Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia – Pagina 44 – Fondazione Giorgio Cini

Spettacolo di musiche e danze coreane (tradizionali e contemporanee). The Bridging Colours. White

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati riprende la propria attività nel campo della danza contemporanea dedicando nel contempo un’iniziativa alle arti performative coreane. È da molti anni che l’Istituto non organizza un evento dedicato alla Corea e l’idea nasce in concomitanza con la ripresa dell’insegnamento della lingua e letteratura coreana all’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Si tratta di uno spettacolo creato appositamente per la Fondazione Giorgio Cini dal coreografo coreano
Yong Min Cho con la compagnia Asia Movement (A+M), di cui Yong Min Cho è direttore, in collaborazione con la compagnia di danza coreana Pyung-In e con il tradizionale ensemble coreano Nol Eum Pan.

In una prima parte dello spettacolo gli artisti presenteranno musiche e danze coreane tradizionali associate a cerimonie sciamaniche, legate tra loro dalla simbologia del colore bianco, connesso all’idea di morte e rinascita e a riti nei quali ci si riconcilia con il mondo soprannaturale. A seguire, gli stessi musicisti accompagneranno i ballerini in una coreografia contemporanea che, riprendendo e rielaborando i movimenti della danza tradizionale, si propone di esplorare la sfera dei sensi e dello spazio che ci circonda.

L’evento è organizzato con il sostegno di Asia House (Londra, UK) e con la collaborazione del King Sejong Institute Venezia e del Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea, Università Ca’ Foscari


The Bridging Colours – White è un progetto di A+M (Asia Movement) in collaborazione con la compagnia
di danza coreana “Pyung-In” e il gruppo di musica tradizionale coreana “Nol Eum Pan”. In questo spettacolo la musica e la danza tradizionale, derivate dai rituali degli sciamani coreani si combinano con le coreografie contemporanee di Yong Min Cho.

Lo spettacolo esplora la simbologia del colore bianco, uno dei cinque colori della tradizione coreana (bianco, nero, rosso, blu e giallo). Ciascun colore è legato a una particolare simbologia connessa alle cinque direzioni, agli elementi e ad altri significati. In particolare, il bianco è associato all’Occidente, al metallo, alla castità, alla verità, all’innocenza e alla morte. Tutti gli abiti di scena sono stati prodotti da RE;CODE.

Scarica il porgramma

La performance musicale: un approccio comparato (II edizione)

Il 18 e 19 giugno studiosi afferenti agli ambiti disciplinari della etnomusicologia e della musicologia storica si confronteranno per il secondo anno consecutivo a partire dalle rispettive esperienze di studio sulle prassi esecutive negli ambiti delle musiche di tradizione orale e della musica d’arte occidentale.

Il seminario – coordinato da Gianmario Borio e Giovanni Giuriati e organizzato dall’Istituto per la Musica e dall’Istituto Interculturale di Studi Musical Comparati – si avvale della collaborazione del AHRC Research Center for Musical Performance as Creative Practice diretto da John Rink presso l’Università di Cambridge. Parteciperanno, per la parte etnomusicologica, Francesco Giannattasio e Regula Qureshi, mentre per la musicologia storica interverranno John Rink e Ingrid Pustijanac.

Scarica il programma

Commemorazione di Roman Vlad (1919-2013)

Il 13 giugno l’Istituto per la Musica organizza, in collaborazione con il Teatro La Fenice, un doppio evento commemorativo di Roman Vlad, il compositore, pianista, critico musicale, musicologo, direttore artistico, autore radiofonico e televisivo scomparso il 21 settembre scorso.

Nel luglio 2013 il maestro Vlad ha donato all’Istituto per la Musica il suo archivio personale, un’ampia collezione di materiali in cui si riflette la vita musicale italiana del XX secolo.

Dopo alcuni mesi dall’inizio delle operazioni di riordino e catalogazione dei materiali, l’Istituto per la Musica organizza, alle ore 15, una tavola rotonda alla quale interverranno Vittorio Bonolis, Mario Messinis ed Enzo Restagno.

La tavola rotonda avrà luogo alla Fondazione Giorgio Cini, sull’Isola di San Giorgio Maggiore. È prevista la partecipazione di Carlo Grante, il pianista che alle ore 18, presso le Sale Apollinee del Teatro La Fenice, sarà impegnato in un recital pianistico dedicato alla memoria di Roman Vlad.


