Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia Archives - Pagina 44 di 55 - Fondazione Giorgio Cini

Libri a san Giorgio | Scultura nei giardini delle ville venete. Il territorio vicentino

Per la rassegna delle novità editoriali Libri a San Giorgio verrà presentato martedì 10 giugno alle ore 17.30 il volume promosso dalla Fondazione Giorgio Cini e dall’Istituto Regionale per le Ville Venete con il sostegno della Fondazione Giuseppe RoiScultura nei giardini delle ville venete. Il territorio vicentino di Monica De Vincenti, Marsilio Editori, Venezia, 2014.

Il catalogo illustra, attraverso un denso saggio introduttivo a cui segue l’esame di quasi un centinaio di cicli scultorei, uno dei capitoli più ricchi e interessanti ma meno indagati dell’arte veneta: la statuaria da giardino, un genere che trova nel territorio di Vicenza un punto di partenza quasi obbligato poiché soprattutto in quest’area si realizzò l’età d’oro della villa veneta. Qui, inoltre, si trovano le cave delle pietre calcaree con cui venne realizzata la stragrande maggioranza delle opere; e qui, infine, operarono con continuità alcuni degli scultori italiani più importanti, come gli Albanese e, soprattutto, i Marinali. Artisti che, insieme ad altre personalità, anche meno note, emerse dalla ricerca, hanno saputo dar vita ad una ‘galleria’ di straordinaria consistenza quantitativa ed estetica.

Presentano il volume Margherita Azzi Visentini e Matteo Ceriana

Partecipano Giuliana Fontanella,  Presidente dell’Istituto Regionale per le Ville Venete e l’autrice.

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
10 giugno ore 17.30

Seguirà cocktail nel parco della Fondazione Giorgio Cini

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Le composizioni in lingua persiana alla corte ottomana

CONCERTO DI MUSICA OTTOMANA
Sabato 12 aprile, ore 18
Fondazione Giorgio Cini

Ensemble Birun 2014

Kudsi Erguner, direzione artistica
Michalis Cholevas, viella yayli tanbur
Giovanni De Zorzi, flauto ney
Canfeza Gunduz, violino keman
Nektaria Manana, liuto a manico corto ‘ud
Yasar Musaoglu, cetra su tavola kanun
Berk Ozcam, voce; Sepideh Raissadat, voce
Ruven Ruppik, percussioni

Iniziativa realizzata con il sostegno di Eni.
Il Corcerto è il momento conclusivo di Bîrûn. Seminari di musica ottomana. Le composizioni in lingua persiana alla corte ottomana

Per maggiori informazioni:
Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati
Segreteria
tel. +39 041 2710357
e-mail musica.comparata@cini.it

La musica a Venezia nei secoli XVI e XVII: fonti, metodi e prospettive storiografiche

Il seminario  rivolto a studenti e a giovani ricercatori, si prefigge, da un lato, di fornire un orientamento alla ricerca musicologica su tematiche veneziane presentando alcuni fondi musicali e documentari conservati nei  principali archivi e nelle più importanti biblioteche  della città e, dall’altro, di avviare una riflessione di carattere metodologico sulle potenzialità di talune fonti e sulle nuove prospettive di ricerca che aprono.

Della durata di cinque giorni, il seminario prevede lezioni teoriche ed esercitazioni sul campo. Affidate a un ampio staff di docenti comprendenti studiosi di diverso indirizzo disciplinare, le lezioni spazieranno da tematiche di carattere storico-metodologico generale a specifiche tematiche musicali veneziane con un’attenzione particolare alle caratteristiche e alle potenzialità delle fonti locali. Una parte delle lezioni avrà inoltre una finalità pratica di orientamento e preparazione alle esercitazioni che si terranno nei principali archivi cittadini.

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Dal 1° luglio l’articolazione del corso sarà la seguente: 

9.30 – 13        Lezioni di carattere storico-metodologico e di orientamento e preparazione alle esercitazioni sul campo;

15 – 18           Esercitazioni sul campo. Sono previste esercitazioni nelle biblioteche e negli archivi seguenti: Archivio Storico del Patriarcato, Archivio di Stato di Venezia, Biblioteca del Museo Civico Correr, Biblioteca della Fondazione Ugo e  Olga Levi, Archivio IRE.

