Il 14 aprile alle ore 21.00 presso il Teatro Fondamenta Nuove, Carolyn Carlson si esibirà insieme al compositore e musicista veneziano Paki Zennaro, con cui collabora da molti anni, in un Poetry event, una performance inedita ed esclusiva. Poetessa e calligrafa, oltre che coreografa e ballerina, Carolyn Carlson definisce infatti la sua danza come poesia visiva e ama confrontarsi con artisti di altre discipline realizzando performance sempre nuove all’insegna della sperimentazione e dell’improvvisazione. I suoi poetry events sono degli eventi unici, creati appositamente per il luogo destinato ad accoglierli.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti (capienza massima 150 posti)
L’istituto interculturale di studi musicali comparati organizza il corso di flauto ney a cura di Kudsi Erguner, uno dei più noti interpreti di questa tradizione musicale. Il ney
è uno strumento dal passato millenario, divenuto nel corso dei secoli
l’unico strumento a fiato adottato negli ensembles di musica classica
persiana, araba, ottomanoturca e centro-asiatica. Col tempo, il ney ha acquisito un particolare valore in seno alla cultura sufi: dal IX d.C., infatti, è uno tra i rari strumenti musicali impiegati nell’incontro cerimoniale sufi detto samâ‘, “ascolto, audizione”, dalla confraternita dei “dervisci rotanti”.
video
Kudsi Erguner,
nato nel 1952, si ricollega autorevolmente a questa tradizione
spirituale e musicale provenendo da una nota e ormai secolare famiglia
di neyzen che inizia con il nonno Süleyman Erguner (1902-1953) e
prosegue con il padre Ulvi Erguner (1924- 1974), celebre solista del
suo tempo e direttore del Dipartimento di Musica Tradizionale della
Radio d’Istanbul. Con più di cinquanta registrazioni a suo nome e con
svariate collaborazioni nel campo della musica, del teatro (Peter
Brook), del cinema (Martin Scorsese, Marco Ferreri) e della danza
(Carolyn Carlson, Maurice Bejart) Kudsi Erguner è oggi,
indiscutibilmente, il più noto neyzen a livello internazionale, insieme al fratello Süleyman (1957) e a Niyazi Sayin (1927). Il livello del corso è medio-avanzato.
Partecipazione previa iscrizione musica.comparata@cini.it
Il corso si terrà dal 16 al 18 aprile dalle 9.00 alle 18.00
La didattica e la prassi esecutiva di musiche dell’Africa si è sviluppata negli ultimi decenni in Italia grazie soprattutto a musicisti provenienti dai paesi occidentali del continente. Molto meno nota è la densa e articolata produzione musicale delle zone orientali.
L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza per la seconda volta, in collaborazione con il Dipartimento di Art, Dance and Drama della Makerere University di Kampala (Uganda), un corso sulle musiche dei Baganda, popolazione maggioritaria in Uganda, e dei loro vicini Basoga.
Una delle più ricche tradizioni musicali in Uganda è quella dello xilofono su tronchi di banano, strumento diffuso in tutta la regione interlacustre. Il grande xilofono akadinda, suonato da cinque musicisti, era centrale per l’esecuzione dei repertori di corte nell’antico regno del Buganda. Un secondo xilofono, amadinda, è percosso da tre suonatori. Ambedue sono oggi praticati da musicisti esperti nella particolare tecnica di formule musicali ad incastro.
Analogo all’amadinda è l’embaire dei Basoga, confinanti con i Baganda, che coltivano una notevole varietà di strumenti e repertori musicali. Gli xilofoni sono accompagnati da particolari set di tamburi.
La danza (musica da vedere) è parte integrante della cultura musicale ganda e soga come di altre culture musicale dell’Uganda. Il corso, in particolare, tratterà il bakisimba, la più importante danza dei Baganda, basata su un particolarissimo movimento del bacino.
Per saperne di più musica.comparata@cini.it
Sala Capriate, Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
27 – 29 marzo 2009
Master Class: 27 – 29 marzo 2009
9.30 – 12.30 e 14.30 – 17.30
Contatti
Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati
tel. +39 041 2710357
e-mail: musica.comparata@cini.it
L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza, in collaborazione con la sezione musicale del Centro Studi
e Documentazione della Cultura Armena di Venezia, diretta da Minas
Lourian, un corso dedicato al duduk, strumento a fiato a doppia ancia, costruito in legno d’albicocco e simbolo della tradizione musicale armena. Nel 2005, il duduk (o dziranapogh in armeno) viene proclamato come il capolavoro rappresentativo della tradizione musicale armena all’interno del “Programma dei Capolavori del Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità” dell’Unesco. Il duduk (considerato convenzionalmente come l’oboe armeno) è uno strumento popolare dal timbro caldo, leggermente nasale e dalla sonorità fortemente evocativa, che accompagna i canti e le danze di tutte le regioni dell’Armenia oltre che essere lo strumento privilegiato per i raduni matrimoniali o funerei. Il solista viene di solito accompagnato da un secondo suonatore di duduk che tiene continuamente il bordone grazie ad una tecnica di respirazione circolare e da un suonatore percussionista di dhol.
