Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia – Pagina 22 – Fondazione Giorgio Cini

Entropy

Cogliendo le dinamiche della scena artistica cinese contemporanea, Entropy esplora le opere di sette artisti cinesi contemporanei riconosciuti a livello internazionale: He An, Liu Wei, Yang Fudong, Zhao Zhao, Sun Xun, Yu Ji e Chen Tianzhuo. La mostra ha ricevuto il plauso della critica alla vernice organizzata l’anno scorso alla Fondazione Faurschou di Pechino. Ora, una versione modificata della mostra è in arrivo a Venezia in occasione della Biennale.

Suddivisa in sette sezioni, ciascuna dedicata all’opera di uno dei sette artisti, la mostra offre una panoramica della complessità dell’odierna scena artistica cinese in costante evoluzione. Mentre gli artisti condividono l’esperienza di essere nati e cresciuti in una Cina in rapido cambiamento, contraddistinta da crescita economica e scambi culturali, la mostra fa sentire ciascuna delle loro voci in maniera distintiva. Come il termine scientifico “entropia”, che è la misura del numero di stati possibili in un dato sistema, la mostra mette in scena una voce della Cina formata da molte voci e può essere interpretata e vissuta in vari modi.

I sette artisti presentati alla Fondazione Faurschou sono cresciuti in Cina durante diverse fasi di riforma economica. He An, Liu Wei e Yang Fudong, tutti della generazione degli anni ’70, cercano di tradurre la complessità del proprio ambiente in rapido cambiamento in installazioni, dipinti, sculture e video. Le loro opere traggono origine da emozioni conflittuali, causate da scontri tra urbanismo e natura e tra tradizioni profondamente radicate e una nuova realtà moderna, tutti vissuti in prima persona dagli artisti durante la loro giovinezza.

Dalla generazione dei primi anni ’80, la Fondazione Faurschou presenta opere di Zhao Zhao e Sun Xun. Le loro installazioni contengono riferimenti a politica, storia e mitologia, con le opere di Zhao Zhao che usano sottili mezzi di espressione, mentre Sun Xun adotta un approccio più manifesto.

Yu Ji e Chen Tianzhuo, nati entrambi nel 1985, sono gli artisti più giovani nella mostra collettiva. Cresciuti in una Cina che aveva acquisito maggiori ricchezza e stabilità rispetto alle generazioni precedenti, questi artisti integrano elementi relativi a rituali religiosi e quotidiani attraverso installazioni e performance site-specific.

Dalla sua apertura a Pechino nel 2007, il continuo coinvolgimento della Fondazione Faurschou nella scena artistica cinese dura da più di un decennio. Ora, la Fondazione Faurschou è lieta di portare per la prima volta una mostra da Pechino a Venezia.

Durante la loro partecipazione a Entropy e Venezia, sia Yu Ji sia Liu Wei parteciperanno anche alla 58. Biennale Arte di Venezia ‘May You Live In Interesting Times’, curata da Ralph Rugoff.

 

FONDAZIONE FAURSCHOU

La Fondazione Faurschou è un’istituzione privata di arte contemporanea, impegnata a presentare al mondo influenti mostre.

Con il desiderio primario di presentare ai visitatori gli artisti più acclamati del XX e XXI secolo, la Fondazione Faurschou utilizza la propria considerevole collezione d’arte in costante crescita e presenta mostre personali e collettive.

Con sede a Copenaghen, la Fondazione Faurschou ha mostre permanenti a Pechino, nel 798 Art District, e a Copenaghen, nel North Harbor. Dal 2015, la Fondazione Faurschou organizza mostre a Venezia, sull’Isola di San Giorgio Maggiore in collaborazione con la Fondazione Cini, parallelamente al programma della Biennale Arte di Venezia.

Dalla sua fondazione nel 2011, la Fondazione Faurschou ha presentato mostre personali con, tra gli altri, Ai Weiwei, Doug Aitken, Louise Bourgeois, Cai Guo-Qiang, Peter Doig, Liu Xiaodong, Shirin Neshat, Yoko Ono, Gabriel Orozco, Robert Rauschenberg e Danh Vo.

