Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia Archives - Pagina 39 di 56 - Fondazione Giorgio Cini

Corso di formazione per insegnanti

Corso di formazione e aggiornamento rivolto ad insegnanti di disciplina musicale delle scuole primarie e secondarie
21-22 ottobre, dalle 16.30 alle 19
Fondazione Giorgio Cini
Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia

Polifonie “in viva voce” a scuola: proposte didattiche
a cura di Serena Facci e Gabriella Santini, con Giuseppina Casarin

Iscrizione gratuita obbligatoria. Scadenza iscrizioni: 15 ottobre 2015.

Scarica il modulo d’iscrizione da compilare e consegnare alla segreteria via email a musica.comparata@cini.it oppure via fax al numero 041 2710221.

Prosegue l’attività di formazione degli insegnanti promossa dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati quest’anno dedicata alle polifonie e rivolta agli insegnanti di Musica di scuola primaria e secondaria di primo grado.

Il canto a più parti è una delle pratiche musicali più diffuse nel mondo. Si canta insieme per lavorare, pregare, comunicare e divertirsi. Lo si fa creando gruppi paritari o che definiscono gerarchie e relazioni sociali e ci dicono qualcosa sulle società, le storie e le culture alle quali partecipano.

Sul piano musicale, i modi di organizzazione delle parti con differenti tecniche di combinazione, nonché le scelte armoniche, timbriche e ritmiche con le quali si fanno risuonare le voci insieme sono una vera palestra della creatività e della sensibilità dei cantori delle varie zone del mondo.

A questi temi la Fondazione Cini dedica, da ormai quasi vent’anni, un importante appuntamento di studio e spettacolo: Polifonie in viva voce, rassegna che ha ospitato gruppi corali rappresentanti di moltissime tradizioni locali d’Italia (gruppi liguri, sardi, siciliani, toscani, veneti, friulani, piemontesi), e del mondo (dai Balcani, al Caucaso, fino alle polifonie Dong della Cina meridionale – nella foto in alto).

Il seminario di quest’anno partirà dunque dalla ricchissima raccolta di registrazioni audio e video conservata nell’archivio dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati.

Alcuni dei materiali saranno resi fruibili per il laboratorio condotto da Serena Facci dell’Università di Tor Vergata, Gabriella Santini docente di Musica presso l’I.C. “A. Gramsci” Roma) e Giuseppina Casarin, direttrice del coro Voci dal mondo di Mestre.

Saranno introdotti e sperimentati percorsi didattici finalizzati all’ascolto analitico, alla prassi corale e alla rielaborazione creativa.

Programma del corso

21 ottobre
ore 16.30 – 17.20
Introduzione: i repertori polifonici di tradizione orale e le loro potenzialità nella formazione musicale di base.

ore 17.30-19
Laboratorio: esecuzione corale di brani trascritti.

22 Ottobre

ore 16.30 – 17. 20
Laboratorio: strategie didattiche per guidare all’ascolto di alcuni brani polifonici del folklore italiano e del mondo.

ore 17.30 – 19
Laboratorio: rielaborazione creativa e esecuzione di brani a partire dalle tecniche di combinazione delle parti individuate nella prassi polivocale di tradizione orale.

 

Per ulteriori informazioni:

musica.comparata@cini.it – tel. 041 2710257 – Fax. 041 2710221

II Rassegna di Etnomusicologia Visuale

La Rassegna di Etnomusicologia Visuale (seconda edizione), curata da Giovanni De Zorzi e Marco Lutzu, quest’anno avrà come tema le Musiche e Culture Spirituali in Area Caraibica.

Promossa dal Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati, si terrà nei giorni 30 settembre e 1 ottobre alla Fondazione Giorgio Cini, a conclusione del Convegno del Comitato Italiano dell’International Council for Traditional Music (ICTM).

Nei Caraibi l’incontro-scontro tra culture differenti ha dato vita a una straordinaria varietà di pratiche religiose, frutto del sincretismo tra il cattolicesimo dei colonizzatori europei, i culti delle popolazioni africane deportate durante la tratta degli schiavi e, in alcuni casi, le espressioni religiose delle popolazioni native. Le singolari vicende storiche che hanno caratterizzato quest’area hanno favorito la nascita e lo sviluppo di una moltitudine di “culture spirituali” nelle quali la musica, anch’essa il risultato di complessi processi di sincretismo, si configura come un elemento centrale della pratica rituale qualificandone tempi e spazi.

La rassegna propone quattro documentari realizzati da etnomusicologi e cineasti che hanno rivolto la loro attenzione a diversi aspetti del rapporto tra musiche e culture spirituali in area caraibica.