Gevorg Dabaghyan è uno dei massimi
specialisti viventi di questo antichissimo strumento e fondatore di
varie formazioni tra cui l’Insieme Shoghaken, votato alla salvaguardia
del ricchissimo patrimonio folkloristico armeno. Nel vastissimo
repertorio di Dabaghyan ha grande rilievo anche la musica liturgica,
parte fondamentale di una tradizione plurimillenaria caratterizzata
dalle forti radici culturali cristiane, essendo l’Armenia la prima
nazione che proclamò il cristianesimo come religione di stato nel 301.
Partecipazione previa iscrizione musica.comparata@cini.it
Sede Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena – Biblioteca Zenobiana del Temanza
Corte Zappa, Dorsoduro 1602, 30123 VENEZIA
Orari venerdì 20 marzo ore 14-18/sabato 21 e domenica 22 marzo ore 11-15
Partecipazione previa iscrizione musica.comparata@cini.it
Sede Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena – Biblioteca Zenobiana del Temanza
Corte Zappa, Dorsoduro 1602, 30123 VENEZIA
Orari venerdì 20 marzo ore 14-18/sabato 21 e domenica 22 marzo ore 11-15
Il 1 ottobre alle ore 20.30 all’Ateneo Veneto si terrà un concerto di musica indiana (canto dhrupad) dei Gundecha Brothers.
Il Concerto è organizzato da TEENTAAL – Wakhevitch & CO in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini (Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati).
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Ateneo Veneto Onlus
Venezia, Campo San Fantin, 1897
Tel.: +39 041 5224459
Fax : +39 041 5200487
Questa dodicesima edizione, felice risultato di una ricerca finanziata attraverso la Borsa “Vittore Branca” conferita dalla Regione Veneto a Matteo Del Negro per la promozione di ricerche sulla cultura veneta, è dedicata alle polifonie di area veneta e friulana e si articolerà in tre appuntamenti, nei quali si incontreranno gruppi polifonici diversi, rappresentativi di esperienze multiformi di canto d’insieme: tre concerti pomeridiani nei quali si potranno ascoltare le differenti tipologie del “cantare in gruppo”, espressioni di altrettante identità musicali locali.
Il giorno 11 ottobre alle ore 16 si esibiranno i seguenti cori:
Coro Nediskij Puobi, Pulfero, UD
direttore: Giuseppe Chiabudini
Coro Folkloristico Palio, Zero Branco, TV
direttore: Francesco Pomiato
Coro Serenissima, Favaro Veneto, VE
direttore: Giancarlo Cartago
Coro La Sorgente, Morgano, TV
direttore: Dino Zanatta
Coro Piccole Dolomiti, Vicenza
direttore: Oscar Bolcato
Cantori Veneti, Trebaseleghe, PD
direttore: Thomas Mazzucchi
Copernicoro, Udine
direttore: Serena Vizzutt
Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati
tel. +39 042 5230555 +39 041 2710357
e-mail: musica.comparata@cini.it
Questa dodicesima edizione, felice risultato di una ricerca finanziata attraverso la Borsa “Vittore Branca” conferita dalla Regione Veneto a Matteo Del Negro per la promozione di ricerche sulla cultura veneta, è dedicata alle polifonie di area veneta e friulana e si articolerà in tre appuntamenti, nei quali si incontreranno gruppi polifonici diversi, rappresentativi di esperienze multiformi di canto d’insieme: tre concerti pomeridiani nei quali si potranno ascoltare le differenti tipologie del “cantare in gruppo”, espressioni di altrettante identità musicali locali.
Il giorno 4 ottobre alle ore 16 si esibiranno i seguenti cori:
Coro Du Muini, Gazzo e Grantorto, PD
direttore: Luciano Rampazzo
Coro Pod Lipo, San Pietro al Natisone, UD
direttore: Antonio Specogna
Grop Coral Gjviano, Udine
direttore: Massimo Persic
Corale Quirita, San Quirino, PN
direttore: Lidio D’Orico
Coro Vôs di Vilegnove, San Daniele del Friuli, UD
direttore: Don Romano Michelotti
Coro Sot la Nape, Villa Santina, UD
direttore: Enza Petris
Cantori Veneti, Trebaseleghe, PD
direttore: Thomas Mazzucchi
Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati
tel. +39 042 5230555 +39 041 2710357
e-mail: musica.comparata@cini.it
L ’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza per la
seconda volta, in collaborazione con la sezione musicale del Centro Studi
e Documentazione della Cultura Armena di Venezia, diretta da Minas
Lourian, un corso dedicato al duduk, strumento a fiato a doppia ancia, costruito in legno d’albicocco e simbolo della tradizione musicale armena.
Il corso sarà tenuto da Gevorg Dabaghyan.
Il duduk
(considerato convenzionalmente come l’oboe armeno) è uno strumento
popolare dal timbro caldo, leggermente nasale e dalla sonorità
fortemente evocativa, che accompagna i canti e le danze di tutte le
regioni dell’Armenia oltre ad essere lo strumento privilegiato per
matrimoni e funerali.
