this talk, I argue that while these efforts (e..g, the EU AI Act) are commendable, the lack of a unified global approach to AI regulation in healthcare can lead to inconsistencies, confusion, and potential risks for patients and healthcare providers. To address these challenges, fostering international collaboration and working towards a harmonized regulatory framework for AI in healthcare is crucial. This harmonization would ensure that AI systems adhere to consistent safety standards, transparency, accountability, and fairness, regardless of where they are developed or deployed. By establishing a standard set of principles and guidelines, regulators can promote the responsible development and use of AI technologies in healthcare while facilitating cross-border collaboration and innovation. Moreover, global harmonization of AI regulation in healthcare would benefit all stakeholders, including regulators, healthcare providers, AI developers, and patients. Through collaborative efforts, these stakeholders can establish comprehensive and efficient regulatory frameworks that prioritize patient safety, privacy, and ethical considerations in the development and deployment of AI technologies. This collaborative approach would foster greater trust in AI-driven healthcare solutions, encouraging wider adoption and improving patient outcomes worldwide.
[/accordion_entry]
[accordion][/accordion]
[accordion][/accordion]
[accordion_entry title=”14:30 — 15:00 | Summary of the Symposium”]
Luciano Floridi, Yale University, US and University of Bologna, Italy.
[/accordion_entry]
[accordion][/accordion]
[accordion][/accordion]
[accordion_entry title=”15:00 — 15:10 | Closing Remarks and goodbye”]
Gianfelice Rocca, President Fondazione Giorgio Cini.
[/accordion_entry]
[accordion][/accordion]

Free Books Day 24 gennaio 2025

La Fondazione Giorgio Cini inaugura il nuovo anno con una edizione speciale di Free Books Day. Evento che celebra la lunga e ricca storia editoriale della Fondazione, è rivolto in particolare a studenti, appassionati, collezionisti e studiosi in cerca di nuovi titoli da aggiungere alla propria biblioteca o da regalare.

Durante il Free Books Day è disponibile una vasta selezione di libri, monografie, riviste, cataloghi, saggi e poster, realizzati dalla Fondazione per raccontare e divulgare concerti, mostre, ricerche, seminari.

Chiunque desideri partecipare potrà acquistare una tote bag con una donazione simbolica di 10 € e può riempirla gratuitamente con i libri scelti tra quelli messi a disposizione.

 

Per chi aderisce al programma Cini Ambassador il giorno stesso, la tote bag è in omaggio.

Accademia Vivaldi 2025

L’Istituto Italiano Antonio Vivaldi organizza sei incontri di approfondimento sulla prassi esecutiva delle composizioni di Antonio Vivaldi, dedicati a giovani cantanti (max 39 anni) e strumentisti.

 

Termine per la presentazione delle domande: 20 gennaio, 3 marzo, 28 aprile, 13 giugno, 8 agosto e 24 ottobre.

 

I docenti sono Gemma BertagnolliVerónica Cangemi e Antonio Frigé.

In collaborazione con la Fondazione Ugo e Olga Levi, a ogni incontro sono previsti interventi di approfondimento a cura di musicologi del gruppo di ricerca La drammaturgia musicale a Venezia (1678-1792).

 

Vai al bando 

 

Calendario degli Incontri

19-22 febbraio

Corso di perfezionamento dedicato al canto: Gemma Bertagnolli

2-4 aprile

Corso di perfezionamento dedicato al basso continuo: Antonio Frigé

4-7 giugno

Corso di perfezionamento dedicato al canto: Verónica Cangemi

15-19 luglio

Corso di perfezionamento dedicato al canto: Gemma Bertagnolli

3-6 settembre

Corso di perfezionamento dedicato al canto: Gemma Bertagnolli

26-29 novembre

Corso di perfezionamento dedicato al canto: Gemma Bertagnolli

Approvato il programma di attività 2025 della Fondazione Giorgio Cini

Il Consiglio Generale della Fondazione Giorgio Cini ha approvato il programma di attività per il 2025 che raccoglie ed esprime lo spirito di rinnovamento istituzionale espresso dal presidente Gianfelice Rocca e si sviluppa attorno alle direttrici di lavoro interdisciplinare e pluriennale indicate dal Direttore Scientifico Daniele Franco.

Il programma prevede oltre novanta eventi che vedranno protagonisti i sette Istituti e i tre Centri di ricerca che operano all’interno della Fondazione. Trentadue tra seminari e convegni, ventisette appuntamenti formativi e workshop, otto mostre, sei eventi ospitati, trentadue concerti e diverse pubblicazioni, scandiranno il calendario annuale..