Le proiezioni sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.

PROGRAMMA

30 settembre ore 16.30

Santeros 
(2015)
di Marco Lutzu

Barbara et ses amis au pays du Candomblé (1997)
di Carmen Opipari e Sylvie Timbert
1 ottobre ore 16.30

Le Vaudou (1991)
di Isaac Isitan

In the Blood, in the Home, in the School, in the Street: Growing into Music in Cuba (2012)
di Geoffrey Baker

Scarica il programma dettagliato degli eventi.

Per informazioni:
musica.comparata@cini.it – Tel. 041 2710357

Comitato Italiano dell’International Council for Traditional Music (ICTM)

Convegno annuale del Comitato Italiano dell’International Council for Traditional Music (ICTM)
29-30 settembre
Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza alla Fondazione Giorgio Cini il 29 e 30 settembre l’incontro annuale del comitato italiano dell’International Council for Traditional Music (ICTM), l’organizzazione più rappresentativa a livello internazionale degli studiosi di etnomusicologia.

L’ICTM si articola in Comitati Nazionali e quello italiano organizza annualmente un incontro di studi al quale partecipano ricercatori provenienti da diverse istituzioni italiane per presentare le loro ricerche e lavori in corso. Si tratta di un importante momento di scambio e di confronto tra gli etnomusicologi italiani che non a caso quest’anno si svolge a Venezia essendo l’IISMC e la Fondazione Giorgio Cini uno dei punti di riferimento per questi studi in Italia. Durante l’incontro verranno presentati i lavori svolti in questi ultimi tempi sulla catalogazione e digitalizzazione degli archivi dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati.

Parte integrante dell’incontro sarà anche una performance di launeddas (triplo clarinetto sardo) e organetto diatonico con Vanni Masala e Andrea Pisu il 29 settembre alle ore 18.30.

A conclusione del convegno il pomeriggio del 30 settembre si apre inoltre la II Rassegna di Etnomusicologia Visuale organizzata in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari Venezia. La rassegna, dal titolo Musica e culture spirituali in area caraibica,  è a cura di Giovanni De Zorzi e Marco Lutzu.

E’ possibile accedere liberamente alle conferenze, alla performance musicale e alle proiezioni dei documentari fino ad esaurimento posti disponibili.

Scarica il programma dettagliato degli eventi.

PROGRAMMA

 

29 settembre ore 9:30-11:00 

Giovanni Giuriati, Guido Raschieri, Claudio Rizzoni, Simone Tarsitani
Alcune considerazioni sul lavoro di catalogazione e digitalizzazione degli Archivi dell’IISMC
Dina Staro
Affabulatori in musica: il ballo di tradizione contadina nella pratica urbana.

29 settembre ore 11:30- 13:00

Mauro Balma
Cogne. Valle d’Aosta 2014-15 Lou Tchot di rappéleur: Canti di “quelli che ricordano”
Oliver Gerlach
Alcune notizie metodologiche per una storia della musica a più parti

29 settembre ore 14:30 – 16:00

Vladimiro Cantaluppi
Laouto e  i rapporti culturali tra Venezia e Creta
Nicola Scaldaferri, Lorenzo Pisanello
‘Sacri monti’. Progetto per un documentario.
29 settembre ore 16:30 – 18:15

Paola Barzan
Un luogo d’incontro: i repertori polesani nella ricerca di Sergio Liberovici
Grazia Tuzi
Prime riflessioni sulla ricerca sulle musiche liturgiche e paraliturgiche della Comunità dell’America Latina
Marco Lutzu
Le launneddas negli ultimi decenni: nuovi usi, contesti e repertori
29 settembre ore 18:30

Performance di Vanni Masala (organetto diatonico) e Andrea Pisu (launeddas)

30 settembre ore 9:30 – 11:00

Renato Morelli
Dalla “donna frigida” alla “notte frigida” (di Natale) Nuove scoperte sulle Lodi a travestimento spirituale, dalla Controriforma alla tradizione orale contemporanea
Renato Morelli
Voci del sacro. Due generazioni di canto a cuncordu alla settimana santa di Cuglieri (2015)
Angelo Rusconi
Parodie del canto liturgico sull’arco alpino: alcuni esempi


30 settembre ore 11:30 – 13:00
Assemblea del Comitato


30 settembre 14:30 – 16:15 

Giuseppe Giordano
Pratiche musicali gregoriane fra tradizione scritta e orale. Alcuni esempi siciliani.
Maria Rizzuto
Il canto liturgico copto in Italia: tradizione innografica e innovazione linguistica a Roma
Ignazio Macchiarella
Di chi è Bella ciao?
Discussants: Fulvia Caruso, Paolo Vinati; Serena Facci.