Il programma del concerto prevede l’esecuzione di due opere concettualmente correlate, accomunate dal riferimento alla figura, all’opera e al nome – in quanto “cifra musicale” – di Johann Sebastian Bach: la Fantasia contrappuntistica (1910) di Ferruccio Busoni e Opus Triplex(2001-2004) di Roman Vlad, che la scrisse precisamente «per la sensibilità, la mente e le dita di Carlo Grante». Il concerto è a ingresso libero fino a esaurimento dei posti.






 

Seminari di Musica Antica 2014 | Alessandro Stradella 1639-1682. Sette nuove cantate ritrovate negli archivi della Fondazione Giorgio Cini

Nell’immagine:una scansione del manoscritto originale, in particolare di una pagina della cantata “Sotto l’ombra d’un aureo diadema”,  con la firma di Alessandro Stradella


In linea con la nuova serie di Seminari di Musica Antica iniziata nel 2007 con la direzione di Pedro Memelsdorff, il seminario di quest’anno sarà dedicato a un repertorio totalmente inedito, contenuto in una fonte manoscritta recentemente riscoperta da Giulia Giovani negli archivi della Fondazione Giorgio Cini: sette cantate per voce solista e basso continuo di Alessandro Stradella (1639-1682).

Nell’estate del 2012 la musicologa, all’epoca borsista del Centro Internazionale di Studi della Civiltà Italiana “Vittore Branca”, nel corso di una ricerca negli archivi musicali della Fondazione Giorgio Cini, ha riportato alla luce un importante manoscritto contenente ventuno cantate da camera e due arie, prevalentemente per voce di soprano con accompagnamento di basso continuo.
Il documento si trovava nel Fondo Gian Francesco Malipiero (1882-1973), uno dei più significativi fondi di compositori custoditi presso la Fondazione Giorgio Cini, acquistato da Vittorio Cini negli anni ’60 del Novecento. Certamente redatto in area veneta e probabilmente nella città dei Dogi nella seconda metà del XVII secolo, il manoscritto è una testimonianza importante della ricezione delle musiche di Stradella a Venezia ed è l’unica fonte a tramandare alcune cantate da camera finora ignote al catalogo delle sue composizioni.

Come da tradizione il seminario ospiterà borsisti scelti tramite concorso internazionale, cantanti professionisti o semi-professionisti, guidati quest’anno dal famoso Maestro René Jacobs, che nel concerto conclusivo eseguiranno in prima mondiale parte del repertorio inedito.

 
Programma
17 maggio ore 17 Conferenza introduttiva
Conferenza introduttiva
La cantata da camera: mecenatismo, collezionismo e valorizzazione
a cura di Giulia Giovani
La conversazione verterà sul genere della cantata da camera, sulle sue specificità poetico-musicali, sui contesti della sua committenza, produzione e fruizione. Particolare attenzione sarà rivolta al manoscritto di cantate di Alessandro Stradella della Fondazione Giorgio Cini e al contesto nel quale venne realizzato nonché alla figura di Gian Francesco Malipiero, che lo acquistò per la propria collezione. “Mecenatismo”, “collezionismo” e “valorizzazione” saranno i termini attorno ai quali si dipanerà il discorso.

 

18-20 maggio Master-classes a cura di René Jacobs


20 maggio ore 18 Concerto finale dei borsisti diretti da René Jacobs

​sullo Scalone del Longhena​. Verranno eseguite tre cantate inedite in prima mondiale

21 maggio ore 9.30 lezione conclusiva di Gino Benzoni dal titolo La Venezia di Stradella
 


AVVISO

Sono scaduti i termini di iscrizioni alle Master-classes.

Informazioni musica.antica@cini.it – Tel. 041 2710258

Macropaure e micropaure

5 – 7 maggio 2014

Il seminario promosso dall’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano della Fondazione Giorgio Cini affronta, in cinque mezze giornate, il tema delle paure piccole e grandi, individuali e generali, sottintese ed esplicite, tacitate e incontrollate.

La paura come presenza costante nella psicologia collettiva, come turbativa a fasi alterne nelle psicologie dei singoli. Paura come mostro sempre sotteso: paura di perdere; paura di morire; paura della fame; paura delle malattie. Paura come incubo; della peste; dell’arrivo dei barbari; della fine della civiltà. Paura come terrore dell’inferno suscitata sistematicamente dalle predicazioni dai pulpiti minaccianti ai peccatori – occasioni di peccato le sfrenatezze carnevalesche; e dopo i predicatori quaresimali – pene eterne. Questi gli spunti e i punti attiranti l’attenzione dell’uditorio e l’impegno dei relatori.