Per iscriversi al Seminario o per informazioni si prega di contattare musica@cini.it

Docenti

Rodolfo Baroncini (coordinatore), Conservatorio di Adria

Gino Benzoni, Fondazione Giorgio Cini

Agata Brusegan, Archivio IRE

David Bryant, Università Ca’ Foscari di Venezia

Paolo Cecchi, Università di Bologna

Isabella Cecchini, Università Ca’ Foscari di Venezia

Marco Di Pasquale, Conservatorio di Vicenza

Giuseppe Ellero, Archivio IRE

Silva Girardello, Biblioteca del Museo Correr

Elena Quaranta, Università Ca’ Foscari di Venezia

Davide Trivellato, Archivio Storico del Patriarcato

Monica Viero, Biblioteca del Museo Correr

Ricostruire la Cambogia dopo i Khmer Rossi. L’esperienza di vita e di lavoro di Onesta Carpené

9 – 10 maggio
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore

Momento centrale della programmazione 2014 dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati sarà una due giorni dedicata alla Cambogia. Il progetto, organizzato in collaborazione con il Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate, comprende una giornata di studi per ricordare l’importante e poco conosciuta figura di Onesta Carpené che ha lavorato nella cooperazione internazionale in Cambogia dal 1980 (momento della caduta del regime dei Khmer Rossi) fino ai primi anni duemila, la mostra fotografica In Cambogia. Fotografie dall’Archivio Tiziano Terzani con gli scatti realizzati dal giornalista, amico della Carpenè, nel corso di uno dei suoi viaggi e lo spettacolo del Balletto Reale di Cambogia Luci e ombre, diretto dalla coreografa S.A. la Principessa Norodom Buppha Devi, ex prima ballerina ed ex-ministro della cultura del governo cambogiano (Teatro Malibran, ingresso gratuito).


9 maggio
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore

La giornata di studi Ricostruire la Cambogia dopo i Khmer Rossi. L’esperienza di vita e di lavoro di Onesta Carpenè, a cura di Giovanni Giuriati (direttore dell’IISMC) e Valerio Pellizzari (giornalista e scrittore), intende innanzitutto ricordare la figura di Onesta Carpenè. Nata nel 1935 a Col San Martino-Treviso, fu impegnata nella cooperazione internazionale nel Sud-est asiatico (tra Vietnam, Laos, Thailandia) dal 1966, ma soprattutto in Cambogia, dove visse e lavorò, dal 1980 al 2005. In linea con gli interessi e l’azione dell’IISMC, alcuni dei relatori affronteranno i temi della cooperazione in campo culturale e del ruolo italiano in questo ambito. Parteciperanno all’incontro studiosi, giornalisti e protagonisti del mondo della cooperazione: Matilde Callari Galli, antropologa culturale e responsabile di progetti di cooperazione culturale in Cambogia; Nicoletta Dentico (vicepresidente dell’Osservatorio Italiano Salute Globale), attiva da anni nel mondo della cooperazione, Cambogia compresa, già responsabile italiana della campagna anti-mine e di Medecin sans Frontières; Elisabetta Rosaspina, inviata del Corriere della Sera; Suppya Nut Bru, docente di lingua khmer all’Università di Parigi (INALCO); S.A. il principe Ravivaddhana Monipong Sisowath, esperto della tradizione del Balletto Reale cambogiano. Interverranno inoltre alcuni familiari di Onesta Carpenè che testimonieranno il percorso di vita e i progetti di cooperazione da promossi dalla trevigiana, ancora oggi operanti nel sud-est asiatico.

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9 maggio – 2 giugno
Mostra In Cambogia. Fotografie dall’Archivio Tiziano Terzani a cura di Angela Staude Terzani
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore

La mostra fotografica, allestita negli spazi espositivi Biblioteca della Manica Lunga, con fotografie scattate dal marito Tiziano Terzani nel corso di un viaggio compiuto nel 1980. L’esposizione sarà visibile dal 9 maggio fino al 2 giugno 2014. Le foto, che offrono uno spaccato del Paese tra distruzione e ricostruzione – così come lo vide negli stessi anni Onesta Carpenè – si concentrano sulla Cambogia dei primi anni Ottanta, subito dopo la fine del regime dei Khmer Rossi ma ancora tormentata da una guerra civile e da un’occupazione-liberazione ad opera delle truppe vietnamite. Si tratta di foto in buona parte inedite provenienti dall’Archivio Terzani, in corso di lascito alla Fondazione Giorgio Cini, già donataria nel 2012 la biblioteca personale dello scrittore e giornalista.

