Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia Archives - Pagina 8 di 56 - Fondazione Giorgio Cini

IAS/Kress Lecture

L’Istituto di Storia dell’Arte ospita l’edizione 2023 della IAS/Kress Lecture Series, ciclo di conferenze annuali promosse in Italia dall’associazione americana Italian Art Society insieme alla Samuel H. Kress Foundation, che mira a promuovere gli scambi culturali tra gli storici dell’arte del Nord America e la comunità internazionale degli studiosi che vivono o lavorano in Italia.

 

La conferenza, che avrà inizio alle ore 17:00, dal titolo The Worn Animal: Furs and Perfume in Early Modern Venetian Art, sarà tenuta da Jodi Cranston della Boston University e sarà introdotta da Tenley Bick, Assistant Professor of Global Contemporary Art alla Florida State University e Presidente dell’Italian Art Society. Fondata nel 1987, l’Italian Art Society è dedicata allo studio dell’arte e dell’architettura italiana e riunisce 350 studiosi affermati ed emergenti, studenti laureati e appassionati.

 


La partecipazione sarà libera e gratuita, fino ad esaurimento posti.
L’evento sarà trasmesso in diretta sul canale YouTube della Fondazione Giorgio Cini.

L’ensemble strumentale con voce nel XX secolo: Pierrot lunaire e Dieci versi di Emily Dickinson

Con Pierrot lunaire di Arnold Schöenberg si è affacciato sulla scena della musica d’arte un organico nuovo: l’ensemble strumentale con voce. Il testo del poeta simbolista Albert Giraud influisce sulla composizione musicale non tanto per la prosodia e la versificazione quanto per il clima espressivo. La tecnica dello Sprechgesang, che viene praticata sistematicamente in quest’opera, va a illuminare la zona grigia tra cantato e parlato, coinvolgendo gli aspetti rumoristici delle emissioni vocali. Schöenberg imposta un nuovo rapporto tra voce e timbri strumentali, obiettivo che si riscontra in opere coeve per lo stesso tipo di organico: Trois poésies de la lyrique japonaise di Igor Stravinskij e Trois Poèmes de Stéphane Mallarmé di Maurice Ravel. Dopo la seconda guerra mondiale il modello Schöenberghiano viene recuperato e ampliato da Pierre Boulez in Le Marteau sans maître su testi surrealisti di René Char, opera a cui seguirà una lunga serie di composizioni per una o più voci ed ensemble, a cominciare da Anagrama di Mauricio Kagel, Circles di Luciano Berio e Aventures di György Ligeti.

 

Dieci versi di Emily Dickinson di Giacomo Manzoni si inserisce in questa linea sia attraverso la ricerca timbrica e di spazializzazione del suono (la voce è accompagnata da quattro archi soli, due arpe e un ulteriore ensemble di dieci archi), sia attraverso un ripensamento del rapporto tra temporalità dell’enunciazione e materialità della parola. Come in altri lavori di Manzoni, il testo intonato è una sintesi personale: dieci versi – estrapolati da due componimenti poetici – che evocano la dimensione più intima e astratta dell’opera di Emily Dickinson.

 

Nel corso della giornata di studio musicisti e musicologi approfondiranno le composizioni di Schöenberg e Manzoni, combinando il punto di vista della pratica esecutiva con quello dell’analisi e della ricostruzione del processo compositivo. Al termine dell’incontro si ascolteranno le due opere nell’esecuzione del Beaumont Consort con la partecipazione di allievi del Conservatorio di Venezia e della cantante Norina Angelini

 

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Vittore Carpaccio: contesto, iconografia, fortuna

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L’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini si fa promotore di un confronto tra i maggiori specialisti del grande pittore veneziano Vittore Carpaccio (1465-1525 ca.) attraverso le due giornate del convegno internazionale di studi, programmate per il 14 e il 15 giugno 2023, in concomitanza con l’importante mostra sull’artista rinascimentale a Palazzo Ducale a Venezia, organizzata dalla Fondazione Musei Civici di Venezia in collaborazione con la National Gallery of Art di Washington e che fornisce la più completa esposizione di dipinti e disegni di Carpaccio dalla famosa mostra monografica del 1963. Gli interventi previsti al convegno – selezionati attraverso una call for papers – copriranno l’intera gamma di questioni che hanno interessato gli studiosi del Carpaccio nel corso dell’ultimo mezzo secolo e saranno articolati in quattro sessioni: Vittore Carpaccio: i suoi committenti e la cultura del suo tempo; Leggere le immagini di Carpaccio; Tecniche e restauri; La fortuna di Carpaccio nell’Ottocento e Novecento.