Coordinatori delle tavole rotonde saranno Aurelio CernigliaroFranco Angiolini, Marcello Verga, Giorgio Chittolini, Giuseppe Trebbi e Giuseppe Gullino.

Scarica il programma

Libri a San Giorgio

3 aprile ore 17

Il primo appuntamento sarà riservato al volume Pietro Bertoja, scenografo e fotografo – curato da Maria Ida Biggi e prodotto all’interno delle iniziative promosse dal Comitato Regionale della Regione del Veneto per le celebrazioni del centenario della morte – che intende documentare l’attività di scenografo teatrale e fotografo dell’artista, valorizzandone la complessa figura nel panorama teatrale della seconda metà dell’Ottocento veneto.

Presenta Silvana Sinisi
Partecipano Mercedes Viale Ferrero e Claudio de Polo Saibanti

 


9 aprile ore 17

Il secondo incontro riguarderà il libro Antonio Vivaldi. A life in documents, dove l’autore Mickey White ci presenta la biografia di un grande compositore come Vivaldi avvalendosi di una serie cronologica di documenti originali corredata da copiose annotazioni, così da delineare con grande chiarezza la figura del musicista, fornendoci un accurato quadro della sua personalità calata negli ambiti musicali, familiari, religiosi e sociali.

Presentano Maria Letizia SebastianiTiziano Scarpa e Alessandro Borin 

 


10 giugno ore 17.30

L’ultimo appuntamento riguarderà Scultura nei giardini delle ville venete. Il territorio vicentino, un volume promosso dalla Fondazione Giorgio Cini e dall’Istituto Regionale per le Ville Venete con il sostegno della Fondazione Giuseppe Roi relativo alla statuaria da giardino, uno dei capitoli più ricchi e interessanti ma meno indagati dell’arte veneta. Un genere che trova nel territorio di Vicenza il suo luogo privilegiato in quanto proprio qui si registra la più cospicua presenza di ville venete, con relativi giardini.

Presentano Margherita Azzi Visentini e Matteo Ceriana 

 

 

 

 

 

 

 

 

Musica ottomana Bîrûn. Le composizioni in lingua persiana alla corte ottomana

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza la terza edizione di Bîrûn, un ciclo di seminari di alta formazione in musica classica ottomana, diretti dal Maestro Kudsi Erguner, rivolti a musicisti professionisti e semi professionisti. Il termine Bîrûn fa riferimento a quella che un tempo era la scuola per i musicisti di corte. Con questo seminario diretto da Kudsi Erguner, che per il 2014 ha scelto come tema Le composizioni in lingua persiana alla corte ottomana, ci si propone di far diventare San Giorgio un centro di elaborazione culturale e riflessione sull’eredità musicale dell’Impero ottomano nel bacino mediterraneo.
Un gruppo di borsisti specializzati in diversi strumenti (ney, ûd, tanbûr, kanûn, kemençe, percussioni, voce) approfondirà nel corso della settimana lo studio delle opere in lingua persiana composte da poeti persiani, ottomani e da diversi sultani della corte ottomana.

La lingua persiana era la lingua letteraria dell’area ed era abitualmente usata dai compositori della tradizione musicale colta.

Il seminario si concluderà con un concerto dei borsisti diretti da Kudsi  Erguner, il 12 aprile alle ore 18.00 dal quale verrà tratto un CD pubblicato da Nota Edizioni.
Bîrûn sarà preceduto anche quest’anno da un “Preludio a Bîrûn”, giornata di studi organizzata da Giovanni De Zorzi presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.Gli eventi dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati sono resi possibili grazie al contributo di Eni.

Teatro in carcere

Il progetto teatrale “Passi Sospesi”  negli Istituti Penitenziari di Venezia.  Esperienze, metodologie, riflessioni.

Giovedì 27 marzo, in occasione della Giornata Mondiale del Teatro, si terrà preso la sala Barbantini della Fondazione Giorgio Cini di Venezia un incontro pubblico dedicato al progetto teatrale “Passi Sospesi” negli Istituti Penitenziari di Venezia, Casa di Reclusione Femminile di Giudecca, Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore di Venezia e Casa Circondariale SAT di Giudecca.