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10 maggio ore 20
Spettacolo Luci e ombre

Venezia, Teatro Malibran

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Il Balletto Reale cambogiano si esibisce per la prima volta a Venezia. Questa forma di teatro-danza è celebrata in Europa fin dagli inizi del Novecento, da quando, in occasione della visita in Francia dell’allora re Sisowath, si svolse la prima tournée a Parigi che colpì e affascinò gli intellettuali parigini. Da allora, questa espressione artistica si è vista molto raramente nei teatri italiani e mai a Venezia.

Patrimonio immateriale dell’umanità Unesco, il Balletto Reale presenta un nuovo spettacolo incentrato sull’epica del Ramayana (Reamker in cambogiano), con coreografie di Sua Altezza Reale la Principessa Norodom Buppha Devi, nel quale per la prima volta, assieme alla danza, viene inserito anche un episodio di teatro delle ombre (anch’esso patrimonio Unesco).

Si ringrazia Fondazione Teatro La Fenice

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Towards a Network of European Archives of Twentieth-Century Music – Musicians’ Correspondence and Interaction between Archives

L’incontro, organizzato dall’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini e dalla Fondazione Ugo e Olga Levi, e coordinato da Paolo Dal Molin (in collaborazione con la Fondazione Archivio Luigi Nono, l’Università di Cagliari e l’University of Calgary), mira a consolidare e promuovere una più serrata interazione fra le istituzioni coinvolte, partendo da un confronto sull’attività dedicata alle corrispondenze dei musicisti, e in particolare dei compositori.

Alcuni tra i principali soggetti conservatori europei del patrimonio musicale novecentesco – l’Arnold Schönberg Center di Vienna (Austria), la Muzička Akademija Zagreb (Croazia), il Département de la Musique della Bibliothèque Nationale de France (Parigi, Francia), l’Akademie der Künste di Berlino e l’Internationales Musikinstitut Darmstadt (Germania), la Fondazione Archivio Luigi Nono e la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, la Fondazione Isabella Scelsi di Roma, la Biblioteka Uniwersytecka w Warszawie (Polonia), la British Library (Londra, Regno Unito), i Budapest Bartók Archives dell’Hungarian Academy of Sciences (Ungheria) e la Paul Sacher Stiftung di Basilea (Svizzera) – converranno il 27 e 28 giugno 2014 a Venezia.

Le prime due sessioni definiranno lo stato dell’arte dei processi archivistici applicati alle lettere, mentre la terza sessione offrirà tre studi di caso sul rapporto fra ricerca e accessibilità delle fonti nell’edizione dei carteggi, proposti dai curatori di tre carteggi innovativi sul piano scientifico e editoriale. Infine, nell’ultima sessione, un dibattito introdotto da Friedemann Sallis (University of Calgary) farà luce sul presente e sul futuro della collaborazione e della interazione fra archivi: per andare incontro alle esigenze di una ricerca sempre meno compartimentata; per diffondere, nell’Europa allargata, buone prassi per la tutela e la fruizione della documentazione musicale prodotta dalla fine dell’Ottocento in poi; per far emergere priorità e prospettive comuni.

Dal 27 giugno al 31 luglio verrà allestita una mostra di carteggi dei musicisti, dal titolo The Composer Mailbox,  i cui fondi sono conservati negli archivi musicali della Fondazione Giorgio Cini. La mostra organizzata dall’Istituto per la Musica e curata da Angela Carone e Francisco Rocca, costituirà una tappa essenziale del convegno.

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Giammaria Ortes nella Venezia del Settecento

Nella ricorrenza del terzo centenario della nascita di Giammaria Ortes (1713-1790), dietro promozione della Regione del Veneto, attraverso il Comitato regionale per le celebrazioni del centenario, l’Istituto per la Musica e l’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano della Fondazione Giorgio Cini organizzano un convegno di studi su questa figura singolare di abate dagli estesi interessi, che dall’economia si spingono sino al versante musicale.
Il che sarà un’occasione per valorizzarne la presenza nella Venezia del suo tempo, nella quale quello che lo contraddistingue è un originale atteggiamento nei confronti della cultura dei Lumi: da un lato è in esplicita polemica, dall’altro si spinge oltre con una riflessione che sul terreno dell’economia sarà tenuta presente dallo stesso Marx.