Per maggiori informazioni:
musica.comparata@cini.it Tel. 041 2710357

Libri a San Giorgio

Riprende in autunno la rassegna dedicata alle novità editoriali della Fondazione Giorgio Cini.
Il primo appuntamento, il 23 settembre, sarà dedicato ai volumi realizzati in occasione del III centenario della nascita di Giammaria Ortes (Venezia, 1713-1790), ricordato un anno fa con diverse iniziative realizzate da un apposito Comitato promosso dalla Regione del Veneto e insediato presso la Fondazione Giorgio Cini, per riprendere e ampliare gli studi su questa notevolissima  figura di monaco camaldolese e poi prete secolare, che fu al contempo: filosofo, matematico, economista e musicista.
La presentazione sarà a cura di Marcello Verga e Gilberto Pizzamiglio.


Il secondo incontro, il giorno 30 settembre, riguarderà il volume Gli affreschi nelle ville venete.
L’Ottocento a cura di Sergio Marinelli e Vincenzo Mancini, edito da Marsilio, frutto della consolidata
collaborazione tra l’Istituto Regionale Ville Venete e l’Istituto di Storia dell’Arte della
Fondazione Giorgio Cini. Il volume affronta il capitolo della decorazione ottocentesca nelle
ville del Triveneto e sarà presentato da Paola Marini e Fernando Mazzocca.


L’ultimo appuntamento, il 7 ottobre, sarà dedicato alla collana «Edizione Nazionale delle
Opere di Andrea Gabrieli», realizzata dall’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio
Cini in collaborazione con Casa Ricordi e ora arricchita di quattro nuovi volumi.
Queste raccolte antologiche di madrigali a quattro, cinque e sei voci, videro la luce in un arco di
tempo che abbraccia quasi un quarto di secolo (1566-1589). Nell’insieme, esse testimoniano
i profondi cambiamenti intervenuti nel personale canone letterario e musicale di Andrea Gabrieli: dalla giovanile predilezione per la lirica petrarchesca (evidente soprattutto nel Primo libro a 5 voci), all’irresistibile attrattiva esercitata dal moderno madrigale epigrammatico (attestata nei lavori più maturi del Terzo libro a 5 voci).
La collana verrà presentata da Alessandro Borin e Cristiano Ostinelli.

Incontro tra le scuole italiane di teatro

Il Centro Studi Teatro collabora con l’Accademia Teatrale Veneta alla realizzazione di una giornata dedicata all’incontro tra le scuole italiane di teatro, presso la Fondazione Giorgio Cini con il patrocinio della Regione del Veneto. L’intento è quello di creare una rete, sul modello dell’École des Écoles, per affontare in maniera congiunta alcune problematiche relative alla didattica teatrale: i rapporti con le istituzioni e il sistema normativo, la regolamentazione a livello ministeriale della formazione in ambito teatrale e l’inserimento professionale dei diplomati.

L’esigenza di un confronto su questi temi nasce dal vuoto normativo che interessa il settore e dalla necessità di trovare, da parte del Ministero, un riconoscimento e un sostegno che corrispondano alla qualità della formazione offerta. Le scuole che parteciperanno sono state convocate sulla base del possesso di determinati requisiti, quali: la durata del percorso formativo, il numero di docenti coinvolti, il titolo di studio conferito o l’alto profilo storico. E saranno chiamate a dare il proprio contributo per tentare di individuare quale possa essere il settore ministeriale più affine all’attività che le accomuna e quali i parametri minimi per essere definiti a pieno titolo “Accademia d’arte drammatica”.

Saranno presenti: Antonia Chiodi e Tommaso Amadio, Accademia dei Filodrammatici; Lorenzo Salveti, Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”; Renato Gatto e Manuela Massimi, Accademia Teatrale Veneta; Claudio De Maglio, Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe”; Massimo Navone, Monica Gattini Bernabò, Civica Scuola di Teatro “Paolo Grassi” di Milano; Claudio Longhi e Marisa Villa, Emilia Romagna Teatro Fondazione; Lorenzo Barello, Fondazione del Teatro Stabile di Torino; Gabriele Guagni, Francesca Martini, Pierpaolo Pacini, Laura Bardazzi e Raffaello Gaggio, Fondazione Teatro della Toscana; Claudia Busi, Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone”; Anna Laura Messeri, Teatro Stabile di Genova; Angelo Tabaro, Teatro Stabile del Veneto; Dott. Santo Romano, Dott.ssa Maria Teresa De Gregorio, Regione del Veneto. Il moderatore dell’incontro sarà Oliviero Ponte di Pino.