Libri a San Giorgio

Il 5 aprile alle ore 18, per la rassegna Libri a San Giorgio verranno presentati 6 CD book pubblicati da Nota Edizioni nella collana “Intersezioni Musicali” dedicati alla musica classica ottomana, che contengono la registrazione delle musiche eseguite in occasione dei Seminari di alta formazione in musica classica ottomana.

 

Bîrûn Seminari di alta formazione in musica classica ottomana: un progetto avviato dall’Istituto nel 2012, rivolto a musicisti e musicologi che intendono perfezionare le loro  conoscenze strumentali e musicologiche in questo importante ambito delle tradizioni musicali.

Docente e responsabile artistico e culturale di questi seminari di perfezionamento è il Maestro Kudsi Erguner, eminente musicista e musicologo noto a livello internazionale, che già da alcuni anni insegna i corsi di flauto ney per l’Istituto, assistito dall’etnomusicologo Giovanni De Zorzi, specialista delle tradizioni musicali dell’area.

 

Presentano Giampiero Bellingeri e Giovanni De Zorzi
Partecipano Giovanni Giuriati, Valter Colle e Kudsi Erguner

Fondazione Giorgio Cini, Sala del Soffitto
Seguirà aperitivo
Ingresso libero fino a esaurimento posti

Sacred Songs from Istanbul

In occasione del cinquantesimo anniversario della fondazione dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati, sull’Isola di San Giorgio Maggiore avranno luogo due eventi dedicati alle musiche delle principali tradizioni spirituali d’Istanbul della musica classica ottomana.

Venerdì 5 aprile ore 18 

Per la rassegna Libri a San Giorgio verranno presentati i 6 CD-book pubblicati da Nota Edizioni, Udine, nella collana “Intersezioni Musicali” dedicati alla musica classica ottomana, che contengono la registrazione delle musiche eseguite in occasione dei Bîrûn Seminari di alta formazione in musica classica ottomana: svoltisi a partire dal 2013.


Sabato 6 aprile ore 18
Il concerto che avrà lugo sabato nella Basilica di San Giorgio Maggiore alle ore 18 riprende il lavoro di ricerca sugli storici repertori sacri delle diverse comunità che animavano Istanbul, recuperando manoscritti inediti e valorizzando le pratiche di contaminazione tra liturgie locali e milieu cosmopolita ottomano.

 

Kudsi Erguner DIREZIONE ARTISTICA E NEY

 

Ensemble Bîrûn 2019
Ilhan Yazici VOCE
Bora Uymaz VOCE
Safa Korkmaz VOCE
Burak Savas¸ VOCE
Ibrahim Ethem Uçar VOCE
Giovanni De Zorzi NEY
Selman Erguner VIOLA
Zeynep Yildiz Abbasog˘lu KANÛN
Hasan Kiris¸ TANBÛR
Giannis Koutis ‘UD
Reza Mirjalali TÂR
Jacobus Thiele PERCUSSIONI
 
 
Si ringrazia per la collaborazione:
Abbazia di San Giorgio Maggiore – Benedicti Claustra onlus e il Dipartimento di Studi di Filosofia e Beni Culturali, Università Cà Foscari Venezia.

L’Archivio Arnaldo Momo alla Fondazione Giorgio Cini

L’Istituto per il Teatro e il Melodramma, in accordo con la famiglia dell’artista, il 2 maggio alle ore 11, organizza la presentazione al pubblico della donazione dell’archivio di Arnaldo Momo (Venezia, 1916-2008), regista e studioso di teatro.

 

La presentazione sarà accompagnata da un momento di riflessione sul ruolo di Momo nella scena veneziana del secondo dopoguerra, anche in rapporto ad altre personalità quali Giovanni Poli  e Mischa Scandella , di cui l’Istituto conserva gli archivi. Nel corso dell’incontro sarà possibile ripercorrere la vicenda artistica di Arnaldo Momo anche attraverso una selezione dei materiali conservati dall’Istituto, che per l’occasione saranno esposti al pubblico. Nell’archivio confluiscono infatti documenti eterogenei afferenti all’attività teatrale di Arnaldo e di sua moglie Sara Tagliapietra, attrice e interprete; tra questi, fotografie di scena, locandine e rassegna stampa degli spettacoli. Arricchiscono la collezione note di regia, copioni, quaderni di appunti autografi e una ricca biblioteca.