 

L’ingresso sarà libero e gratuito, fino ad esaurimento posti.

Il convegno sarà trasmesso in diretta sulla pagina YouTube della Fondazione Giorgio Cini

Luciano Baldessari. Architetture per la scena

Luciano Baldessari. Architetture per la scena è la mostra che la Fondazione Giorgio Cini ospita  fino al 26 novembre – in concomitanza con la Biennale Architettura 2023 – negli spazi della Biblioteca Manica Lunga.

 

Il finissage della mostra, previsto il giorno 17 novembre alle ore 11:00  è stato annullato a causa dello Sciopero generale nazionale indetto per lo stesso giorno.

 

Una mostra per raccontare la storia, la vicenda artistica e l’apporto innovativo di Luciano Baldessari (1896-1982): architetto e designer fra i più interessanti – e in parte dimenticati – del XX secolo, sperimentatore coraggioso e anticonformista, la cui vita e carriera attraversano le Avanguardie storiche, tra Europa e Stati Uniti.

 

Luciano Baldessari. Architetture per la scena è il titolo scelto dalla curatrice Anna Chiara Cimoli, docente dell’Università degli studi di Bergamo e presidente della Fondazione CASVA, per una preziosa mostra composta da disegni in cui danza, teatro, pittura, musica convergono in una visione sempre spaziale.

Una cultura visiva che, per Baldessari, è un apparato dinamico e composito, il cui metodo progettuale non scarta nulla di ciò che viene esperito, rielaborandolo e portandolo nel presente.

 

Questo modo di guardare al mondo e all’architettura prende forma anche in uno dei progetti più interessanti di Baldessari: il manichino-lampada-scultura Luminator, presentato all’Esposizione Universale di Barcellona del 1929, che racchiude il tributo dell’architetto verso la stagione futurista e la sedimentazione della cultura del Bauhaus frequentata nella stagione berlinese. L’oggetto nasce come supporto per i tessuti, ma rotea come un danzatore, illumina, crea rifrazioni nello spazio, ha un portamento scultoreo. Numerosi esemplari dell’opera vengono esposti nella Biblioteca Manica Lunga grazie alla collaborazione con Codiceicona, oggi produttore del Luminator.

Le opere in mostra, parte della collezione del CASVA-Centro di Alti Studi per le Arti Visive del Comune di Milano, sono qui valorizzate dal progetto di allestimento a cura di Baldessari e Baldessari: una panoramica della produzione scenografica di Baldessari fra gli anni Venti e Quaranta che testimonia di committenze illustri come Max Reinhardt, Erwin Piscator, Giuseppe Visconti di Modrone, Tatiana Pavlova, Enzo Ferrieri, Riccardo Gualino, fino alle occasioni newyorkesi.

Storie di donne creative nel XX secolo tra Russia ed Europa

L’Istituto per il Teatro e il Melodramma ospita due incontri del ciclo “Storie di donne creative nel XX secolo tra Russia ed Europa” organizzato dal Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali in collaborazione con il progetto LEI (Leadership, Energia, Imprenditorialità).

 

All’interno del ciclo sono previsti nove incontri tematici, da febbraio a maggio 2023, di alta divulgazione, dedicati all’approfondimento biografico e all’attività artistica di personaggi femminili emblematici del Novecento. Artiste, musiciste, attrici, ballerine, designer, fotografe, e molto di più, le donne raccontate sono “amazzoni” del loro tempo, eclettiche, all’avanguardia e cosmopolite. Ripercorrere le loro storie permetterà di riflettere sul superamento di confini identitari e nazionali. Caratterizzati da un approccio storico-artistico e culturologico, gli incontri saranno tenuti da professori, dottorandi ed esperti della materia.

