Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia Archives - Pagina 3 di 55 - Fondazione Giorgio Cini

Chameleon – un progetto di Universal Everything per la Fondazione Giorgio Cini

“Chameleon” è un lavoro filmico digitale, nato dalla visionaria creatività del collettivo internazionale Universal Everything e ispirato al lavoro di digitalizzazione che la Fondazione Giorgio Cini sta realizzando in questi anni, tramite il suo Centro Digitale ARCHiVe, compresa la scansione dell’intera Isola di San Giorgio Maggiore. Una operazione di conservazione e di documentazione del patrimonio architettonico e storico unica nel suo genere.

 

“Chameleon” celebra infatti il connubio tra le tecnologie digitali contemporanee e il patrimonio culturale. La grande mole di materiale digitale, che la Fondazione Giorgio Cini sta accumulando, non solo è a disposizione online di ricercatori di tutto il mondo, ma anche di artisti internazionali perché possano produrre nuove narrazioni dell’isola, inaspettate chiavi di comprensione della realtà e inediti archivi del contemporaneo.

“Chameleon” è il secondo capitolo di questo lavoro progettuale, dopo “La Maschera del Tempo”, opera di Mattia Casalegno e Martux_M realizzata nel 2022.

 

Il 6 settembre 2024, dalle 11 alle 18, “Chameleon” si presenta al pubblico in anteprima alla Biblioteca del Longhena, nell’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia.
L’8 settembre 2024, alle ore 11, è presentato a Linz, nel Deep Space del festival internazionale Ars Electronica, partner del progetto, assieme a T6 Ecosystem e S+T+ARTS, la piattaforma europea su scienza, tecnologia ed arti promossa dalla Commissione Europea.

Johann Adolf Hasse all’Ospedale degli Incurabili

Sanctus Petrus et Sancta Maddalena

Johann Adolf Hasse all’Ospedale degli Incurabili (1758)

 

Seminari di Musica Antica Egida Sartori e Laura Alvini
Direzione: Pedro Memelsdorff

 

Master-class e lezioni con Vivica Genaux e Raffaele Mellace: 25-29 novembre 2024

Sala Arazzi, Fondazione Giorgio Cini | Per assistere al seminario scrivere a musica.antica@cini.it


Concerto finale
: 28 novembre ore 18

Auditorium “Lo Squero” | Ingresso libero fino ad esaurimento posti

 

Si esibiscono:

Jin Sophia, soprano
Ott Polly, soprano
Yuneeva Sofya, mezzoprano
Danta Maximiliano, controtenore
Cravino Raquel, violino
Gérard Stefano, violino
Cho Choi Hyngun, violoncello
Dijoux Jean-Christophe, organo e clavicembalo

 

 

 

Come anche negli altri grandi ospedali veneziani – dei Derelitti, dei Mendicanti e della Pietà – anche in quello degli Incurabili l’estrema importanza data all’educazione musicale nel Sei e Settecento è commisurata alla fama dei compositori impegnati ad insegnare e dirigere le rappresentazioni pubbliche. Tra loro si annoverano grandi nomi quali Pallavicino, Porpora, Jomelli, Galuppi e – forse il più noto tra tutti loro – Johann Adolf Hasse.
Per le pute degli Incurabili Hasse compose due grandi mottetti sul cinquantesimo salmo Miserere mei Deus (uno in do e uno in re minore), da essere eseguiti durante le celebrazioni della Settimana Santa nella chiesa dell’ospedale, consacrata al Santissimo Salvatore. E a modo d’introduzione per ognuno di essi, compose anche due oratori: Serpentes in deserto (introduzione del Miserere in do) e Sanctus Petrus et Sancta Maria Magdalena (introduzione del Miserere in re). La loro funzione era didattico-morale: esortare le ragazze e il loro uditorio alla compassione e cioè l’immedesimazione con il massimo dolore, preludio del de profundis espresso dal susseguente salmo penitenziale.
Il seminario si concentrerà su uno di quegli oratori, Sanctus Petrus et Sancta Magdalena, composto nel 1758 per le pute degli Incurabili. Il suo interesse poetico risiede soprattutto nella prospettiva della narrazione: la Passione di Gesù vista non solo da Pietro e Maddalena, ma anche da tre personaggi ‘minori’ dei Vangeli, Maria madre di Giacomo, Salomé, e Giuseppe di Arimatea. E l’interesse musicale, infine, consiste nella varietà e intensità delle strutture e figure retoriche con cui Hasse arricchisce ed anzi esaspera quella narrazione.
Docente principale del seminario sarà il mezzosoprano Vivica Genaux, rinomata specialista nel repertorio hassiano, che verrà assistita da Raffaele Mellace, uno dei massimi esperti del settore. Come sempre il seminario si concluderà con un concerto pubblico.
L’evento è organizzato con il contributo di Regione del Veneto e delle fondazioni svizzere Concordance, Irma Merk e L.+Th. La Roche, e con l’auspicio della Fondazione Johann Adolf Hasse di Amburgo.