È previsto l’intervento dei più qualificati studiosi e del Settecento e di Ortes stesso, tra i quali Piero Del Negro, Gianfranco Dioguardi, Bartolo Anglani, Paolo Farina.

Immagine:
Canaletto (Giovanni Antonio Canal) (Venezia 1697 – 1768)
Capriccio con chiesa gotica e laguna, 1720-1721 ca
olio su tela, 118,3 x 147,6 cm
Collezione Intesa Sanpaolo

Spettacolo di musiche e danze coreane (tradizionali e contemporanee). The Bridging Colours. White

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati riprende la propria attività nel campo della danza contemporanea dedicando nel contempo un’iniziativa alle arti performative coreane. È da molti anni che l’Istituto non organizza un evento dedicato alla Corea e l’idea nasce in concomitanza con la ripresa dell’insegnamento della lingua e letteratura coreana all’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Si tratta di uno spettacolo creato appositamente per la Fondazione Giorgio Cini dal coreografo coreano
Yong Min Cho con la compagnia Asia Movement (A+M), di cui Yong Min Cho è direttore, in collaborazione con la compagnia di danza coreana Pyung-In e con il tradizionale ensemble coreano Nol Eum Pan.

In una prima parte dello spettacolo gli artisti presenteranno musiche e danze coreane tradizionali associate a cerimonie sciamaniche, legate tra loro dalla simbologia del colore bianco, connesso all’idea di morte e rinascita e a riti nei quali ci si riconcilia con il mondo soprannaturale. A seguire, gli stessi musicisti accompagneranno i ballerini in una coreografia contemporanea che, riprendendo e rielaborando i movimenti della danza tradizionale, si propone di esplorare la sfera dei sensi e dello spazio che ci circonda.

L’evento è organizzato con il sostegno di Asia House (Londra, UK) e con la collaborazione del King Sejong Institute Venezia e del Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea, Università Ca’ Foscari


The Bridging Colours – White è un progetto di A+M (Asia Movement) in collaborazione con la compagnia
di danza coreana “Pyung-In” e il gruppo di musica tradizionale coreana “Nol Eum Pan”. In questo spettacolo la musica e la danza tradizionale, derivate dai rituali degli sciamani coreani si combinano con le coreografie contemporanee di Yong Min Cho.

Lo spettacolo esplora la simbologia del colore bianco, uno dei cinque colori della tradizione coreana (bianco, nero, rosso, blu e giallo). Ciascun colore è legato a una particolare simbologia connessa alle cinque direzioni, agli elementi e ad altri significati. In particolare, il bianco è associato all’Occidente, al metallo, alla castità, alla verità, all’innocenza e alla morte. Tutti gli abiti di scena sono stati prodotti da RE;CODE.

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La performance musicale: un approccio comparato (II edizione)

Il 18 e 19 giugno studiosi afferenti agli ambiti disciplinari della etnomusicologia e della musicologia storica si confronteranno per il secondo anno consecutivo a partire dalle rispettive esperienze di studio sulle prassi esecutive negli ambiti delle musiche di tradizione orale e della musica d’arte occidentale.

Il seminario – coordinato da Gianmario Borio e Giovanni Giuriati e organizzato dall’Istituto per la Musica e dall’Istituto Interculturale di Studi Musical Comparati – si avvale della collaborazione del AHRC Research Center for Musical Performance as Creative Practice diretto da John Rink presso l’Università di Cambridge. Parteciperanno, per la parte etnomusicologica, Francesco Giannattasio e Regula Qureshi, mentre per la musicologia storica interverranno John Rink e Ingrid Pustijanac.

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Commemorazione di Roman Vlad (1919-2013)

Il 13 giugno l’Istituto per la Musica organizza, in collaborazione con il Teatro La Fenice, un doppio evento commemorativo di Roman Vlad, il compositore, pianista, critico musicale, musicologo, direttore artistico, autore radiofonico e televisivo scomparso il 21 settembre scorso.

Nel luglio 2013 il maestro Vlad ha donato all’Istituto per la Musica il suo archivio personale, un’ampia collezione di materiali in cui si riflette la vita musicale italiana del XX secolo.