La programmazione include due tematiche che vedranno partecipare tutti gli Istituti, allo scopo di far integrare metodi, ricerche, materiali e differenti immaginari. Il primo asse tematico è “Democrazia e pandemie“, cui sarà dedicato un simposio internazionale dal 13 al 16 novembre, con esperti e studiosi da tutto il mondo; il secondo, su Giacomo Casanova e il Settecento veneziano, con cui la Fondazione parteciperà alle celebrazioni per i 300 anni dalla nascita di questa figura iconica e irrequieta della Serenissima. Il percorso culminerà con un progetto espositivo che sarà aperto al pubblico da ottobre 2025 a febbraio 2026.

Gianfelice Rocca, presidente della Fondazione Giorgio Cini, ha così spiegato la visione che accompagna il programma di attività:

«Viviamo in un momento storico di profondo cambiamento, caratterizzato da una crescente frammentazione geopolitica e sociale, con nuovi protagonisti e comunità portatrici di valori divergenti e visioni del mondo spesso polarizzate. Le conoscenze scientifiche e tecnologiche avanzano rapidamente, influenzando nel profondo tutta l’umanità. A queste sfide dobbiamo fare riferimento nell’interpretare il futuro ruolo della Fondazione Giorgio Cini – ha aggiunto il presidente – mantenendo il forte richiamo al pensiero umanistico su cui si fonda la nostra civiltà e che la Fondazione si è impegnata a custodire, favorendo un dialogo culturale aperto e costruttivo che faciliti le relazioni internazionali. Necessario e vitale è il legame con Venezia, alla sua storia millenaria, quale elemento costitutivo nella mission della Fondazione».

Il Direttore Scientifico, Daniele Franco, ha sottolineato:

Nel corso degli ultimi settant’anni la Fondazione ha organizzato innumerevoli eventi e incontri di carattere culturale, in modo da far dialogare gli ambiti scientifici con quelli umanistici a livello internazionale. Il prossimo anno, con rinnovato impegno, si dedicherà ad affrontare il tema della gestione delle pandemie nelle democrazie con la partecipazione di esperti da tutto il mondo. La Fondazione deve rimanere un luogo di dialogo, ospitando personalità con formazione e ambiti di ricerca diversi, provenienti da sistemi geopolitici diversi».

[accordion][/accordion]

[accordion_entry title=”Il focus “Democrazia e pandemie””]

Il percorso tematico “Democrazia e pandemie” verrà declinato in un ampio programma di eventi organizzati da tutti gli Istituti: dalla musica composta in tempo di Covid all’impatto dell’influenza spagnola sul mondo artistico; dagli studi sulla peste nella Serenissima alle ramificazioni sociali e antropologiche delle medicine popolari e vernacolari, fino a una mostra su Venezia e le epidemie nella Biblioteca del Longhena con un ricco apparato di documenti, mappe, manufatti.

Appuntamento centrale di questo percorso su Democrazia e pandemie sarà un simposio internazionale in Isola di San Giorgio Maggiore dal 13 al 16 novembre 2025. 

L’Istituto di Storia della Società e dello Stato Veneziano curerà l’aspetto storico e locale del simposio e una mostra documentaria che verrà allestita nella Biblioteca del Longhena. Il 2025, peraltro, segna il settantesimo anniversario della nascita dell’Istituto, riconosciuto internazionalmente come un polo di ricerca sulla storia della città lagunare.

Il simposio su Democrazia e pandemie fa seguito a quello su Global Health in the Age of AI, organizzato lo scorso novembre, che ha visto la partecipazione di quaranta tra i migliori esperti al mondo sull’impatto di intelligenza artificiale e salute globale, coordinati dal prof. Luciano Floridi con il suo team dell’Università di Yale. Per il prossimo anno è prevista la pubblicazione dei risultati su riviste scientifiche internazionali.

I simposi su questi grandi temi del contemporaneo riprendono i fili della storia della Fondazione, quale luogo di vitalità delle culture contemporanee tra discipline diverse, di laboratorio di eccellenze, di diplomazia culturale.

[/accordion_entry]

[accordion][/accordion]

[accordion][/accordion]

[accordion_entry title=”Il focus su Giacomo Casanova”]

Durante l’anno, una serie di eventi organizzati dagli Istituti accompagnerà il percorso su Giacomo Casanova, compresi concerti, spettacoli, seminari di studio e musicali, oltre a una conferenza internazionale (dal 4 al 7 giugno).