L’incontro è promosso dal Centro Studi per la Ricerca documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo, in collaborazione con Balamòs Teatro e il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, a cura di Maria Ida Biggi e Paolo Puppa.

Sarà un’occasione per riflettere sul ruolo del teatro in carcere e capire come la città possa contribuire al percorso rieducativo.

Scarica la locandina


Ore 10 Riflessioni teoriche

Interventi di Gerardo Guccini, Fernando Marchiori, Andrea Porcheddu, Paolo Puppa, Cristina Valenti

Ore 15,30 Presentazione dell’esperienza veneziana

del progetto teatrale “Passi Sospesi”  di Balamòs Teatro

Proiezione delle fotografie di  Andrea Casale e del video di Marco Valentini con introduzione di Michalis Traitsis di Balamòs Teatro, responsabile del progetto.

Interventi di Caterina Barone, Maria Ida Biggi, Fabio Cavalli, Fabio Mangolini, Valeria Ottolenghi, Daniele Seragnoli.

Saranno presenti le Autorità coinvolte nel progetto

Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro e responsabile del progetto “Passi Sospesi” ha ricevuto ad Aprile del 2013 l’encomio da parte della Presidenza della Repubblica e a Novembre 2013 il premio dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro per il progetto teatrale “Passi Sospesi” negli Istituti Penitenziari di Venezia.

Saranno invitati ad intervenire:

Presidente del Teatro Stabile del Veneto

Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Venezia

Provveditore Amministrazione Penitenziaria del Veneto

Direttore Casa di Reclusione Femminile di Giudecca

Direttore Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore di Venezia

Assessore ai Servizi Sociali della Regione Veneto

Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Venezia

Direttore organizzativo della Biennale di Venezia Teatro e Cinema

Direttore Centro Teatro Universitario di Ferrara

Associazione Nazionale dei Critici di Teatro

Presidente Coordinamento Nazionale di Teatro in Carcere

 

Il paesaggio sonoro del cinema italiano: 1945 – 1975

Il seminario, organizzato dall’Istituto per la Musica, si colloca nell’area di ricerca L’esperienza audiovisiva, e rappresenta il primo passo di un ampio progetto sulla musica per il cinema e la televisione scritta dai compositori italiani nella seconda metà del XX secolo.

Otto relatori presenteranno di fronte ad altrettanti discussants i primi risultati delle loro indagini sul “paesaggio sonoro” del cinema italiano negli anni1945-975.
Gli interventi sono dedicati ai rapporti della musica cinematografica con il teatro d’opera (Matteo Giuggioli e Gaia Varon), la popular music (Luca Bandirali e Alessandro Bratus), la musica folk (Ilario Meandri e Grazia Tuzi) e la composizione sperimentale (Maurizio Corbella e Giovanni De Mezzo). Emilio Sala e Fabrizio Borin, Serena Facci e Massimo Locatelli, Maurizio Agamennone e Antioco Floris, Veniero Rizzardi e Manlio Piva interverranno come discussants delle quattro sessioni.
Il seminario sarà preceduto da due conferenze, che avranno luogo il 28 febbraio dalle ore 15, in cui i coordinatori presenteranno due lavori in corso di stampa: Gianmario Borio, Il sistema simbolico di East of Eden. Osservazioni analitiche sul film di Elia Kazan con musica di Leonard Rosenman; Roberto Calabretto, Luigi Nono e il cinema. Appunti per una riflessione.

Omaggio a Richard Wagner 2014.

In memoria di Bruno Visentini già Presidente della Fondazione Giorgio Cini nel centenario della nascita.

13 febbraio ore 17 Sala degli Arazzi della Fondazione Giorgio Cini

Associazione Richard Wagner di Venezia 

Recital del pianista, DARIO BONUCCELLI

Le Opere per Pianoforte di Richard Wagner

in collaborazione con i soci fondatori la Fondazione Giorgio Cini e la Fondazione Teatro La Fenice.

Ingresso per invito fino ad esaurimento dei posti da ritirare presso i soci fondatori Fondazione Giorgio Cini, Fondazione Teatro La Fenice, Ateneo Veneto, Conservatorio B. Marcello, Fondazione Amici della Fenice, Associazione Culturale Italo-Tedesca.