Imago Mundi. Luciano Benetton Collection. Mappa dell’arte nuova.

Imago Mundi – Luciano Benetton Collection
MAPPA DELL’ARTE NUOVA
Cinque continenti, più di 40 Paesi, 6.930 artisti con opere 10×12 centimetri

Arte e Mondo senza confini. Imago Mundi, il progetto globale non profit di arte contemporanea di Luciano Benetton, espone parte delle sue collezioni: 6.930 artisti con opere 10×12 centimetri provenienti da più di 40 Paesi e popolazioni native.

In mostra le collezioni di Algeria, Boscimani del Kalahari, Nigeria, Sud Africa, Tunisia, Uganda/Ruanda/Burundi (AFRICA); di Brasile, Caraibi, Cile, Colombia, Cuba, Messico, Stati Uniti e degli Indigeni nativi americani (AMERICHE); di Afghanistan, Arabia Saudita, Corea del Nord, Filippine, Giordania, Iran, Israele, Siria, Tailandia, Tibet (ASIA);  di Austria, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria (EUROPA); degli artisti aborigeni d’Australia (OCEANIA).

Visita il sito di Imago Mundi

Donation Alliata – Strasberg

Lunedì 6 luglio alle ore 18.00 verrà formalizzata una donazione da parte di Anna Strasberg e la famiglia Alliata di Montereale al Centro Studi sul Teatro e Melodramma Europeo della Fondazione Giorgio Cini.
La donazione, che comprende materiali originali ed autografi della grande attrice che Lee Strasberg ha raccolto e conservato nel corso della sua vita riguardanti Eleonora Duse, da lui vista in scena a New York nel 1923, andrà a confluire nell’Archivio Eleonora Duse, custodito dal Centro Studi.

Interverranno
Anna Strasberg e la​ ​Famiglia Alliata di Montereale​

Lee Strasberg, nato Israel Lee Strassberg (Budzanów, 17 novembre 1901 – New York, 17 febbraio 1982), è stato attore, regista teatrale, produttore cinematografico e maestro di recitazione, anima dell’Actors Studio di New York.

Master-class con Shobana Jeyasingh. Dal bharata natyam alle tecniche della danza contemporanea

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza una master-class con Shobana Jeyasingh il 4 e 5 novembre alla Fondazione Giorgio Cini. Si tratta di un importante appuntamento, curato da Vito Di Bernardi, dedicato all’esplorazione dei nuovi linguaggi e contaminazioni tra le pratiche della danza tradizionale indiana e la danza contemporanea, che prosegue un percorso di ricerca già iniziato con Carolyn Carlson nel 2009.

Shobana Jeyasingh, nata a Chennay e residente a Londra dal 1981, è uno degli esponenti più autorevoli della scena coreografica inglese contemporanea. In quanto artista anglo-indiana, il suo lavoro è stato spesso accostato a quello di Akram Khan anche se le sue coreografie si pongono più sulla scia dell’ estetica post-classica di William Forsythe e del formalismo densamente strutturato e articolato di Wayne McGregor. Shobana Jeyasingh, formatasi in India come danzatrice professionista di Bharata Natyam, ha progressivamente trasformato la danza classica indiana in un’arte post-moderna, urbana, dinamica, sofisticata ma anche accessibile a un pubblico più vasto.

La master-class, per cui sono previsti incontri intensivi durante le due giornate, potrà avere un numero massimo di venti partecipanti ed è rivolta a danzatori professionisti o semi-professionisti attivi nella danza contemporanea. I partecipanti saranno selezionati tramite un bando di concorso che offre dieci borse di studio ai vincitori ed un contributo parziale ad altri dieci candidati.

La scadenza per la presentazione delle domande è il 15 settembre 2015.