Borse di studio disponibili per cantanti e strumentisti (violini e continuo)

Scadenza bando posticipata all’8 ottobre 2024

Scarica il bando

Appuntamenti Cini Ambassador

Sono sei i nuovi appuntamenti nell’Isola di San Giorgio Maggiore per i Cini Ambassador.

 

Il 27 agosto partecipano alla vernice della nuova mostra organizzata da Le Stanze della Fotografia, Whispers – A Julian Lennon Retrospective.

 

Il giorno dopo, il 28 agosto, viene riservata una visita in anteprima della nuova edizione 2024 di Homo Faber The Journey of Life, con la direzione artistica di Luca Guadagnino e Nicolò Rosmarini.

 

Il 5 settembre nell’antica Biblioteca del Longhena viene presentata in anteprima l’opera digitale, Chameleon, un progetto di Universal Everything per Fondazione Giorgio Cini. Il quarto appuntamento, il 24 ottobre, viene offerta un’esperienza unica con visita al Labirinto Borges con cocktail al San Giorgio Café in collaborazione con Bellussi Spumanti.

 

Il 14 novembre i Cini Ambassador visitano lo studio del grande compositore Ottorino Respighi, donato alla Fondazione Giorgio Cini dalla vedova Elsa Olivieri
Sangiacomo.

 

Infine, sabato 7 dicembre, sono invitati all’ultimo concerto della stagione all’Auditorium “Lo Squero”, organizzata da Asolo Musica: protagonista il celebre pianista iraniano Ramin Bahrami che interpreta Johann Sebastian Bach.

Musiche e danze dai confini di Giava | Calung – Lénggér Banyumasan

Nell’anno in cui si celebra il 75° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Indonesia, l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati (IISMC) ha invitato a Venezia un gruppo di dieci artisti da Banyumas, un distretto situato al confine tra Giava Centrale e Giava Occidentale (Sunda) e rinomato per il suo fervente patrimonio artistico, che ruota attorno alla cultura musicale del bambù. Nel progetto sono coinvolti riconosciuti esperti di musica e danza con un background ricco e diversificato, provenienti da centri artistici, istituzioni accademiche e troupe professionali impegnate nella preservazione, nella trasmissione e nella divulgazione delle arti performative di Banyumas.

L’IISMC ha organizzato per l’occasione una masterclass sulla bambu musik giavanese, in collaborazione con il Conservatorio di Musica Benedetto Marcello (21.5.2024 – indirizzata agli studenti), e il primo spettacolo assoluto di Calung – Lénggér Banyumasan in Italia, inaugurando un tour curato da Daniele Zappatore – supportato da istituzioni e università italiane unitamente all’Ambasciata indonesiana di Roma e al Ministero indonesiano per Educazione, Cultura, Ricerca e Tecnologia – che vedrà gli artisti giavanesi impegnati in una ricca serie di workshop e concerti nelle città di Venezia, Roma e Napoli.

 

Il programma dello spettacolo pone al centro la musica calung e la danza lénggér, nella loro natura dinamica e trasformativa.