 

L’incontro vedrà la partecipazione di Fabio e Federico Momo e dei professori Carmelo Alberti, Maria Ida Biggi, Ilaria Crotti e Carlo Montanaro. Accanto a loro, donne e uomini di teatro porteranno testimonianza della propria esperienza con Arnaldo e Sara Momo.

 

 

Lyda Borelli diva cinematografica

In occasione dei sessant’anni dalla morte di Lyda Borelli, avvenuta il 2 giugno 1959, e nell’ambito degli eventi legati alla riscoperta della sua figura di artista l’Istituto per il Teatro e il Melodramma organizza la giornata Lyda Borelli diva cinematografica: un incontro dedicato al cinema della grande attrice, primadonna dei palcoscenici nazionali e internazionali che, negli anni Dieci del Novecento, diventa una vera e propria diva del grande schermo.

L’iniziativa sarà aperta, alle ore 17.00, da una conferenza introduttiva di Cristina Jandelli (Università degli Studi di Firenze) e Denis Lotti (Università degli Studi di Padova).

A seguire, alle ore 18.00, sarà proiettato il film La memoria dell’altro, diretto da Alberto Degli Abbati nel 1913 e restaurato nel 2017 dalla Cineteca Nazionale – Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, su iniziativa dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma e degli eredi dell’attrice. Nel film, caratterizzato da bellissimi esterni veneziani, Lyda Borelli veste i panni dell’aviatrice Lyda, donna emancipata, appassionata di volo e di motori. La proiezione sarà accompagnata da musiche dal vivo eseguite da Francesco Baccichet (chitarra), Sabina Bakholdina (violino) e Andrea Vecchiato (flauto).

 

Prima della proiezione Daniela Currò, conservatrice della Cineteca Nazionale – Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, presenterà il recente restauro del film.

 


Vedi la locandina

Libri a San Giorgio | I rami smaltati detti veneziani

Giunta quest’anno alla sua quattordicesima edizione Libri a San Giorgio, il ciclo di presentazioni sulle novità editoriali della Fondazione Giorgio Cini riprende nella stagione primaverile.

 

18 marzo 2019

Il primo volume che verrà presentato al pubblico, il 18 marzo, sarà il trentesimo e ultimo volume della Collana «Drammaturgia Musicale Veneta», con il quale si completa questo imponente repertorio della produzione drammaturgico-musicale veneta dell’intera età barocca, dal 1641 al 1798, che gode del patrocinio del Presidente della Repubblica.

 

5 aprile 2019

Il 5 aprile verrà presentata al pubblico la collana «Intersezioni Musicali», curata dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati ed edita da Nota di Udine. In particolare ci si soffermerà sulle pubblicazioni multimediali relative alle edizioni Bîrûn dedicate alla musica classica ottomana, che contengono la registrazione delle musiche eseguite in occasione dei Bîrûn Seminari di alta formazione in musica classica ottomana: un progetto avviato dall’Istituto nel 2012, rivolto a musicisti e musicologi che intendono perfezionare le loro  conoscenze strumentali e musicologiche in questo importante ambito delle tradizioni musicali.

Docente e responsabile artistico e culturale di questi seminari di perfezionamento è il Maestro Kudsi Erguner, eminente musicista e musicologo noto a livello internazionale, che già da alcuni anni insegna i corsi di flauto ney per l’Istituto, assistito dall’etnomusicologo Giovanni De Zorzi, specialista delle tradizioni musicali dell’area.

 

30 aprile 2019

Il terzo appuntamento è dedicato ai due volumi I rami smaltati detti veneziani (I e II), il primo contiene gli atti del convegno organizzato alla Fondazione Giorgio Cini tenutosi nell’ottobre 2014 e relativo a questa preziosa produzione del Rinascimento italiano. Il secondo  presenta l’inventario dei trecentotrentaquattro reperti conservati nelle collezioni pubbliche e private, identificati dal Département des Objets d’art du Musée du Louvre.

