Istituto per il Teatro e il Melodramma Archives - Pagina 3 di 14 - Fondazione Giorgio Cini

Gianfranco de Bosio e il suo archivio

L’Istituto per il Teatro e il Melodramma organizza un incontro, il giorno 8 maggio alle ore 12:00, in ricordo del maestro Gianfranco de Bosio, in occasione del centenario della sua nascita, avvenuta a Verona il 16 settembre 1924.
L’incontro costituisce l’occasione per presentare al pubblico l’archivio personale di de Bosio, recentemente donato all’Istituto per il Teatro e il Melodramma dal figlio del maestro, Stefano.
Nel corso della giornata, organizzata in sinergia con l’Università Ca’ Foscari di Venezia e con il Comitato nazionale delle Celebrazioni del centenario della nascita del Cav. di Gran Croce maestro Gianfranco de Bosio, verrà ricordato il suo lungo e prezioso lavoro nel teatro di prosa e di opera, nella televisione e nel cinema del secondo dopoguerra.
Intervengo all’incontro: Carmelo Alberti, Maria Ida Biggi, Nanà Cecchi, Stefano de Bosio, Susanna Egri, Maria Rita Simone.
Saranno presenti anche alcuni membri del Comitato nazionale tra i quali: Alberto Bentoglio, Mara Fazio, Cristina Grazioli, Nicola Pasqualicchio.

Singing in the pool, with masks

Dal 5 al 7 marzo si terrà il seminario Singing in the pool, with masks organizzato in collaborazione con il Théâtre Performance et Societé dell’Université Paris 8 e l’École Universitaire de Recherche ArTeC – Nanterre. Nel corso del seminario, finanziato da ANR (Agence Nationale pour la Recherche de France), verrà offerto agli studenti dell’Université de Nanterre un insegnamento sia teorico che pratico sull’uso della maschera in teatro, con particolare riferimento agli ambienti acquatici. Nel corso dell’incontro veneziano, che segue un primo seminario organizzato a Parigi, a cura di Isabelle Moindrot e Giulia Filacanapa, i partecipanti potranno lavorare su una selezione di materiali grafici e pittorici conservati presso i diversi fondi d’archivio dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma. In questa occasione l’Istituto sarà coinvolto anche in una serie di lezioni sulla storia del teatro contemporaneo e sul patrimonio teatrale custodito alla Fondazione Giorgio Cini.

La Stanza Duse. Parte III Eleonora Duse attrice mondiale

A partire dal mese di marzo, e fino alla fine del mese di dicembre 2024, viene proposto nella Stanza Duse, archivio aperto e visitabile dal 2011, il terzo e ultimo appuntamento di una trilogia di esposizioni dedicate al rapporto della Duse con la città di Venezia (2022), con la scena italiana del suo tempo (2023) e, infine, con gli artisti e il teatro di tutto il mondo (2024).

L’obiettivo del nuovo allestimento è indagare la ricezione internazionale del teatro di Eleonora Duse per ricostruire il modo in cui la sua recitazione colpì il pubblico straniero e contribuì alla rivoluzione artistica del primo Novecento teatrale.
Attraverso la stampa del tempo, le locandine e gli scritti che le sono stati dedicati, le fotografie eseguite da autori internazionali e altri materiali, il visitatore sarà guidato alla scoperta di una delle pagine più felici del teatro italiano di tutti i tempi. Voci vicine e lontane, sono in grado di raccontare un’attrice rivoluzionaria, ispirata e capace di influenzare chi ha avuto la fortuna di vederla in scena. Tra questi Sarah Bernhardt, Charlie Chaplin, Isadora Duncan, Lucien e Sacha Guitry e Lee Strasberg.

Per la prima volta dalla sua apertura la Stanza di Eleonora Duse, nell’anno del centenario, entra nelle proposte delle visite guidate alla Fondazione Giorgio Cini.