Lo spettacolo avrà luogo il giorno 22 maggio alle ore 18:00.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti


Artisti

 

Yusmanto: coordinatore, calung

Sanggar Seni Sekar Shanty

 

Darno: Direttore artistico, compositore, calung

Institut Seni Indonesia di Surakarta

 

Muriah Budiarti: sindhen

Institut Seni Indonesia di Surakarta

 

Hadi Sumarto Sukendar: costruttore di strumenti, kendhang

Troupe Langen Budaya

 

Sarmin: calung, gong sebul

Troupe Langen Budaya

 

Eko Kuntowibowo: dendhem

Oemah Gamelan / SMK Negeri 3 Banyumas

 

Rumpoko Setyo Aji: kendhang, kethuk-kenong

SMK Negeri 3 Banyumas

 

Rianto: coreografo, danzatore 

Rumah Lengger / Rianto Dance Studio

 

Cipto Subroto: gerong, danzatore

Universitas Jenderal Soerdiman Purwokerto

 

Gading Nadaswara Kemilau Banyubiru: coreografa, danzatrice

Sanggar Seni Sekar Shanty

Libri a San Giorgio | Studi Veneziani

Riprende a maggio la rassegna che intende promuovere e divulgare la produzione editoriale della Fondazione Giorgio Cini.

Venerdì 3 maggio, in concomitanza del Seminario Mediterraneo di Napoli,  Mediterraneo di Venezia, saranno presentati i volumi LXXXV-LXXXVI (2022) della rivista scientifica «Studi Veneziani», pubblicata dall’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano. Un’occasione per presentare i nuovi volumi, evidenziando, ancora una volta, la straordinaria ricchezza degli argomenti affrontati e l’impostazione interdisciplinare dell’unico periodico interamente dedicato alla storia di Venezia, allo Stato veneziano e alle espressioni della Civiltà veneziana nelle forme della politica, delle istituzioni, della società, della cultura, dell’arte e della letteratura.

 

Presenta Marco Pellegrini

Partecipa Egidio Ivetic

 

Scarica la brochure della presentazione Studi Veneziani

Mediterraneo di Napoli, Mediterraneo di Venezia

Il seminario punta a evidenziare due prospettive e modi di essere Stati nel Mediterraneo attraverso il prisma della storia medievale e moderna.
Venezia e Napoli sono due grandi capitali dell’antico mare e sono soprattutto due luoghi unici, città che hanno saputo esprimere una loro specifica civiltà. Si tratta di Stati posti al centro del Mediterraneo, entrambi al confine tra più mondi. Il Regno di Napoli e la Repubblica di Venezia sono altresì, a loro modo, declinazioni della storia d’Italia, della storia del Mediterraneo e d’Europa. Il seminario è anche una proposta di lettura dalla prospettiva inversa, mediterranea di queste civiltà. L’approccio è comparativo, intrecciato con visioni e interpretazioni di ampio respiro, di storia e cultura. In occasione del seminario verranno presentati gli ultimi numeri di «Studi Veneziani», pubblicati dall’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano.

 

Scarica il programma

Libri a San Giorgio | Antonio Guardi. I Fasti veneziani

Il 7 maggio alle ore 17:00 verrà presentato il volume Antonio Guardi. I Fasti veneziani a cura di Denis Ton, Allemandi Editore. L’album dei cosiddetti “Fasti veneziani” di Antonio Guardi è uno dei capolavori del disegno veneto del Settecento. Rappresentanti episodi della storia della Serenissima e liberamente ispirati a dipinti realizzati prevalentemente nel Cinquecento come parte della decorazione di Palazzo Ducale ma non solo, i fogli testimoniano le prodigiose capacità metamorfiche del segno guardesco, capace di trasformare quei modelli in opere d’arte autonome ed esemplari di una via veneziana alla stagione rococò. Il volume riproduce e analizza per la prima volta estensivamente i disegni di questo nucleo già appartenuti alla collezione di Vittorio Cini (che, con intuito e sensibilità, ne aveva quindi colto lo straordinario valore) e prende in esame gli altri dispersi in musei e raccolte di tutto il mondo.