 

 

10 febbraio
Sala del Consiglio, ore 16.30

Conferenza, tenuta da Maria Ida Biggi, direttrice dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma, dal titolo: L’arte di Tat’jana Pavlova attrice e regista

XIX Edizione Solti Peretti Répétiteurs Masterclass

La Georg Solti Accademia è lieta di tornare a Venezia in occasione del Corso per Repetiteur Solti-Peretti, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini, dal 6 al 14 aprile 2023. Giunta alla diciannovesima edizione, la Georg Solti Accademia è volta a dare un’occasione di formazione e mentoring all’insegna dell’eccellenza ai migliori cantanti lirici e répétiteurs all’inizio della loro carriera. L’Accademia offre un programma educativo gratuito agli studenti – sperando così di assicurare la migliore qualità formativa ai giovani musicisti più meritevoli di tutto il mondo, non solo a giovani musicisti che possono permettersi di coprirne i costi.

 

Il Corso per Repetiteur offre a sei giovani répétiteurs l’occasione di studiare con alcuni tra i migliori Direttori d’orchestra, vocal coach e répétiteurs del mondo. Tra i docenti dell’edizione 2023: Jonathan Papp (Direttore Artistico GSA e Vocal Coach), Anthony Legge (English National Opera), James Vaughan (Teatro alla Scala Milano) e Rodrigo de Vera (Liceu Opera, Barcelona). Insieme ai sei pianisti, al Corso partecipano sei cantanti, tutti ex allievi del Corso Estivo organizzato dall’Accademia in Toscana, dedicato ai cantanti d’opera. Durante questo Corso, i partecipanti vengono seguiti da un mentore per perfezionare gli aspetti più cruciali del mestiere di répétiteur.

 

L’Accademia ringrazia la Fondazione Giorgio Cini in qualità di partner istituzionale e la Nando and Elsa Peretti foundation, Dentons’ Law Firm (Budapest), la Fondazione Mascarade Opera,e il Consolato Svizzero a Venezia per il loro supporto al progetto.

Life & Miracles: lezione magistrale con Cristina de Middel

Venerdì 21 aprile 2023
17:30-19:00
Fondazione Giorgio Cini

 

Il Centro studi di Civiltà e Spiritualità Comparate insieme all’agenzia Magnum Photos organizza una lezione magistrale aperta al pubblico con Cristina de Middel, fotografa documentarista ed artista spagnola.

Cristina de Middel si laurea in Belle Arti presso l’Universitat Politècnica di Valencia e in fotogiornalismo alla Universitat Autònoma di Barcellona, specializzandosi con un Master in fotografia all’University of Oklahoma.

Nel 2013 riceve l’Infinity Award dall’International Center of Photography e nel 2017 vince il prestigioso Premio Nacional de Fotografia assegnato in Spagna dal Ministero della Cultura. All’attività di fotoreporter, affianca un lavoro personale che mira a mettere in discussione la veridicità della fotografia come documento.

Il tema della lezione magistrale sarà la presentazione delle sue opere This is What Hatred Did Midnight at the Crossroads, che l’artista ha dedicato ai rituali di possessione nelle popolazioni afroamericane brasiliane, con particolare attenzione allo spirito Esù. La presenza del filosofo Paolo Pecere (Università Roma Tre) contribuirà ad arricchire la discussione sul rapporto tra arte e ricerca, una delle tematiche chiavi del Centro studi di Civiltà e Spiritualità Comparate.

 

Per maggiori informazioni scarica la presentazione dell’evento.

Entrata gratuita con registrazione obbligatoria.

 

 

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Le strutture armoniche della composizione post-tonale: 1900-1930

Con questo seminario organizzato dall’Istituto per la Musica, preparatorio alla realizzazione di un volume online della Fondazione Giorgio Cini, si chiude il progetto triennale sull’armonia post-tonale, finanziato dalla Ernst von Siemens Musikstiftung.

 

Il gruppo di ricerca, che ha tenuto i suoi lavori preliminari in sessioni online negli anni 2021 e 2022, presenterà lavori monografici sulla musica strumentale di Bartók, Debussy, Hindemith, Schoenberg, Skrjabin, Stravinskij, Varèse e Webern.

 

L’analisi di partiture selezionate sarà accompagnata da approfondimenti sulla trattatistica dei primi decenni del XX secolo e da riflessioni sulla terminologia.

Partecipano: Gianmario Borio, Mario Carrozzo, Pietro Cavallotti, Paolo Dal Molin, Federica Di Gasbarro, Francesco Fontanelli, Massimiliano Locanto, Ingrid Pustijanac.

Musica persiana con Dariush Talai, Pejman Tadayon, Hamid Mohsenipoor

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza un concerto venerdì 31 marzo alle ore 18 dedicato alla musica classica persiana in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari Venezia. Per l’occasione torna ad esibirsi a San Giorgio il musicista Dariush Talai, già invitato nel 2001 insieme al maestro Djamchid Chemirani, questa volta accompagnato dai musicisti Pejman Tadayon al ‘ud e Hamid Mohsenipoor alle percussioni.

