Istituto per il Teatro e il Melodramma Archives - Pagina 7 di 14 - Fondazione Giorgio Cini

Il performer e la semantica del gesto

Venezia, Fondazione Giorgio Cini – Salone degli Arazzi
8-10 maggio 2018

IL PERFORMER E LA SEMANTICA DEL GESTO.

Ambiente integrato di analisi del movimento e dei feedback emozionali

 Dall’8 al 10 maggio 2018, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma, in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari e nell’ambito del progetto Teatro, ricerca, innovazione. La scena digitale, finanziato dalla Regione del Veneto, realizza con l’azienda see-d un seminario di ricerca volto all’analisi semantica e alla sonificazione del movimento del performer, in relazione ai feedback emozionali provenienti dal performer stesso e da un campione di pubblico.

Il progetto si propone di mappare il movimento dei performer attraverso la costruzione di un ambiente integrato di motion capture e sensori biometrici, creando un avatar digitale che possa muoversi attraverso modelli ‘semantici’ di movimento – inclusivi della componente gestuale ed emozionale – generati da attori di commedia dell’arte, danzatori contemporanei ed esponenti di discipline sportive. Una particolare attenzione sarà, inoltre, dedicata ai processi di sonificazione semantica del gesto, con la creazione di una partitura sonora generata dallo stesso movimento degli interpreti.

Lavoreranno alla creazione Ugo Padulosi (Eurotech Group), Lorenzo Pagliei (Conservatorio di Vicenza, Ircam di Parigi), Luca Richelli (Conservatorio di Vicenza, SaMPL – Sound and Music Processing Lab di Padova), Davide Tiso (Conservatorio di Vicenza, see-d di Venezia), con la partecipazione dell’attore Titino Carrara, delle danzatrici Tiziana Bolfe Briaschi, Camilla Monga e Chiara Vittadello, dei maestri di Tai Chi e di tennis Riccardo Belli e Sven Jurmic.

Giovedì 10 maggio alle ore 18.00, presso il Salone degli Arazzi della Fondazione Giorgio Cini, sarà realizzata una dimostrazione finale aperta al pubblico, come esito dei lavori e delle sperimentazioni che hanno avuto luogo nel corso delle tre giornate laboratoriali. L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

 

Shakespeare all’Opera. “Romeo e Giulietta” e “Il mercante di Venezia”: riscritture e allestimenti

Il 23 e 24 aprile 2018, nell’ambito del Progetto Europeo Shakespeare in and beyond the Ghetto: staging Europe across cultures, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma organizza il Convegno internazionale di studi Shakespeare all’Opera. Romeo e Giulietta e Il mercante di Venezia: riscritture e allestimenti, relativo alle rappresentazioni operistiche dei due testi shakespeariani. Musicologi, storici del teatro e drammaturghi analizzeranno i contesti in cui si sono sviluppate le rappresentazioni in musica delle opere di William Shakespeare che, dall’inizio del XVII secolo a oggi, hanno ispirato librettisti e compositori.

Nel corso delle giornate di studio, sarà presentata una riduzione de Il mercante di Venezia di William Shakespeare; lo spettacolo, curato e interpretato da Davide Lorenzo Palla, sarà diretto da Riccardo Mallus e accompagnato dalle musiche di Tiziano Cannas Aghedu. Studio sul Mercante di Venezia narra la vicenda di uno dei personaggi più noti della storia del teatro: l’ebreo Shylock che, da potenziale carnefice, diventa vittima di se stesso e di una giustizia che si beffa di lui. Lo spettacolo nasce in seguito a un lungo lavoro fatto con Tournée da Bar, la giovane impresa culturale che ha portato con grande successo i classici di Shakespeare nei luoghi teatralmente non convenzionali di tutta Italia.

Il Convegno internazionale di studi costituisce un’altra tappa del grande progetto triennale Shakespeare in and beyond the Ghetto: staging Europe across cultures (2016-2018), selezionato dalla Commissione Europea nell’ambito della call 2016 per i Progetti di Cooperazione Europea di Europa Creativa. Accanto all’Università Ca’ Foscari di Venezia e alla Fondazione Giorgio Cini, tra i partner internazionali a sostegno del Progetto Europeo figurano Warwick University e Queen Mary University of London (Inghilterra), Ludwig-Maximilians-Universität München (Germania), Teatrul Municipal Tony Bulandra Targoviste (Romania).