Workshop Research-led Performance: I quartetti per archi di Béla Bartók e Gian Francesco Malipiero 

Workshop Research-led Performance: I quartetti per archi di Béla Bartók e Gian Francesco Malipiero  in collaborazione con il Quartetto di Venezia e il Bartók Archívum di Budapest
I quartetti per archi occupano una posizione fondamentale nella produzione di Béla Bartók e di Gian Francesco Malipiero. Con una forte declinazione personale, i due compositori hanno elaborato una concezione della forma e della sonorità quartettistica che si discosta dal modello classico e mira a un nuovo tipo di espressività, spesso improntata alla tradizione popolare.
Obiettivo del workshop è quello di studiare i quartetti di Bartók e Malipiero da una duplice prospettiva teorica e pratica, mettendo in evidenza eventuali convergenze stilistiche e tecnicointerpretative.
Al centro dell’attenzione saranno il Sesto Quartetto di Bartók e il Settimo Quartetto di Malipiero. Nel workshop si alterneranno esercitazioni strumentali e sessioni di ricerca
musicologica. I docenti della parte strumentale saranno i componenti del Quartetto di Venezia; le sessioni musicologiche saranno affidate a Francisco Rocca e Lásló Vikárius.


Ciclo di concerti Asolo Musica all’Auditorium “Lo Squero”

Sabato 9 febbraio alle ore 17  il primo appuntamento del Quartetto di Venezia con La Notte delle Dissonanze di Mozart accompagnato dalla voce narrante di Sandro Cappelletto

 

Tra le novità più interessanti la nuova collaborazione con Antiruggine, il laboratorio culturale creato da Mario Brunello, e il nuovo progetto del Quartetto di Venezia dedicato ai quartetti di Mozart e Haydn

 

Il concerto è parte della rassegna 2019 organizzata dalla Fondazione Giorgio Cini in collaborazione con Asolo Musica, Associazione Amici della Musica.

L’ensemble, dal 2017 Quartetto in Residenza alla Fondazione Cini, propone l’esecuzione di Mozart, la notte delle Dissonanze accompagnato dalla voce narrante del giornalista e critico musicale Sandro Cappelletto. Il cartellone vedrà protagonisti: Il Quartetto di Venezia, Mario Brunello, La Dominante Baroque Consort|Margriet Buchberger, Domenico Nordio, Sonig Tchakerian e Simone Kermes.

 

Sabato 9 febbraio 2019
ASOLO MUSICA
Quartetto di Venezia e Sandro Cappelletto
“Mozart, la notte delle Dissonanze”

 

Sabato 9 marzo 2019
ASOLO MUSICA
Quartetto di Venezia – Primo concerto del ciclo
I sei quartetti di Mozart dedicati a Haydn
I sei quartetti “Russi” op.33 di Haydn

 

Sabato 23 marzo 2019
ASOLO MUSICA
Mario Brunello, violoncello & violoncello piccolo
Coro del Friuli Venezia Giulia
Cristiano Dell’Oste, direttore
Bach, Sculthorpe, Tavener, Paert

 

Sabato 30 marzo 2019
ASOLO MUSICA
Margriet Buchberger, soprano
La Dominante Baroque consort
Vivaldi

 

Sabato 13 aprile 2019
ASOLO MUSICA
Domenico Nordio, violino
Reger, Say, Prokofiev

 

Sabato 27 aprile 2019
ASOLO MUSICA
Quartetto di Venezia – Secondo concerto del ciclo
I sei quartetti di Mozart dedicati a Haydn
I sei quartetti “Russi” op.33 di Haydn

 

Sabato 18 maggio 2019
ASOLO MUSICA
Quartetto di Venezia
Gianfranco Bortolato, oboe
Alessandro Carbonare, clarinetto
Mozart

 

Domenica 26 maggio 2019
ASOLO MUSICA
Antiruggine di Mario Brunello
Programma da definire

 

Domenica 15 settembre 2019
ASOLO MUSICA
Antiruggine di Mario Brunello
Programma da definire

 

Sabato 12 ottobre 2019
ASOLO MUSICA
Quartetto di Venezia – Terzo concerto del ciclo
I sei quartetti di Mozart dedicati a Haydn
I sei quartetti “Russi” op.33 di Haydn

 