SCARICA IL BANDO COMPLETO

 

 

 

Music-Dance: Sound and Motion in Contemporary Discourse and Practice

Oskar Schlemmer, Tänzerin (Die Geste), 1922-23. Pinakothek der Moderne, München
© 2015. Foto Scala, Firenze/bpk, Bildagentur  füer Kunst, Kultur und Geschichte, Berlin (detail)


Convegno Internazionale di studi organizzato da Gianmario Borio, Patrizia Veroli e Gianfranco Vinay

Principi, metodologie e pratiche esecutive concernenti musica e danza hanno aperto nuovi ambiti di ricerca nel corso del XX secolo. Per studiare questo campo ampio e sfaccettato, bisogna chiamare in causa e mettere in relazione reciproca diverse discipline. Tra le problematiche centrali di questo convegno vi sono l’identità dell’opera coreomusicale, la sua complessa autorialità e il concetto di incorporazione. Esperti di danza e musica daranno avvio a dialoghi multipli, cercando di analizzare non solo i modi in cui la partitura musicale muta il suo statuto prescrittivo quando diventa parte di un progetto coreomusicale, ma anche l’incontro tra suono e movimento sulla scena, la costruzione di stratificazioni sensoriali e l’intersezione di ascolto e visione nell’atto della ricezione.

Questo convegno rappresenta il momento più significativo delle manifestazioni per i trent’anni dell’Istituto per la Musica, che portano il titolo La musica e le arti performative.

Al convegno, che sarà aperto da lezioni magistrali della coreografa Dominique Brun e del compositore Alvin Curran, partecipano: Susan Broadhurst, Antonio Camurri, Jonathan Owen Clark, Eric Clarke, Inger Damsholt, Nicolas Donin, Susanne Franco, Nikša Gligo, Rolf Inge Godøy, Claudia Jeschke, Stephanie Jordan, Massimiliano Locanto, Ulrich Mosch, Marina Nordera, Julie Perrin, Dee Reynolds, Julia H.  Schröeder, Stephanie Schroedter, Emanuele Senici, Lawrence Zbikowski.

Nel quadro della manifestazione, il 10 luglio alle ore 18.30, si terrà un concerto con le Sonate in La bemolle maggiore Hob XVI: 46, in Si bemolle minore Hob XVI: 32, in Sol maggiore Hob XVI: 40 e Mi bemolle maggiore Hob: 49 di Joseph Haydn.
John Irving le eseguirà sul fortepiano di Mathias Jakesch (1823) di proprietà della Fondazione Giorgio Cini.

Scarica il pdf con il programma del convegno Music-Dance: Sound and Motion in Contemporary Discourse and Practice

La salvaguardia dei Monumenti durante la Grande Guerra. La raccolta fotografica di Ugo Ojetti alla Fondazione Giorgio Cini

Protagonista del panorama culturale italiano del Novecento, giornalista eclettico, critico d’arte e scrittore, Ugo Ojetti è certamente una figura complessa e difficile da delineare. Eterno amante del bello con la sua penna e il suo forte carattere è stato in grado di descrivere la complessità dei cambiamenti culturali e politici che si sono susseguiti nell’intricato periodo storico racchiuso tra la fine dell’Ottocento e la seconda guerra mondiale. Ojetti partecipa volontariamente alla Grande Guerra in qualità di sottotenente presso l’Esercito Regio con l’incarico di tutelare i monumenti delle Terre Redente. Si tratta di una fase circoscritta all’interno della sua carriera, nella quale si scontra con le necessità delle Soprintendenze, gli ordini dati dal Comando Supremo e la fragilità della materia minacciata dall’evento bellico. Durante questo periodo raccoglie numerose testimonianze fotografiche per documentare i danni causati dai bombardamenti nemici ai monumenti italiani nell’area del Friuli Venezia Giulia, del Veneto e del Trentino, nonché le operazioni di salvaguardia di opere d’arte attuate dall’Esercito Regio, in particolar modo nella città lagunare.

L’Istituto di Storia dell’Arte custodisce nei suoi archivi la raccolta fotografica riunita da Ugo Ojetti nel corso della Grande Guerra e che comprende più di cinquecento fotografie, gelatine e albumine, realizzate tra il 1915 e il 1919, di diversa provenienza ad attestare la fitta rete di rapporti intessuti dallo stesso Ojetti durante il conflitto allo scopo di raccogliere una documentazione dettagliata utilizzata anche a fini propagandistici.

In concomitanza con le celebrazioni per il centenario della Grande Guerra, l’Istituto di Storia dell’Arte propone dunque, attraverso la mostra che si terrà dal 9 giugno al 31 luglio 2015 negli spazi espositivi della Nuova Manica Lunga, un percorso di lettura delle immagini appartenenti a questa interessantissima raccolta, fotografie che illustrano i danni subiti dalle città durante il primo conflitto mondiale e le opere di salvaguardia del patrimonio storico artistico nazionale, riflettendo sul ruolo della fotografia quale mezzo di diffusione delle idee.

La mostra che si inaugura il 9 giugno sarà preceduta, alle ore 17:00, da una conferenza nella Sala Barbantini tenuta da  Marta Nezzo dell’Università degli Studi di Padova.