 

La Stanza di Eleonora Duse, aperta e visitabile dal 2011, è uno spazio permanente dedicato alla memoria della grande attrice italiana; un luogo che nasce con lo scopo di rendere accessibile al pubblico, attraverso mostre temporanee, il prezioso patrimonio custodito nell’archivio Duse. La collezione di materiali conservati presso l’Istituto per il Teatro e il Melodramma è di straordinaria ricchezza: fotografie originali, carteggi, copioni annotati, documenti contabili e registri di compagnia, abiti e memorabilia vanno a costituire, di volta in volta, percorsi tematici in grado di svelare aspetti della vita e dell’arte di questa affascinante attrice.

Il mestiere dello scenografo. Incontro dedicato a Mischa Scandella

Il Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Mischa Scandella (1921-2021) si avvia alla conclusione delle attività con un incontro dedicato alla scenografia del secondo Novecento. Questa iniziativa segue la pubblicazione del saggio monografico Mischa Scandella. La scena magica (Silvana Editoriale, 2022) e la realizzazione della mostra La scena magica. L’arte teatrale di Mischa Scandella e intende ripercorrere la carriera di Scandella, mettendola in relazione con la scena italiana del Novecento.

 

Prenderanno parte all’incontro:

Cristina Grazioli

Pier Luigi Pizzi

 

in dialogo i componenti del Comitato nazionale Scandella:

Maria Ida Biggi

Nicola Bruschi

Lorenzo Cutuli

Andrea Erri

Marianna Zannoni

 

Al termine dell’incontro verrà consegnato, per il secondo anno consecutivo, il Premio Scandella ai due migliori progetti scenografici, ispirati al lavoro del maestro veneziano, presentati dagli studenti delle Accademie italiane.

 

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«Se mi dura questo entusiasmo finirò come Narciso». Un viaggio fotografico nella vita della grande attrice. Parte II Eleonora Duse e l’Italia

In preparazione della grande ricorrenza del 2024, che celebra i cento anni dalla scomparsa di Eleonora Duse (1858-1924), l’Istituto per il Teatro e il Melodramma propone una mostra sulla celebre attrice italiana a partire dai documenti conservati nel prezioso archivio personale dell’artista. Questo nuovo progetto espositivo segue quello dedicato al delicato e profondo rapporto tra l’attrice e la città di Venezia e intende ampliare lo sguardo al contesto nazionale, nel quale Eleonora Duse crebbe, si affermò e che contribuì a modificare significativamente.

 

Questa mostra costituisce il secondo appuntamento di un ciclo di esposizioni promosse in Stanza Duse volte a indagare un particolare aspetto della vicenda biografica e artistica di Eleonora Duse: il rapporto dell’attrice con il territorio veneziano e veneto (2022), il successo in Italia, il contesto teatrale nazionale (2023) e la fama internazionale (2024).

 

Accanto alle stampe fotografiche che ritraggono l’attrice in momenti privati e scatti posati in abiti di scena, il visitatore potrà vedere una selezione di oggetti e documenti appartenuti all’attrice. L’insieme di questi materiali permettono di ricostruire il legame di Eleonora Duse con la scena teatrale italiana dei decenni a cavallo tra XIX e XX secolo. Eleonora nasce in una famiglia di attori italiani di modesta fortuna, raggiunge presto il successo esibendosi nei più importanti teatri della penisola, è la musa di diversi drammaturghi e sodale collaboratrice dei più importanti attori italiani del tempo. Tra gli scrittori che hanno scritto per lei si ricordano Giuseppe Giacosa, Gabriele D’Annunzio, Marco Praga, Tommaso Gallarati Scotti e Giovanni Verga che, in occasione della prima di Cavalleria Rusticana, scrisse di lei: “che artista è quella Duse e come prese a cuore le mie parti!”.

Sempre in Italia, ma nei lunghi anni passati lontano dalle scene, Eleonora Duse si fa promotrice di una bella iniziativa sociale, “la libreria delle attrici” e gira il film Cenere, tratto da una novella del futuro premio Nobel per la letteratura Grazia Deledda. 