Dopo alcuni mesi dall’inizio delle operazioni di riordino e catalogazione dei materiali, l’Istituto per la Musica organizza, alle ore 15, una tavola rotonda alla quale interverranno Vittorio Bonolis, Mario Messinis ed Enzo Restagno.

La tavola rotonda avrà luogo alla Fondazione Giorgio Cini, sull’Isola di San Giorgio Maggiore. È prevista la partecipazione di Carlo Grante, il pianista che alle ore 18, presso le Sale Apollinee del Teatro La Fenice, sarà impegnato in un recital pianistico dedicato alla memoria di Roman Vlad.


Il programma del concerto prevede l’esecuzione di due opere concettualmente correlate, accomunate dal riferimento alla figura, all’opera e al nome – in quanto “cifra musicale” – di Johann Sebastian Bach: la Fantasia contrappuntistica (1910) di Ferruccio Busoni e Opus Triplex(2001-2004) di Roman Vlad, che la scrisse precisamente «per la sensibilità, la mente e le dita di Carlo Grante». Il concerto è a ingresso libero fino a esaurimento dei posti.






 

Seminari di Musica Antica 2014 | Alessandro Stradella 1639-1682. Sette nuove cantate ritrovate negli archivi della Fondazione Giorgio Cini

Nell’immagine:una scansione del manoscritto originale, in particolare di una pagina della cantata “Sotto l’ombra d’un aureo diadema”,  con la firma di Alessandro Stradella


In linea con la nuova serie di Seminari di Musica Antica iniziata nel 2007 con la direzione di Pedro Memelsdorff, il seminario di quest’anno sarà dedicato a un repertorio totalmente inedito, contenuto in una fonte manoscritta recentemente riscoperta da Giulia Giovani negli archivi della Fondazione Giorgio Cini: sette cantate per voce solista e basso continuo di Alessandro Stradella (1639-1682).

Nell’estate del 2012 la musicologa, all’epoca borsista del Centro Internazionale di Studi della Civiltà Italiana “Vittore Branca”, nel corso di una ricerca negli archivi musicali della Fondazione Giorgio Cini, ha riportato alla luce un importante manoscritto contenente ventuno cantate da camera e due arie, prevalentemente per voce di soprano con accompagnamento di basso continuo.
Il documento si trovava nel Fondo Gian Francesco Malipiero (1882-1973), uno dei più significativi fondi di compositori custoditi presso la Fondazione Giorgio Cini, acquistato da Vittorio Cini negli anni ’60 del Novecento. Certamente redatto in area veneta e probabilmente nella città dei Dogi nella seconda metà del XVII secolo, il manoscritto è una testimonianza importante della ricezione delle musiche di Stradella a Venezia ed è l’unica fonte a tramandare alcune cantate da camera finora ignote al catalogo delle sue composizioni.

Come da tradizione il seminario ospiterà borsisti scelti tramite concorso internazionale, cantanti professionisti o semi-professionisti, guidati quest’anno dal famoso Maestro René Jacobs, che nel concerto conclusivo eseguiranno in prima mondiale parte del repertorio inedito.

 
Programma
17 maggio ore 17 Conferenza introduttiva
Conferenza introduttiva
La cantata da camera: mecenatismo, collezionismo e valorizzazione
a cura di Giulia Giovani
La conversazione verterà sul genere della cantata da camera, sulle sue specificità poetico-musicali, sui contesti della sua committenza, produzione e fruizione. Particolare attenzione sarà rivolta al manoscritto di cantate di Alessandro Stradella della Fondazione Giorgio Cini e al contesto nel quale venne realizzato nonché alla figura di Gian Francesco Malipiero, che lo acquistò per la propria collezione. “Mecenatismo”, “collezionismo” e “valorizzazione” saranno i termini attorno ai quali si dipanerà il discorso.

 

18-20 maggio Master-classes a cura di René Jacobs


20 maggio ore 18 Concerto finale dei borsisti diretti da René Jacobs

​sullo Scalone del Longhena​. Verranno eseguite tre cantate inedite in prima mondiale

21 maggio ore 9.30 lezione conclusiva di Gino Benzoni dal titolo La Venezia di Stradella
 


AVVISO

Sono scaduti i termini di iscrizioni alle Master-classes.

Informazioni musica.antica@cini.it – Tel. 041 2710258