L’obiettivo sarà una rilettura della figura di Casanova nel contesto storico-sociale in cui ha vissuto, per riflettere sulle analogie che il nostro tempo può condividere con la crisi e la caduta della Serenissima e con lo sguardo di un viaggiatore letterato che ha descritto panorami e frammenti di una Europa ante litteram e una Venezia quale centro culturale europeo nel teatro, nella musica e nell’arte.

Da ottobre 2025 a febbraio 2026, si terrà una mostra (alla Galleria di Palazzo Cini a San Vio e nelle sale Carnelutti e Piccolo Teatro nell’Isola di San Giorgio Maggiore) che prenderà forma grazie al coordinamento scientifico dell’Istituto di Storia dell’Arte e vedrà esposte opere e materiali provenienti dalle raccolte della Fondazione, oltre che prestiti da musei e collezioni veneziani, italiani ed esteri. L’esposizione sarà quindi omaggio a un testimone autentico della sua epoca e allo stesso tempo, intellettuale, memorialista e letterato.

[/accordion_entry]

[accordion][/accordion]

[accordion][/accordion]

[accordion_entry title=”Le grandi mostre”]

La Fondazione rinnova nel 2025 le sue partnership culturali e internazionali con le quali condivide il progetto di ospitare a San Giorgio grandi eventi espositivi.

Il 10 aprile Le Stanze della Fotografia inaugureranno Robert Mapplethorpe. Le forme del classico, prima tappa di una trilogia che proseguirà nel 2026 a Milano, a Palazzo Reale, attorno a Le forme del desiderio e poi a Roma al Museo dell’Ara Pacis su Le forme della bellezza.

Il capitolo veneziano, con opere accompagnate da testi, documenti e filmati, tratteggia quella che si può definire l’idea della bellezza e della forma, un tema caro a questo artista che si presenta come maestro di eleganza. Curato da Denis Curti, è un evento organizzato e promosso da Marsilio Arte e Fondazione Giorgio Cini in collaborazione con la Fondazione Robert Mapplethorpe di New York. Sarà visitabile fino al 23 novembre 2025.

Sempre il 10 aprile, Le Stanze della Fotografia presenteranno Maurizio Galimberti tra Polaroid/Ready Made e le lezioni americane di Italo Calvino: del ritrattista saranno esposti alcuni tra i più iconici mosaici di polaroid, tra i quali Johnny Depp, Barbara Bouchet, Angelica Huston, Taylor Swift. Resterà aperta fino al 3 agosto 2025.

 

Il 13 aprile (fino al 23 novembre 2025) sarà invece la volta de Le Stanze del Vetro, con il secondo capitolo de Il Vetro di Murano e la Biennale di Venezia, quest’anno dedicato al decennio 1932-1942. Come di consueto, la mostra sarà approfondita da un convegno organizzato in ottobre dal Centro Studi del Vetro della Fondazione.

 

Nel 2025 a Venezia sarà protagonista la Biennale di Architettura: per l’occasione, in collaborazione con la Fondation Cartier pour l’art contemporain, dal 10 maggio al 15 settembre si aprirà a San Giorgio un’importante mostra di Jean Nouvel.
L’esposizione si ispira al testo critico di Nouvel, scritto nel 1980, Il futuro dell’architettura non è più architettonico. La mostra rivede questa affermazione e ripropone l’approccio contestuale dell’architetto nel creare spazi che non siano semplicemente edifici ma ambienti culturali e intellettuali, un’architettura che trascende i confini.
Nel suo progetto per il nuovo spazio della Fondation Cartier pour l’art contemporain, l’architettura diventa una piattaforma per il più ampio spettro dell’intelligenza umana, comprese le arti visive, la filosofia e la tecnologia, in risonanza con il tema centrale della Biennale di Architettura di Venezia 2025, Intelligens. Natural. Artificial. Collective.

[/accordion_entry]

[accordion][/accordion]

 

[accordion][/accordion]

[accordion_entry title=”Gli eventi confermati e le borse di studio”]

Nel calendario di attività della Fondazione sono confermate le collaborazioni ormai consolidate con istituzioni ed enti che hanno scelto l’Isola di San Giorgio Maggiore per eventi, premi e attività culturali.