 

Il teatro degli attori. Wanda Benedetti, Toni Barpi e il loro tempo

L’Istituto per il Teatro e il Melodramma in occasione dei cento anni dalla nascita dell’attrice Wanda Benedetti (Treviso, 31 ottobre 1923 – 12 luglio 2017) e dei dieci anni dalla morte dell’attore Toni Barpi (Feltre, 13 luglio 1920 – Treviso, 31 ottobre 2013), promuove una giornata di studi dedicata alla scena teatrale veneta del secondo Novecento. I due attori, compagni nella vita e sulle scene, hanno lavorato con alcuni dei più importanti registi del tempo, tra cui Cesco Baseggio, Carlo Lodovici e Renato Simoni; oltre che con Maurizio Scaparro, Luigi Squarzina e con i meno noti e, più legati al contesto veneziano, Arnaldo Momo e Giovanni Poli, quattro registi di cui l’Istituto conserva l’archivio e la biblioteca personale. Si segnala inoltre la collaborazione anche con lo scenografo Mischa Scandella, il cui figlio ha donato alla Fondazione i disegni e i dossier del padre. Il fondo di Wanda Benedetti e Toni Barpi si inserisce dunque in un fitto tessuto di relazioni, che permangono come tracce di memoria fra le carte dei vari fondi di persona.

 

L’incontro costituirà l’occasione per ricordare non solo il lavoro di questi due interpreti, ma più in generale per ricostruire uno spaccato del teatro di area veneta nei decenni successivi al secondo conflitto mondiale.


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Interverranno:

 

Maria Ida Biggi

Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini, Università Ca’ Foscari

 

Piermario Vescovo

Università Ca’ Foscari

 

Simona Brunetti

Università di Verona

 

Marianna Zannoni

Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini, Università Ca’ Foscari

 

Parteciperanno all’incontro con un momento performativo:

Nora Fuser e Mattia Berto

 

Seguirà un piccolo aperitivo

 

Omaggio a Franco Scaldati

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L’Istituto per il Teatro e il Melodramma, in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali e con la Scuola di Dottorato in Storia delle Arti dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, promuove un incontro alle ore 16.00 dedicato al drammaturgo, regista e attore siciliano Franco Scaldati, nel corso del quale saranno presentati al pubblico i primi due volumi della nuova edizione critica delle sue opere, a cura di Valentina Valentini e Viviana Raciti ed editi da Marsilio.

 

Questa serie di pubblicazioni è realizzata a partire dai testi conservati nel ricco archivio del drammaturgo, donato dai figli dell’artista all’Istituto per il Teatro e il Melodramma nel 2020 e sul quale sono stati operati un riordino e la digitalizzazione dei documenti.

 

Alla fine dell’incontro, è prevista una lettura spettacolo dei testi di Scaldati dal titolo Le risate degli angeli a cura di Teatro Metropopolare e Compagnia Franco Scaldati, di e con  Livia Gionfrida e Melino Imparato. 

 

Storie di donne creative nel XX secolo tra Russia ed Europa

L’Istituto per il Teatro e il Melodramma ospita due incontri del ciclo “Storie di donne creative nel XX secolo tra Russia ed Europa” organizzato dal Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali in collaborazione con il progetto LEI (Leadership, Energia, Imprenditorialità).

 

All’interno del ciclo sono previsti nove incontri tematici, da febbraio a maggio 2023, di alta divulgazione, dedicati all’approfondimento biografico e all’attività artistica di personaggi femminili emblematici del Novecento. Artiste, musiciste, attrici, ballerine, designer, fotografe, e molto di più, le donne raccontate sono “amazzoni” del loro tempo, eclettiche, all’avanguardia e cosmopolite. Ripercorrere le loro storie permetterà di riflettere sul superamento di confini identitari e nazionali. Caratterizzati da un approccio storico-artistico e culturologico, gli incontri saranno tenuti da professori, dottorandi ed esperti della materia.