 

Dariush Talai è il principale esponente contemporaneo della tradizione classica persiana degli strumenti tar e setar. Riconosciuto internazionalmente come tra i più virtuosi maestri della musica tradizionale, Talai ha partecipato a numerosi concerti, festival, trasmissioni e registrazioni discografiche. Oltre all’aspetto performativo, Talai ha insegnato presso l’Università e il Centro per la Conservazione della musica tradizionale di Teheran e presso il Centre d’Études de Musique Orientale (C.É.M.O.) di Paris-Sorbonne. La ricerca è parte integrante della sua attività, è infatti autore di uno studio sui sistemi modali delle tradizioni irano-arabe-turche presso l’Université de Paris X-Nanterre.

 

Il concerto sarà preceduto il 30 marzo pomeriggio da un incontro di approfondimento dal titolo “L’eredità, l’estetica e il presente del radīf persiano” a cura di Giovanni De Zorzi che intervisterà il Maestro Talai. L’appuntamento, in diretta streaming, permetterà di approfondire diversi aspetti delle pratiche musicali improvvisate e del repertorio classico del radīf persiano che si ascolterà al concerto.

 

L’ingresso al concerto, previsto in Sala degli Arazzi alle ore 18, è libero fino ad esaurimento posti.

Libri a San Giorgio

Riprende a marzo la rassegna che intende promuovere e divulgare la produzione editoriale della Fondazione Giorgio Cini.

 

Il giorno 7 marzo alle ore 17 saranno presentati i volumi 83 e 84 di «Studi Veneziani» relativi agli anni 2021 che presentano all’interno una sezione dedicata a Gino Benzoni.

 

PRESENTA:

Andrea Zannini

 

PARTECIPA:

Gino Benzoni

 


Seguirà un secondo incontro, il 23 marzo alle ore 17, dedicato al volume Per un archivio fotografico dell’arte italiana. Vittorio Cini, la Fondazione Giorgio Cini e la Fratelli Alinari, atti della giornata di studi, a cura di Monica Bassanello, Simone Guerriero, Ilaria Turetta. Il volume, edito da Marsilio, raccoglie gli atti della giornata di studi (Fondazione Giorgio Cini, 2018) organizzata dall’Istituto di Storia dell’Arte, in collaborazione con la Fratelli Alinari, divenuta ora Fondazione Alinari per la Fotografia. La presentazione del volume è in collaborazione con la Regione del Veneto.

 

PRESENTANO:

Luca Majoli

Ettore Spalletti

 

PARTECIPANO:

Claudia Baroncini

Luca Massimo Barbero

 


Il terzo appuntamento il 17 aprile alle ore 17 sarà dedicato al volume di Maria Ida Biggi, intitolato: Mischa Scandella. La scena magica. La pubblicazione, edita nell’ambito delle attività del Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Mischa Scandella (1921-2021), ripercorre la vicenda artistica dello scenografo veneziano, dalle sue prime esperienze nel contesto del teatro universitario, fino agli allestimenti realizzati con i principali registi italiani del secondo Novecento. Il volume è inoltre ricco di testimonianze e offre un’ampia galleria iconografica, che attinge all’archivio di Scandella, oggi conservato presso l’Istituto per il Teatro e il Melodramma.

 

PRESENTA:

Cristina Grazioli, dell’Università degli Studi di Padova.

 

PARTECIPA:

Maria Ida Biggi

 


L’ultimo incontro sarà il 27 aprile alle ore 17 con la presentazione del libro Multa renascentur. Tammaro De Marinis studioso, bibliofilo, antiquario, collezionista, atti del convegno, a cura di Ilenia Maschietto. Il volume rende conto degli esiti del convegno tenuto presso la Fondazione Giorgio Cini e organizzato dall’Istituto di Storia dell’Arte nell’occasione dei 50 anni dalla morte di Tammaro De Marinis (1878-1969), napoletano di nascita e fiorentino d’adozione.

 

PRESENTANO:

Geri Della Rocca de Candal

Dorit Raines

Paolo Sachet

 

PARTECIPA:

Luca Massimo Barbero


Aperitivo gentilmente offerto da Distilleria Nardini 1779