 

L’anno si aprirà con la tradizionale Scuola per librai Umberto ed Elisabetta Mauri (28 -31 gennaio 2025), giunta alla quarantaduesima edizione, riunendo operatori del settore, esperti e studiosi in una tre giorni fitta di appuntamenti.

Confermata anche la Soft Power Conference, dedicata alla diplomazia culturale, alla sua VI edizione, che riunisce i più rilevanti ricercatori e policy maker attorno a temi di urgente riflessione internazionale.

 

Prosegue con un ricco calendario, nuovi interpreti e consolidati protagonisti, l’attività concertistica all’Auditorium “Lo Squero”, rinnovando per il 2025 la partnership con Asolo Musica – Associazione Amici della Musica e Veneto Jazz.

 

Tra i riconoscimenti per lo studio e la ricerca, torna in autunno il Premio per la traduzione poetica Benno Geiger, intitolato alla memoria dell’intellettuale austriaco, il cui fondo letterario è custodito sull’Isola di San Giorgio Maggiore.

 

Di particolare importanza per il coinvolgimento delle nuove generazioni di studiosi sono le borse di studio, che permettono a laureati, dottorandi e dottori di ricerca di risiedere al Centro Vittore Branca per sviluppare i propri percorsi di studio.

 

Nel corso del 2025 è prevista l’assegnazione di dieci borse di studio. A queste si sommeranno altre due borse per Digital Artist in Residence del Centro Digitale – ARCHiVe, che costituisce l’innovativo programma della Fondazione rivolto a residenze per creativi ed esperti di nuove tecnologie, giunto alla sua seconda edizione. Le borse saranno dedicate alle ricerche dei selezionati con bando che avranno la possibilità di esplorare gli archivi online e i database della Fondazione per elaborare e proporre opere d’arte per la fruizione e la narrazione del patrimonio digitale.

 

Il Centro Digitale – ARCHiVe sarà impegnato a sostenere le attività degli Istituti e i progetti attorno ai due focus tematici, con specifici lavori di digitalizzazione e di produzione digitale, utilizzando il proprio know how di tecnologie, saperi e intelligenza artificiale.

Durante l’anno, infine, un ricco programma di iniziative sosterrà il programma Cini Ambassador, offrendo la partecipazione in anteprima a mostre ed eventi, la scoperta in esclusiva di archivi e luoghi segreti della Fondazione, l’accesso scontato ai musei del Dorsoduro Museum Mile, l’ingresso gratuito a uno dei concerti dell’Auditorium ‘Lo Squero’.

L’intera programmazione sarà disponibile nel corso dell’anno in dettaglio sul sito-web della Fondazione, assieme alla newsletter mensile con l’agenda di tutti gli appuntamenti.

[/accordion_entry]

[accordion][/accordion]

Free Books Day

La Fondazione Giorgio Cini rinnova il suo appuntamento con il Free Books Day, un evento che celebra il riuso sostenibile della cultura “su carta”, pensato per studenti, appassionati, collezionisti e studiosi in cerca di nuovi titoli da aggiungere alla propria biblioteca o da regalare.

 

L’evento offre al pubblico una vasta selezione di libri, monografie, riviste, cataloghi e saggi, frutto di un accurato inventario del patrimonio librario della Fondazione. Durante la giornata, chiunque desideri partecipare potrà acquistare una tote bag con una donazione simbolica di 10 €, che permetterà di riempirla gratuitamente con i libri scelti tra quelli messi a disposizione.

 

L’iniziativa nasce con l’intento di dare una seconda vita ai libri, favorendo il riuso culturale e offrendo una nuova visibilità agli autori e alle autrici che hanno contribuito alle attività della Fondazione Giorgio Cini e dei suoi Istituti. Un aspetto importante di questo evento è il suo impegno verso la sostenibilità. Ogni libro preso durante il Free Books Day non solo consente di ampliare la propria biblioteca, ma contribuisce anche a un riuso consapevole delle risorse culturali, riducendo gli sprechi e promuovendo pratiche ecologiche.

 

Cini Ambassador e coloro che desiderano aderire al programma Ambassador il giorno stesso, godranno di un accesso esclusivo e anticipato alle ore 12:00, non sarà necessaria la registrazione e riceveranno in regalo la tote bag da riempire.

 

h 13:00 — 15:00 | Per partecipare è necessaria la registrazione all’evento sulla piattaforma Eventbrite.