Nel 2005, il duduk (o dziranapogh
in armeno) venne proclamato come il capolavoro rappresentativo della
tradizione musicale armena all’interno del “Programma dei Capolavori
del Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità” dell’Unesco.
Gevorg Dabaghyan,
docente al Conservatorio Statale di Erevan, è uno dei massimi
specialisti viventi di questo antichissimo strumento e fondatore di
varie formazioni tra cui l’Insieme Shoghaken, votato alla salvaguardia
del ricchissimo patrimonio folkloristico armeno. Nel vastissimo
repertorio di Dabaghyan ha grande rilievo anche la musica liturgica,
parte fondamentale di una tradizione plurimillenaria caratterizzata
dalle forti radici culturali cristiane, essendo l’Armenia la prima
nazione che proclamò il cristianesimo come religione di stato nel 301.
Il ciclo Polifonie “in viva voce”, ideato dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati della Fondazione Giorgio Cini, a cura di Maurizio Agamennone, è per tradizione dedicato allo studio e analisi delle pratiche di canto di gruppo in area europea; giunto ormai alla sua 12° edizione, è dedicato quest’anno a Polifonie di area veneta e friulana. Si tratta di una manifestazione che costituisce uno dei risultati della borsa di studio “Vittore Branca”, conferita dalla Regione Veneto a Matteo Del Negro per la promozione di ricerche sulla cultura veneta.
L’edizione 2008 è stata realizzata grazie all contributo della Regione del Veneto e in collaborazione con il Dipartimento di Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici “G. Mazzariol” dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, la Provincia di Padova, il Comune di Venezia, il Comune di Udine, il Comune di Fumane.
L’evento si articola in tre appuntamenti pomeridiani, nei quali si proporranno all’attenzione di ascoltatori, appassionati e studiosi, gruppi polifonici rappresentativi di esperienze diverse di canto d’insieme, in area venetofriulana, espressioni molteplici di numerose identità musicali locali.
Sabato 4 ottobre, all’Auditorium “Cesare Pollini” di Padova, si terrà un concerto di cinque gruppi polifonici friulani e due veneti;
Sabato 11 ottobre, al Teatro Palamostre di Udine , un concerto di cinque gruppi veneti e due friulani;
Sabato 18 ottobre, al Teatro Toniolo di Mestre, un concerto di quattro gruppi friulani e quattro gruppi veneti. Nella stessa giornata è anche previsto, prima del concerto, un seminario di approfondimento teorico rivolto principalmente a studiosi e studenti universitari.
L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza il tradizionale corso di canto difonico aperto sia ai principianti sia ad allievi di livello avanzato. Il canto difonico è una tecnica vocale di origine sciamanica diffusa in Mongolia, in Siberia e in Sudafrica. Nella pratica del canto difonico (overtones) una sola persona canta a due voci emettendo un suono grave laringeo cui si sovrappongono, in funzione melodica, suoni acuti prodotti
da armonici ottenuti sulle pareti della cavità oro-faringea. Il corso è affidato al Maestro Tran Quang Hai, considerato il più grande specialista del mondo di canto difonico.
Raffinato interprete delle tradizioni musicali dell’Estremo Oriente, è stato maestro di artisti come Demetrio Stratos, David Hykes, Meredith Monk, Roberto Laneri. Tran Quang Hai proviene da una famiglia di cinque generazioni di musicisti. Il padre Tran Van Khe è tra i maggiori studiosi di musica vietnamita. Nato nel Vietnam del Sud, Tran Quang Hai ha studiato al Conservatorio di Saigon e quindi in Francia presso il Centre d’Etudes de Musique Orientale di Parigi; dal 1968 fa parte del gruppo di ricerca del CNRS, dipartimento di musicologia presso il Musée de l’Homme di Parigi. Polistrumentista, suona oltre quindici strumenti musicali vietnamiti, cinesi, indiani, iraniani, indonesiani ed europei. Compositore, autore e curatore di numerose pubblicazioni (saggi, documentari, dischi), per la sua attività scientifica e musicale ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali. Ha partecipato con successo a Les Tambours 89 di Yves Herwan-Chotard nell’occasione del Bicentenario della Rivoluzione francese, a La Composition Française di Nicolas Frize (1991), al Festival di Saint-Denis e al Festival Internazionale Chant de Gorge Khoomei a Kyzyl e Tuva nel 1995. Da ricordare anche il film etnomusicologico di Hugo Zemp e Tran Quang Hai, Le Chant des Harmoniques (1989), premiato in quattro manifestazioni internazionali. Si è esibito in oltre duemilacinquecento concerti in quarantacinque paesi, contribuendo all’introduzione della tecnica difonica nella musica contemporanea.
Corso di Canto difonico a cura di Tran Quang Hai
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
3 – 5 ottobre 2008
Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati
tel. +39 042 5230555 +39 041 2710357
e-mail: musica.comparata@cini.it