Sabato 19 ottobre 2019
ASOLO MUSICA
Sonig Tchakerian, violino
Bach

 

Sabato 26 ottobre 2019
ASOLO MUSICA
Mario Brunello, violoncello
Ivano Battiston, fisarmonica
Bach, Piazzolla, Marais, Gubaidulina

 

Sabato 9 novembre 2019
ASOLO MUSICA
Quartetto di Venezia – Quarto concerto del ciclo
I sei quartetti di Mozart dedicati a Haydn
I sei quartetti “Russi” op.33 di Haydn

 

Domenica 24 novembre 2019
ASOLO MUSICA
Antiruggine di Mario Brunello
Programma da definire

 

Sabato 7 dicembre 2019
ASOLO MUSICA
Mario Brunello, violoncello
Francesco Galligioni, violoncello
Ivano Zanenghi, liuto
Roberto Loreggian, cembalo
Giuseppe Tartini e il suo tempo

 

 

 

La “scuola veneziana” alla fine del XX secolo. Esperienze compositive e didattiche a confronto  

Questa tavola rotonda approfondisce l’idea di “scuola veneziana” prospettata da Giovanni Morelli nel suo suo influente saggio “La carica dei quodlibet”. Il musicologo si riferiva al clima degli anni Quaranta e Cinquanta, a quella “bottega degli ‘alti conversari’” che si era formata nel triangolo di Gian Francesco Malipiero, Bruno Maderna e Luigi Nono. Le pratiche contrappuntistiche pre-tonali e l’idea di spazio sono fulcri tematici attorno a cui gravitava lo scambio intergenerazionale in quella fase. La recente acquisizione dei fondi Renato De Grandis ed Ernesto Rubin de Cervin, dei quali sarà possibile visionare importanti fonti durante la manifestazione, offre l’occasione per riconsiderare quelle tematiche in relazione agli ultimi decenni del XX secolo e all’inizio del XXI secolo. Partecipano: Claudio Ambrosini, Marino Baratello, Silvia Cappellini, Angela Carone, Mauro Lanza, Andrea Liberovici, Mario Messinis, Corrado Pasquotti, Massimo Priori, Veniero Rizzardi, Alvise Vidolin.

Elizabeth E. Gardner e il collezionismo d’arte in Italia

Il 5 marzo verrà presentato il V volume di Elizabeth E. Gardner, A Bibliographical Repertory of Italian Private Collections. Volume V: Sabatello – Zweyer. A cura di Chiara Ceschi e Sarah Ferrari, Verona, 2019.

 

Sin dal 1998 la Fondazione Giorgio Cini ha avviato la pubblicazione dei volumi che ordinano ed aggiornano le ricchissime informazioni sul collezionismo privato in Italia raccolte da Elizabeth Gardner durante la sua lunga carriera di studiosa e di curatrice presso il Metropolitan Museum di New York, negli Stati Uniti.

Il completamento di questa serie con la pubblicazione del quinto ed ultimo volume rappresenta, dunque, un traguardo importante ed insieme necessario per consentire alla comunità scientifica di conoscere ed utilizzare questo strumento di ricerca nella sua interezza.

Uno degli aspetti più originali ed importanti del Bibliographical Repertory of Italian Private Collections consiste nella sua struttura e nel metodo di indagine con cui esso è stato concepito.

Non si tratta di proporre approfondimenti di carattere monografico su una particolare tipologia di collezionista o su una specifica area geografica, ma al contrario di offrire una mappatura capillare di tutte le collezioni di natura privata presenti sul territorio della penisola italiana dal XV al XX secolo.

Le voci del Repertory restituiscono perciò un’immagine complessa e sfaccettata, che intende rappresentare l’evoluzione stessa della storia del collezionismo nelle sue molteplici forme e tipologie: dallo studiolo rinascimentale ai sontuosi allestimenti dei palazzi seicenteschi, fino a raggiungere le intricatissime vie del mercato antiquario, di cui offre un’inedita e puntuale perlustrazione documentaria.

 

Di seguito il link al “Getty Research Portal”, dove sono consultabili, in formato digitale, i primi 4 volumi:
http://portal.getty.edu/books/gri_9929330130001551