 

 

10 febbraio
Sala del Consiglio, ore 16.30

Conferenza, tenuta da Maria Ida Biggi, direttrice dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma, dal titolo: L’arte di Tat’jana Pavlova attrice e regista

Eleonora e Venezia. Dieci anni della Stanza Duse

La Stanza di Eleonora Duse è uno spazio permanentemente dedicato alla memoria della grande attrice italiana di cui l’Istituto per il Teatro e il Melodramma conserva l’archivio documentale. Ispirata al modello delle case museo, la Stanza nasce nel 2011 con l’intento di far conoscere la straordinaria storia di Eleonora Duse e del suo teatro. Stanza della conservazione che diventa luogo vivo e visitabile, all’interno del quale, secondo un’idea di “archivio aperto”, promuovere esposizioni tematiche e iniziative culturali sempre nuove e diverse.

 

Oggi, a dieci anni di distanza, l’Istituto vuole festeggiare la storia di questo luogo promuovendo una temporanea sul rapporto tra Eleonora Duse e la città di Venezia e ricordando le attività che nel tempo sono state promosse nel contesto di questa Stanza. Nel catalogo, realizzato con il contributo della Regione del Veneto, trovano così posto sia un approfondimento sul legame dell’attrice con la laguna, sia il ricordo di tutte le principali iniziative curate dall’Istituto nel corso degli anni, tra le quali mostre, incontri, conferenze, letture e spettacoli. I molti eventi organizzati sono ripercorsi attraverso una ricca galleria di immagini, grafiche e fotografie.

La scena magica. L’arte teatrale di Mischa Scandella

Prorogata la mostra “La scena magica. L’arte teatrale di Mischa Scandella” fino al 7 maggio 2023

 

Nell’anno conclusivo del Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Mischa Scandella (1921-2021), l’Istituto per il Teatro e il Melodramma, in qualità di ente promotore, organizza, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Venezia, una mostra dedicata allo scenografo veneziano. L’obiettivo dell’iniziativa è di mostrare al pubblico la bellezza e la straordinaria ricchezza dell’archivio personale dell’artista, donato all’Istituto dal figlio Giovanni.

 

L’esposizione, curata da Maria Ida Biggi, Nicola Bruschi e Lorenzo Cutuli, trova sede presso il Magazzino del Sale 3 dell’Accademia di Belle Arti di Venezia e permette al pubblico di avvicinarsi al teatro dello scenografo veneziano. Il percorso espositivo segue cronologicamente la produzione teatrale di Mischa, dal debutto, avvenuto nel 1946, fino agli spettacoli allestiti nei primi anni Ottanta. In mostra, oltre a una grande varietà di bozzetti e figurini originali, troveranno posto anche diversi documenti d’archivio, tra i quali lettere, fotografie e locandine. Ad arricchire l’esposizione anche alcuni costumi per il Mefistofele di Arrigo Boito provenienti dai magazzini storici del Teatro dell’Opera di Roma e alcuni bozzetti conservati presso La Biennale di Venezia, ASAC – Archivio Storico delle Arti Contemporanee per spettacolo rappresentati nel contesto dei Festival di Prosa.

 

In concomitanza con l’allestimento de La scena magica. L’arte teatrale di Mischa Scandella al Magazzino del Sale 3 sarà possibile visitare, alle Sale Apollinee del Teatro La Fenice, un’esposizione di pannelli che riproducono documenti conservati presso l’Archivio Storico del Teatro e che ripercorrono la presenza dello scenografo al Teatro La Fenice, iniziata subito dopo la Seconda guerra mondiale, con allestimenti per il teatro di prosa e per il Festival della Biennale, proseguita con numerose scenografie per opere liriche.

Questa importante iniziativa segue la pubblicazione del volume di Maria Ida Biggi, Mischa Scandella. La scena magica, Silvana editoriale, Milano 2022.

 

Scarica la locandina Scandella_La scena magica

Scandell_La scena magica_invito inaugurazione