The Aesthetics of Esoteric Practices: Materialities, Performances, Senses

Questa conferenza si concentra sull’estetica delle pratiche esoteriche attraverso la materialità, le performance e i sensi. Ha lo scopo di esplorare la misura in cui le pratiche esoteriche sono socialmente e culturalmente costruite ed efficaci perché vengono praticate, eseguite, percepite sensorialmente e incarnate dai partecipanti sia come praticanti che come spettatori.

La conferenza si sviluppa intorno all’estetica come relazione tra pratiche esoteriche, l’individuo praticante e il suo ambiente sociale e culturale.

 

L’evento è organizzato dalla Fondazione Giorgio Cini (Centro studi di civiltà e spiritualità comparate), da DFG-funded Center for Advanced Studies “Alternative Rationalities and Esoteric Practices from a Global Perspective” (CAS-E) at the Friedrich-Alexander-Universität Erlangen-Nürnberg, dal Center for the History of Hermetic Philosophy and Related Currents (HHP) at the University of Amsterdam, e da Research Network for the Study of Esoteric Practices (RENSEP).

L’evento sarà arricchito da un concerto di pianoforte organizzato dall’Istituto per la Musica.

 

La conferenza sarà tenuta in lingua inglese.

Scarica il programma del convegno qui.

 

Convegno (12-13-14 novembre 2024) | Ingresso libero fino ad esaurimento posti, con registrazione obbligatoria su Eventbrite.

Concerto pianistico 13 novembre alle 18:00 | Ingresso libero fino ad esaurimento posti, con registrazione obbligatoria su Eventbrite.

 

[accordion][/accordion]

[accordion_entry title=”Programma Concerto pianistico a cura di Gianmario Borio e Luca Ieracitano”]

Tra i tratti salienti del Novecento musicale vi è un diffuso interesse per forme di conoscenza ed esperienze spirituali che in tempi recenti vengono ricondotte alla categoria di “esoterismo occidentale”. Il confronto con le culture extra-europee, l’adesione all’ordine dei Rosa-Croce, l’avvicinamento alle tematiche dell’antroposofia e l’attrazione verso gli aspetti misterici e visionari del Cristianesimo rappresentano fenomeni trasversali, che talvolta si limitano alla sfera privata dei compositori, ma spesso si traducono in inedite modalità di organizzazione sonora.

 

Le composizioni in programma, selezionate dal pianista Luca Ieracitano e da Gianmario Borio, direttore dell’Istituto per la Musica, propongono un percorso in questa complessa galassia. Da Aleksandr Skrjabin ed Erik Satie, due figure chiave per l’innesto del pensiero esoterico nei processi di creatività musicale, si giunge a Renato De Grandis, fondatore del Centro Internazionale per la Ricerca Teosofica di Cervignano del Friuli, con l’esecuzione di sue opere raramente programmate. Con le composizioni di Olivier Messiaen e Niccolò Castiglioni l’orizzonte si estende alle spiritualità più intime e radicali della religiosità cattolica.

I manoscritti delle composizioni di De Grandis e Castiglioni sono conservati presso l’Istituto per la Musica che preserva i fondi archivistici dei due compositori.

[/accordion_entry]

[accordion][/accordion]

Ensemble Bezmârâ

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati, in collaborazione con Fondazione Università Ca’ Foscari, presenta il secondo concerto del ciclo di appuntamenti coordinati dal gruppo di studio “maqām Beyond Nation”. Per l’occasione, ritorna la musica ottomana a San Giorgio con l’Ensemble Bezmârâ, diretto da Fikret Karakaya. Sin dalla seconda metà degli anni 1990, l’ensemble si dedica ai repertori della musica ottomana antica, in particolare dei secoli XVI-XVIII, eseguiti su strumenti d’epoca.
Il programma del concerto si basa su quel nucleo di composizioni attribuite a musicisti persiani o azeri detti ajamlar (oppure acemleracemî acemyûn) che troviamo nelle trascrizioni di Woichiech ‘Ali Ufukî Bobowski (trascritte alla metà del XVII secolo), Demetrius Cantemir (tra 1700-1703) e Nâyi Mustafa Kevserî (tra 1720 e 1740): di là dalla loro bellezza, queste composizioni permettono oggi di collocare entrambe le musiche d’arte, ottomana e persiana, in una più ampia prospettiva storica e testimoniano, secondo le intenzioni del gruppo di studio, una interazione che giunge da un passato lontano e che travalica le moderne nazioni e i loro rispettivi nazionalismi culturali.

 

h 18:00 | Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Scarica la locandina