 


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Il teatro in fotografia. L’immagine della prima attrice italiana fra Otto e Novecento

Il teatro in fotografia. L’immagine della prima attrice italiana fra Otto e Novecento
a cura di Marianna Zannoni
Titivillus, Corazzano (PI), 2018

Gli anni a cavallo tra Otto e Novecento – quelli della cosiddetta Belle Époque – rappresentano un’epoca di grandi cambiamenti in ogni settore della società e della cultura.
Nell’universo artistico, le contaminazioni tra il mondo del teatro e quello della fotografia determinano progressivamente una vera e propria rivoluzione nel modo di ‘guardare’, e quindi di ‘raccontare’, la scena contemporanea.
Se è vero, infatti, che nella pratica fotografica ottocentesca si possono ritrovare molte tracce del mondo teatrale suo contemporaneo, è altrettanto vero che, pochi anni più tardi, sarà proprio la nascita di un’industria  fotografica a produrre molti e significativi cambiamenti nel mondo del teatro. In particolare, il progressivo affermarsi della figura femminile, protagonista della scena ma anche della gestione della propria professione, emerge icasticamente nelle fotografie scattate sul palcoscenico e fuori da esso. Attraverso le vicende artistiche di tre indiscusse protagoniste del teatro – Adelaide Ristori, Eleonora Duse e Tina Di Lorenzo –, si è cercato quindi di comprendere l’evoluzione nel modo di ritrarre l’attrice, nel sistema di diffusione della sua immagine e nella creazione del ‘mito’ capace di influenzare i costumi della società.

Eleonora Duse e Arrigo Boito

L’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini, in occasione delle celebrazioni legate al Centenario della scomparsa di Arrigo Boito (1918-2018), si colloca in prima linea per ricordare il grande intellettuale, letterato e musicista italiano. Prima tappa di queste celebrazioni è la mostra Eleonora Duse e Arrigo Boito, allestita nella Stanza di Eleonora Duse dal 23 novembre 2017 al 20 dicembre 2018 con documenti aderenti ai fondi d’archivio conservati a San Giorgio. Attraverso un viaggio negli inediti materiali boitiani, che comprendono l’epistolario Duse-Boito, i copioni annotati delle opere shakespeariane tradotte e adattate da Boito per la Duse, materiali relativi alla genesi di opere boitiane quali Nerone e Mefistofele, si intende approfondire la relazione tra Arrigo ed Eleonora, nella sua duplice declinazione umana e artistica. Conosciutisi nel 1884, i due si innamorano nel 1887, anno in cui inizia un’intensa e passionale storia d’amore documentata da tantissime lettere. Fra alti e bassi, la relazione tra i due prosegue fino al 1894, mentre la loro amicizia dura per tutta la vita: la presenza di Boito nella vita della Divina sarà una costante anche dopo la sua scomparsa, come testimoniano i richiami all’artista presenti negli innumerevoli autografi dusiani.

Libri a San Giorgio

Libri a San Giorgio è la rassegna sulle novità editoriali della Fondazione Giorgio Cini giunta
quest’anno alla sua tredicesima edizione.
Il 13 marzo ore 17 verranno presentati gli ultimi volumi di «Studi Veneziani», la rivista dell’Istituto per
la Storia della Società e dello Stato Veneziano rivolta a indagare i vari aspetti della plurisecolare
storia veneziana. In particolare verrà illustrata l’annata 2016.


Il 20 marzo ore 17 sarà la volta del volume Il teatro in fotografia. L’immagine della prima attrice italiana
fra Otto e Novecento di Marianna Zannoni, che prende in esame, attraverso le vicende artistiche
di tre indiscusse protagoniste del teatro – Adelaide Ristori, Eleonora Duse e Tina Di Lorenzo –,
l’evoluzione nel modo di ritrarre l’attrice, nel sistema di diffusione della sua immagine e nella
creazione del ‘mito’ capace di influenzare i costumi della società.


Il 23 marzo ore 17 la rassegna si concluderà con la presentazione, a cura dell’Istituto per la Musica, dei
due volumi Musical Improvisation and Open Forms in the Age of Beethoven a cura di Gianmario
Borio e Angela Carone e Studies in Historical Improvisation From Cantare super Librum to
Partimenti a cura di Massimiliano Guido. Nel primo si indaga sulla centralità dell’atto di
improvvisare tra la fine del Settecento e la metà dell’Ottocento e sulle commistioni tra improvvisazione
e prassi compositiva. Nel secondo si affronta lo studio dell’improvvisazione come
teorizzata e attuata tra Sedicesimo e Diciassettesimo secolo.