 

Presenta Fabrizio Magani, Soprintendente Archeologia belle arti e paesaggio per il comune di Venezia e laguna

Intervengono Luca Massimo Barbero, Denis Ton e Giovanni Alliata di Montereale

 

Aperitivo gentilmente offerto da Distilleria Nardini 1779

Gianfranco de Bosio e il suo archivio

L’Istituto per il Teatro e il Melodramma organizza un incontro, il giorno 8 maggio alle ore 12:00, in ricordo del maestro Gianfranco de Bosio, in occasione del centenario della sua nascita, avvenuta a Verona il 16 settembre 1924.
L’incontro costituisce l’occasione per presentare al pubblico l’archivio personale di de Bosio, recentemente donato all’Istituto per il Teatro e il Melodramma dal figlio del maestro, Stefano.
Nel corso della giornata, organizzata in sinergia con l’Università Ca’ Foscari di Venezia e con il Comitato nazionale delle Celebrazioni del centenario della nascita del Cav. di Gran Croce maestro Gianfranco de Bosio, verrà ricordato il suo lungo e prezioso lavoro nel teatro di prosa e di opera, nella televisione e nel cinema del secondo dopoguerra.
Intervengo all’incontro: Carmelo Alberti, Maria Ida Biggi, Nanà Cecchi, Stefano de Bosio, Susanna Egri, Maria Rita Simone.
Saranno presenti anche alcuni membri del Comitato nazionale tra i quali: Alberto Bentoglio, Mara Fazio, Cristina Grazioli, Nicola Pasqualicchio.

Materiality at the Intersection of Ecology and Religious Studies

La conferenza è organizzata dalla Fondazione Giorgio Cini (the Centre for Comparative Studies of Civilisations and Spiritualities), dall’Università Ca’ Foscari Venezia (THE NEW INSTITUTE Centre for Environmental Humanities – NICHE, the Center for the Study of Lived Religion, and the Department of Asian and North African Studies), University College Dublin (Irish Research Council Government of Ireland), e Harvard Divinity School (Center for the Study of World Religions).

 

In questo convegno internazionale e interdisciplinare ci proponiamo di indagare gli aspetti letterari, filosofici, antropologici e politici di una ri-materializzazione ecologica delle religioni e delle spiritualità, in dialogo con la sempre crescente produzione accademica legata alla connessione tra pensiero religioso e prassi ambientale.

 

La conferenza sarà tenuta in lingua inglese.

 

Scarica il programma del convegno qui.

 

Ingresso libero fino ad esaurimento posti, con registrazione obbligatoria su Eventbrite:

 

– Registrazione per il Convegno “Materiality at the Intersection of Ecology and Religious Studies”, 21 – 23 maggio 2024
– Registrazione per il film Lagunaria al Cinema Giorgione, 22 maggio, ore 18:00 -20:00
Per domande sulla disponibilità dei posti contattare: civilta.comparate@cini.it

Chu Teh-Chun In Nebula

La mostra retrospettiva di Chu Teh-Chun (1920-2014) in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini, dal titolo In Nebula, si terrà dal 20 aprile al 30 giugno 2024, sull’Isola di San Giorgio Maggiore, in occasione della sessantesima Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. Organizzata con il sostegno della Fondazione CHU Teh-Chun e curata dallo storico dell’arte Matthieu Poirier, è la più importante esposizione dedicata negli ultimi anni a questo pittore franco-cinese, che è stato uno dei protagonisti dell’arte astratta, insieme a Hans Hartung e Helen Frankenthaler.
Con prestiti eccezionali, tra cui uno proveniente dal Musée d’Art Moderne de Paris, la mostra guiderà i visitatori attraverso una serie di dipinti emblematici realizzati a partire dal 1955, anno in cui Chu si stabilì definitivamente a Parigi, vicino alle avanguardie occidentali. Una nuova monografia sull’artista, pubblicata da Matthieu Poirier (Editions Gallimard, Parigi), accompagnerà l’evento.