Incontro | Il mare di Shakespeare

5 dicembre 2017, ore 18.00
Venezia, Aula Magna dell’Ateneo Veneto

Nell’ambito delle attività legate all’acquisizione dell’archivio di Maurizio Scaparro, giunto a San Giorgio nel febbraio 2017 per volere del Maestro, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma promuove l’incontro Il mare di Shakespeare: un viaggio tra le opere del bardo con la partecipazione di studiosi e artisti, per comprendere il fascino che il nostro mare ha sempre esercitato sulla cultura europea e per approfondire le relazioni tra le diverse civiltà che si intrecciano nel bacino del Mediterraneo. L’incontro, che si svolgerà il 5 dicembre alle ore 18.00 presso l’Aula Magna dell’Ateneo Veneto, rappresenta la terza tappa del progetto Mediterri-Amo: un percorso tra Roma, Firenze e Venezia, città crocevia d’Italia che hanno segnato momenti fondamentali nella vita artistica di Maurizio Scaparro. Il progetto è una finestra aperta sulle tante sponde del Mediterraneo; sotto la guida di uno dei maestri del teatro italiano, traccia le coordinate di un viaggio fatto di immagini, suoni e parole.

Parteciperanno all’incontro Carmelo Alberti, Shaul Bassi, Maria Ida Biggi, Emilia Costantini, Pino Micol e Maurizio Scaparro.

In coordinamento con il Maestro, attraverso questa iniziativa, l’Istituto prosegue la sua attività di custodia e valorizzazione dei materiali afferenti all’archivio, in un’ottica di costante confronto con l’esterno.

 

 

Didascalia:

Aldo Rossi, Il teatro del mondo, Venezia, Carnevale del Teatro 1980

Rassegna Lyda Borelli diva cinematografica: La memoria dell’altro, proiezione della pellicola inedita con musica dal vivo

L’ultimo appuntamento della rassegna Lyda Borelli diva cinematografica avrà luogo venerdì 10 novembre alle ore 20.30, presso l’Aula Magna dell’Ateneo Veneto, con la proiezione della rara pellicola La memoria dell’altro, diretta da Alberto Degli Abbati nel 1913.

Il film, restaurato per l’occasione dalla Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma con il sostegno degli eredi di Lyda Borelli, sarà accompagnato da musica dal vivo di Cinzia Gangarella e preceduto da una conferenza. Interverranno Maria Ida Biggi, Daniela Currò e Angela Dalle Vacche.

Sull’onda del successo della prima interpretazione cinematografica in Ma l’amor mio non muore!, Lyda Borelli torna a lavorare con Mario Bonnard e Vittorio Rossi Pianelli per La memoria dell’altro, interpretando la giovane aviatrice Lyda. Caratterizzato da bellissimi esterni veneziani, il film è un grandissimo successo anche grazie alla tipologia di donna interpretata da Lyda Borelli, aderente all’immagine che l’attrice aveva costruito di sé. I critici del tempo sottolineano la connessione tra la Lyda aviatrice e la diva Lyda Borelli, ipotizzando che la baronessa De Rege, autrice del soggetto, si fosse ispirata nella creazione del personaggio proprio alla sua figura di donna emancipata, appassionata di volo e di motori, ma anche seducente danzatrice e donna fatale.

Ingresso libero fino a esaurimento posti


Didascalia:
Lyda Borelli in La memoria dell’altro, 1913


Scarica la locandina La-memoria-dellaltro.pdf


 

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Eleonora Duse e Arrigo Boito

Nel corso del 2018, in occasione delle celebrazioni legate al centenario della morte di Arrigo Boito (1842-1918), l’Istituto per il Teatro e il Melodramma, capofila del Comitato Nazionale per le celebrazioni boitiane, presenta la mostra Eleonora Duse e Arrigo Boito, a cura di Maria Ida Biggi.

L’esposizione intende ricostruire il sodalizio artistico e personale che vide coinvolti l’attrice e il celebre letterato, compositore e intellettuale, a lungo un punto di riferimento per Eleonora e per il suo teatro. L’Istituto espone i documenti boitiani, per la maggior parte inediti, acquisiti in seguito alle donazioni Carandini Albertini, Sister Mary Mark e Nardi: tra questi materiali spiccano il prezioso corpus di lettere che i due si scambiarono tra il 1884 e il 1918; i copioni dei testi shakespeariani Antonio e Cleopatra, Giulietta e Romeo e Macbeth, di cui Arrigo curò la traduzione e l’adattamento sulla base delle peculiarità artistiche e recitative di Eleonora; autografi vari e abbozzi del Nerone; fotografie originali.

La Stanza di Eleonora Duse, aperta e visitabile dal 2011, è nata con l’intento di rendere accessibile a un pubblico interessato il prezioso patrimonio custodito nell’Archivio Duse. I materiali originali afferenti all’archivio vengono esposti a rotazione, in una serie di mostre temporanee volte ad approfondire uno o più aspetti della vita e dell’arte dell’attrice.


Catalogo: Eleonora Duse e Arrigo Boito, a cura di Maria Ida Biggi, Fondazione Giorgio Cini, Venezia 2018.


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Presentazione: L’archivio del regista Giovanni Poli

Foto: Giovanni Poli con gli attori della compagnia del Teatro a l’Avogaria in La commedia degli Zanni, anni ‘70

Venerdì 20 ottobre alle ore 11.00, presso la Sala Barbantini della Fondazione Giorgio Cini, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma, in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, presenterà al pubblico l’archivio personale di Giovanni Poli (1917-1979), nell’anno del centenario della nascita. L’archivio dell’artista, che fu autore, regista, direttore di teatri e pedagogo, è giunto a San Giorgio per volere dei figli Stefano e Massimo e include i materiali relativi alla carriera artistica di Giovanni Poli dalla metà degli anni Quaranta alla fine degli anni Settanta. Personalità di spicco della scena teatrale veneziana del secondo dopoguerra, Poli è stato il fondatore del Teatro Universitario di Ca’ Foscari e del Teatro a l’Avogaria; il suo lavoro, fortemente radicato sul territorio, puntò alla riscoperta della tradizione teatrale veneta in un costante dialogo con il contemporaneo.

Presenteranno la donazione Maria Ida Biggi e Stefano Poli con Carmelo Alberti, Anna Maria Testaverde, Pier Mario Vescovo e Giulia Filacanapa, che ha riordinato l’archivio.

Per l’occasione sarà presentata una selezione di materiali provenienti dall’archivio, allo scopo di documentare la ricchezza e l’eterogeneità della donazione. Attraverso fotografie d’epoca, manifesti, bozzetti di scena, corrispondenza, documenti amministrativi e testi inediti, saranno messi in luce i nuclei tematici di maggior interesse della produzione di Giovanni Poli.

 

Libri a San Giorgio

Riprende in autunno la rassegna dedicata alle novità editoriali della Fondazione Giorgio Cini.


4 ottobre 2017 ORE 17
Nel corso del primo appuntamento, il 4 ottobre, sarà presentato il volume La giovinezza di Tintoretto,
che comprende gli atti del convegno dedicato al grande artista veneziano, annoverato fra i più originali
interpreti della stagione manierista, in vista del quinto centenario della sua nascita.

Presenta Vittoria Romani.


L’EVENTO DEL 10 OTTOBRE PER CAUSE DI FORZA MAGGIORE È STATO ANNULLATO, CI SCUSIAMO PER L’INCONVENIENTE.

10 ottobre 2017
Il secondo incontro sarà riservato al volume La scena di Mariano Fortuny. Atti

del Convegno Internazionale di Studi, a cura di Maria Ida Biggi, Claudio Franzini, Cristina
Grazioli e Marzia Maino. Il libro raccoglie gli atti del convegno, tenutosi tra Padova e Venezia
nel novembre 2013, dedicato all’opera e alla poetica teatrale di Mariano Fortuny y Madrazo.
Studiosi ed esperti del settore indagano l’opera del poliedrico artista spagnolo, attraverso le sperimentazioni
negli ambiti dell’illuminotecnica e della scenotecnica e le relazioni con i grandi
maestri della regia del primo Novecento e con i maggiori esponenti negli ambiti di danza, arti
visive, musica e fotografia.

Presentano Marco Carminati e Doretta Davanzo Poli


18 ottobre 2017 ore 17
L’ultimo appuntamento, previsto per il 18 ottobre, proporrà infine, da parte dell’Istituto per la
Musica, i volumi online Variazioni in sviluppo. I pensieri di Giovanni Morelli verso il futuro, a
cura di Giada Viviani e Teatro di avanguardia e composizione sperimentale per la scena in Italia:
1950-1975, a cura di Gianmario Borio, Giordano Ferrari e Daniela Tortora.

Presentano Michele Girardi ed Emilio Sala.

Partecipano Daniela Tortora e Giada Viviani.